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Play.
STAGIONE DI OPERA, danza e concerti 2016
DEL TEATRO comunale di bologna:
DA verdi A sciarrino, tradizione e attualità del teatro d’opera
Inaugurazione affidata a Michele Mariotti e Daniele Abbado con Attila di Verdi.
Juan Diego Flórez debutta il ruolo di Werther.
Il sinfonismo romantico e del Novecento storico caratterizzano
la Stagione di Concerti che torna al Comunale.
Cinque le opere in diretta su Rai Radio3 e tutta la stagione di concerti in differita.
“Bologna Modern”, un nuovo Festival dedicato alle musiche contemporanee.
Play. La Stagione 2016 di Opera, Danza e Concerti del Teatro Comunale di Bologna si snoda attraverso una costante dialettica tra repertorio melodrammatico ottocentesco e teatro d’opera contemporaneo, per un cartellone che guarda all’eredità del passato e alla contemporaneità come entità complementari. In scena tutti nuovi allestimenti, frutto di importanti coproduzioni nazionali e internazionali, e di un importante lavoro di rete con artisti e compagnie del territorio.
Un passato che non si rifugia in titoli usuali ma presenta, in apertura, un nuovo allestimento (coprodotto col Teatro Massimo di Palermo e con la Fenice di Venezia) dell’Attila di Giuseppe Verdi (23-31 gennaio) – opera di non frequente esecuzione, nonostante l’intensità dei toni e della drammaturgia – e poi El amor brujo di Manuel De Falla (16-21 febbraio), in cui musica ed echi iberici si fondono nel movimento coreografico. Quindi Vangelo. Opera Contemporanea di Pippo Delbono (25-28 febbraio), con la musica di Enzo Avitabile, il cui allestimento vede la partecipazione della Fondazione ERT e di altre istituzioni internazionali, poi nuovamente la Spagna con una nuovo allestimento del TCBO della Carmen di Georges Bizet (18-29 marzo), dapprima nella versione operistica consueta, poi come Carmen K (kimera) (8-13 aprile), spettacolo coreutico, altra nuova produzione commissionata ad ArtemisDanza, che affianca la Carmen Suite di Ščedrin ad un'inedita Carmen remixed by5DJ. Nuovo allestimento (coprodotto con la Greek National Opera di Atene) anche per il capolavoro dell’opera buffa italiana, Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini (5-15 maggio), che nel 2016 compie duecento anni, seguito dal titolo che ne fu ispiratore musicalmente e tematicamente: Le nozze di Figaro di Wolfgang Amadeus Mozart (26 maggio-1 giugno), curato dalla nostra Scuola dell’Opera e coprodotto con l’Auditorium di Tenerife. Quindi, ancora un nuovo allestimento (coprodotto con la Staatsoper di Berlino) per Luci mie traditrici di Salvatore Sciarrino (14-17 giugno). Nuovi allestimenti del TCBO anche per il musical Titanic di Maury Yeston (13-16 luglio), ormai una tradizione, così come l’incursione nel contemporaneo multimediale con Conversazione con Chomsky 2.0, nuovo lavoro del poliedrico compositore catanese Emanuele Casale (20-21 ottobre); nel mese di ottobre saranno in scena anche gli spettacoli di danza Empty Moves col Ballet Preljocaj e Kiss & Cry di Michèle Anne De Mey e Jaco Van Dormael (entrambi all’Arena del Sole nel quadro del "Progetto Danza" realizzato in collaborazione con l'ERT). Non potevano che essere nuovi anche gli allestimenti delle ultime due opere: Rigoletto di Giuseppe Verdi (8-18 novembre) e Werther di Jules Massenet (15-23 dicembre), concludendo la stagione con due titoli amati dal pubblico quanto dagli interpreti vocali e dai registi, per la loro capacità di tradurre stati d’animo, sentimenti e valori in ogni epoca.
Una stagione che impegna sempre al massimo tutte i comparti artistici e tecnici del Comunale è per la città e per la vita musicale internazionale un esempio di condotta virtuosa che il sovrintendente Nicola Sani sottolinea con forza: «Con la Stagione 2016 si apre una nuova, importante fase per il Teatro Comunale: il mondo imprenditoriale riconosce la nostra Fondazione Lirico-Sinfonica come una priorità assoluta per la crescita e lo sviluppo culturale di tutta la comunità. Il motore produttivo del nostro territorio entra a far parte in maniera significativa della compagine istituzionale che sostiene il Teatro Comunale, gettando le premesse per lo sviluppo anche nel nostro Paese - in maniera analoga a quanto già avviene da tempo nei paesi più avanzati - di un sistema integrato dove pubblico e privato, imprenditoria e cultura, si fondono sinergicamente per creare innovazione e progresso. Si tratta di un primo passo, l'inizio di un percorso nel quale intendiamo proseguire con intensità e determinazione, ma è una considerevole inversione di tendenza rispetto al passato, che raccoglie l'invito del Ministro della Cultura attraverso lo strumento dell'Art Bonus. Al tempo stesso si moltiplicano le collaborazioni con le Istituzioni culturali e di spettacolo della città e del territorio, vengono potenziate le attività di formazione dei giovani interpreti tramite la Scuola dell'Opera, vengono avviate partnership con i soggetti emergenti di un nuovo modello di sviluppo economico legato a modelli di sostenibilità, ricerca di fonti di energia alternative e benessere collettivo, come il progetto FICO-CAAB. Ma non dimentichiamo il nostro ruolo nei confronti dell'emarginazione sociale, con l'organizzazione di iniziative in decentramento e la presenza del Teatro nelle strutture di base. il nostro obiettivo è di portare la grande musica a tutti e permettere a tutti di venire al Comunale. Al tempo stesso ci poniamo importanti traguardi, assieme con l'amministrazione comunale, per il risanamento del contesto ambientale che circonda il Teatro, con l'idea di ritrovare un sano punto di equilibrio tra la fruibilità degli spazi urbani e il giusto rispetto per l'offerta culturale. Il nostro compito deve essere anche quello di far diventare Piazza Verdi una vera e propria "agorà" della musica, luogo di incontro, di confronto e di ascolto delle diverse musiche che abitano la nostra città. Grazie alla collaborazione dei soci sostenitori, renderemo il Teatro un centro sempre più vivo di attualità e cultura, con iniziative che si susseguono a ciclo continuo. Tra queste, due in particolare porteranno nuove emozioni sul palcoscenico del Bibiena: il ritorno della grande Sinfonica al Teatro Comunale, reso possibile dalla nuova camera acustica che sarà realizzata grazie al contributo di Alfa Wassermann e la creazione del primo grande Festival internazionale per le musiche contemporanee mai realizzato nel nostro Paese da una Fondazione Lirico-Sinfonica: "Bologna Modern", un'iniziativa dedicata ai nuovi linguaggi, destinata a portare il Teatro Comunale di Bologna nel crocevia internazionale delle vie dei suoni».
A sostegno delle parole del Sovrintendente Nicola Sani, il Presidente di Unindustria Bologna, Alberto Vacchi, dichiara: «Il Teatro Comunale resta una delle carte di identità di Bologna nel mondo, nonché una delle punte di diamante della cultura in città. Per questo abbiamo sentito il dovere, anche civico, di contribuire fattivamente al suo rilancio. Siamo certi che la stagione presentata oggi sia nuova sotto molteplici punti di vista: gli imprenditori hanno voluto sottolineare marcatamente la propria vicinanza al Teatro della città e in generale al mondo della cultura, intesa come asset fondamentale per lo sviluppo del territorio».
La Stagione 2016 è resa possibile, oltre che dal sostegno dei Soci Fondatori (Stato italiano, Regione Emilia Romagna, Comune di Bologna), anche dall’intervento dei Soci Sostenitori come Alfa Wassermann, Automobili Lamborghini, IMA, Fondazione Carisbo, Unindustria Bologna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, UniCredit, Associazione Amici del Teatro Comunale, Hera, Carisbo-Cassa di Risparmio in Bologna, TPER, Finsalute, Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Bologna, G.D., Bologna Fiere, Cooperativa Edificatrice Ansaloni, Manifatture Sigaro Toscano - Gruppo Industriale Maccaferri, Infortunistica Tossani, Interporto Bologna e con la media partnership di QN Il Resto del Carlino.
Il titolo inaugurale, Attila, affidato alla regia di Daniele Abbado, vede impegnato sul podio Michele Mariotti, direttore musicale dei complessi bolognesi, che pensa ai prossimi impegni affermando: «La mia seconda stagione come direttore musicale è densa di appuntamenti ravvicinati: dapprima inaugurerò per il secondo anno consecutivo la Filarmonica dirigendo Schubert e Čajkovskij, in un clima romantico di grande introspezione e nostalgia; poi inaugurerò la stagione operistica con l’Attila, quindi sarò ancora con i complessi bolognesi a inaugurare la stagione sinfonica del Teatro con la Nona Sinfonia di Beethoven, il cui inno conclusivo vorrei fosse di particolare coinvolgimento civile e morale, viste le difficili congiunture che interessano oggi l’Occidente. Gli altri concerti in programma vanno poi visti come continuazione di un ciclo beethoveniano che sto eseguendo negli anni, e inizio di un ciclo dedicato a Mahler, che parte dai Lieder e si completa con la Prima sinfonia. Tutte occasioni che mi permetteranno di preparare il mio debutto con il Werther di Massenet, che concluderà la stagione nel nuovo spettacolo firmato da Rosetta Cucchi».
Oltre alla presenza di Mariotti – che in aggiunta ad Attila e Werther sarà spesso alla testa di orchestra e coro nella stagione di Concerti – sul podio bolognese saliranno anche altri direttori di grande interesse nel panorama internazionale, come il compositore e pianista francese Frédéric Chaslin per Carmen, Renato Palumbo per Rigoletto e lo specialista di partiture contemporanee Marco Angius, direttore di Luci mie traditrici. La messa in scena sarà invece affidata ad alcuni tra i protagonisti della regia d’opera odierna, da Daniele Abbado (Attila) a Francesco Micheli (Il barbiere di Siviglia), da Carlos Padrissa e alla Fura dels Baus (El amor brujo) a Jürgen Flimm (Luci mie traditrici), oltre a nomi emergenti per l'opera e provenienti dal territorio bolognese come quello di Pietro Babina (Carmen). Gli uni e gli altri avranno a disposizione compagnie di canto che vantano grandi star della lirica, da Ildebrando D’Arcangelo a Juan Diego Flórez, da Paolo Bordogna a Veronica Simeoni, passando per Maria José Siri, Celso Albelo, Otto Katzamaier e molti altri.
Quattordici concerti costituiscono l'offerta della Stagione Sinfonica che, grazie al sostegno di Alfa Wassermann, torna a svolgersi per metà nella sede del Teatro Comunale, ed è punteggiata da quattro appuntamenti con Michele Mariotti, impegnato sia nella Nona di Beethoven del concerto inaugurale (6-7 febbraio), sia in altri tre monumentali programmi classico-romantici (17 aprile, 28 settembre, 2 ottobre), dedicati a Beethoven e Mahler. Accanto a lui spiccano le presenze di Nikolaj Znaider (22 giugno e 13 ottobre, Juraj Valčuha (22 aprile e 28 ottobre) e Fabio Biondi (10 febbraio). Fra i solisti che si esibiranno accompagnati dai complessi dell’Orchestra e del Coro del Comunale, ai nomi già molto noti dei baritoni Nicola Alaimo e Markus Werba, di Alexander Lonquich nella doppia veste di pianista e direttore, si affiancano quelli della violinista Arabella Steinbacher e di Beatrice Rana, giovanissima e sorprendente rivelazione del pianismo internazionale.
Inoltre, dal 14 al 23 ottobre si svolgerà Bologna Modern, Festival interamente dedicato alle musiche contemporanee, realizzato in collaborazione con Musica Insieme.
Rai Radio3 trasmetterà per la prima volta ben cinque opere in diretta: Attila (26 gennaio), Il barbiere di Siviglia (10 maggio), Luci mie traditrici (14 giugno), Rigoletto (8 novembre) e Werther (15 dicembre), mentre tutti i concerti della Stagione Sinfonica saranno trasmessi in differita.
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