L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

premiazione Abbiati a Bergamo

Il quando e i perché dell'Abbiati

XXXVI PREMIO DELLA CRITICA MUSICALE “FRANCO ABBIATI” 2017

La commissione della 36esima edizione del Premio “Abbiati” (Alessandro Cammarano, Andrea Estero, Carlo Fiore, Angelo Foletto, Enrico Girardi, Giancarlo Landini, Gianluigi Mattietti, Gregorio Moppi, Carla Moreni, Alessandro Mormile, Paolo Petazzi, Francesco Arturo Saponaro, Giangiorgio Satragni), dopo avere considerato le segnalazioni scritte fatte pervenire in fase consultiva dai colleghi, ha designato i vincitori per l’anno 2016

spettacolo

Der Rosenkavalier di Richard Strauss (Milano, Teatro alla Scala)

Direttore: Zubin Mehta; regia: Harry Kupfer; scene: Hans Schavernoch; costumi: Yan Tax; luci: Jürgen Hoffman; video: Thomas Reimer.

Per la compiutezza di uno spettacolo che, all’esecuzione musicale di Zubin Mehta, ricca di slanci vigorosi ma anche sollecita nel tratteggiare incanti malinconici e tenere nostalgie, unisce la superba, elegante messinscena di Harry Kupfer, classica e moderna al contempo; e per l’apporto vocalmente e scenicamente autorevole della compagnia di canto, capeggiata da Krassimira Stoyanova, Sophie Koch, Gunther Groissböck e Christiane Karg.

direttore

Michele Mariotti

Per la giovane e salda personalità, spiccata, vincente sui fronti diversi del primo Verdi di Attila (Bologna, Comunale) e Due Foscari (Milano, Scala), del Rossini di Donna del lago (Pesaro, ROF) e infine del Werther di Massenet (Bologna, Comunale): espressa con suono elegante, sicurezza tecnica e interpretazioni affilate, eredi della migliore scuola italiana.

PREMIO “PIERO FARULLI”

Quartetto Echos

Andrea Maffolini violino 
Ida Di Vita violino 
Giorgia Lenzo viola
Martino Maina violoncello

regia

Nicola Raab

Written on Skin di George Benjamin (Bolzano, Oper.a.20.21 - Fondazione Haydn)

Per la regia che rendeva piena giustizia a musica e libretto con idee di straordinario fascino ponendo in straniante risalto la molteplicità dei piani drammaturgici nei quali l’opera si muove. Nello spettacolo i corpi dei figuranti moltiplicati da due specchi contrapposti divenivano, con movimenti ora sinuosi ora convulsi, essi stessi scena viva, e il popolo muto ma partecipe si faceva giardino e salone, bosco e palazzo.

scene, costumi, luci, video

Terry Gilliam, Aaron Marsden, Katrina Lindsay, Paule Constable, Finn Ross

(Benvenuto Cellini di Hector Berlioz - Roma, Teatro dell’Opera).

Per l’ideazione del contenitore scenico che sotto ogni aspetto esprimeva con creativa fedeltà lo spirito spettacolare e irriverente dell’opera di Berlioz. La scenografia fantasmagorica che muta turbinosamente a sipario aperto, lo sberleffo dissacratorio e iconoclasta dei principali costumi, l’incalzante intervento dei video, e il dinamico impiego di luci formavano un tutto in perfetta simbiosi.

novità per l’italia

Dmitri Kourliandski, Broken memory,Maps of Non Existent Cities. St. Petersburg, Punctuation Marks(Milano, Sound of Wander), The Riot of Spring (Lucca Classica).

Per l’approccio radicale e insieme coinvolgente della sua musica, nella quale gioca un ruolo fondamentale la dimensione visiva e performativa. Lo dimostrano la partecipazione del pubblico all’esecuzione di The riot of spring, l’uso anticonvenzionale degli strumenti e della sintassi musicale in Broken memory e Punctuation marks, la scrittura aleatoria di Maps of non-existent cities. St. Petersburg.

solista

Alexander Lonquich

Per la versatilità e la costante maturazione come musicista totale che unisce l’attività solistica intensa e motivata, il lavoro come direttore d’orchestra e camerista, l’impegno in ambito didattico e l’ideazione di laboratori musical-teatrali, alcuni dedicati all’infanzia, progettati per far dialogare musica, cultura e altri linguaggi d’arte.

cantanti

John Osborn

A John Osborn, che in Otello di Rossini (Teatro San Carlo), ne La Favorite di Donizetti (Teatro La Fenice) e nel Benvenuto Cellini di Berlioz (Teatro dell’Opera di Roma) ha saputo essere fedele erede della scuola vocale e dello stile dei tenori ottocenteschi, forte di una raffinata tecnica belcantistica e sempre nel segno di meditate scelte espressive.

Miah Persson

Cantante raffinata ed eclettica, si è segnalata come autorevole interprete della vocalità del moderno teatro musicale in Blank Out di Michel van der Aa (Roma, Fast Forward Festival) e in The Turn of the Screw (Milano, Scala). Nell’opera di Britten ha realizzato un’incarnazione incisiva ed efficace del personaggio dell’Istitutrice (The Governess) cogliendo l’importanza drammaturgica e la complessità psicologica.

premio speciale

Aquagranda (Venezia, Teatro la Fenice)

Il teatro veneziano ha inaugurato la stagione con una novità assoluta commissionata nel 50esimo anniversario dell’alluvione del 4 novembre 1966, coinvolgendo fin dall’inizio un compositore e un regista di primo piano (Filippo Perocco e Damiano Michieletto; con Paolo Fantin e Carla Teti) in una intensa collaborazione a partire dal libro di Roberto Bianchin. Nelle numerose e affollate repliche (anche per le scuole) l’esito eccellente ne ha rivelato fra l’altro la forte capacità di comunicazione civile e di coinvolgimento emotivo.

iniziativa musicale

Festival Alfredo Casella (Torino)

Promosso dal Teatro Regio con La donna serpente e divenuto un progetto della Città di Torino, la rassegna ha saputo radunare in maniera concorde istituzioni musicali e culturali nella riscoperta dei lavori e della figura di Alfredo Casella, voce imprescindibile di un Novecento aperto a una modernità di stampo internazionale coniugata con le radici italiane.

premio “filippo siebaneck”

Opera…azione Libertà (Milano, Carcere Beccaria)

Presso l’Istituto Penale Minorile Beccaria (con il patrocinio SIAE), dopo lezioni di Cristina Bersanelli sui compositori e le opere raccontate nel suo libro per bambini Kattivissimi… all’opera, un laboratorio di canto e recitazione (Bersanelli, Davide Garattini e Chiara Bella) ha portato un gruppo di detenuti a realizzare uno spettacolo per le scuole elementari con regia di Davide Garattini sui Kattivissimi del teatro lirico.

CERIMONIA DI PREMIAZIONE DEI VINCITORI

BERGAMO - TEATRO DONIZETTI

VENERDÌ 5 MAGGIO - ore 17

a cura del Comitato Organizzatore, in collaborazione

COMUNE DI BERGAMO, DONIZETTI OPERA, FONDAZIONE DONIZETTI,

54esimo FESTIVAL PIANISTICO INTERNAZIONALE DI BRESCIA E DI BERGAMO 

Info:

GLASOR di Galli e Valsecchi snc - via Alberico da Rosciate, 1 - 24124 Bergamo

e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – telefono 035 224072 - www.glasor.it


 

 

 
 
 

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