L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

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MIA Musica Insieme in Ateneo 2018

XXI edizione

Laboratori delle Arti / Auditorium (Piazzetta P.P. Pasolini 5)

1 febbraio / 12 aprile 2018

Giunta alla sua ventunesima edizione, MIA – Musica Insieme in Ateneo sviluppa il suo mosaico aggiungendo nuovi, significativi tasselli. L’articolazione della rassegna, del resto, ha trovato un costante e favorevole riscontro negli studenti dell’Ateneo felsineo, cui in primo luogo è destinata. Due le indicazioni fondamentali alla base della programmazione: offrire a quel particolarissimo pubblico elementi utili a comprendere l’estensione e la profondità del repertorio musicale occidentale, e dargli il modo di affrontare un viaggio così affascinante sotto la guida di artisti di comprovata esperienza e reputazione. Non si tratta, è bene rammentarlo, di una sorta di ‘visita guidata’. Piuttosto, MIA – Musica Insieme in Ateneo vuole essere una vera e propria stagione concertistica, i cui programmi abbiano un carattere sì divulgativo, ma non per questo ‘minore’. Così, tornando al mosaico, presentando i nuovi tasselli, ecco che le architravi del repertorio ci sono tutte: il quartetto d’archi, il recital pianistico, il duo, l’orchestra, lo sguardo sempre attentissimo ai talenti fra i più interessanti delle ultime generazioni.

Aprono infatti i giovani archi dello statunitense Omer Quartet, premiato all’ultima edizione del “Borciani”, che giovedì 1 febbraio omaggia Gioachino Rossini nel 150° anniversario della morte, eseguendone la terza delle sei Sonate a quattro, sbalorditivi saggi di scrittura quartettistica di un compositore ancora dodicenne. L’Omer vi affiancherà il terzo Quartetto di Bartók, tenuto a battesimo proprio in America, per concludere con un capolavoro come il secondo dei Quartetti “Razumovskij”. Premiato in prestigiosi concorsi internazionali, tra cui il “Concours International de Quatuor à cordes” di Bordeaux nel 2016 e il già citato “Borciani” di Reggio Emilia nel 2017, l’Omer Quartet tiene concerti e tournée in Europa, Canada e Stati Uniti, collaborando con celebri solisti e compositori in progetti originali.

Tassello ormai immancabile e attesissimo del percorso di MIA è poi il rinnovarsi dell’appuntamento col Collegium Musicum Almae Matris, Coro e Orchestra ufficiale dell’Università di Bologna, cui prendono parte, ogni anno, più di trecento studenti italiani e stranieri. Il 15 febbraio l’Ensemble da camera del Collegium, sotto la guida di Roberto Pischedda, che ne è maestro preparatore, affronterà un programma tutto parigino (senza dimenticare il 200° anniversario della nascita di Gounod con la sua celebre Petite Symphonie per nonetto di fiati), in cui spicca quella brillantissima partitura di Milhaud, che ha per titolo: La Création du Monde, originale visione del mito africano della creazione del cosmo, fra ritmi caraibici e jazz, dal caos primordiale al trionfo dell’amore. Qui all’ensemble si unirà il sassofono contralto di Cristiano Arcelli, protagonista dei più prestigiosi festival internazionali, da Jazz at Lincoln Center di New York all’Umbria Jazz, al Cartagena Music Festival.

A Chopin e Schumann, con due capisaldi come la Fantasia in do maggiore op. 17 e i Ventiquattro Preludi op. 28, dedica invece l’1 marzo il suo recital Ivan Krpan, fresco vincitore nel 2017 di quel Concorso “Busoni”, che resta tra le maggiori e più impegnative competizioni al mondo. Nato a Zagabria da una famiglia di musicisti, Krpan ha inoltre ricevuto importanti riconoscimenti nei maggiori concorsi, dall’EPTA International Piano Competition di Bruxelles all’International Zhuhai Mozart Competition in Cina, al Concorso Internazionale “Fryderyk Chopin” di Mosca.

Il contributo di Bruno Canino alla storia dell’interpretazione può essere serenamente definito straordinario: fra i più apprezzati pianisti del nostro tempo, è attivo al fianco di personalità quali Accardo, Perlman, Muti e Chailly, e ha collaborato con i più grandi compositori, da Berio a Stockhausen, da Nono a Ligeti. Eccolo il 22 marzoper ilconcerto che rinnova la pluriennale collaborazione tra il Centro La Soffittadel Dipartimento delle Arti e la nostra Fondazione, in duo con il violinista Alessio Bidoli, solista ospite di importanti compagini in tutta Europa, con il quale peraltro Canino forma un duo stabile, incidendo per Sony Classical e Warner. Cuore del loro concerto è proprio un programma inciso per quest’ultima importante etichetta, che si snoda tra la Russia e la Francia, e comprende opere fondamentali come la Sonata op. 119 di Francis Poulenc, dedicata alla memoria del poeta Federico García Lorca, ucciso nel 1936 all’inizio della guerra civile spagnola, e la stravinskiana Suite Italienne, in cui echeggiano le melodie del balletto Pulcinella.

Il concerto conclusivo di MIA sarà affidato il 12 aprile al pianoforte di Maria Perrotta. Interprete bachiana di riferimento, la Perrotta ha ricevuto il plauso unanime della critica e della stampa specializzata con la sua incisione delle Variazioni Goldberg (eseguite proprio per MIA – Musica Insieme in Ateneo nel 2015). Perfezionatasi presso l’École Normale de Musique di Parigi, l’Accademia Pianistica di Imola e l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Maria Perrotta si esibisce regolarmente al fianco delle principali orchestre in tutta Europa. Dopo la sua recente integrale del Clavicembalo ben temperato, la pianista cosentina si cimenta per MIA con quella dell’Arte della Fuga BWV 1080, l’incompiuto ‘testamento’ di Johann Sebastian Bach, puro esercizio della mente che nulla toglie tuttavia alla bellezza e all’espressività di una delle opere più enigmatiche della storia della musica occidentale.

Posto unico 7.

Studenti e personale docente e tecnico-amministrativo dell’Università di Bologna avranno diritto ad un biglietto gratuito dietro presentazione del proprio badge.

I biglietti saranno disponibili la sera del concerto a partire dalle 19,30 nel foyerdell’Auditorium dei Laboratori delle Arti. Non è prevista prenotazione.


 

 

 
 
 

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