L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

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Valery Gergiev

Valery Gergiev è tra i principali protagonisti del panorama musicale del nostro tempo. Nato a Mosca, dopo l’infanzia trascorsa in Ossezia si forma a San Pietroburgo, prima nella classe di Il’ja Musin e dal 1978 come assistente di Yuri Temirkanov al Teatro Mariinskij, dove debutta con Guerra e pace di Prokof’ev. Dal 1988 è Direttore artistico e dal 1996 Direttore generale del Mariinskij che sotto la sua guida si arricchisce di una seconda sala e di una sala da concerti. Dal 1995 al 2008 dirige la Filarmonica di Rotterdam. Dal 2007 al 2015 è Direttore Principale della London Symphony Orchestra. Dall’autunno 2015 è alla guida dei Münchner Philharmoniker. Innumerevoli le collaborazioni con tutte le principali orchestre del mondo e intensissimo il rapporto con la Scala: dopo il debutto nel 1990 con la Filarmonica, nelle cui stagioni tornerà regolarmente, e La leggenda della città invisibile di Kitez con i complessi del Mariinskij nel 1994, nel 1995 dirige Il giocatore, nel 1998 Čhovanščina, nel 2000 Vojna i Mir (Guerra e pace), nel 2001 La forza del destino, nel 2002 Boris Godunov, nel 2013 Macbeth.

Mario Martone

Regista cinematografico e teatrale, Mario Martone ha avuto un rapporto fecondo con la Scala. Il debutto avviene nel 2011 con l’accoppiata verista per eccellenza, Pagliacci e Cavalleria rusticana con la direzione di Daniel Harding: uno spettacolo fortunato ripreso più volte negli anni successivi. Seguono due titoli verdiani: Luisa Miller diretta da Gianandrea Noseda nel 2012 e Oberto conte di San Bonifacio diretta da Riccardo Frizza nel 2013. Nel 2016 Martone incontra Margherita Palli per La cena delle beffe di Giordano: ne nasce un allestimento originale ed efficacissimo il cui successo è ribadito da Andrea Chénier diretto da Riccardo Chailly in apertura della Stagione 2017/2018. Mario Martone è di nuovo nelle sale cinematografiche in queste settimane con Capri Revolution, ambientato nei circoli progressisti che animavano l’isola negli anni precedenti la Grande Guerra.

Margherita Palli

Margherita Palli è un punto di riferimento per la scenografia italiana. Il suo nome è strettamente legato a quello di Luca Ronconi, con cui ha firmato alla Scala Oberon (1989), Lodoïska (1991), La damnation de Faust (1995), Tosca (1997), Ariadne auf Naxos (2000), Il trittico (2008), L’affare Makropoulos (2009). Ha firmato due inaugurazioni di Stagione: La vestale con Liliana Cavani e Andrea Chénier con Mario Martone, con cui ha realizzato anche La cena delle beffe nel 2015. Nello scorso dicembre ha firmato le sue prime scenografie per un balletto: Lo schiaccianoci nella versione Balanchine. Alla Scala ha realizzato anche la mostra su Luca Ronconi all’Ansaldo nel 2015 e quella su Maria Callas al Museo nel 2017.

Gli interpreti

Chovanščina, colossale dramma storico-politico, è anche un’opera dai personaggi complessi e umanissimi: Musorgskij dipinge con lo stesso realismo disincantato eppure sempre partecipe le psicologie dei singoli e le convulsioni della Storia. Ivan Chovanskij, il protervo autore della rivolta, è interpretato alla Scala da Mikhail Petrenko, tra i bassi più richiesti dai teatri di tutto il mondo nel repertorio wagneriano e russo, ma che alla Scala è stato anche Zaccaria in Nabucco. Suo figlio Andrej è il tenore Sergey Skorokhodov, una star del Mariinskij molto presente anche nei maggiori teatri europei in ruoli verdiani. Personaggio originale e inquietante, delatore e assassino dalla psicologia tormentata, Šaklovityj è interpretato dal baritono Alexey Markov, anche lui ospite frequente del Mariinskij ma anche di teatri come il Metropolitan di New York. A Stanislav Trofimov la parte dell’ex principe, ora monaco Dosifej, cavallo di battaglia di Šaljapin e prototipo del basso nobile nella tradizione musicale russa. Marfa, personaggio incandescente in cui convivono sensualità, ascesi e desiderio di martirio, segna il ritorno alla Scala di Ekaterina Semenchuk, mentre debutto attesissimo è quello, nella parte di Emma, di Evgenia Muraveva, che ha attirato su di sé l’attenzione internazionale sostituendo Nina Stemme in Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk diretta da Mariss Jansons al Festival di Salisburgo nel 2017. Nel cast ancheche ha conquistato l’attenzione internazionale sostituendo Nina Stemme in Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk a Salisburgo nel 2017 che ha conquistato l’attenzione internazionale sostituendo Nina Stemme in Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk a Salisburgo nel 2017che ha conquistato l’attenzione internazionale sostituendo Nina Stemme in Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk a Salisburgo nel 2017 Irina Vashchenko come Susanna e Maxim Paster come Scrivano, mentre alcuni dei migliori allievi dell’Accademia sono chiamati a sostenere i molti ruoli, talvolta brevi ma mai minori, che completano il grande affresco di Musorgskij.


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