L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Musica ceca per il Quartetto Farnese

 

IL QUARTETTO D’ARCHI FARNESE SUONA I  CAPOLAVORI DI SMETANA E DVOŘÁK PER I CONCERTI APERITIVO

La grande tradizione ceca dell’Ottocento dominerà il programma del prossimo Concerto Aperitivo. Il prossimo appuntamento della rassegna organizzata da Fondazione Arturo Toscanini e Fondazione Teatro Regio sarà intitolato “Corrispondenze boeme” e presenterà un programma concertistico interamente dedicato al quartetto per archi, una delle formazioni più raffinate presenti nel repertorio della musica da camera. I quattro validissimi strumentisti che compongono il Quartetto d’archi Farnese e che si sono incontrati all’interno della Filarmonica Arturo Toscanini (i violinisti Daniele Ruzza e Caterina Demetz, il violista Behrang Rassekhi e la violoncellista Micaela Milone) affronteranno due dei capisaldi esecutivi della scuola nazionale ceca. Non a caso il programma si aprirà con il Quartetto in mi minore n. 1 di Bedrich Smetana (1824-1884): celebre con la denominazione Dalla mia vita, fu composto nel 1876 da colui che è il padre del movimento nazionalista del secondo Ottocento ed è parte della sua limitata produzione cameristica, ma è un brano di grande popolarità, vibrante di una rara intensità sentimentale, che qui raggiunge proporzioni perfette, risultando la sua qualità più convincente per l’ascoltatore. Celebre soprattutto per il ciclo La mia patria, dominato dalla celeberrima Moldava, Smetana, amatissimo in patria, pose le basi di un linguaggio musicale di carattere nazionale che valorizzò il patrimonio culturale etnico della Boemia (miti, danze, canzoni), assegnando alla sua nazione un ruolo di primo piano nella musica europea del secondo XIX secolo. Smetana ebbe grande influenza su Antonín Dvořák (1841-1904), il più grande compositore del suo paese, del quale sarà eseguito il Quartetto in si bemolle maggiore n. 10 op. 51 Slavo. Nato tra la fine del 1878 e l’inizio del 1879 su commissione dell’allora celebre Quartetto Fiorentino (e dedicato proprio a Jean Becker, violinista tedesco e leader del Quartetto), questo brano deve il suo nome all’esplicita richiesta del committente che il pezzo avesse una chiara caratterizzazione slava. Dvořák usò materiali di chiara radice culturale e popolare, con esito straordinariamente felice, tanto che questo quartetto resta una delle sue opere più popolari, un autentico gioiello della sua felice produzione cameristica e banco di prova per qualunque quartetto di livello internazionale.

L’appuntamento al Ridotto del Teatro Regio è previsto per le ore 11. Come di consueto, i locali del Gran Caffè del Teatro ospiteranno, al termine del concerto, l’aperitivo offerto agli spettatori. I biglietti sono in vendita presso la biglietteria del Teatro Regio (0521-203999, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) dal martedì al sabato dalle 10.30 alle 13.30 e dalle 17 alle 19 oppure sul sito www.teatroregioparma.it. Informazioni possono essere richieste all’URP della Fondazione Toscanini (0521/200145, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.). La domenica del concerto la biglietteria del Teatro Regio aprirà a partire dalle 10. I Concerti Aperitivo al Ridotto del Regio sono sostenuti da Cepim, come partner istituzionale della Fondazione Toscanini, e da Hera Comm, come partner istituzionale della Filarmonica Toscanini. Il prossimo appuntamento è in calendario per domenica 3 aprile, sempre alle ore 11, con l’Ensemble della Filarmonica Toscanini che eseguirà musiche di Beethoven.


 

 

 
 
 

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