L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Indice articoli

Rinascimento, violino e meraviglie

Lunedì 24 maggio 2021 (Torino, Teatro Vittoria - ore 20) il gruppo di fagotti rinascimentali Quoniam insieme al soprano Cinzia Prampolini presenta un programma insolito e raffinato: una selezione dall’opera Vezzo di perle musicali op. 23, una raccolta composta da Adriano Banchieri, musicista, compositore, poeta e monaco, una delle figure più eclettiche del tardo Rinascimento italiano. Quoniam

Martedì 25 maggio 2021 torna al Teatro Vittoria (ore 17 e ore 20) Camera delle meraviglie, il format incentrato sull’ascolto del repertorio cameristico e sull’interazione con il pubblico. Realizzato anche online durante il lockdown, è un tipo di concerto rivolto a coloro che vogliono scoprire che cosa implica la preparazione di un’esecuzione musicale e desiderano essere guidati ad un ascolto più approfondito. Camera delle meraviglie

Mercoledì 26 maggio 2021 (Conservatorio, ore 20) arriva finalmente all’Unione Musicale la violinista moldava Alexandra Conunova. Considerata una delle stelle più brillanti della sua generazione, Conunova ha fatto parlare di sé durante la pandemia per la sua iniziativa di suonare dal suo balcone per i suoi concittadini di Losanna. Il suo motto è “La musica salva le anime!”Alexandra Conunova

 


 

lunedì 24 maggio 2021 - ore 20

Torino, Teatro Vittoria

l’altro suono

Cinzia Prampolini soprano

Quoniam Ensemble

(Paolo Tognon, dulciana soprano - Pierfrancesco Pelà, violino - Stefano Somalvico, dulciana basso - Fabiano Merlante, arciliuto - Marco Vincenzi, claviorgano)

Adriano Banchieri (1568-1634)

Vezzo di perle musicali op. 23

Nell’ambito della serie L’altro suono, che porta a Torino i più interessanti artisti specializzati nel repertorio della musica antica,lunedì 24 maggio 2021 (Teatro Vittoria, ore 20) arriva per la prima volta all’Unione Musicale Quoniam, consort di fagotti rinascimentali fondato nel 2000 dal fagottista padovano Paolo Tognon con lo scopo di riproporre all’ascoltatore moderno il suono affascinante ed arcaico del fagotto antico (fagotto chorista o dulciana) così morbido, duttile ed espressivo da essere paragonabile alla voce umana.

Il gruppo strumentale, insieme al soprano Cinzia Prampolini, presenta un programma insolito e raffinato: una selezione dall’opera Vezzo di perle musicaliop. 23, una raccolta di duetti per due voci e continuo composti da Adriano Banchieri, musicista, compositore, poeta e monaco italiano del tardo Rinascimento.

Fondatore nel 1615 dell’Accademia Filarmonica di Bologna, nota per avere ospitato il giovanissimo Mozart, Banchieri è famoso in ambito musicale anche per aver introdotto l’uso delle stanghette divisorie delle battute nelle partiture, per i suoi manuali di teoria e per aver sviluppato le prime forme di madrigale drammatico.

La raccolta Vezzo di perle musicali (titolo completo Vezzo di perle musicaliModernamente Conteste Alla Regia Sposa effigiata nella Sacra Cantica) venne composta per il monastero benedettino di Santa Maria della Neve di Piacenza, dedicatario di altre pagine di Banchieri, tra le quali una Messa festiva a due cori. L’unico esemplare della partitura del Vezzo conservato fino ad oggi si trova presso il Civico Museo Bibliografico Musicale di Bologna.

Affrontare il Vezzo di perle musicali è un’operazione curiosa per un musicista dei nostri giorni perché inaspettatamente l’autore lascia molte libertà agli esecutori, come quella di sostituire una o entrambe le voci con strumenti, ma allo stesso tempo fornisce numerose avvertenze e raccomandazioni sulla maniera più efficace per interpretare i brani (per esempio “con affetto e gravità” e “senza diminuzioni e gorghe”, cioè senza troppi gorgheggi!).

«Queste indicazioni – ha dichiarato il Quoniam Ensemble in una recente intervista rilasciata in esclusiva all’Unione Musicale – hanno un che di bonario nella loro veste di consiglio, ma poi ci si rende conto che sono quasi ordini perentori… Ce ne siamo accorti quando abbiamo provato ad eseguire il brano in modo diverso da quanto richiesto dall’autore: semplicemente non funziona o suona retorico!».

L’intervista completa al Quoniam ensemble è pubblicata alla pagina https://www.unionemusicale.it/intervista-esclusiva-allensemble-quoniam/

Tutti i concerti si svolgono seguendo i protocolli di sicurezza anti Covid-19. Le sale sono a capienzaridotta e tutti i posti saranno numerati. È obbligatorio indossare la mascherina anche durante lo svolgimento degli spettacoli. La durata del concerto è di circa 60 minuti,senza intervallo.

BIGLIETTERIA E INFORMAZIONI

Biglietti numerati:

intero, euro 10 - ridotto under 26, euro 5

in vendita online su www.unionemusicale.it , presso la biglietteria di Unione Musicale

e, il giorno del concerto, presso il Teatro Vittoria a partire dalle ore 19.30.

Unione Musicale, piazza Castello 29 – 101023 Torino

tel. 011 566 98 11 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

orario: martedì e venerdì 10.30-14.30 - mercoledì 13-17

www.unionemusicale.it

I PROTAGONISTI

Quoniamè un consort di fagotti rinascimentali (dulciane) così come descritti storicamente nel trattato di Zacconi Prattica di musica del 1592 e nel Syntagma Musicum di Praetorius del 1619.

Ricostruire la sonorità legata alla vocalità rinascimentale e del primo Barocco, con quelle emissioni morbide ed espressive che le ance doppie possono creare è il principio cardine del consort, il cui repertorio include musiche italiane, spagnole, tedesche dal XVI al XVII secolo.

Il gruppo, nella sua attività iniziale di studio, si è perfezionato con Livio Picotti iniziando la propria attività autonomamente e in collaborazione con gli ensemble vocali De Labyrintho diretto da Walter Testolin, con la Cappella Palatina diretta da Giovanni Battista Columbro e con il Coro Monteverdi diretto da Bruno Gini.

Il Quoniam ensemble ha suonato al Festival Claudio Monteverdi di Cremona, al Festival Lodoviciano di Viadana, nella rassegna Musica e Poesia a S. Maurizio di Milano, per la Diocesi di Crema presso l’auditorium Manenti della stessa città.

Nel 2004, in occasione del quarto centenario della morte di Claudio Merulo l’ensemble si è esibito nell’ambito della rassegna dedicata al compositore presso il Museo Città della Musica di Parma. Sono stati ospiti della trasmissione RAI Piazza Verdi e recentemente in Germania del Frankischer Sommer Festival di Norimberga e della rassegna Alte Musik-live al Musikinstrumenten Museum, presso la SIMPK (Staatliche Institut für Musikforschung) di Berlino nel 2007 e nel 2008. Sono stati ospitati al XV Festival internazionale Musica Antiqua di Martinengo e al Early Music Festival di Miercurea Ciuc in Romania.

Ha inoltre collaborato all’esecuzione concertistica e discografica del Requiem e dei Salmi delle CinqueLaudate di Cavalli con il Coro Monteverdi di Crema diretti dal maestro Bruno Gini.

Hanno registrato per Rai Radio3 e per le etichette Velut Luna, Dynamic, Tactus, Torculus records ricevendo premi dalla critica internazionale fra cui Alte Musik Aktuell e Toccata.

Quoniam ha compiuto vent’anni di ininterrotta attività, celebrati con la registrazione in prima mondiale di due mottetti di Giovanni Sansoni per l’etichetta Torculus Records.

Cinzia Prampolini ha conseguito la specializzazione di biennio in canto rinascimentale e barocco al Conservatorio di Verona e, successivamente, dopo aver frequentato il triennio di canto lirico al Conservatorio di Modena con Michele Andalò e il corso di polifonia rinascimentale con Diego Fratelli alla Scuola Civica di Milano, si laurea in canto rinascimentale e barocco con Cristina Miatello al Conservatorio di Verona.

Il suo vasto repertorio spazia dal Medioevo al Barocco, senza tralasciare l’ambito moderno e contemporaneo, sia in veste di solista sia all’interno di gruppi vocali. Ha al suo attivo numerose collaborazioni, tra le quali quella con il tiorbista Pietro Prosser (con cui forma il Duo Bellerofonte), la pianista Monica Maranelli (con cui fonda Alkè Duo), la chitarrista e tiorbista Laura Dalla Vecchia (con la quale forma il Duo De Siderio). Collabora inoltre con il gruppo di musica sperimentale Aion Project diretto da Stefano Somalvico, che fonde il repertorio antico con la sound art.

Ricercatrice instancabile delle potenzialità e dei limiti della propria voce, fonda I Malandrini, un ensemble di ottoni con il quale esegue repertorio romantico.

È membro del Consort de’ Carraresi di Lugano diretto da Giacomo Schiavo e dell’Ensemble Adiastema, diretto da Giovanni Conti.

Insegna vocalità prima a Bologna poi in Trentino, dove ha svolto la sua attività a Cles con la Corale Monteverdi e in Val di Sole.

Nel 2018 e 2019 è vincitrice del premio Adriatic LNG di Rovigo insieme al tiorbista Antonio de Luigi.

Attualmente prosegue il suo percorso di studio sulla propria vocalità con Patrizia Callegarini a Verona.

L’Unione Musicale onlus è sostenuta dalla Fondazione Compagnia di San Paolo e dalla Fondazione CRT in quanto realtà di rilievo nel panorama dello spettacolo dal vivo. La stagione I Concerti-Progetto 2020-2021 è sostenuta inoltre dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, dalla Regione Piemonte e dalla Città di Torino.

 




martedì 25 maggio 2021 - ore 17 e ore 20

Teatro Vittoria, via Gramsci, 4 - Torino

camera delle meraviglie

Kevi Asanllari / clarinetto

Luca Vacchetti / fagotto

Ignazio Morabito / corno

Francesco Bagnasco / violino

Diego Maffezzoni / viola

Lucia Sacerdoni / violoncello

Tommaso Fiorini / contrabbasso

racconta Antonio Valentino

Ludwig van Beethoven (1770-1827)

Settimino in mi bemolle maggiore op. 20

in collaborazione con il Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino

 


Martedì 25 maggio 2021 torna al Teatro Vittoria (ore 17 e ore 20) Camera delle meraviglie, il format incentrato sull’ascolto del repertorio cameristico e sull’interazione con il pubblico. Realizzato in collaborazione con il Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino, è rivolto a coloro che vogliono scoprire che cosa implica la preparazione di un’esecuzione musicale e desiderano essere guidati ad un ascolto più approfondito.

Camera delle meraviglie punta a coinvolgere appassionati ed esperti, giovani, studenti, famiglie e neofiti: un invito a superare quella barriera di diffidenza con cui spesso si guarda la musica classica e ad abbandonarsi alla bellezza della classica in compagnia di chi la conosce e la ama: i musicisti!

Ogni appuntamento è focalizzato su uno specifico brano del repertorio cameristico, eseguito integralmente e raccontato da Antonio Valentino, che accompagna il pubblico nel laboratorio creativo del compositore svelandone caratteristiche, aneddoti e curiosità.

Anche i musicisti – tutti allievi ed ex allievi del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino – sono coinvolti nel dialogo diretto con il pubblico, accompagnando virtualmente gli spettatori “dietro le quinte”per scoprire ciò che accade in preparazione di un concerto.

Protagonista del concerto di martedì 25 maggio è il Settimino op. 20 di Beethoven, forse il lavoro più compiuto e perfetto del Beethoven "settecentesco", aggettivo da intendere non tanto in senso cronologico (il brano venne composto nel 1800) ma per via canoni estetici che lo inseriscono a piano titolo nel genere della "musica di intrattenimento". Con questa pagina Beethoven strizza infatti l’occhio al pubblico viennese degli aristocratici musicisti dilettanti, in cerca di composizioni semplici e disimpegnate.

Di qui il ricorso a tutti gli ingredienti dell'intrattenimento puro, che Beethoven dosa sapientemente: in primo luogo il dialogo garbato fra i “nobili” archi e i fiati “popolari”, poi il carattere gioviale ed esuberante delle melodie, e infine i sei movimenti in cui il brano è suddiviso qualificano il Settimino come l’erede della tradizione del Divertimento e della Serenata.

La diffusione editoriale della composizione fu straordinaria (tanto da indispettire il Beethoven maturo!), sia nella veste originale sia in numerose trascrizioni. Testimoniano la fama goduta dal brano anche le citazioni di Bellini e Donizetti, che ripresero spunti tematici della partitura in opere come Norma e La Favorita.

Tutti i concerti della serie Camera delle meravigliesono proposti in duplice orario, alle 17 e alle 20. Prossimi appuntamenti: martedì 22 giugno con il sestetto Verklärte Nacht di Schönberg e martedì 13 luglio con il Quintetto K. 452 di Mozart.

Tutti i concerti si svolgono seguendo i protocolli di sicurezza anti Covid-19.

Le sale sono a capienzaridotta e tutti i posti sono numerati.

È obbligatorio indossare la mascherina anche durante lo svolgimento degli spettacoli.

La durata del concerto è di circa 60 minuti,senza intervallo.

BIGLIETTERIA E INFORMAZIONI

Biglietti numerati:

intero, euro 10 - ridotto under 26, euro 5

in vendita online suwww.unionemusicale.it, presso la biglietteria di Unione Musicale

e, il giorno del concerto, presso il Teatro Vittoria mezz’ora prima dei concerti.

Unione Musicale, piazza Castello 29 – 101023 Torino

tel. 011 566 98 11 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

orario: martedì e venerdì 10.30-14.30 - mercoledì 13-17

www.unionemusicale.it

I PROTAGONISTI

Kevi Asanllari è nato in Albania nel 1998. Nel 2020 si è laureato in clarinetto, con il massimo dei voti e la lode, al Conservatorio di Torino sotto la guida di Fulvio Schiavonetti. Attualmente si perfeziona presso l’Accademia Scatola Sonora di Roma con Calogero Palermo. Collabora con l’Orchestra Giovanile Italiana, Orchestra del Festival di Brescia, Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza.

Luca Vacchetti, classe 2000, ha studiato presso il Conservatorio di Torino sotto la guida di Claudio Gonella diplomandosi in fagotto con il massimo dei voti nel 2018. Attualmente frequenta l’Accademia di Alto Perfezionamento di Saluzzo dove studia direzione d’orchestra sotto la guida di Donato Renzetti.

Ignazio Morabito è cresciuto in Cile, dove ha studiato composizione e corno. Trasferitosi in Germania, ha proseguito sotto la guida di cornisti della Gewandhaus Orchester di Lipsia, e nel 2020 si stabilisce a Torino, dove segue un percorso di studi con Natalino Ricciardo. Ha collaborato con l’Orchestra Nazionale Giovanile Cilena, la Neue Philharmonie Berlin e i Berliner Symphoniker.

Francesco Bagnasco ha ottenuto nel 2017 il diploma accademico di secondo livello presso il Conservatorio di Torino nella classe di Piergiorgio Rosso con il massimo dei voti e la lode. Ha partecipato alle masterclass tenute da Michael Frischenschlager, Cristiano Rossi, Bin Huang, Adrian Pinzaru, Klaidi Sahatci e Marco Fiorini. Suona in duo con il chitarrista Fabio De Lorenzo.

Diplomato nel 2019 al Conservatorio di Torino sotto la guida di Mauro Righini, Diego Maffezzoni si perfeziona con Simone Briatore all’Accademia di Musica di Pinerolo. In qualità di solista e camerista ha partecipato alle masterclass di Simone Bernardini, Ula Ulijona, Antonello Farulli e Bruno Giuranna.

Nata a Torino nel 1993, Lucia Sacerdoni intraprende lo studio del violoncello giovanissima con il metodo Suzuki. Ha conseguito con il massimo dei voti sia la Laurea di violoncello con Dario Destefano sia la Laurea in musica d’insieme con Antonio Valentino. Collabora stabilmente con numerose orchestre anche come primo violoncello.

Tommaso Fiorini si è diplomato a Milano nel 2017 con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore. Attualmente è iscritto al Conservatorio di Torino dove studia con Davide Botto. Ha partecipato a numerose masterclass con artisti di chiara fama, collabora con diverse orchestre e nel 2018 ha ottenuto il primo premio al Premio Nazionale delle Arti.

L’Unione Musicale onlus è sostenuta dalla Fondazione Compagnia di San Paolo e dalla Fondazione CRT in quanto realtà di rilievo nel panorama dello spettacolo dal vivo. La stagione I Concerti-Progetto 2020-2021 è sostenuta inoltre dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, dalla Regione Piemonte e dalla Città di Torino.




mercoledì 26 maggio 2021 - ore 20

Conservatorio Giuseppe Verdi, piazza Bodoni - Torino

Alexandra Conunova / violino

David Kadouch / pianoforte

Claude Debussy (1862-1918)

Sonata in sol minore

Maurice Ravel (1875-1937)

Sonata n. 2 in sol maggiore

Ludwig van Beethoven (1770-1827)

Sonata in la maggiore op. 47 (Sonata a Kreutzer)

 

Vai alla scheda concerto con approfondimenti e materiali multimediali sul concerto

Dopo l’interruzione forzata a causa dell’emergenza coronavirus, mercoledì 26 maggio 2021(Conservatorio, ore 20) la violinista moldava AlexandraConunova arriva a Torino per il suo debutto in una stagione dell’Unione Musicale.

Considerata una delle stelle più brillanti della sua generazione, Alexandra Conunova ha fatto parlare di sé durante la pandemia per la sua iniziativa di suonare dal suo balcone per i suoi concittadini di Losanna brani di Glück, Vivaldi e Bach con il suo violino Guarneri del Gesù"von Vecsey" del 1728, messole a disposizione da un benefattore privato.

A chi le chiedeva spiegazioni rispondeva: «Non sappiamo come sarà la vita dopo il Covid, ma tra pochi mesi, quando la vita farà il suo corso, sono sicura che ancora più persone vorranno andare nelle sale da concerto perché avranno capito quanto la musica possa in qualche salvare le anime».

Apprezzata per «la meticolosa attenzione ai dettagli, l’impressionante gamma dei colori e la tecnica impeccabile» (“The Strand”), Alexandra Conunova ha iniziato a far parlare di sé nel 2012 con la vittoria del primo premio al Concorso Joseph Joachim di Hannover. Da allora la sua carriera è stata un crescendo di successi: ha vinto il terzo premio al Concorso Čajkovskij di Mosca nel 2015, ha ricevuto il Borletti-Buittoni Trust di Londra nel 2016 e, nello stesso anno, si è aggiudicata anche il Premio Max-D. Jost.

Alexandra Conunova ha suonato con alcune delle più prestigiose orchestre – Mahler Chamber Orchestra, Orchestra della Svizzera Italiana, NDR Hannover, Radio Saarbrück, Mariinskij Orchestra, Camerata Bern, Wiener Chamber Orchestra – sotto la direzione di autorevoli bacchette, tra le quali Valerij Gergiev, Theodor Curentzis, John Axelrod, Vladimir Spivakov e Gianandrea Noseda.

Tra i momenti della sua carriera che le sono rimasti nel cuore ricorda «il concerto con Martha Argerich, ad Amburgo e il concerto con Gianandrea Noseda e la Filarmonica del Teatro Regio ad Aix-en-Provence».

In ambito cameristico Alexandra Conunova è spesso affiancata da interpreti di primordine come Michail Lifits, Renaud Capuçon, Edgar Moreau, Andreas Ottensamer, Gérard Caussé, Boris Brovtsyn, Jean Rondeau.

In una recente intervista la violinista moldava ha dichiarato: «La musica è tutta la mia vita. Ed è il mio modo di dare e ricevere amore! La musica da camera poi è per me è la forma più alta di espressione, poiché ci permette di tirare fuori il meglio da noi stessi e dai colleghi con cui suoniamo. È però anche un grande banco di prova: ci chiede di fare compromessi, di temperare il nostro ego. Più l’ensemble è ristretto, più la sfida è ardua. In questi casi si scopre che il vero leader è chi sa trovare un punto di contatto e di equilibrio con gli altri. Inoltre amo la musica da camera perché in un certo senso ci mette a nudo, facendo emergere anche il lato fragile di noi, quello che solitamente teniamo nascosto».

In Moldavia, suo Paese natale, Alexandra Conunova ha creato ArtaVie, una fondazione benefica per aiutare i giovani talenti musicali e i disabili. «L’intento di ArtaVie – racconta Conunova – è anche quello di portare la musica dove solitamente non arriva: nelle case di cura, accanto ai ragazzi autistici o con altre disabilità, nei contesti dove vivono le persone più fragili e più sole. Credo fortemente nel valore terapeutico della musica!»

Il partner del concerto di Torino sarà il pianista francese David Kadouch, cheil pubblico dell’Unione Musicale ha potuto apprezzare la scorsa stagione al fianco del violoncellista con Edgar Moreau.

Nominato “Giovane Talento Rivelazione” delle Victoires de la Musique 2010, «Artista Rivelazione del 2011» dai critici musicali francesi e “Young Artist of the Year” ai Classical Music Awards 2011, Kadouch ha suonato per molte prestigiose stagioni concertistiche in tutta Europa e in ambito cameristico collabora regolarmente con Gauthier e Renaud Capuçon, Edgar Moreau, Nikolaj Znaider, Sol Gabetta, Patricia Kopatchinskaja, Michel Dalberto e con i Quartetti Ebène, Quiroga, Ardeo e Modigliani.

Sui leggii del duo Conunova-Kadouch tre capisaldi del repertorio per violino e pianoforte:

La Sonata in sol minoredi Debussy è l’ultima composizione a essere portata a termine, tra il 1916 e il 1917, da un compositore divorato dalla malattia e dall’angoscia per una guerra che, dopo Verdun, si stava rivelando una carneficina.

Le “seduzioni” della scrittura di Debussy si ritrovano tutte in questa pagina, ma come sottoposte a un processo di riduzione all’essenza: gli arabeschi violinistici, gli elementi esotici, le figure idiomatiche del suo pianismo e la vena ironico-grottesca sono tutto moduli espressivi rivisitati attraverso un distacco ora ludico ora disperatamente straniante, che costituisce il fascino della Sonata.

Anche la Sonata per violino e pianoforte di Ravel costituisce l’ultimo lavoro cameristico del suo autore, e denota l’intenzione di portare i due strumenti al massimo livello di indipendenza l’uno dall’altro, sia dal punto di vista espressivo sia da quello timbrico. Ravel era infatti convinto che «il pianoforte e il violino sono strumenti tra loro fondamentalmente incompatibili», per cui anziché cercare di «equilibrare i loro contrasti» in questa Sonata cercò di mettere «in evidenza proprio la loro incompatibilità».

La Sonata op. 47 di Beethoven è famosa per la dedica a Rodolphe Kreutzer, virtuoso e didatta francese del violino e occupa un posto del tutto particolare rispetto alle altre Sonate, per proporzioni, rapporto fra i due strumenti, ambizioni espressive. Se già nelle sue prime Sonate violinistiche, ispirandosi all'esempio di Mozart, Beethoven aveva "promosso" lo strumento ad arco ad un ruolo paritario rispetto a quello a tastiera, la Sonata op. 47 presenta nuove ambizioni: lo stile concertante diviene di per sé elemento prioritario del discorso musicale e violino e pianoforte sono visti come entità frontalmente contrapposte, dalla pronunciata individualità.

BIGLIETTERIA E INFORMAZIONI

Biglietti numerati:

intero, euro 20 - ridotto under 26, euro 10

in vendita online su www.unionemusicale.it , presso la biglietteria di Unione Musicale

e, il giorno del concerto, presso il Conservatorio a partire dalle ore 19.15.

Unione Musicale, piazza Castello 29 – 101023 Torino

tel. 011 566 98 11 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

orario: martedì e venerdì 10.30-14.30 - mercoledì 13-17

www.unionemusicale.it

I PROTAGONISTI

Alexandra Conunovasi è imposta all’attenzione del pubblico e della critica vincendo il primo premio al Concorso Joseph Joachim di Hanover nel 2012 e il terzo premio al Concorso Čajkovskij di Mosca nel 2015. È inoltre una laureata del Borletti-Buittoni Trust 2016 di Londra e, nello stesso anno, si è aggiudicata anche il Premio Max-D. Jost.

Da allora Alexandra Conunova ha suonato con molte orchestre importanti: Mahler Chamber Orchestra, Orchestra della Svizzera Italiana, NDR Hannover, Radio Saarbrück, Mariinskij Orchestra, Camerata Bern, Orchestra del Teatro Regio di Torino, Orchestra di Siviglia, Orchestre de Toulouse, Stuttgart e Vienna Chamber Orchestras, diretta da Valery Gergiev, Theodor Curentzis, John Axelrod, Vladimir Spivakov, Gianandrea Noseda. Ha realizzato tournée in Giappone con la Filarmonica di Mosca diretta da Yuri Simonov, e con Laurence Equilbey e la sua Insula Orchestra a Budapest, Aix-en-Provence, Parigi, Londra.

Conunova si è esibita inoltre in numerosi festival internazionali (Verbier, Montreux Septembre Musical, Gstaad, BBC London, Ferrara Musica, Accademia di Santa Cecilia a Roma, Hamburg Martha Argerich Festival, Bonn, Colmar, Menton, Radio France Montpellier, Aix-en-Provence Festival de Pâques, La Folle Journée di Nantes e Tokyo) e, in ambito cameristico ha suonato con interpreti di primordine come Michail Lifits, Renaud Capuçon, Edgar Moreau, David Kadouch, Andreas Ottensamer, Gérard Caussé, Boris Brovtsyn, Jean Rondeau.

La violinista moldava è stata insignita in patria del titolo di “Maestro delle Arti”.

In Moldavia ha fondato ArtaVie, una fondazione benefica per aiutare i disabili e i giovani musicisti.

Ha inciso le Sonate per violino e pianoforte di Prokof’ev con Michail Lifits (Aparté) e il Triplo Concerto di Beethoven con la Insula Orchestra e Laurence Equilbey (Erato).

Alexandra Conunova suona il violino Guarneri del Gesu “von Vecsey " del 1728.

Nato nel 1985, David Kadouchha studiato al Conservatorio Superiore di Parigi con Jacques Rouviere successivamente con Dimitri Bashkirov alla Scuola Reina Sofia di Madrid. Si perfeziona poi con Murray Perahia, Maurizio Pollini, Maria-Joao Pires, Daniel Barenboim, Vitaly Margulis, Itzhak Perlman, Elisso Virsaladze e Emanuel Krasovsly.

Notato da ltzhak Perlman a 13 anni, ha suonato sotto la sua direzione alla Metropolitan Hall di New York. L’anno dopo è stato invitato a suonare nella Sala Grande del Conservatorio Čajkovskij di Mosca e nel 2008 ha suonato con Itzhak Perlman alla Carnegie Hall di New York.

David Kadouch ha frequentato l’Accademia di Salisburgo e di Verbier, dove nel 2008 ha ottenuto il Gran Premio. Nel 2005 è stato finalista del Concorso Beethoven di Bonn e nel 2009 del Leeds International Piano Competition. Dal 2007 è un laureato de l’ADAMI e della Fondation Natexis Banques Populaires.

Nominato “Rivelazione Giovane Talento” delle Victoires de la Musique 2010, “Artista Rivelazione del 2011” dal Sindacato dei Critici Musicali Francesi e «Young Artist of the Year» ai Classical Music Awards 2011, ha suonato per molte prestigiose stagioni concertistiche in Europa e in Cina.

In ambito cameristico suona regolarmente con Gauthier e Renaud Capuçon, Edgar Moreau, Nikolaj Znaider, Antoine Tamestit, Frans Helmerson, Sol Gabetta, Patricia Kopachinskaja, Michel Dalberto e con i Quartetti Ebène, Quiroga, Ardeo e Modigliani.

Daniel Barenboim lo ha scelto per partecipare alla registrazione del dvd Barenboïm on Beethoven al Symphony Center di Chicago, lo ha chiamato a sostituire Murray Perahia a Gerusalemme e Lang Lang a Ramallah, in Palestina nel 2009.

David Kadouch ha inciso il Quinto concerto di Beethoven alla Philharmonie di Colonia (Naxos), l’integrale dei Preludi di Šostakovič (TransartLive), un disco su Schumann con il Concert sans orchestre e il Quintetto op. 44 con il Quartetto Ardeo (Decca/Universal), un disco di musica russa con i Quadri per un’esposizione di Mussorgski, la Sonata di Medtner, Preludio e Fuga di Taneev, e un recital dedicato a Bach, Schumann, Bartók e Janáček (Mirare).

Di recente pubblicazione è il cd in duo con Edgar Moreau dedicato a Franck, Poulenc e Strohl (Erato), che ha avuto molto successo di critica e di pubblico.

L’Unione Musicale onlus è sostenuta dalla Compagnia di San Paolo e dalla Fondazione CRT in quanto realtà di rilievo nel panorama dello spettacolo dal vivo. La stagione I Concerti 2019-2020 è sostenuta inoltre dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, dalla Regione Piemonte, dalla Città di Torino e dalla Fondazione Ferrero.

 

 

 

 

 


 

 

 
 
 

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.