L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

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Il teatro vi raggiunge a casa

In attesa di tornare a ospitare pubblico e artisti nei suoi spazi, la Scala di Milano alza​ il sipario (digitale) su Google Arts & Culture​.

Il Teatro alla Scala mette online i suoi tesori più preziosi su Google Arts & Culture per il pubblico di tutto il mondo, dopo aver chiuso i battenti a causa delle restrizioni Covid-19. Nonostante le luci siano spente sul palcoscenico del teatro, la creatività e l'impegno vivono nei suoi artisti: per celebrare il passato e il presente, 92 artisti - 6 solisti, 26 coristi e 60 strumentisti - provenienti da cinque paesi si sono “ritrovati” per creare la prima performance operistica della Scala eseguita in quarantena. 

Nella collezione online del Teatro alla Scala si potrà  passeggiare​ per il teatro​ grazie a Street View, ma anche accedere virtualmente al palcoscenico, al Palco Reale ​o al ​laboratorio industriale​, dove gli artigiani del teatro creano scenografie, oggetti di scena e quasi millecostumi ogni anno. Con Art Camera si potranno persino ingrandire i dettagli più piccoli e raffinati dei costumi - dal broccato d'avorio e cabochon dorati al velluto nero e alle pietre a specchio rubino - indossati da Maria Callas.​

Sono oltre 259.000 le immagini digitalizzate dall'archivio del teatro, fra cui il manoscritto di Turandot​,il primo libretto di Nabucco ​di Giuseppe Verdi, o i bozzetti di David Hockney e Giorgio De Chirico​.

VIDEO

Google Arts & Culture


Cos'è Google Arts & Culture?

Google Arts & Culture è uno spazio online creato per esplorare i tesori, le storie e il patrimonio di conoscenza di oltre 2.000 istituzioni culturali di 80 paesi nel mondo. In linea con la missione di Google di rendere l'informazione più accessibili, la missione di Arts & Culture è rendere la cultura mondiale accessibile a chiunque, ovunque. Con Arts & Culture si possono scoprire l’arte, la storia e le meraviglie culturali di tutto il mondo, partendo dai dipinti delle camere da letto di Van Gogh​, al patrimonio​ di Porto Rico​, dagli sport​ australiani al momento​ per i diritti delle donne​, ai templi Maya​,fino alla cultura​ culinaria giapponese​ele ferrovie​ indiane​.

Cosa fa Google Arts & Culture?

Il nostro team è partner di innovazione per le istituzioni culturali dal 2011. Insieme lavoriamo allo sviluppo e all’applicazione di tecnologie che aiutino a preservare e condividere la cultura attraverso nuovi modi. Scopri i nostri ultimi progetti quie alcuni highlights qui.​ Google Arts & Culture è disponibile gratuitamente sul webda​ laptop e dispositivi mobili, o tramite l'app per iOSe Android,​il sito è pensato come un luogo in cui esplorare e assaporare l'arte e la cultura online.

Google Arts & Culture ha due obiettivi: rendere l'arte e la cultura accessibili a tutti, ovunque. E lavorare con le realtà del panorama culturale per sfruttare appieno le opportunità offerte dalla tecnologia per promuovere e preservare la cultura online anche per il futuro.

  • Google Art & Culture permette a tutti agli amanti della cultura di scoprire i tesori, le storie e le ricchezze culturali del mondo. Con l'aiuto di tecnologie all'avanguardia, tutti possono ammirare opere d'arte e manufatti con dettagli incredibili, immergersi in esperienze e luoghi culturali e conoscere momenti e movimenti storici.

  • Collaboriamo con le istituzioni culturali per sviluppare tecnologie all'avanguardia che aiutino a digitalizzare, preservare e mostrare i loro tesori e le loro storie al mondo.

Sono disponibili gratuitamente tecnologie sviluppate in collaborazione con il settore della cultura e pensate per soddisfare necessità e aspettative:

  • Mostre online​:Google Arts & Culture fornisce alle istituzioni culturali uno strumento facileda usare per creare splendide mostre online che si possono personalizzare con video, testi, immagini di Street View e uno storytelling che leghi il tutto.Maggiori​ informazioni​.

  • Immagini ad altissima risoluzione grazie ad Art Camera​: una potente tecnologia fotografica che consente agli utenti di ingrandire un’opera d’arte mettendo in risalto dettagli invisibili a occhio nudo. L'Art Camera è una fotocamera creata appositamente per generare immagini di dipinti con la più alta risoluzione possibile. Questa fotocamera è in grado di scattare immagini in formato gigapixel, composte da oltre un miliardo di pixel. Maggiori​ informazioni​.

  • Google Cardboard​:il primo prototipo diGoogle​Cardboard​, un visore per la realtà virtualerealizzato in cartone e creato nel Google Cultural Institute Lab.

  • Pocket Gallery: unanuova funzione immersiva che grazie all’uso della Realtà Aumentatamostra uno spazio virtuale curato e a grandezza naturale. Maggiori informazioni.​

  • Tour di pittura: ​un’esperienza interattiva che guida attraverso l’opera d’arte ingrandendo erimpicciolendo i dettagli. Oltre a questo fornisce anche dei commenti approfonditi. Ad esempio​La ragazza con l’orecchino di perla ​o la nostra serie Artzoom ​su YouTube.

  • Street View all'interno dei musei​: carrelli high-tech vengono utilizzati per ottenere immagini di interni e sono stati sviluppati nel 2009 per fornire agli utenti l'esperienza di una passeggiata in un museo.

  • Innovative esperienze offline, all’interno dei musei: con i musei e i loro curatori sono state create esperienze innovative rese possibili grazie alla tecnologia. Insieme alle  istituzioni partner, ad esempio, Google arts & Culture ha riunito le opere d'arte di Bruegel, troppo fragili per viaggiare, creando una proiezione ad altissima risoluzione all'interno di un museo; installato terminali touch-screen e creato tour in realtà virtuale che hanno fatto sentire i visitatori immersi nel dipinto.

Google Arts & Culture rende disponibili un’incredibile quantità di contenuti (alcunihighlight qui​)

  • Arte:​le persone possono scoprire opere d’arte e antichi manufatti dall’olio su tela allesculture, arredamento o moda.

    • Google aiuta i musei di tutto il mondo, grandi e piccoli, classici e moderni a digitalizzare le loro opere d’arte e i loro tesori attraverso una combinazione di tecnologie Google per fornire agli utenti immagini ad alta risoluzione.

  • Storia​:le persone possono scoprire ​centinaia​di mostre che raccontano le storie deimomenti più significativi per la vita umana.

    • Google Arts & Culture fornisce ai musei partner e ai curatori gli strumenti per creare mostre che raccontino le storie presenti in questi archivi, siano essi documenti, foto, video e in alcuni casi resoconti personali degli eventi.

  • Meraviglie​:mette a disposizione degli utenti di tutto il mondo le meraviglie del mondo, sitidel patrimonio mondiale.

    • Grazie alla tecnologia Street View (dal trolley al triciclo al trekker), questo progetto fa rivivere le meraviglie del mondo moderno e antico, come​Pompei​o la Grande barriera corallina ​e consente di scoprire la storia e il background di questi siti coninformazioni ottenute attraverso una collaborazione con l’UNESCO e il World Monuments Fund.

      • In tutto il mondo pezzi insostituibili di storia dell’umanità sono costantemente a rischio a causa di terremoti, alluvioni o altri disastri naturali e sono esposti a guerre o danni derivanti dal turismo e dalla crescita delle città.

  • ...e portando l’arte, la storia e le meraviglie del mondo su una piattaforma si possono scoprire le affascinanti connessioni che nascono unendo questi tre aspetti.

Le mostre su Google Arts & Culture sono accessibili a tutti e gratuitamente sul web e tramite l’app di Google Arts & Culture per iOSe Android.

Google Arts & Culture in numeri:

  • Ogni mese ci sono oltre 500 milioni di ricerche relative all’arte su Google.

  • Più di di 6 milioni di reperti che includono foto, video, manoscritti e altri documenti artistici, culturali e storici

  • Oltre 400 mila opere d’arte

  • Art Camera hacreato oltre 5000 immagini ad altissima risoluzione di immagini e dipinti intutto il mondo


Dominique Meyer, Sovrintendente Teatro alla La Scala

The son of a diplomat, Dominique Meyer was born in Alsace, France, in 1955 and spent his childhood in France and Germany. From 2010 to 2020 he has been Director of the Vienna State Opera. His tenure as General Manager and Artistic Director of the Teatro alla Scala started in March 2020.

Between 1980 and 1984 Dominique Meyer worked as a commissioner at the French Ministry of Industry, where he was in charge of the departments of electronics and computer industries; he was also involved in the planning and foundation of France’s first CD-factory (the second in the world), the MPO in Averton. From 1984 to 1986 he was an advisor in the cabinet of the Minister of Culture Jack Lang, where he was responsible for the film and cultural industries.

From 1986 to 1988 Dominique Meyer was an advisor to the presidents of the Paris Opéra Pierre Viot and Raymond Soubie.

In 1988 he joined the cabinet of the Minister of Culture and Communication with responsibility for film and television. From 1989 to 1990 he was general director of the Paris Opéra (Palais Garnier and Opéra Bastille). In 1991 he became a director in the cabinet of the Ministry of Communications and Media under Minister Catherine Tasca. From 1991 to 1993 he worked as advisor in the cabinets of Prime Ministers Edith Cresson and Pierre Bérégovoy with responsibility for the areas of cultural affairs and communications, youth affairs, education and sports.

He subsequently held the position of general director of the Lausanne Opera from 1994 to 1999. From 1999 until the end of the 2009/2010 Season he was general and artistic director of the Théâtre des Champs-Elysées in Paris.

In the field of dance Dominique Meyer was from 1991 to 2007 president of the Ballet Angelin Preljocaj and was appointed honorary president in 2007.

From 1995 to 1999 he was a member of the board of the Maurice Béjart Ballet in Lausanne as well as of the Prix de Lausanne dance competition. From 2006 to 2010 he was cashier on the board of the Foundation Nureyev.

In the field of music he was president of the French Youth Orchestra from 2001 to 2010, since 2010 he has been the orchestra’s honorary president. From 1995 to 1999 he was a member of the board of directors of the Lausanne Chamber Orchestra. As treasurer of the ProQuartet he organized chamber music concerts and string quartet performances. He was artistic consultant to Riccardo Muti during the founding of the Orchestra Giovanile Luigi Cherubini in Piacenza.

He is currently on the board of directors of the European Music Theatre Academy (EMA) of the University of Vienna as well as of the Conservatoire National Supérieur de Musique et de Danse de Paris (CNSMDP). In the fields of film and television Dominique Meyer was president of the committee “Television, drama and music” at the Centre National de la Cinématographie from 2000 to 2003 and is the author and director of the documentary film ​Eclats de Voix ​– ​Schallende Stimmen (​Resonant Voices​) about Wagner’s Ring​-tetralogy, with Pierre Boulez, Patrice Chéreau, Jeffrey Tate, etc.

Dominique Meyer, Sovrintendente Teatro alla La Scala

Figlio di un diplomatico, Dominique Meyer è nato in Alsazia, in Francia, nel 1955 e ha trascorso la sua infanzia in Francia e in Germania. Dal 2010 al 2020 è stato direttore dell’Opera di Stato di Vienna. Il suo incarico di Direttore Generale e Direttore Artistico del Teatro alla Scala è iniziato nel marzo 2020.

Tra il 1980 e il 1984 Dominique Meyer ha lavorato come commissario presso il Ministero francese dell’Industria, dove era responsabile dei dipartimenti di elettronica e informatica; è stato anche coinvolto nella progettazione e nella fondazione della prima fabbrica di CD in Francia (la seconda nel mondo), l'MPO di Averton. Dal 1984 al 1986 è stato consigliere nel gabinetto del Ministro della Cultura Jack Lang, dove era responsabile dell'industria cinematografica e culturale.

Dal 1986 al 1988 Dominique Meyer è stato consigliere dei presidenti dell'Opéra di Parigi, Pierre Viot e Raymond Soubie. Nel 1988 è entrato nel gabinetto del Ministro della Cultura e della Comunicazione con responsabilità per il cinema e la televisione. Dal 1989 al 1990 è stato direttore generale dell'Opéra di Parigi (Palais Garnier e Opéra Bastille). Nel 1991 è diventato direttore del gabinetto del Ministero delle Comunicazioni e dei Media sotto il ministro Catherine Tasca. Dal 1991 al 1993 ha lavorato come consigliere nei gabinetti dei Primi Ministri Edith Cresson e Pierre Bérégovoy con responsabilità nei settori della cultura e della comunicazione, della gioventù, dell'istruzione e dello sport. Successivamente, dal 1994 al 1999, ha ricoperto la carica di direttore generale dell'Opera di Losanna. Dal 1999 fino alla fine della Stagione 2009/2010 è stato direttore generale e artistico del Théâtre des Champs-Elysées di Parigi.

Nel campo della danza Dominique Meyer è stato dal 1991 al 2007 presidente del Ballet Angelin Preljocaj di cui è stato nominato presidente onorario nel 2007. Dal 1995 al 1999 è stato membro del consiglio di amministrazione del Maurice Béjart Ballet di Losanna e del concorso di danza Prix de Lausanne. Dal 2006 al 2010 è stato tesoriere nel consiglio della Fondazione Nureyev.

Nel campo della musica è stato presidente dell'Orchestra dei giovani francesi dal 2001 al 2010; dal 2010 è presidente onorario dell'Orchestra. Dal 1995 al 1999 è stato membro del consiglio di amministrazione dell'Orchestra da Camera di Losanna. Come tesoriere del ProQuartet ha organizzato concerti di musica da camera e performance di quartetti d'archi. È stato consulente artistico di Riccardo Muti durante la fondazione dell'Orchestra Giovanile Luigi Cherubini a Piacenza.

Attualmente fa parte del consiglio di amministrazione dell'Accademia Europea del Teatro Musicale (EMA) dell'Università di Vienna e del Conservatorio Nazionale Superiore di Musica e Danza di Parigi (CNSMDP). Nel campo del cinema e della televisione Dominique Meyer è stato presidente del comitato "Televisione, teatro e musica" al Centre National de la Cinématographie dal 2000 al 2003 ed è autore e regista del film documentario ​Eclats de Voix - Schallende Stimmen (​Voci risonanti​) sulla Tetralogia di Wagner, con Pierre Boulez, Patrice Chéreau, Jeffrey Tate, ecc.


 

Dominique Meyer

Google e La Scala (ITA)

Google and La Scala (ENG)

Tributo alla Scala


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