Una serata in Calabria
Soggetto donna. Donne e movimento
RaiStoria ore 13:00
"Soggetto donna" ripercorre gli anni Settanta e il movimento di conquiste civili che li caratterizza
Passato e presente
Rai3 ore 13:15 3 RaiStoria ore 20:30
Nel 1346, durante l’assedio di Caffa, avamposto commerciale genovese sulla via della Seta, l’esercito mongolo lancia con le catapulte i cadaveri dei soldati colpiti da un misterioso morbo oltre le fortificazioni della città. Mesi dopo, le navi genovesi che tornano nei porti italiani sono piene di cadaveri o di malati. Comincia così la storia della peste nera, raccontata dal professor Alessandro Barbero e da Paolo Mieli a “Passato e Presente”, in onda lunedì 8 febbraio alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. L’Europa, ignara di che cosa significhi “contagio” e di come proteggersi da un’epidemia, viene colpita da una delle più gravi pestilenze che la storia ricordi. Un flagello che provocherà in circa un decennio circa 25 milioni di morti, quasi un terzo della popolazione complessiva. Una pandemia che cambia il volto del continente, dando, secondo alcuni, anche un impulso fondamentale allo sviluppo della medicina e della scienza moderna.
Passato e presente
RaiStoria ore 14:20
La Società delle Nazioni nasce a Parigi il 26 giugno 1919, con la firma del Trattato di Versailles, e incarna le speranze di pace del mondo uscito dalla Prima Guerra Mondiale. Il nuovo organismo nasce per volontà del presidente americano Woodrow Wilson, che ne specifica la natura in 14 punti: la Società delle Nazioni doveva essere un’organizzazione sovranazionale che aveva il compito di vigilare sul mantenimento della pace, sul disarmo, sulla libertà di commercio, sulla soluzione delle controversie territoriali per vie diplomatiche, e che doveva promuovere la cooperazione tra paesi grandi e piccoli e il loro sviluppo. Ne parlano Paolo Mieli e la professoressa Silvia Salvatici nell’appuntamento con “Passato e Presente”, il programma di Rai Cultura in onda domenica 7 febbraio alle 20.30 su Rai Storia. Dopo essersi fatta carico per 10 anni delle spinose questioni lasciate aperte dal conflitto e dal nuovo ordine mondiale, dopo aver contribuito efficacemente con le sue agenzie alla gestione dei profughi, al contenimento delle epidemie, alla criminalizzazione della tratta di esseri umani e dello sfruttamento del lavoro e alla protezione dei minori, negli anni ’30, dinanzi alla crisi globale e all’ascesa dei totalitarismi, la prima organizzazione internazionale fallisce nel suo obiettivo primario, quello di difendere la pace. La Seconda Guerra Mondiale ne segnerà la fine, ma la sua esperienza aprirà le porte alle Nazioni Unite.
Maxi. Il grande processo alla mafia
RaiStoria ore 15:00
Il boss dei due mondi Dopo l'arresto di Michele Greco, cominciano a sfilare sul pretorio dell'aula bunker i grandi boss che per anni hanno controllato Palermo. Tra questi Pippo Calò, detto "il cassiere della mafia". E' lui il primo a difendersi contestando le accuse di Tommaso Buscetta, "il boss dei due mondi", che tutti stanno aspettando. La deposizione di Buscetta, il 3 aprile 1986, è il momento chiave del processo, e viene vissuta da tutti i protagonisti con il fiato sospeso, a cominciare dai giudici popolari, tra i quali c'è anche Filomena, una donna di 60 anni che vive il processo con particolare apprensione. Le dichiarazioni di Buscetta aprono uno squarcio nei segreti di Cosa Nostra, e il processo sembra prendere una piega favorevole all'accusa. Gianni si sta lentamente ambientando a Palermo, ed è contento del suo lavoro. Teresa, invece, sembra sempre preoccupata e con la testa altrove. Per raccontare gli orrori di cui la mafia è stata capace, Franco porta Gianni a Corleone, il feudo dei due grandi boss latitanti, Totò Riina e Bernardo Provenzano, e da lì realizza un servizio. Come tutti, gli avvocati, Marsalis studia la strategia per arginare Buscetta e annuncia a Franco che molti imputati chiederanno il confronto. Ma Franco ha anche altro a cui pensare, perché trova una sorpresa inattesa nella sua auto.
a.C.d.C
RaiStoria ore 16:00
Con Alessandro Barbero: Storia del mondo. L'età degli estremi Nell'ottava e ultima puntata la storia arriva al Ventesimo secolo. Mentre Hitler pianifica la presa del potere in Germania, le donne stanno combattendo una battaglia diversa, quella dei diritti sessuali. Nelle strade nascoste di Manhattan, l'infermiera Margaret Sanger lavora con l'ereditiera americana Katherine McCormick a un piano per il contrabbando di contraccettivi dall'Europa. Esplode il secondo conflitto mondiale e riviviamo l'orrore dei campi di concentramento. L'episodio si sposta anche a Hiroshima in Giappone, obiettivo della prima bomba nucleare "pensata per porre fine a tutte le guerre". In Cina assistiamo alla rivoluzione culturale voluta da Mao Ze Dong, per creare un'utopia comunista. Negli USA è il momento delle "macchine pensanti", inizia l'era dei computer. Visitiamo New York per tracciare la storia dell'uomo contro la macchina, Gary Kasparov contro il Deep Blue di Ibm in un gioco di scacchi che ha tenuto con il fiato sospeso il mondo.
Italiani con Paolo Mieli
RaiStoria ore 16:50
Autore e regia Pierluigi Castellano Coordinamento editoriale Maria Teresa Valente Produttore esecutivo Annalisa Vasselli Con Paolo Mieli - La vicenda personale e professionale di Giovanni Bollea, padre della neuropsichiatria infantile..
#Maestri
RaiStoria ore 17:40
Le storie di donne straordinarie raccontate da Lella Costa e un viaggio al tempo della prima rivoluzione industriale con Gianni Toniolo, professore di Storia economica alla Luiss: lezioni e docenti che aprono la settimana di "#maestri" il programma di Rai Cultura condotto da Edoardo Camurri e realizzato nell'ambito dell'accordo Rai - ministero dell'Istruzione per #lascuolanonsiferma. Lella Costa, in particolare, si sofferma sulle donne che hanno segnato la storia, dalla prima laureata nel '600 a Margherita Hack, mentre il professor Toniolo spiega quale fu il segreto della prima rivoluzione industriale: la macchina a vapore
La guerra segreta. I leoni di Giuda.
ore 18:20
Di Nick Aarons - Dal 1940 al 1944, l'Europa fu invasa dai nazisti. Mentre l'Armata Rossa impegnava il Terzo Reich in Oriente, la Gran Bretagna e i suoi alleati aprirono il fronte occidentale. Ma gli Alleati condussero anche un'altra terribile guerra sul campo. Una guerra segreta, che implicava innumerevoli atti di coraggio, spietatezza, doppio gioco e tradimento. Nessun agente in qualsiasi parte del continente poteva mai sapere di chi fidarsi. Alcuni hanno fatto il doppio gioco perché ritenevano che fosse la migliore strategia per rimanere in vita. Alcuni hanno operato sui due fronti per il brivido del pericolo. Con l'accesso a molti materiali declassificati, alcune di queste storie possono ora essere raccontate in modo molto dettagliato. Questa è la storia delle operazioni e delle persone che hanno condotto la guerra segreta dello spionaggio in tutta l'Europa.
Storia delle nostre città. Cosenza
RaiStoria ore 21:10
Una città le cui origini possono essere fatte risalire all’ottavo secolo a.C. quando sorse il primitivo villaggio di Kos. Da qui sarebbe nata Cosenza, la protagonista di “Storia delle nostre città”, in onda lunedì 8 febbraio alle 21.10 su Rai Storia. L’insediamento fu successivamente conquistato dal popolo dei Bruzi che qui insediarono la loro capitale, da dove dominarono incontrastati la Calabria per secoli. Dopo aver più volte sconfitto in guerra i greci, i Bruzi cedettero di fronte alla micidiale avanzata di Roma e la città diventò una colonia con il nome di Consentia. Dopo il crollo dell’Impero, e l’arrivo dei barbari, Cosenza subì prima la dominazione dei goti, dei bizantini e degli svevi per poi essere contesa tra gli Angiò e gli Aragonesi. Quest’ultimi, nel XVI secolo, ne fecero una tra le città più importanti del loro regno e nel 1511 vi fondarono l’Accademia Cosentina. La prestigiosa scuola segnò per Cosenza l’avvio di una fioritura culturale e umanistica che vide la sua massima espressione nella figura di Bernardino Telesio, filosofo ispiratore di Giordano Bruno, Tommaso Campanella e Francesco Bacone. In quel glorioso periodo la città fu onorata dell’appellativo di “Atene della Calabria”. Nell’800 Cosenza entra a far parte del Regno Borbonico ed è teatro di violenti scontri durante gli anni che portarono all’unità d’Italia. Oggi la città è il capoluogo di provincia più a Nord della Calabria e rappresenta una realtà che sta costruendo il suo futuro sulle fondamenta del suo grande passato. Ancora oggi la città porta infatti i segni indelebili della sua lunga storia tra i vicoli del centro caratterizzato da un dedalo di strette strade che si snodano attorno ad antichi edifici romani, chiese medievali, conventi, case fortezze, palazzi padronali e bellissime piazze. Ma anche innovative gallerie d’arte, moderni musei diffusi e opere architettoniche futuriste come il “Ponte di San Francesco di Paola" che rappresenta con i suoi 104 metri di altezza il ponte strallato più alto d'Europa.
È l’Italia, bellezza!
RaiStoria ore 22:00
Riparte dalla punta dello Stivale il viaggio di “È l’Italia, bellezza!”, il programma di Rai Cultura in onda lunedì 8 febbraio alle 22.10 su Rai Storia. Francesca Fialdini va alla scoperta dell’antica spiritualità della Calabria, terra di monaci ed eremiti che, in questa natura aspra e selvaggia, hanno trovato il luogo ideale per celebrare la gloria di Dio, edificando capolavori capaci di sfidare i secoli. Come la Cattolica di Stilo, nella Locride, un'opera unica per l’equilibrio architettonico che testimonia la lunga influenza greca e bizantina su queste terre dove la montagna e il mare si scrutano da vicino.
Proseguendo verso Nord, il viaggio di Francesca Fialdini fa tappa a Santa Maria della Roccella, l’imponente basilica normanna situata nel parco archeologico di Scolacium, a pochi chilometri da Catanzaro, un gioiello incompiuto che ancora oggi accoglie e stupisce i visitatori che transitano sulla strada statale 106. Questa chiesa era tra le più grandi costruite dai normanni in Calabria, nell’intento di latinizzare il culto di Cristo nell'Italia meridionale. Risalendo la costa orientale, si raggiungono le terre lucane, in Basilicata. Qui in primo piano un’altra grande opera incompiuta, forse la più suggestiva architettura religiosa della regione: il complesso della Santissima Trinità di Venosa. Un’abbazia di origine benedettina realizzata utilizzando i marmi e i preziosi bassorilievi provenienti dall’anfiteatro romano la cui costruzione, però, non venne mai portata a termine. Oggi la facciata della chiesa incompiuta, le colonne e gli archi senza copertura appaiono come quinte teatrali disposte per esaltare la perfezione del paesaggio circostante. Non a caso Venosa è anche la patria di Orazio, circondata da colline e vigneti di Aglianico sui quali si staglia netto il profilo del monte Vulture. L’itinerario risale la Penisola fino nel cuore del Regno delle Due Sicilie. Il Real sito di Carditello, in Campania, è uno dei 22 siti della famiglia borbonica, che lontano da Napoli, negli sterminati possedimenti reali, trovava non solo occasione di svago e riposo, ma anche le risorse indispensabili per garantire l’approvvigionamento alimentare del regno. Questa piccola reggia di campagna era, infatti, una residenza che i Borboni avevano dedicato alla caccia e all’allevamento dei cavalli di razza, ma soprattutto alla produzione agricola sperimentale.
L'inferno dei mari. Il guerriero ferito
RaiStoria ore 23:00
Nella Seconda guerra mondiale, sia l'Asse sia gli Alleati ricorrono a una spietata guerra sottomarina per mettere in ginocchio i loro nemici: in particolare prendono di mira le rotte commerciali per distruggere le forniture alimentari e militari. Durante la Guerra Fredda, il controllo è più sottile a causa della reale minaccia nucleare: monitorare ciò che sta facendo l'altra parte è fondamentale e Stati Uniti e Unione Sovietica usano l’“invisibilità” dei sottomarini per spiare e riportare informazioni o per condurre missioni segrete, nel tentativo di cambiare l'equilibrio di potere globale. Storie raccontate dalla nuova stagione di “Inferno nei mari” in onda in prima visione da martedì 2 febbraio alle 21.10 su Rai Storia, introdotta e contestualizzata dallo storico navale Maurizio Brescia.
Nel primo appuntamento si torna al maggio 1942. Durante la sua quarta missione di pattugliamento nel Pacifico, sia bombe di profondità che ordigni sganciati da aerei nemici danneggiano un sommergibile americano e bloccano gli alettoni di prua, costringendo il battello a rischiare la propria integrità immergendosi a grandi profondità. Un siluro armato si inceppa nel tubo di lancio e il farmacista di bordo è costretto a eseguire un intervento chirurgico di emergenza nei pressi di una base giapponese. E’ la storia della USS Silversides.