L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Indice articoli

Ritorno a teatro

Lumezzane ricorda Giacinto Prandelli
in un appuntamento con la grande musica

direzione artistica Roberta Pedrotti

undicesima edizione 6 giugno 2021, ore 18:00

arie, duetti e fantasie d'opera

musiche di Briccialdi, Carafa, Donizetti, Mercadante, Mozart, Puccini, Tosti, Verdi

Sara Rossini, soprano

Riccardo Della Sciucca, tenore

Marco Zoni, flauto

Nicola Morello, pianoforte

Evento promosso da Comune di Lumezzane Assessorato alla Cultura

Sindaco Josehf Facchini, Assessore alla Cultura Lucio Facchinetti

Con il sostegno di Fondazione Asm e Mepra

Coordinamento Nicola Salvinelli

Organizzazione Vittorio Pedrali, Eureteis

Si ringrazia per la collaborazione: L'ape musicale rivista di musica, arti, cultura

Il concerto è in programma domenica 6 giugno alle ore 18

Il Teatro Odeon (Via Marconi 5, tel 030.820162) apre alle 17

Ingresso 10 euro, ridotto 5 euro.

Prevendite

alla biglietteria del teatro, aperta il martedì dalle 18.30 alle 19.30; il mercoledì dalle 11.30 alle 13 e dalle 18.30 alle 19.30.

A Brescia da Punto Einaudi, nei giorni e orari di apertura della libreria.

Info

Ufficio Cultura 030.8929251

www.teatro-odeon.it

INFO

Comune di Lumezzane

Ufficio Cultura tel 030.8929251

Teatro Comunale Odeon

Via Marconi, 5 Lumezzane (Bs)

tel 030.820162

Segreteria Organizzativa

Eureteis tel 030.3759792

www.teatro-odeon.it

www.comune.lumezzane.bs.it

FB Giacinto Prandelli e Lumezzane per Giacinto Prandelli


Programma

G. Puccini

La bohème, "Mi chiamano Mimì" (soprano)

G. Verdi

I lombardi alla prima crociata, "La mia letizia infondere" (tenore)

G. Bizet

Carmen, "Parle-moi de ma mère" (tenore e soprano)

S.Mercadante

Variazioni per flauto su

“Ombra che a me d’intorno” da Gabriella di Vergydi M. Carafa

“Là ci darem la mano” da Don Giovannidi W. A. Mozart

F. P. Tosti

Sogno(soprano)

La serenata(tenore)

Malia (soprano)

L'ultima canzone (tenore)

G.Briccialdi

Fantasia per flauto e pianoforte da La traviata di G. Verdi

G. Puccini

Tosca, "Recondita armonia" (tenore)

Gianni Schicchi, "O mio babbino caro" (soprano)

G. Donizetti

L'elisir d'amore, "Caro elisir! sei mio!" (tenore e soprano)

Lumezzane ricorda Giacinto Prandelli
torna al teatro Odeon

La pandemia non ha fermato l'omaggio al tenore valgobbino, trasferendosi online nel 2020 (decennale della scomparsa dell'artista) con un concerto registrato a distanza e trasmesso su youtube in collaborazione con il canale della testata L'ape musicale. Finalmente, però, ora è possibile tornare dal vivo e riaprire le porte al pubblico.

Domenica 6 giugno 2021, alle ore 18:00, l'omaggio riprenderà là dove si era interrotto, ancora coinvolgendo giovani artisti emergenti ai massimi livelli nel panorama lirico odierno. Nel 2019, l'ultimo concerto dal vivo aveva avuto protagonisti un soprano e un tenore fra i migliori allievi dell'Accademia del Teatro alla Scala: ora Sara Rossini e Riccardo Della Sciucca tornano come professionisti avviati a una brillante carriera. Riccardo Della Sciucca è stato, infatti, particolarmente apprezzato come Cassio nell'Otello verdiano trasmesso da Rai5 dal teatro del Maggio Musicale Fiorentino sotto la direzione di Zubin Mehta; i suoi impegni spaziano dal Petruzzelli di Bari alla Fenice di Venezia. Sara Rossini è stata protagonista di Gianni Schicchi a Sassari, ha cantato nella Rondine pucciniana al San Carlo di Napoli, nel Requiem di Mozart al Lirico di Cagliari e nello Stabat Mater di Pergolesi al Teatro Alighieri di Ravenna.

Se da un lato il Ritorno a teatro riprenderà il filo lasciato sospeso seguendo due giovani promesse sempre più solido, dall'altro sarà anche un'occasione per celebrare il “filo invisibile” che ha sempre legato Giacinto Prandelli a Lumezzane con la presenza di un altro grande musicista valgobbino che si è fatto onore ai massimi livelli: il flautista Marco Zoni, prima parte dell'Orchestra del Teatro alla Scala, virtuoso dello strumento, nato a Lumezzane e il cui nome completo è proprio “Marco Giacinto”.

Con loro, al pianoforte, il gradito ritorno di Nicola Morello, apprezzato accompagnatore, ma anche docente, concertista solista, compositore.

Come sempre la direzione artistica è affidata alla musicologa e critica musicale Roberta Pedrotti.

Il programma del concerto spazierà fra l'opera e la musica da camera, fra scene di celebri melodrammi e reminiscenze sofisticate ma sempre godibili. Puccini e Verdi, autori cardine del repertorio di Giacinto Prandelli, saranno presenti con l'appassionato autoritratto di Mimì dalla Bohème e l'ardente slancio amoroso di Oronte nei Lombardi alla prima crociata, con le riflessioni fra arte e amore del pittore Mario Cavaradossi nel primo atto di Tosca e il tenero appello di Lauretta al padre Gianni Schicchi, ma anche nella fantasia per flauto e pianoforte che Giulio Briccialdi (1818-1881) trasse dalla Traviata.

Le fantasie, reminiscenze, variazioni strumentali di temi d'opera nate per rivivere le emozioni teatrali anche lontani dal teatro paiono ora, dopo un anno e mezzo di chiusure e restrizioni per lo spettacolo dal vivo, di sorprendente attualità e risuoneranno anche nelle pagine per flauto di Saverio Mercadante, autore di cui proprio nel 2020 si sarebbe dovuto celebrare il centocinquantesimo dalla morte. Sempre al salotto, e alla raffinatezza poetica di cui Prandelli era maestro, si riconduce la piccola selezione di accattivanti romanze di Francesco Paolo Tosti.

Teatralissimi sono naturalmente i duetti in cui i personaggi interagiscono: dalla Carmen l'incontro di Don José con Micaela che gli reca un messaggio della madre lontana; da L'elisir d'amore, per chiudere con un sorriso, il piccante gioco di gelosie e provocazioni fra Nemorino inebriato dal vino che crede una magica pozione e Adina, che non vuole ammettere con sé stessa di essere innamorata dell'impacciato spasimante. Un'occasione sia per apprezzare la verve degli interpreti, sia per ricordare il legame di Prandelli con l'opera francese e con il belcanto, nonché il suo grande talento di attore.

Come ogni anno non mancherà l'occasione per ascoltare la voce di Giacinto Prandelli.

Lumezzane ricorda Giacinto Prandelli online

Nel decennale della scomparsa di Giacinto Prandelli, il 14 giugno 2020, sui canali youtube del Comune di Lumezzane e della testata L'ape musicale, è stato diffuso in prima visione un concerto interamente registrato in “smart working” per superare le limitazioni dovute alla pandemia. Il soprano Daniela Cappiello, il mezzosoprano Marta Pluda, il tenore Marco Ciaponi e il baritono Andrea Vincenzo Bonsignore con il pianista Alessandro Trebeschi hanno interpretato arie e duetti di Mozart, Rossini, Donizetti, Offenbach e Delibes. Il video è stato preceduto da un omaggio con interventi della musicologa Roberta Pedrotti, del sindaco Josehf Facchini e dell'assessore alla cultura Lucio Facchinetti. Anche nei mesi successivi l'omaggio a Prandelli ha continuato a viaggiare sul web con video fra cui il ricordo di artisti bresciani di nascita o d'adozione come i direttori Riccardo Frizza e Vittorio Parisi, i soprani Eleonora Buratto e Marta Mari, i mezzosoprani Annalisa Stroppa e Marta Pluda, il baritono e regista Luca Micheletti.

Lumezzane ricorda Giacinto Prandelli: undici anni

Dal 2011 a oggi la manifestazione promossa dall'Assessorato alla cultura del Comune di Lumezzane e curato da Roberta Pedrotti come direttrice artistica ha coinvolto musicisti provenienti da tutto il mondo, fra promesse, emergenti e star internazionali. Ricordiamo i soprani Benedetta Bagnara, Daniela Cappiello, Giuliana Gianfaldoni, Maria Rosaria Lopalco, Mihaela Marcu, Sara Rossini, Julia Samsonova, Yasko Sato; i mezzosoprani Paola Cacciatori, Erika Fonzar, Teresa Iervolino, Marta Pluda; i tenori Marco Ciaponi, Emanuele D'Aguanno, Giorgio Misseri, David Sotgiu; i baritoni Nicola Alaimo, Andrea Vincenzo Bonsignore, Mario Cassi, Riccardo Certi, Daniele Girometti, Paolo Ingrasciotta, Roberto Lee, Biagio Pizzuti, la violinista Anca Vasile, i pianisti Richard Barker, Marco Borroni, Federica Bortoluzzi, Paolo Gorini, Kuniko Kumagai, Nicola Morello, Alessandro Trebeschi.


IL CAST

Sara Rossini

Si è laureata con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio G. Verdi di Milano e si è perfezionata con il soprano Daniela Dessì. È stata allieva dell’Accademia del Teatro alla Scala di Milano per il biennio 2016/2018, durante il quale ha approfondito tecnica vocale e repertorio con docenti quali Luciana D’Intino, Eva Mei, Renato Bruson, Vincenzo Scalera e Michele D’Elia.

Tra i concorsi è stata vincitrice del Primo Premio al XVI Concorso Lirico Internazionale Umberto Giordano (2014 - Miglior Voce Italiana, Premio “Young Singer” voce femminile), del Primo Premio assoluto presso il Concorso Internazionale Spiros Argiris di Sarzana (2015) e della sezione “Esordienti” del Concorso AsLiCo (2016).

Ha debuttato Mimì ne La Bohème, I ragazzi e l'amore al Teatro Regio di Torino e nel circuito AsLiCo, Lauretta in Gianni Schicchi al Sarzana Opera Festival diretta da V. Galli, Contessa ne Le Nozze di Figaro al festival All Together Opera a Sanpietroburgo, diretta da F. Mastrangelo.

È stata Fiordiligi in Così fan tutte con la storica regia di Ettore Scola al Teatro Carlo Felice di Genova, Gretel in Hänsel und Gretel di E. Humperdinck, diretto da Marc Albrecht e con la regia di Sven-Eric Bechtolf, al Teatro alla Scala, dove ha cantato anche il ruolo di Biancofiore in Francesca da Rimini di R. Zandonai, diretta da Fabio Luisi. Ha cantato il ruolo di Lauretta nel Gianni Schicchi con l’Ente De Carolis a Sassari. Recentemente ha debuttato al Teatro di San Carlo di Napoli ne La Rondine diretta dal Maestro J.Valcuha.

Ha recentemente ripreso il ruolo di Gretel in Hänsel und Gretel e ha cantato il Requiem di Mozart al Teatro Lirico di Cagliari, lo Stabat Mater di Pegolesi al Teatro Alighieri di Ravenna.

Riccardo Della Sciucca

Nato ad Atri (TE), muove i primi passi nella Schola Cantorum Giovanni D’onofrio, Cappella musicale della Cattedrale di Atri. Ha poi intrapreso lo studio del canto lirico con il soprano Daniela Schillaci, proseguendo con il tenore Romano Emili, e con il tenore Luciano Ganci. Agli studi musicali ha affiancato quelli umanistici conseguendo, con lode, la Laurea in Filosofia all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove peraltro ha fondato l’associazione studentesca, L’Intermezzo, con l’intento di promuovere la cultura operistica agli studenti dell’Ateneo.

Dopo alcune esperienze come corista d’opera dal 2014 intraprende l’attività di solista collaborando con il Conservatorio Luisa D’Annunzio di Pescara, con il quale ha eseguito il Te Deum di Bruckner diretto dal Mo. Pasquale Veleno. Con l’Istituzione Sinfonica Abruzzese si è esibito in diversi concerti tra cui il Requiem K. 626 di W.A. Mozart, la Messa di Gloria di G. Puccini e la Sinfonia IX in Re minore di L.W. Beethoven.

Nel giugno 2017 ha vinto il primo premio al Concorso Lirico Internazionale Adriana Maliponte di Milano e nello stesso mese gli è stata conferita una borsa di studio al Concorso Lirico Internazionale Toti Dal Monte di Treviso. Ha vinto il primo premio al Concorso Lirico Internazionale Angelo Loforese di Milano e gli è stata conferita una borsa di studio al Concorso Magda Olivero.

Attualmente studia all’Accademia di Alto Perfezionamento del Teatro alla Scala di Milano e ha debuttato nel ruolo di Nadir in Alì Babà e i quaranta ladroni di L. Cherubini, Progetto Accademia 2018. Ha inoltre preso parte, nel ruolo di Nemorino, allo spettacolo L’Elisir d’amore per i bambini, progetto “Grandi Spettacoli per Piccoli” edizione 2018 del Teatro alla Scala, Rudy in Mettici il cuore - Cannavacciuolo all'Opera, Opera Live Cooking al Teatro Coccia di Novara.

Nell'ultimo anno è stato apprezzato soprattutto come Cassio in Otello al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino diretto dal Mo. Zubin Mehta e nella Petite Messe Solennelle al Teatro Petruzzelli di Bari.

Marco Zoni

Marco Zoni nasce a Lumezzane (Brescia) nel 1969 e, fin dall’età di 6 anni, muove i suoi primi passi nell’apprendimento della musica e del flauto con il padre clarinettista. Si dedica quindi allo studio del flauto sotto la guida dei maestri Bruno Cavallo e Mauro Scappini, diplomandosi nel 1987 presso il Conservatorio di Musica di Brescia. Si perfeziona in seguito con i maestri Glauco Cambursano, Andreas Blau, Peter Lukas Graf e, nel 1987, viene ammesso al Conservatorio Superiore di Musica di Ginevra dove studia con il maestro Maxence Larrieu conseguendo nel 1990 “Le Premier Prix de Virtuositè de Flute avec distinction”. Nel 1991 ottiene il ruolo di primo flauto dell’Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano dove ricopre il posto fino al 1998, anno in cui inizierà la collaborazione con l’orchestra del Teatro alla Scala di Milano e dell’omonima Filarmonica in qualità di primo flauto. L’attività in orchestra gli ha permesso di suonare sotto la direzione dei maggiori direttori quali Riccardo Muti, Riccardo Chailly, Daniel Baremboim, Zubin Metha, Valery Gergiev, George Pretre, Semyon Bychkov, Lorin Maazel, Yuri Temirkanov, Myung-Whun Chung, Wolfgang Sawallisch, Daniel Harding, Rafael Fruhbeck de Burgos, Jeffry Tate, Gianandrea Gavazzeni, Giuseppe Sinopoli, Gary Bertini. Ha suonato in qualità di solista con alcune orchestre italiane esibendosi in importanti teatri nazionali e stranieri, in duo con il pianoforte e con il quintetto di fiati “Moderno”. All’attività d’orchestra e di solista affianca l’attività di insegnante tenendo master classes in alcuni Conservatori italiani, presso l’Accademia del Teatro alla Scala e in vari corsi estivi. Tiene un corso annuale di flauto presso la Scuola di Alto Perfezionamento di Brescia.

Nicola Morello

Nato a Lecce nel 1982, ha intrapreso lo studio del pianoforte in giovanissima età, diplomandosi presso il Conservatorio di Musica “Tito Schipa” di Lecce con il massimo dei voti, e laureatosi in Discipline musicali, indirizzo Interpretativo-compositivo, sotto la guida di F. Mammana. Si è perfezionato presso l'Egetemy Konservatòriuma di Debrecen (Ungheria), seguendo masterclass con J. Jando, M. Duffek, R.Weininger, A. Kovacs, O. Parjoul, F. J. Thioiller, R. Cappello, S. Perticaroli, V. Balzani, V. Dvorkin, M. Abbado e L. Morales. Il suo repertorio spazia dal periodo barocco a quello contemporaneo, da Frescobaldi a Ligeti e Stockhausen. Apprezzato per la versatilità, tecnica e musicalità è ospite in vari festival pianistici e stagioni concertistiche. È vincitore di diversi concorsi pianistici nazionali ed internazionali, vantando primi premi assoluti al “Rocco Rodio” e “Luigi Padano”. Si è esibito in varie città italiane ed europee (Lecce, Cosenza, Teramo, Napoli, Roma, Arezzo, Perugia, Pesaro, Sassari, Brescia, Barcellona, Madrid, Cordova, Bruxelles, Anversa, Debrecen) sia nel repertorio solistico sia in quello sinfonico. Nel 2008 si è esibito presso la sede del Parlamento Europeo a Bruxelles. Il pianista francese F.J. Thioiller lo ha definito “uno spirito pienamente russo nel cuore e nelle mani di un italiano” e il pianista ungherese Jeno Jando “un perfetto interprete di Debussy”. Nel 2006 è stata incisa dal pianista tedesco G. Richter una selezione di suoi pezzi pianistici, tra cui la Pavane Op.17, e sue composizioni sono state eseguite da pianisti come Lifschitz, Dacic, Gekic, Itin. All’attività concertistica e compositiva affianca anche quella di revisore e critico musicale, collaborando con dipartimenti di musica antica di conservatori italiani su composizioni inedite di A. Scarlatti, P. Cafaro, ed altri. In particolare ha lavorato con il pianista Francesco Libetta, per il “Miami International Piano Festival”, alla ricostruzione dell’ouverture del Tannhauser di Wagner-Gottschalk per un ensemble di 16 pianoforti, nonché quella di compositore. Le sue opere musicali sono pubblicate dalla Forton Music di Londra (Fantasia per trombone basso e pianoforte, Trio per due oboi e corno inglese, Romanza e Gavotta per oboe e fagotto, Funeral March per sestetto di ottoni, Sonata per fagotto e pianoforte, Concerto per trombone e orchestra). Nel settembre 2011 ha inaugurato la Stagione Lirica 2011-2012 del Teatro Grande di Brescia con il concerto-conferenza “Assaggi di stagione”, del quale è stato maestro al pianoforte e relatore, e nel settembre 2014 ha tenuto il concerto conclusivo della Festa dell'Opera a Brescia con il soprano Daniela Dessì, della quale è stato maestro accompagnatore fino alla sua morte, e del compagno Fabio Armiliato. Attualmente è Segretario della Fondazione “Daniela Dessì”.

Roberta Pedrotti

Roberta Pedrotti, nata a Brescia nel 1981, dopo gli studi classici si laurea con lode a Bologna in drammaturgia musicale nel 2004 e, nello stesso anno, si iscrive all'Ordine dei Giornalisti della Lombardia.

Nel 2013 fonda la Testata on line L'Ape musicale di cui è tuttora direttrice responsabile.

Nel 2018 pubblica Le donne di Gioachino Rossini. Nate per vincere e regnar, volume premiato a Pesaro dal Comitato per le celebrazioni rossiniane, e, l'anno seguente, Storia dell'opera lirica. Un immenso orizzonte. Entrambi i volumi sono editi da Odoya.

Collabora con importanti istituzioni italiane ed estere per convegni, presentazioni, conferenze, saggi per programmi di sala. Nel 2018 partecipa al documentario Rai Rossini150.

Si dedicata con passione alla valorizzazione dei giovani talenti come organizzatrice o membro della giuria di concorsi di canto lirico. Inoltre, cura da oltre dieci anni la direzione artistica del progetto, inaugurato nel 2011, Lumezzane per Giacinto Prandelli, in memoria del grande tenore.


GIACINTO PRANDELLI


Nasce l’8 febbraio 1914 nella Lumezzane che si sta trasformando nel centro industriale esploso poi nei decenni successivi e soprattutto nel dopoguerra.

Nonostante la famiglia abbia intrapreso una attività già ben avviata, il suo destino sarà diverso.

Il suo talento per il teatro, la sua bella voce e la musicalità innata non restano, infatti, qualità coltivate nel tempo libero, ma una vocazione seguita con passione e determinazione che si rivelano vincenti e ripagano tutti i sacrifici del giovane Giacinto.

Dopo il debutto a Bergamo in Madama Butterfly, si esibisce all’EIAR (la RAI di allora) e ottiene subito un grande successo al fianco di mostri sacri come Maria Caniglia ed Ebe Stignani.

Arturo Toscanini, ascoltatolo in un'audizione al suo rientro alla Scala dopo la Seconda Guerra Mondiale, si assicura la sua presenza per molte importantissime produzioni, fra cui il concerto di riapertura del teatro restaurato, il concerto per il trentennale dalla scomparsa di Arrigo Boito, il Requiem di Verdi.

Molti compositori dichiarano la loro ammirazione al tenore lumezzanese: Umberto Giordano lo sceglie per celebrare il cinquantesimo del debutto di uno dei suoi titoli più fortunati, Fedora, alla Scala; Francesco Cilea riconosce in lui un interprete insuperato del ruolo di Maurizio nell'Adriana Lecouvreur; Franco Alfano gli scrive parole entusiastiche e commosse dopo averlo ascoltato nel Faust di Gounod.

Affronta un repertorio vastissimo, da Mozart agli autori del ’900 (è il primo interprete italiano anche del capolavoro di Britten Peter Grimes, grande banco di prova attoriale e vocale per un tenore), canta con i più grandi direttori, dal citato Toscanini a Karajan, da Serafin a De Sabata al fianco di Renata Tebaldi, Maria Callas, Magda Olivero, Clara Petrella… Lavora perfino con Rossellini, Ingrid Bergman e Vittorio Gassman.

Canta in tutti i più importanti teatri d’Italia e del mondo interpretando grandi amori romantici, commedie, drammi psicologici novecenteschi, seduzioni e abbandoni, poesia, furore, ironia: un ventaglio di passioni di cui, con intelligente raffinatezza, coglie sempre l'essenza in un'interpretazione incisiva quanto elegante. Fino a quando, nel 1970, non decide di dare l’addio alle scene con laFrancesca da Riminidi Zandonai al teatro Grande di Brescia.

Si spegne serenamente il 14 giugno 2010 nella casa milanese dove viveva con l’amatissima moglie Anna Maria. Secondo il suo desiderio viene sepolto nella tomba di famiglia nel cimitero della sua Lumezzane.

Giacinto Prandelli, per le sue doti umane di signorilità, eleganza e professionalità non meno che per la sua eccellente musicalità, per la duttilità e la dolcezza del suo canto, per la bella presenza scenica e le qualità d’attore, resta uno dei cantanti più amati dagli appassionati d’opera di tutto il mondo.


 

 

 
 
 

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