L’Ape musicale

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ettore majorana

ETTORE MAJORANA

Cronaca di infinite scomparse

TRAMA

Palermo, 26 marzo 1938.

Ettore Majorana sta per imbarcarsi sul traghetto Tirrenia per Napoli delle ore 22.30, sul quale farà perdere definitivamente le proprie tracce.

Giunto al momento calcolato della propria sparizione, osservando il moto ondoso del mare, Majorana riflette su tutte le possibili varianti della sua fine e viene colto da una nuova folgorante intuizione: l’Universo è circolare.

In quello stesso istante tutto intorno a lui sembra ripartire. Il giovane scienziato si trova allora a ripercorrere lo stesso imbarco avvenuto pochi istanti prima.

Ben presto Majorana realizza di essere intrappolato in una sorta di limbo che lo porta a vivere tutte le variabili ipotizzabili sulla sua fine una dopo l’altra: il suicidio, la fuga, la scelta di una vita di strada, il ritiro in convento… Man mano che prosegue in questo straniante viaggio, il giovane scienziato è sempre più spettatore della coesistenza di differenti stati di sé e, come in una sorta di grande incubo, incontra alcune delle persone che hanno influenzato maggiormente la sua vita: i suoi colleghi scienziati, sua madre, il fratello, una sua studentessa e diversi altri.

Nel tentativo di superare il classico dualismo della vita e della morte, Majorana teorizza per se stesso infiniti stati intermedi fra l’essere e il non essere. In quello stesso istante prende corpo una nuova figura che si rivela essere una sorta di suo riflesso o alter ego: l’Antimajorana.

Non riuscendo ad accettare quegli assurdi eventi, disperato, Majorana dichiara di voler per sé solamente l’oblio, ma l’Antimajorana lo mette di fronte all’ineluttabilità del suo destino: non è lui a scegliere quale sarà la sua fine, ma chi negli anni futuri lo cercherà, elaborando teorie sulla sua scomparsa e in questo modo determinandolo. L’Antimajorana lo spinge dunque nuovamente al momento dell’imbarco.

Questa volta, al molo di Palermo, i portuali hanno lasciato il posto a infiniti Ettore Majorana, come se il nostro protagonista potesse ora assistere a tutti i suoi possibili destini simultaneamente, in un vorticoso crescendo che termina solo con l’apparizione delle due massime forze che reggono il suo mondo: Dio e la Fisica.

Mostrandogli le sue stesse teorie sotto una nuova luce, queste due entità lo mettono di fronte alla grandezza del suo genio e lo invitano a scegliere fra il buio eterno dell’annichilazione o la luce cosmica della creazione.

Majorana, intravedendo l’infinito, lo attraversa.

Il tempo ritorna indietro al 5 agosto 1906. Su un molo deserto, una madre sta cullando il proprio bambino davanti al mare. Giunge l’alba.


 

 

 
 
 

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