Tosca secondo De Ana con la bacchetta di Fogliani
TOSCA
di Giacomo Puccini
Arena di Verona
5 (prima rappresentazione), 10, 17, 22, 25 agosto 2017 - ore 20.45
Sabato 5 agosto alle 20.45 va in scena Tosca, melodramma in tre atti su musica di Giacomo Puccini e libretto di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa. L’ultimo titolo operistico del Festival Lirico 2017 è proposto per 5 rappresentazioni nel maestoso allestimento del regista argentino Hugo de Ana che ne firma regia, scene, costumi e luci. Antonino Fogliani debutta in Arena alla guida di Coro, Orchestra e Solisti.
Repliche: 10, 17, 22, 25 agosto 2017, ore 20.45
L’opera viene composta tra il 1896 e il 1899 e rappresentata per la prima volta al Teatro Costanzi di Roma il 14 gennaio 1900; la vicenda è tratta dall’omonimo dramma di Victorien Sardou la cui fortuna era legata fortemente all'interpretazione della celeberrima Sarah Bernhardt, che lo stesso Puccini aveva visto. I due librettisti Luigi Illica e Giuseppe Giacosa snelliscono molto la vicenda originaria concentrando la narrazione sui tre personaggi principali di Tosca, Cavaradossi e Scarpia. La vicenda è ambientata il 14 giugno 1800 in un’atmosfera romana di grande fermento sull’eco degli avvenimenti rivoluzionari francesi. Toscamette in scena amore, morte, gelosia dei suoi protagonisti: la cantante Floria Tosca, diva dalla spiccata femminilità in cui convivono religiosità e trasgressione; il pittore Mario Cavaradossi, artista fedele alla Repubblica Romana anticlericale, illuminista rivoluzionario, innamorato della sua arte; il barone Scarpia, ministro della polizia pontificia dominato dalla seduzione del potere. Fa sfondo alla vicenda una Roma in tumulto politico e sociale. La partitura è ricca tanto di colpi di scena quanto di celebri romanze, tra cui le famosissime
Il titolo pucciniano è stato rappresentato per la prima volta all’Arena di Verona nel 1937 con le scene di Ettore Fagiuoli e riproposto in 15 successivi festival con 10 differenti allestimenti. La lettura del regista argentino Hugo de Ana viene presentata sul palcoscenico veronese per la prima volta nel 2006 e ripresa nel 2008, 2009, 2012, 2015 e 2017 per un totale di oltre 100 recite, costituendo il sesto titolo più rappresentato all’Arena di Verona.
De Ana porta Tosca negli ampi spazi areniani con una messa in scena ideata ad hoc e molto amata dal pubblico. Per rappresentare «un’opera di personaggi», come l’ha definita lo stesso regista, de Ana ha puntato su una teatralità di tipo cinematografico, che sapesse trasmettere la psicologia dei personaggi e cogliere in maniera profonda le loro intenzioni drammatiche: «Come in un thriller, una sorta di noir, con un cocktail di politica, religione ma soprattutto di passione; passioni che, dall’inizio alla fine, agitano tutti i personaggi, in tutte le direzioni, non solo nel senso dell’amore e della gelosia». E come ambientazione della vicenda de Ana ha progettato per l’Arena di Verona una scenografia imponente e fortemente simbolica, esaltata da costumi eleganti, ricchi e solenni del periodo napoleonico. La scena quindi evoca nell’anfiteatro veronese la città di Roma, con Castel Sant’Angelo e la sua statua riproposta in dimensioni enormi, la Basilica di Sant’Andrea della Valle in cui si svolge la pomposa celebrazione del Te Deum, Palazzo Farnese con i suoi sfarzi, il suono lontano delle campane delle chiese e del canto del pastore, e le trincee con cannoni ai margini della scena. Un allestimento riuscito, questo, riproposto per il Festival Lirico 2017, che la critica ha definito «un’opera da ascoltare con gli occhi».
Debutta sul palcoscenico veronese Antonino Fogliani che ha diretto con successo il medesimo titolo nella Stagione Artistica 2016-2017 al Teatro Filarmonico. In scena troviamo un cast di grandi interpreti areniani: nel ruolo del titolo sono protagoniste Susanna Branchini (5, 10/8) e Ainhoa Arteta (17, 22, 25/8), insieme a Carlo Ventre (5, 10, 17/8) e Marcelo Álvarez (22, 25/8) nei panni del pittore Cavaradossi. L’antagonista Scarpia è interpretato da Ambrogio Maestri (5, 10, 17/8) e Boris Statsenko (22, 25/8), mentre Romano Dal Zovo dà voce al rivoluzionario Angelotti.
Completano il cast Nicolò Ceriani come Sagrestano, Antonello Ceron come Spoletta, Marco Camastracome Sciarrone; nel ruolo del Carceriere vediamo in Arena per la prima volta Omar Kamata; infine Stella Capelli è Un pastorello.
Gli interpreti sono affiancati dall’Orchestra, dal Coro preparato da Vito Lombardi e dai Tecnici dell’Arena di Verona. Nella produzione è impegnato il Coro di Voci bianche A.d’A.MUS. diretto da Marco Tonini.
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