L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

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Il cartellone più ricco di sempre

FESTIVAL DONIZETTI OPERA 2023: l’edizione più ricca di sempre 55 appuntamenti tra opere, concerti, attività per scuole e famiglie, incontri, convegni, film, mostre

Inaugurazione con LU OpeRave novità di musica elettronica quindi Il diluvio universale, Alfredo il Grande, Lucie de Lammermoor di Donizetti e Il piccolo compositore di musica di Mayr. Nelle locandine brillano i nomi di Giuliana Gianfaldoni, Caterina Sala, Nahuel Di Pierro, Enea Scala e Antonino Siragusa

Sul podio, oltre al direttore musicale Riccardo Frizza, ritorna Corrado Rovaris, debutta Pierre Dumoussaud esperto del repertorio francese .Le regie sono di MASBEDO, Stefano Simone Pintor e Jacopo Spirei. Il direttore artistico Francesco Micheli impegnato con gli allievi della Bottega Donizetti e del Politecnico delle Arti di Bergamo nell’adattamento e messa in scena della farsa di Mayr

Bergamo, dal 16 novembre al 3 dicembre 2023

Opere, laboratori per le famiglie, spettacoli per le scuole, incontri, presentazioni, film e anche una caccia al tesoro: sono ben 55 gli appuntamenti che formano il calendario della nona edizione del festival Donizetti Opera, il più ricco di sempre, organizzato dalla Fondazione Teatro Donizetti presieduta da Giorgio Berta con la direzione generale di Massimo Boffelli, la direzione artistica di Francesco Micheli e quella musicale di Riccardo Frizza, che si svolgerà a Bergamo “Città di Gaetano Donizetti” dal 16 novembre al 3 dicembre 2023, anno di Bergamo Brescia Capitaleitaliana della Cultura.

Già da sabato 11 novembre ogni giorno sarà “festa” con uno o più appuntamenti legati ai titoli operistici e ai diversi temi di riflessione individuati. In programma, com’è noto, cinque nuovi allestimenti legati alle aree tematiche della Capitale della Cultura, segno di uno sforzo produttivo che cresce di anno in anno.

Peculiarità di un festival è quella di proporre spettacoli che offrano uno sguardo nuovo e differente rispetto alle stagioni tradizionali e il Donizetti Opera 2023 prosegue su questa strada tracciata sin dal primo anno: ogni weekend festivaliero infatti si aprirà il giovedì con LU OpeRave (16, 23 e 30 novembre), nuova creazione ispirata alla più celebre delle opere donizettiane, firmata dal regista e coreografo Mattia Agatiello con la direzione creativa di Stefano Libertini Protopapa che debutterà al Balzer Globe (un luogo non teatrale ma aperto alla condivisione) lanciando uno sguardo verso la contemporaneità e l’innovazione. Al Teatro Donizetti andranno in scena due rarissimi titoli di Gaetano Donizetti – Il diluvio universale (17 e 25 novembre e il 3 dicembre) diretto da Riccardo Frizza con l’allestimento firmato da MASBEDO, Mariano Furlani e 2050+, e Alfredo il Grande (19 e il 24 novembre) diretto da Corrado Rovaris e la regia di Stefano Simone Pintor – quindi la farsa di Giovanni Simone Mayr Il piccolo compositore di musica (2 dicembre) in prima moderna in una versione rielaborata da Francesco Micheli con Giorgio Pesenti e la direzione di Alberto Zanardi. Al Teatro Sociale si rappresenterà Lucie de Lammermoor (18 e 26 novembre e 1 dicembre) rara versione dell’autore stesso, preparata per le scene parigine; sul podio Pierre Dumoussaud, regia di Jacopo Spirei. Le opere al Teatro Donizetti saranno precedute dai Pre-opera che, durante l’ora che precede gli spettacoli, animeranno il Sentierone offrendo ai passati e al pubblico in ingresso un’anticipazione dello spettacolo in scena.

A contribuire all’atmosfera festivaliera del weekend i concerti Casa e Bottega: domenica 19 e 26 novembre, alle ore 11.00, la Casa natale di Donizetti ospiterà infatti i concerti degli allievi della Bottega Donizetti accompagnati al pianoforte da Hana Lee, impegnati nelle raccolte Soireés d’automne à l’Infrascata e Nuits d’été à Pausillippe. Sostenitore delle attività della Bottega Donizetti èil Rotary Club Terra di San Marco che raccoglierà nuovi fondi con la vendita della Turta del Dunizèt, la torta originale creata da Balzer nel 1948 per il centenario della morte del compositorebergamasco e che sarà messa in vendita in una nuova confezione creata appositamente.

Nel cuore del festival ci sarà come ogni anno il Dies natalis, giorno del compleanno di Gaetano Donizetti. Mercoledì 29 novembre saranno infatti moltissime le attività in programma per omaggiare il compositore orobico: l’Elevazione musicale nella Basilica di Santa Maria Maggiore con la deposizione delle corone sulle tombe di Donizetti e di Mayr insieme alla lettura di alcuni testi preparati dalle scuole superiori; le attività education in Casa Natale e al Museo Donizettiano in collaborazione per la prima volta con Bergamo nella Storia; lo spettacolo Luce di Lammermoor per le scuole elementari e medie fino alla vera e propria festa di compleanno Happy Birthday Gaetano! al Balzer Globe con una jam session musicale che unirà diversi generi, dall’opera all’elettronica, coinvolgendo una serie di realtà musicali della città nel continuo dialogo fra passato e futuro. Da non perdere il Donizetti Talk dedicato al Piccolo compositore di musica e il film La favorita per il ciclo organizzato dalla FIC – Federazione Italiana Cineforum.

Altra giornata ormai tradizionale è il Donizetti Christmas Day, sabato 2 dicembre, realizzato con il sostegno di Immobiliare della fiera. Da mattina a sera, fra il Teatro Donizetti e il Centro Piacentiniano, tanti i palcoscenici diffusi anche nei negozi che ospiteranno diversi concerti per salutare il festival, in attesa del Natale. Al Teatro Donizetti, in collaborazione con la libreria Incrocio Quarenghi, si terranno al mattino le presentazioni di alcuni libri di argomento musicale fra storia, luoghi della musica e vite dei compositori.

Durante il festival si intensifica l’attività Education e Opera Family. Come soggetto da approfondire nell’edizione 2023, si è scelto il capolavoro Lucia di Lammermoor: nei giorni attorno al Dies Natalis, l’opera sarà presentata agli studenti della scuola primaria e secondaria di I grado, al Teatro Sociale dal 28 novembre al 1° dicembre (con doppia recita alle ore 9.30 e alle 11.00) in una versione partecipata in italiano, creata per Bergamo e intitolata Luce di Lammermoor; autore della drammaturgia e regia è Manuel Renga, esperto di spettacoli musicali per bambini e ragazzi. La direzione musicale è di Aram Khacheh con il Quartetto Gli Originali e il pianista Marco Regazzi. Domenica 3 dicembre alle 17, Luce di Lammermoor sarà aperta alle famiglie che alle 15.30 potranno anche partecipare ad un laboratorio di preparazione; sarà il terzo appuntamento delle iniziative Donizetti Opera Family che prenderanno il via domenica 19 novembre con Do-Re-Mi. Cantiamo insieme, laboratorio di canto ospitato all’interno del “Donizetti Studio” in piazza Cavour (ore 15.30e ore 17). Domenica 26 novembre in Città Alta una caccia al tesoro donizettiana dal titolo Il gufo investigatore (Casa natale, dalle 15 fino alle 16.30). Fra le attività Donizetti Education rientrano anche le tre anteprime Under30 in programma 14, 15 e 16 novembre alle ore 17.

Attorno ai titoli d’opera sono in programma alcuni momenti di riflessione e approfondimento. Tornano così gli attesi Donizetti Talk a cura della sezione scientifica della Fondazione Teatro Donizetti. Il primo incontro, seguito dalle prove aperte, sabato 11 novembre alle ore 16.30, alla Biblioteca Mai e poi al Teatro Sociale, sarà dedicato a Lucie de Lammermoor e vedrà relatori Candida Mantica e Paolo Fabbri. Si prosegue il 12 e il 13 novembre alle 17.30 nella Sala Musica del Teatro Donizetti con gli incontri su Il diluvio universale con Edoardo Cavalli e Livio Aragona e su Alfredo il Grande con Livio Aragona e Maurizio Merisio. Ultimo appuntamento sarà il 29 novembre – sempre in Sala Musica alle 17.30 – con la presentazione del Piccolo compositore di musica con Candida Mantica e Paolo Fabbri. A tutti gli incontri sono attesi anche i direttori e i registi delle opere.

Spazio anche all’approfondimento storico con Donizetti Conference e il convegno Nozzari, Rubini: tenori contro sui due celebri cantanti bergamaschi dell’Ottocento (Sala Musica del Teatro Donizetti)il 24 novembre dalle 15.00 con interventi – oltre ai componenti della sezione scientifica della Fondazione Teatro Donizetti – di Giorgio Appolonia, Saverio Lamacchia e Marco Beghelli, e il 25 novembre dalle 10 con Andrea Malnati e Cecilia Nicolò.

Tutti gli incontri sono a ingresso gratuito con prenotazione consigliata su gaetanodonizetti.org

Questa edizione del Donizetti Opera è caratterizzata da molteplici collaborazioni con istituzioni culturali della città e non solo. Le Donizetti Lectures – iniziate nelle settimane passate – affrontano in senso corale il tema della “Città natura”, una delle quattro aree tematiche di Bergamo Brescia Capitale italiana della Cultura 2023. Grazie al supporto di Italian Climate Network, charity partner del festival, si sta analizzando il tema della sostenibilità ambientale da diversi punti di vista: scientifico, teologico, artistico. Mercoledì 8 novembre alle ore 18.00, al Teatro Donizetti (Sala Riccardi) Dalla Laudato si’ alla Laudate Deum verso la COP28 UAE con Mauro Bossi SJ, Don Cristiano Re, Don Giuliano Zanchi, modera Diego Colombo. Questo secondo incontro si realizza in collaborazione con la rivista Aggiornamenti Sociali, Fondazione Culturale San Fedele, Fondazione Bernareggi, Vita sociale e mondialità Diocesi di Bergamo. In collaborazione con GAMeC e Sea Shepherd Italia, lunedì 20 novembre alle ore 21.00 alla GAMeC Il diluvio universale: l’ossessione del presente, momento di riflessione e confronto con Lorenzo Giusti (direttore della GAMeC, AndreaMorello (presidente di Sea Shepherd Italia), Francesco Micheli e MASBEDO.

Tutti gli incontri sono a ingresso gratuito con prenotazione consigliata su gaetanodonizetti.org

La Sala Musica del Teatro Donizetti accoglierà anche diverse proiezioni di video e film come alcuni del ciclo Donizetti e la Bergamo del belcanto, rassegna cinematografica del progetto “Cinema al cuore. Passato e presente di due città in cinema”, promosso dalla FIC – Federazione Italiana Cineforum per Bergamo Brescia Capitale. Al Teatro Donizetti (ore 21): Lucia di Lammermoor (1946) di Piero Ballerini (lunedì 20 novembre), L’elisir d’amore (1947) di Mario Costa (lunedì 27 novembre), Il cavaliere del sogno (1948) di Camillo Mastrocinque (lunedì 4 dicembre) e Aida (1953) di Clemente Fracassi (lunedì 11 dicembre). All’Auditorium di Piazza della Libertà sarà invece possibile vedere i film Casa Ricordi (1954) di Carmine Gallone (mercoledì 22 novembre) e La favorita (1954) di Cesare Berlacchi (mercoledì 29 novembre).

Nel 2023 si celebra il centenario della nascita di Maria Callas e come omaggio al celebre soprano greco, il Donizetti Opera ha organizzato martedì 21 novembre (ore 18) ancora nella Sala Musica la proiezione del documentario MyCallas prodotto dalla Fondazione Vittorio Polli ed Anna Maria Stoppani con la regia di Roberto Dassoni e la colonna sonora di Gian Francesco Amoroso.

Per tenere sempre vivo l’interesse su Donizetti, il fronte social e digitale è in febbrile attività e da quest’anno si arricchisce di un Donizetti Social Club – community di WhatsApp per conoscere tutto quello che accade intorno a Gaetano con particolare attenzione al festival bergamasco (novità, backstage, anteprime ecc.). Non mancano sulla Donizetti Opera Tube le già collaudate e apprezzate serie come “Alle prove con Mattioli” – introduzioni alle opere registrate quest’anno dalle sale dell’Accademia Carrara – e “Parla con Gaetano” – con gli artisti che si “confessano” davanti alla statua di Donizetti. Fra le novità 2023 anche “Lettere ai protagonisti” (tre giovani che scrivono ai protagonisti delle opere del festival riflettendo sulle tematiche delle loro trame), “Parla con Gaetano city Edition” (Gaetano intervista i suoi concittadini), “I bambini ti raccontano le opere” (giovanissimi narratori d’eccezione raccontano i personaggi e le trame del festival 2023). In video tornano anche le Favorite, gruppo di ballerine “over” che ha avuto molto successo nella scorsa edizione e che presenta adesso “Le Favorite OpeRave”.

Fra le altre iniziative ideate in occasione del Donizetti Opera e della Capitale della Cultura, la mostra all’Accademia Carrara Tutta in voi la luce mia. Pittura di Storia e Melodramma a cura di Fernando Mazzocca e Maria Cristina Rodeschini, con il progetto scenografico di Federica Parolini, visitabile fino al 25 febbraio; mentre dal 10 novembre al 14 gennaio, alla Biblioteca Mai si potrà visitare La caricatura all’opera. Satira e melodramma nel Risorgimento.

Fino al 19 novembre, al Monastero del Carmine, è in corso la IV edizione di “Fotografica” nel cui ambito è visitabile la mostra Apnea di Fausto Podavini, che racconta alcune tragiche conseguenze del cambiamento climatico.


Le opere del Donizetti Opera 2023

LU OpeRave

Il programma 2023 del festival Donizetti Opera si apre con la nuova creazione LU OpeRave (16, 23 e 30 novembre) in cui la musica di Donizetti incontra l’elettronica e le nuove tendenze e si colloca nella tematica di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 “La città che inventa”. Il titolo richiama Lucia di Lammermoor, alla quale gli autori di questo nuovo progetto sperimentale si sono ispirati e che è il fulcro di tante attività del festival. Lo spettacolo si svolgerà al Balzer Globe, nel cuore del Centro Piacentiniano di fronte al Teatro Donizetti, un luogo non convenzionale in cui il pubblico sarà parte integrante dell’azione.LU OpeRave è uno sviluppo di Mixopera vol. 1 e vol. 2, gli EP di musicaelettronica ispirati alla musica di Donizetti e realizzati da alcuni fra i più importanti musicisti elettronici europei raccolti intorno all’etichetta Fluidostudio, disponibili su tutte le piattaforme di streaming (Spotify, iTunes, Amazon Music, YouTube Music). Fra gli artisti degli EP coinvolti in LU OpeRave ci sono Stefano Libertini Protopapa (direttore creativo del progetto), ilromantico, H.E.R. autori delle musiche. Il libretto è dei Maniaci d’amore. La regia e lacoreografia sono di Mattia Agatiello, che porta in scena la sua Fattoria Vittadini pluripremiata e celebre compagnia didanza con sede a Milano alla Fabbrica del Vapore. Le scene e i costumi sono di Andrea Cammarosano e Leonardo Persico che coinvolgeranno i giovani partecipanti ai laboratori del progetto TOOLS da loro ideato e portato avanti aMilano con la Direzione Welfare e Salute del Comune e alcune aziende del settore tessile, per trasformare il proprio studio in un laboratorio sociale collaborativo. Gli interpreti sono di formazione ed esperienze musicali diverse – il soprano Laura Ulloa (allieva della Bottega nel 2021), il noto vocalist David Blank e la performer M¥SS KETA come vocenarrante – e rappresentano una fusione pensata per parlare al pubblico di ogni generazione, confermando la forzainnovativa e rivoluzionaria della poetica donizettiana. L’orario d’ingresso è previsto dalle ore 20, l’inzio della performance dalle ore 20.30.

Quindi saranno tre i titoli che andranno in scena al Teatro Donizetti, due legati dal comune debutto a Napoli, Il diluvio universale (1830) e Alfredo il Grande (1823), il terzo Il piccolo compositore di musica è invece un lavoro di GiovanniSimone Mayr, prima tappa di un progetto pluriennale pensato per la Bottega Donizetti.

Il diluvio universale

L’arte contemporanea irrompe nell’opera nell’anno di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura. Cornice dell’esperimento che unisce per la prima volta la Fondazione Teatro Donizetti con la GAMeC di Bergamo è Il diluvio universale (1830) di Donizetti, un’opera di soggetto sacro composta nel 1830 per il Real Teatro di San Carlo di Napoli; al centro del libretto di Domenico Gilardoni, le vicende bibliche si mescolano con quelle dei sentimenti personali dei protagonisti e il cataclisma finale diventa lo spunto per un’articolata riflessione su uno dei temi oggi più attuali: la sostenibilità dell’impronta umana sul pianeta terra, in linea con il tema “La città natura” del progetto della Capitale.

Sul podio Riccardo Frizza, mentre progetto, regia, regia in presa diretta e costumi sono di MASBEDO con la drammaturgia visiva di Mariano Furlani e le scene di 2050+. Duo artistico formato nel 1999 da Nicolò Massazza e Iacopo Bedogni, MASBEDO è celebre per la creazione di video che diventano parte integrante di performance e installazioni, con selezionatissime collaborazioni di grande successo nella vita musicale. In Italia sono riconosciuti tra i più importanti video artisti e innovatori nel campo dell’arte contemporanea e le loro opere d’arte sono state acquisite da musei e fondazioni private. La vicenda vede protagonista Noè e la sua famiglia in un intreccio di vicende sentimentali, rivalità e gelosie che si conclude con una pagina sinfonica caratteristica che rappresenta il diluvio. Il linguaggio multidisciplinare di Masbedo è sembrato quindi adatto a valorizzare la complessa rete di metafore e simboli che sostanzia questa rara e preziosa «azione tragico-sacra» la cui edizione (per la versione Napoli 1830 che si vedrà in scena) è a cura di Edoardo Cavalli, studioso della sezione scientifica della Fondazione Teatro Donizetti. «Sordi e ciechi ai moniti di Noè, primo tra i profeti non ascoltati – sottolineano Masbedo e Mariano Furlani – i cortigiani e Cadmo mangiano, vivono e danzano sulla propria morte, forse consapevoli del proprio destino ma non disposti, parole loro, a rinunciare al loro stile di vita. Il costante rifiuto della propria mortalità, l’assenza totale di empatia anche con la parabola umana di Sela, moglie di Cadmo convertita alla religione di Noè, fa sì che sulla scena il voyeurismo prenda il posto della compassione. Il diluvio preannunciato arriverà improvviso e musicalmente sorprendente, la morte, la disperazione saranno il primo e l’ultimo dato di realtà per la corte di Cadmo. La salvezza solo per Noè e la sua famiglia, anch’essi però attoniti spettatori della fine del mondo». Protagonisti vocali di questa nuova produzione che ha Enel come Presenting partner sono Nahuel Di Pierro (Noè), Enea Scala (Cadmo) e Giuliana Gianfaldoni (Sela), Nicolò Donini (Jafet) e gli allievi della BottegaDonizetti 2023. I movimenti scenici di Sabino Civilleri e Manuela Lo Sicco; le luci sono di Fiammetta Baldiserri.

Si ringraziano Fondazione In Between Art Film e Motta&Partners per il sostegno alla produzione dei video di MASBEDO.

Presenting partner Enel

Alfredo il Grande

Per il ciclo #donizetti200, con il quale il festival propone ogni anno un titolo di Donizetti che compie i due secoli, sarà la volta del dramma eroico Alfredo il Grande (Teatro Donizetti, 19 e 24 novembre) con una nuova edizione controllata sulle fonti dell’opera, curata sempre da Edoardo Cavalli riferendosi alla tematica della Capitale Italiana della Cultura 2023 “La città dei tesori nascosti”. Il titolo fa parte di quel gruppo di opere nelle quali Donizetti sperimenta e affina i propri mezzi compositivi misurandoli su vari generi operistici; tra gli elementi caratteristici, la presenza imponente di una banda in palcoscenico, testimone delle finalità encomiastiche della partitura. Alfredo segue a meno di un anno l’andata in scena di Chiara e Serafina, ma si orienta su un soggetto di carattere storico cioè le vicende dell’omonimo sovrano medievale inglese – venerato come santo dai cattolici e dagli anglicani – la cui rilevanza si deve all’ampia cultura, all’incoraggiamento dell’istruzione e della legislazione, oltre che a un ruolo positivo svolto in ogni ambito della vita civile e religiosa. Il libretto è di Andrea Leone Tottola, già “poeta teatrale” di Rossini (anche per Mosé in Egitto che è a sua volta il riferimento più vicino a Il diluvio universale). Alfredo il Grande verrà presentato in forma semiscenica, con la regia affidata a Stefano Simone Pintor; la direzione è affidata al bergamasco Corrado Rovaris, musicista ricorrente nella programmazione del festival. Le scene sono di Gregorio Zurla, i costumi di Giada Masi, le luci sempre di Fiammetta Baldiserri, il video design di Virginio Levrio. Nei ruoli principali Antonino Siragusa (Alfredo) e Gilda Fiume (Amalia), Valeria Girardello (Enrichetta), Lodovico Filippo Ravizza (Eduardo), Adolfo Corrado (Atkins) e Andres Agudelo (Rivers).

Il piccolo compositore di musica

Terzo titolo al Teatro Donizetti per una sola serata (2 dicembre) Il piccolo compositore di musica di Giovanni Simone Mayr, prima tappa di un progetto pluriennale curato da Francesco Micheli con gli allievi della Bottega Donizetti e quelli del Politecnico delle Arti “G. Donizetti – G. Carrara”; sul podio Alberto Zanardi; il lighting designer è Alessandro Andreoli. L’opera, sul cui recupero della partitura ha lavorato Candida Mantica della sezione scientifica del festival, andòin scena il 13 settembre 1811 come saggio finale delle Lezioni Caritatevoli. Nello spirito della farsa originale, Micheli insieme a Giorgio Pesenti, sta approntando una versione appositamente progettata per il festival, finalizzata a mettere in luce i talenti di oggi, prima tappa di un work-in-progress che si svilupperà nel tempo. Come per altre simili occasioni Mayr, adottando un modello formale settecentesco, mette in scena gli stessi allievi delle Lezioni Caritatevoli che interpretano sé medesimi alle prese con l’allestimento del saggio finale. Donizetti è il protagonista, presentato ironicamente come un giovane aspirante compositore convinto del proprio talento (celebri i versi: “Vasta ho la mente, rapido l’ingegno | pronta la fantasia, e nel comporre | un fulmine son io”). Nonostante il tono comico, appare chiaro l’intento promozionale di Mayr, che crede realmente nelle capacità del suo giovane allievo. Donizetti è affiancato da quattro compagni nei panni di loro stessi: Antonio Dolci, Giuseppe Manghenoni, Giuseppe Pontiroli e Antonio Tavecchi. Musicalmente l’opera alterna sezioni originali e brani preesistenti che sono oggetto di studio dei ragazzi in scena. Questo progetto rientra nella tematica della Capitale “La cultura come cura”. Con questa produzione si apre un nuovo progetto di collaborazione con il neonato Politecnico delle Arti costituito a Bergamo dal Conservatorio “Gaetano Donizetti” e dall’Accademia di Belle Arti “Giacomo Carrara”.

Lucie de Lammermoor

Al Teatro Sociale (18 e 26 novembre, 1° dicembre) sarà messa in scena invece Lucie de Lammermoor versione francese del celebre capolavoro, preparata per il Théâtre de la Renaissance di Parigi dove debuttò trionfalmente nel 1839; l’opera resta in repertorio in Francia per tutto il XIX secolo, diventando un caposaldo della cultura nazionale come dimostra il capitolo di Madame Bovary che Flaubert ambienta al teatro di Rouen durante una recita, appunto, di Lucie. Per questa versione francese di Lucia di Lammermoor, Donizetti intervenne sulla partitura preesistente modificando i recitativi, escludendo il personaggio secondario di Alisa, eliminando l’aria di Raimondo «Ah! Cedi, cedi, o più sciagure» nel secondo atto nonché i suoi interventi nella cavatina di Enrico «Cruda, funesta smania» nel primo atto, e posticipando una scena. Sostituì inoltre la cavatina di Lucia, «Regnava nel silenzio», con «Que n’avons nous des ailes», una traduzione di «Perché non ho del vento», dalla sua Rosmonda d’Inghilterra (1834). La stesura del libretto di Lucie fu affidata ad Alphonse Royer e Gustave Vaëz, che solo in pochi passaggi si discostarono da una traduzione letterale del testo italiano di Cammarano, presumibilmente con l’intento di renderlo più adatto alle scene francesi. L’opera sarà messa in scena da Jacopo Spirei, già allievo e assistente del compianto Graham Vick e oggi uno dei registi d’opera italiani più richiesti, che sottolineerà gli aspetti più crudi della vicenda messi in luce anche dalle scelte donizettiane nella trasposizione parigina; sul podio il giovane Pierre Dumoussaud al suo debutto italiano, dopo vari successi e incisioni discografiche dedicate soprattutto al repertorio romantico francese. Le scene sono di Mauro Tinti, i costumi di Agnese Rabatti e le luci di Giuseppe Di Iorio. Caterina Sala (Adina accolta trionfalmente nell’Elisir d’amore del 2021) sarà impegnata come Lucie, mentre Patrick Kabongo sarà Edgard e Vito Priante Henri, David Astorga invece sarà Gilbert (personaggio “nuovo”, fondamentale in questa versione francese dell’opera). Lo spettacolo è coprodotto con il Teatro Comunale di Bologna. Il capolavoro donizettiano si lega al concept della Capitale Italiana della Cultura “Città illuminata” prendendo come riferimento il legame etimologico Luce-Lucia e il culto di Santa Lucia, molto forte a Bergamo.

Sostenitori, partner, sponsor e mecenati

Fondamentale anche nel 2023 il sostegno di Ministero della Cultura, Fondazione Cariplo, Regione Lombardia, Camera di Commercio di Bergamo. E ancora del Main partner Allianz e del sostegno di Intesa Sanpaolo, del contributo di KPMG, Polo telematico Avantgarde, Habilita, Revi4, Costim, Bergamo Molto più che abitare. Sponsor Curnis/Rolex, Automha. Sponsor tecnici ATB Servizi, Claypaky, GruppoCinque, Zanta. In collaborazione con il Politecnico delle Arti “G. Donizetti – G. Carrara”, la Fondazione Mia, Rotary Club Terra di San Marco, Opera Europa, Fedora.

Un ringraziamento speciale agli Ambasciatori di Donizetti che sostengono l’attività del festival Donizetti Opera con Art Bonus: Alfaparf Group • Allegrini • ANCE Associazione Nazionale Costruttori Edili Bergamo • Assolari Luigi & C. • Automha • Beltrami Linen • Calfin • Caseificio Defendi Luigi • Catellani & Smith • Dalmine • Diachem • FraMar • Immobiliare della Fiera • Intertrasport • Iterchimica • Lovato Electric • LVF Valve Solutions • Mazzoleni. Specialisti nella nutrizione • Montello • Neodecortech • OMB Valves • F.lli Pellegrini • Persico • Qintesi • Sabo • Sinergia • Sistel • Stucchi.

Un ringraziamento speciale a tutti coloro che sostengono l'attività della Fondazione Teatro Donizetti tramite Art Bonus: Ambienta • A2A• ATB Servizi • Automha • Before Advisory • Brembomatic • Carba • Confindustria • Crs Impianti • Cx Centax • Effegi • Fecs • Ferretticasa • Fidelitas • Flow Meter • Gioielleria Rota • Gruppo Alimentare Ambrosini • Gruppo Rulmeca • ICB Industria Cartotecnica Bergamasca • Impresa Edile Stradale Artifoni • Ire Omba • Legami • Levorato • Lovato Electric • Ma.Bo • Milestone • Montello • M.S. Ambrogio • Nuova Demi • OMB Valves • Panestetic • Ri.Gom.Ma • Sacbo • Stucchi • Studio Berta, Nembrini, Colombini & Associati • 3V Green Eagle • Trussardi Petroli • Zanetti.

Il diluvio universale vede la sponsorizzazione di Intesa Sanpaolo e Brembo, attraverso il Comitato Bergamo Brescia 2023. Presenting partner Enel

Il diluvio universale vede la sponsorizzazione di Intesa Sanpaolo e Brembo, attraverso il Comitato Bergamo Brescia 2023. Presenting partner Enel

La manifestazione Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 vede Intesa Sanpaolo e A2A nel ruolo di Main Partner, Brembo nel ruolo di Partner di Sistema, Ferrovie dello Stato Italiane e SACBO quali Partner di Area. Il Ministero della Cultura e Regione Lombardia sono partner istituzionali insieme a Fondazione Cariplo, Fondazione della Comunità Bresciana e Fondazione della Comunità Bergamasca.


Biglietteria

Piazza Cavour, 15 – Bergamo – T. 035 4160601/602/603 – martedì-sabato, ore 13-20

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Costo dei biglietti:

Il diluvio universale e Lucie de Lammermoor: da 110 euro a 15 euro

Alfredo il Grande: da 95 euro a 15 euro

Il piccolo compositore di musica: da 25 euro a 15 euro

LU OpeRave: da 25 a 14 euro

Carnet weekend

Tutti gli spettacoli di ciascun fine settimana con lo sconto del 25%

Carnet sabato

I biglietti per le opere in tre sabati diversi con lo sconto del 25%

Gli spettacoli nei giorni feriali avranno inizio alle ore 20 nei giorni feriali e alle ore 15.30 la domenica.


Donizetti Opera 2023

Il diluvio universale

Un’indagine sull’ossessione del presente

Il progetto di allestimento dell’opera Il diluvio universale di Donizetti si sviluppa su molteplici sfide. La prima quella di coniugare i temi drammaturgico-musicali in una visione che sia totalmente contemporanea; quanto la musica sceglie la forma di oratorio sacro tanto il lavoro dei Masbedo assume la direzione di preghiera laica, inclusiva trasversale, universale in virtù della potenza installativa degli archetipi visivi. La seconda sfida è quella di cogliere l’occasione sinestetica per parlare di urgenze legate al mondo/modo in cui viviamo. Laddove il concetto di sostenibilità viene declinato in tutte le sue accezioni, climatiche, umane, relazionali, politiche.

Lo sguardo dei Masbedo indaga la materia viva dello spettacolo non soltanto con l’apporto dei contenuti di respiro cinematografico che occuperanno il grande ledwall in scena ma anche in virtù della presenza di Nicolò Massazza e Iacopo Bedogni in medias res, a scrutare le intime relazioni dei protagonisti, a creare un paesaggio visivo attraverso gli sguardi di cui i personaggi sono oggetto.

La ri-costruzione narrativa immaginata da Mariano Furlani, drammaturgo visivo dell’opera, si basa dunque sull’idea di interrogarci artisticamente sulla tracotanza e l’ossessione del presente, plasticamente immaginate in scena da un lungo tavolo apparecchiato per l’ultima cena dell’umanità. La scena è occupata da una macchina performativa progettata da 2050+, che è allo stesso tempo cena, prigione e arca.

Uno spazio asettico che denuncia la contraddizione tra l’esclusività dei commensali, la loro conclamata libertà e contestualmente il loro rinchiudersi in un mondo protetto, fintamente sterile, una gabbia tecnologica che non può salvarli dalla fine del mondo.

Sordi e ciechi ai moniti di Noè, primo tra i profeti non ascoltati, i cortigiani e Cadmo mangiano, vivono e danzano sulla propria morte, forse consapevoli del proprio destino ma non disposti, parole loro, a rinunciare al loro stile di vita. Il costante rifiuto della propria mortalità, l’assenza totale di empatia anche con la parabola umana di Sela, moglie di Cadmo convertita alla religione di Noè, fa sì che sulla scena il voyeurismo prenda il posto della compassione.

Il diluvio preannunciato arriverà improvviso e musicalmente sorprendente, la morte, la disperazione saranno il primo e l’ultimo dato di realtà per la corte di Cadmo. La salvezza solo per Noè e la sua famiglia, anch’essi però attoniti spettatori della fine del mondo.

Com’è ormai tradizione al festival Donizetti Opera da alcuni anni, l’inizio dello spettacolo all’interno del teatro sarà preceduto da un’azione “pre-opera” per tutti: in questo caso una marcia per la città di Bergamo con la partecipazione di gruppi universitari che si faranno alfieri dei temi che poi saranno esplosi nella messinscena. La marcia partirà dalla GAMeC e arriverà fin dentro il Teatro Donizetti.

Parallelamente in Teatro prima dell’inizio dell’opera un video contributo con il compito di traghettare parte delle urgenze legate alla rigenerazione ambientale, dal nostro quotidiano al filtro della rappresentazione teatrale.

I contributi video del pre-opera saranno curati da Sea Shepherd che ha sposato il progetto dell’allestimento e che sarà tra i relatori insieme agli artisti, al Teatro e alla Gamec di un public program aperto al pubblico nelle settimane di rappresentazione dell’opera.


giovedì 16 novembre, ore 20 (fuori abbonamento)

giovedì 23 novembre, ore 20 (fuori abbonamento)

giovedì 30 novembre, ore 20 (fuori abbonamento)

Balzer Globe

LU OpeRave

direttore creativoStefano Libertini Protopapa

librettoManiaci d’Amore (Francesco d'Amore e Luciana Maniaci)

musicheH.E.R., ilromantico

consulente musicaleAlberto Zanardi

regia e coreografiaMattia Agatiello

scene e costumiAndrea Cammarosano e Leonardo Persico Light designerAlessandro Andreoli

LUDavid Blank

Coscienza di LUM¥SS KETA (voce narrante)

LuciaLaura Ulloa

DonnaH.E.R. (violino)

DJilromantico

DanzatoriFattoria Vittadini

Nuova creazione della Fondazione Teatro Donizetti, in collaborazione con Fattoria Vittadini ispirata all’opera Lucia di Lammermoor

 

martedì 14 novembre, ore 17 (anteprima under 30)

venerdì 17 novembre, ore 20 (Turno A)

sabato 25 novembre, ore 20 (fuori abbonamento)

domenica3 dicembre, ore 15.30(Turno C)

Teatro Donizetti, Bergamo

Il diluvio universale

Azione tragico sacra di Domenico Gilardoni

Musica di Gaetano Donizetti

Prima esecuzione: Napoli, Real Teatro di San Carlo, 6 marzo 1830

Edizione critica della versione di Napoli a cura di Edoardo Cavalli ©Fondazione Teatro Donizetti

DirettoreRiccardo Frizza

Progetto, regia, regia in presa diretta e costumiMASBEDO

Drammaturgia visivaMariano Furlani

Scene2050+

Movimenti sceniciSabino Civilleri e Manuela Lo Sicco

Lighting designFiammetta Baldiserri

NoèNahuel Di Pierro

JafetNicolò Donini

SemDavide Zaccherini*

CamEduardo Martínez*

TesbiteSabrina Gárdez*

AsfeneErica Artina

AbraSophie Burns

CadmoEnea Scala

SelaGiuliana Gianfaldoni

AdaMaria Elena Pepi*

ArtooWangmao Wang

Orchestra Donizetti Opera

Coro dell’Accademia Teatro alla Scala

Maestro del CoroSalvo Sgrò

*Allievi della Bottega Donizetti

Nuovo allestimento della Fondazione Teatro Donizetti

in collaborazione con la GAMeC di Bergamo per Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023

Presenting partner ENEL

Si ringraziano Fondazione In Between Art Film e Motta&Partners per il sostegno alla produzione dei video di MASBEDO

 

mercoledì 15 novembre, ore 17 (anteprima under 30)

sabato 18 novembre, ore 20 (fuori abbonamento)

domenica 26 novembre, ore 15.30 (Turno C)

venerdì1 dicembre, ore 20(Turno A)

Teatro Sociale, Bergamo

Lucie de Lammermoor

Opéra en trois actes di Alphonse Royer e Gustave Vaëz Musica di Gaetano Donizetti

Prima esecuzione: Parigi, Théâtre de la Renaissance, 6 agosto 1839 Revisione sulle fonti originali a cura di Jacques Chalmeau ©Ricordi

DirettorePierre Dumoussaud

RegiaJacopo Spirei

SceneMauro Tinti

CostumiAgnese Rabatti

Lighting designGiuseppe Di Iorio

Assistente alla regiaAlessandro Pasini

Henri AshtonVito Priante

Edgard RavenswoodPatrick Kabongo

Lord Arthur BucklawJulien Henric

GilbertAntonio Mandrillo

RaimondRoberto Lorenzi

LucieCaterina Sala

Orchestra Gli Originali

Coro dell’Accademia Teatro alla Scala

Maestro del CoroSalvo Sgrò

Nuovo allestimento della Fondazione Teatro Donizetti

in coproduzione con la Fondazione Teatro Comunale di Bologna

 

giovedì 16 novembre, ore 17 (anteprima under 30)

domenica 19 novembre, ore 15.30 (Turno C)

venerdì 24 novembre, ore 20 (Turno A)

Teatro Donizetti, Bergamo

Alfredo il Grande

Dramma eroico in due atti di Andrea Leone Tottola Musica di Gaetano Donizetti

Prima esecuzione: Napoli, Real Teatro di San Carlo, 2luglio 1823 Edizione critica a cura di Edoardo Cavalli ©Fondazione Teatro Donizetti

Progetto #Donizetti200

DirettoreCorrado Rovaris

RegiaStefano Simone Pintor

SceneGregorio Zurla

CostumiGiada Masi

Lighting designFiammetta Baldiserri

Video designVirginio Levrio

Assistente regiaVeronica Bolognani

AlfredoAntonino Siragusa

AmaliaGilda Fiume

EduardoLodovico Filippo Ravizza

AtkinsAdolfo Corrado

EnrichettaValeria Girardello

MargheritaFloriana Cicìo*

GuglielmoAntonio Gares

RiversAndrés Agudelo

Orchestra Donizetti Opera

Coro della Radio Ungherese

Maestro del CoroZoltán Pad

*Allieva della Bottega Donizetti

Nuova produzione in forma semiscenica della Fondazione Teatro Donizetti

 

sabato2 dicembre, ore 20 (fuori abbonamento)

Teatro Donizetti, Bergamo

Il piccolo compositore di musica

Farsa giocosa per musica in due atti di Giovanni Simone Mayr Musica di Giovanni Simone Mayr «e varî Celebri Maestri» Prima esecuzione: Bergamo, Città alta, 13 settembre 1811

Selezione e adattamento di Francesco Micheli e Giorgio Pesenti sull’edizione critica a cura di Candida Billie Mantica ©Fondazione Teatro Donizetti

DirettoreAlberto Zanardi

RegiaFrancesco Micheli

Scene e costumiPolitecnico delle Arti “G. Donizetti – G. Carrara” di Bergamo Lighting designAlessandro Andreoli

Antonio DolciMaria Elena Pepi*

Gaetano DonizettiEduardo Martínez*

Giuseppe ManghenoniSabrina Gárdez*

Giuseppe PontiroliDavide Zaccherini*

Antonio TavecchiFloriana Cicìo*

Orchestra e Coro del Politecnico delle Arti “G. Donizetti – G. Carrara” di Bergamo

*Allievi della Bottega Donizetti

Nuova produzione della Fondazione Teatro Donizetti con il Politecnico delle Arti “G. Donizetti – G. Carrara” di Bergamo

 

Martedì 28 novembre – 9.30 e 11.30

Mercoledì 29 novembre – 9.30 e 11.30 (Dies natalis)

Giovedì 30 novembre – 9.30 e 11.30

Venerdì 1 dicembre – 9.30 e 11.30

Domenica 3 dicembre – 17.00 (Opera Family)

Teatro Sociale, Bergamo

Luce di Lammermoor

Opera partecipata

Musica Gaetano Donizetti

Direzione musicale Aram Khacheh

Regia e drammaturgia Manuel Renga

Scene Mauro Tinti

Illustrazioni Paola Rivolta

Videomaker Fabio Brusadin

Light Designer Matteo Benzoni

Spirito di Lucia Vittoria Licostini

Spirito di Edgardo Nicolò Dal Ben

Spirito di Enrico Elcin Adil

Spirito di Normanno e di Arturo Luca Rota

Luce Francesca Massari

Spirito di Caleb Edoardo Rivoira

Quartetto Gli Originali

(Violini Enrico Casazza e Isabella Longo,

Viola Giada Broz, Violoncello Nicola Brovelli)

Pianoforte Marco Regazzi


Le opere di Donizetti e Mayr nel festival 2023

testo di Paolo Fabbri

«Compagni! e che vi pare / del nostro Donizetti?

il capriccio gli salta nella testa / il maestro di far compositore» 

È un compagno di scuola di Gaetano a pronunciare queste parole: o per meglio dire, è il loro maestro Mayr che gliele mette in bocca. Compaiono infatti nel Piccolo compositore di musica, una commediola del 1811 che Mayr scrisse ‒ libretto e musica ‒ per dare ai suoi studenti la possibilità di dimostrare quanto avevano imparato, divertendosi e soprattutto divertendo. La rilegge e reinventa il Donizetti Opera 2023, riandando agli albori della vocazione musicale di Gaetano. E se Mayr ironizzava con affetto su quell’allievo promettente e forse un po’ sbruffone, suo padre si lasciava andare a prospettive poco incoraggianti. Gli diceva «è impossibile che tu scriva, che tu vada a Napoli, che tu vada a Vienna...», come ricordava Gaetano ancora nel 1843, mentre si trasferiva da Vienna ‒ proprio lei! ‒ a Parigi.

Il figlio non sarebbe mai stato all’altezza di una delle capitali della musica europea come Napoli? Donizetti ci lavorerà invece per un buon quindicennio, facendovi debuttare quasi una trentina di titoli, molti dei quali indimenticabili. Nacquero lì anche Alfredo il Grande, esattamente due secoli fa (1823), e Il diluvio universale (1830). La rarità di simili riproposte sarebbe già da sola ragione sufficiente per accorrere al Donizetti Opera. Vi si aggiungono, poi, motivi specifici che rendono queste opere ancor più fascinose.

In Alfredo è la presenza della banda sul palco, con effetti di moltiplicazione delle sorgenti sonore entro lo spazio scenico, così come Rossini aveva iniziato a fare da alcuni anni. In casi del genere oggi i teatri scelgono di assegnare le parti della banda all’orchestra in buca: una soluzione di comodo, riduttiva, che schiaccia e annulla completamente il gusto per la ricerca di fonica spaziale sperimentata anche da Donizetti. Per la prima volta, a Bergamo ne potremo valutare l’effetto originario, riscoprendo come davvero funzioni questa prospettiva di suono.

Il diluvio universale costituisce invece uno degli ultimi frutti di un tipo di opera seria nato per adeguarsi al mood della quaresima: le sceneggiature dei soggetti e i rapporti tra i personaggi erano analoghi a quelli di tante altre storie, ma lì venivano applicati a soggetti e a vicende tratti dalle Sacre Scritture. Negli anni a venire, Donizetti avrebbe frequentato sempre più spesso i territori del Dramma e della Tragedia, per cui questa sua incursione nel mondo biblico rappresenta un tributo di estremo interesse agli ideali del Tragico Sublime.

Se, almeno per Napoli, Donizetti padre poté assistere alla smentita delle proprie pessimistiche previsioni sulla carriera del figlio, non visse abbastanza per vederlo trionfare anche a Vienna e ‒ prima ‒ a Parigi. Qui Gaetano presenterà opere italiane nuove o già rodate, opere francesi scritte apposta, opere italiane rese francesi. A quest’ultimo ambito appartiene Lucie de Lammermoor (1839), traduzione e adattamento del suo capolavoro napoletano del 1835. Queste versioni nella capitale francese potevano convivere con l’originale, mentre fuori Parigi erano le sole ad essere rappresentate: tant’è che sarà proprio Lucie (e non Lucia) quella cui assisteranno, al teatro di Rouen, Emma e Charles Bovary (nonché Léon, l’amante), nel romanzo di Flaubert (1856).

Quest’insieme di circostanze offre al pubblico odierno la possibilità di un ascolto complesso, stratificato. Possiamo goderci Lucie, e al tempo stesso sentirvi in filigrana la partitura di Lucia. Ma possiamo anche guardare Lucie attraverso i filtri di Madame Bovary. E in questo caso, sceglieremo il punto di vista di Emma (ardente, auto-referenziale, deformante), oppure quello di suo marito Charles, pieno di tanto prosaico buon senso? O ci tenterà invece lo snobismo del parigino Léon e, per far colpo, ci vanteremo di aver visto a Bergamo Lucie, non la solita Lucia di Lammermoor?


I registi del festival 2023

Mattia Agatiello

Coreografo con base a Berlino, Mattia Agatiello è nato nella Repubblica di San Marino e, dopo essersi trasferito a Milano, si è diplomato in Arti dello Spettacolo alla Fondazione Civica di Milano “Scuola Paolo Grassi”. Ha lavorato e ballato con coreografi come Lucinda Childs, Antonio Carallo, matanicola e Maya Carroll, e ha presentato le proprie opere in molti teatri e festival. Nel 2009 è co-fondatore della compagnia di danza contemporanea Fattoria Vittadini (della quale è presidente) che è stata premiata nel 2018 con il premio “Premio Hystrio / Corpo a Corpo”, e nel 2019 con i premi “Premio Incontro con la Danza” e “ Premio Rete Critica”. Nel 2014 Mattia inizia la sua carriera come coreografo d'opera. Per il suo lavoro insieme ai colleghi di Fattoria Vittadini, nelle opere La lotta di Ercole con Acheloo e Armida riceve il “Premio Speciale Franco Abbiati”. Dal 2015 collabora con il regista Fabio Ceresa, curando le coreografie e i movimenti scenici in numerosi allestimenti per rinomati teatri e festival, tra cui il Teatro La Fenice di Venezia, il Teatro del Maggio Fiorentino di Firenze, l’Opera di Stato Ungherese a Budapest, l'Opera e il Balletto Nazionale Lituano a Vilnius, l'Opera Nazionale Coreana di Seoul, il Wexford Opera Festival. Dal 2021 tiene Masterclass in “Tecniche dell’espressione corporea” per giovani cantanti lirici all'Accademia del Maggio Fiorentino di Firenze e alla Bottega Donizetti di Bergamo.

MASBEDO

È un duo artistico formato da Nicolò Massazza (1973) e Iacopo Bedogni (1970). Lavorano insieme dal 1999 e vivono attualmente a Milano e Piacenza. Nel loro lavoro è costante l’esplorazione e la commistione di diversi linguaggi artistici: il video, l’installazione, il cinema, la performance, il teatro d’avanguardia e il sound design. Le loro opere sono caratterizzate da una forte componente immersiva e site specific. S’interessano a narrazioni emotive e intense, che scavano nel profondo delle relazioni umane e della complessa soggettività dell’individuo contemporaneo. Recentemente hanno individuato nella relazione tra cinema e arte un territorio d’indagine prediletto che approcciano con uno sguardo attento tanto agli elementi socio-antropologici quanto a quelli più intimi e poetici. Loro opere e produzioni artistiche sono state esposte e programmate in musei, teatri e centri di sperimentazione artistica come: Tel Aviv Museum of Art, Teatro Massimo Palermo, Fundació Antoni Tàpies Barcellona, Teatrino Palazzo Grassi Venezia, Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci Prato, Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea Torino, Sharjah Film Platform, Lo schermo dell’arte Firenze, CPH:DOX Copenaghen, MAXXI Roma, GMAeC Bergamo, Fondazione ICA Milano, MAMM Moscow, Manifesta12 Palermo, Kunstlaboratorium Vestfossen Oslo, Romaeuropa Festival, Accademia Nazionale Santa Cecilia Roma, Centre Pompidou/Forum des Immages Paris, MARTa Herford, Reggia di Venaria Reale Torino, Museum of Contemporary Art Zagreb, Nomas Foundation Roma, Museu Nacional d’Art de Catalunya, MART Rovereto, Fondazione Arena di Verona, Art Basel Film Hong Kong Arts Centre, Santarcangelo Festival Internazionale, Fondazione Merz, Festival del Cinema di Venezia, Leopold Museum Vienna, Piccolo Teatro Strehler Milano, Art Unlimited Basel, Tanzhaus Dusseldorf, Center for Contemporary Art Ujazdowsky Castle Warsaw, Romaeuropa Festival-Centrale Fies, MACRO Roma, Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía Madrid, 53.Esposizione Internazionale d’Arte la Biennale di Venezia, CCCB Centre de Cultura Contemporània de Barcelona, Locarno International Film Festival.

Jacopo Spirei

Vincitore del premio del pubblico per la migliore produzione della stagione 2012/2013 al Landestheater di Salisburgo (Don Giovanni), Jacopo Spirei ha diretto, tra le altre: Falstaff al Festival Verdi di Parma, Don Giovanni alla San Francisco Opera, Falstaff e L’elisir d’amore al Badisches Staatstheater di Karlsruhe, Ascesa e caduta della città di Mahagonny, Don Giovanni, Così fan tutte, Le nozze di Figaro, Pilger von Mekka al Salzburger Landestheater, La cambiale di matrimonio al Theater an der Wien, Brokeback Mountain alla New York City Opera, Aida a Dortmund, Mitridate diPorpora al Winter Festival di Schwetzingen, Gli equivoci nel sembiante di Scarlatti al festival Purtimiro a Lugo di Romagna, The bear, Satyricon e Il matrimonio segreto alla Danish Royal Opera, La cenerentola al Festival Internacional de Música di Cartagena (Colombia), Pagliacci a Wexford, Bastiano e Bastiana e La serva padrona di Paisiello (Lugo Opera Festival, Teatro Comunale di Bologna), Carmen allo Sferisterio di Macerata, Ermione di Rossini al Teatro San Carlo Napoli. Jacopo Spirei è titolare della cattedra di opera presso la Oslo National Academy of the Arts (Khio), ha collaborato inoltre con la Opera Academy della Royal Opera House di Copenaghen, con i giovani artisti dell’Accademia della Scala e del Royal Conservatoire of Scotland. Come assistente ha lavorato a lungo con Graham Vick sia come regista collaboratore che come responsabile per le riprese in tutto il mondo (Glyndebourne Festival Opera, Maggio Musicale Fiorentino, Birmingham Opera Company - tra le altre cose la prima mondiale di Mittwoch aus Licht di Stockhausen - Houston Grand Opera, Bregenz festival, New National Theater Tokyo, Teatro Sao Carlos a Lisbona per la Tetralogia di Wagner). Ha lavorato come assistente per tutta Europa e per gli Stati Uniti con John Copley, Talmage Fauntleroy, Stefano Vizioli, Franco Ripa di Meana, Stephen Medcalf, Lorenzo Mariani. Jacopo Spirei ha studiato a Bologna e a New York alla New York Film Academy. Tra il 2006 e il 2011 è stato direttore artistico e cofondatore di www.spurio.com, un 

Stefano Simone Pintor

Dopo diversi anni di formazione musicale come chitarrista, si è laureato con lode in Teoria e Storia del Teatro presso l'Università di Torino e in Regia teatrale presso l'Accademia d'Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano. Ha iniziato il suo percorso artistico lavorando come assistente alla regia per diversi registi di fama internazionale come Laurent Pelly, Dmitri Tcherniakov, David McVicar, Graham Vick e Robert Carsen. Come autore e regista, Stefano ha vinto diversi premi come l'European Opera Directing Prize, il Nano Opera di Mosca, la Biennale Music College di Venezia, il Fabbrica Young Artist Program dell'Opera di Roma, il Concorso Internazionale Opera Oggi, e diversi altri. Ad oggi, Stefano ha scritto il libretto e curato la regia di circa 25 spettacoli d'opera e di teatro per importanti teatri di prosa e lirici sia in Italia che all'estero (come l'Opera di Roma, la Biennale di Venezia, il Teatro Regio di Torino, la Royal Opera House di Muscat, il Koninklijke Schouwburg di Den Haag, il Teatro Sociale di Como, il Teatro Ponchielli di Cremona, il Teatro Grande di Brescia, il Teatro Comunale di Modena, e altri), sempre riscuotendo l'interesse della rassegna stampa internazionale e un grande successo di pubblico. Nel 2018, per il Festival Bergamo Scienza, Stefano ha presentato al Teatro Sociale la sua opera Ettore Majorana. Cronaca di infinite scomparse, mentre per il Donizetti Opera, nel 2021, ha curato la drammaturgia e la nuova versione dei dialoghi della Fille du régiment, regia di Luis Ernesto Doñas. Fra i suoi lavori più recenti vi sono la messinscena dell’opera Falcone. Il tempo sospeso del volo di Nicola Sani, per la Fondazione Haydn di Bolzano e mandato in onda su RAI 5, nonché l’opera Don Quichot, con la musica di Vanni Moretto, di cui Stefano ha curato libretto e regia, e che ha effettuato una tournée di 25 teatri in Olanda e Belgio.

Francesco Micheli

The Moon al Walton Arts Center di Fayetteville (Arkansas). Nel novembre 2019 ha messo in scena nel cantiere del restauro del Teatro Donizetti di Bergamo, l’opera ritrovata del compositore bergamasco L’angede Nisida che ha ottenuto il premio Abbiati dell’Associazione Nazionale Critici Musicali. La redazione del mensile italiano «Classic Voice» lo ha eletto fra i dieci personaggi che hanno segnato il mondo musicale nel 2019. Da alcune settimane è stato pubblicato da Curci “Il lago dei cigni” raccontato da Micheli con le musiche eseguite dalla Filarmonica della Scala e le illustrazioni di Marino Neri. Nel 2021 ha messo in scena per il Donizetti Opera Medea in Corinto di Mayr e nel 2022 L’aio nell’imbarazzo.

CON IL WORLD OPERA DAY COMINCIANO LE ATTIVITÀ IN VISTA DEL FESTIVAL DONIZETTI OPERA 2023 EDIZIONE SPECIALE PER BERGAMO BRESCIA CAPITALE DELLA CULTURA

Donizetti Talk, prove aperte e un ciclo di conferenze dedicate a Il diluvio universale organizzate tra gli altri con Italian Climate Network, Sea Shepherd Italia, Bergamo Scienza, GAMeC, Fondazione Bernareggi e Diocesi di Bergamo

L’ingresso è sempre gratuito con prenotazione consigliata

Bergamo, Teatro Donizetti, dal 25 ottobre 2023

Cresce a Bergamo e fra tutti gli appassionati donizettiani l’attesa per l’inaugurazione della nona edizione del Donizetti Opera, festival internazionale dedicato al compositore bergamasco, quest’anno particolarmente intenso grazie a Bergamo Brescia Capitale italiana della Cultura 2023.

Mercoledì 25 ottobre si celebra la quinta edizione del World Opera Day, promosso da Opera Europa, OPERA America e Opera Latinoamérica, un’occasione speciale in cui teatri e festival di tutto il mondo festeggiano la ripresa delle produzioni in autunno, con nuovi progetti e nuove prospettive, per reinventare e innovare. Questi alcuni dati di riferimento del settore elaborati da Opera Europa: nel 2022 i bilanci dei teatri d’opera e festival europei hanno raggiunto quasi 10 miliardi di euro, sono state realizzate oltre 20.000 recite per circa 3.500 produzioni di oltre 1.000 titoli d’opera, per un pubblico di oltre 13 milioni di persone, di cui 2 milioni erano giovani under30.

In coincidenza con il World Opera Day, il festival Donizetti Opera dà il via a una serie di attività di approfondimento (conferenze e prove aperte soprattutto) per avvicinare il pubblico alla programmazione 2023 e riflettere sui vari temi che sono sottesi alle scelte artistiche.

Si comincia con le prove aperte di due opere Il diluvio universale al Teatro Donizetti e Lucie de Lammermoor al Teatro Sociale: mercoledì 25 ottobre dalle ore 17.30 circa si potranno seguire leprove di regia dei due titoli con la presenza di alcuni esperti della Fondazione che guideranno il pubblico tra la parte di preparazione scenica e i contenuti musicali del festival 2023. Per partecipare è consigliato prenotare attraverso il sito gaetanodonizetti.org

Tutti gli appassionati sono invitati a condividere la loro passione per l’opera e per il mondo donizettiano sui social con gli hashtag #WorldOperaDay e #donizettiopera.

In occasione del World Opera Day, da mercoledì 25 a venerdì 27 ottobre (online e in biglietteria), sarà possibile acquistare con sconti speciali fino al 45% posti selezionati in tutti i settori (anche in platea) per le opere che andranno in scena al Teatro Donizetti e per la nuova creazione LU OpeRave al Balzer Globe.

Com’è noto, i titoli del festival Donizetti Opera 2023 seguono le aree tematiche del progetto Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 e del concept “Città Illuminata”: per “La città dei tesori nascosti” sarà messa in scena per la prima volta dopo 200 anni Alfredo il Grande; per “La città natura” il titolo simbolico è Il diluvio universale; per “La città che inventa” è stata commissionata la nuova LU OpeRave; per “La cultura come cura” riscopriremo Il piccolo compositore di musica che racconta la giovinezza di Donizetti con parole e musica del suo maestro Mayr; per la “Città Illuminata” il riferimento è Lucie de Lammermoor, capolavoro di Donizetti nella più rara versione francese.

La città natura” è diventato anche il titolo di una serie di riflessioni condivise con importanti istituzioni non solo bergamasche, che si svolgeranno nelle prossime settimane, invitando a riprogettare il rapporto di persone e imprese con le risorse naturali, con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale.

Primo appuntamento al Bergamo Science Center domenica 29 ottobre alle ore 17.00 dal titolo Il clima è cambiato: e noi? con Stefano Caserini (docente di Mitigazione dei Cambiamenti Climaticial Politecnico di Milano e fondatore di Italian Climate Network) ed Elisa Terenghi (Fisica dell’atmosfera e meteorologa, è Senior Climate Change consultant presso KPMG), modera Daniel Bonazzi di Bergamo Scienza con cui l’incontro è organizzato insieme a Italian Climate Network,un’associazione onlus nata per affrontare la crisi climatica, affinché il tema dei cambiamenti climatici diventi prioritario nel dibattito pubblico e occupi un ruolo centrale nell’agenda politica nazionale.

Mercoledì 8 novembre alle ore 18.00, al Teatro Donizetti (Sala Riccardi) Dalla Laudato si’ alla Laudate Deum verso la COP28 UAE con Mauro Bossi SJ, Don Cristiano Re e Don Giuliano Zanchi. Questo secondo incontro, promosso sempre con Italian Climate Network, si realizza in collaborazione con la rivista Aggiornamenti Sociali, Fondazione Culturale San Fedele, Fondazione Bernareggi, Vita sociale e mondialità Diocesi di Bergamo.

Terzo e ultimo appuntamento, in collaborazione con GAMeC e Sea Shepherd Italia, lunedì 20 novembre alle ore 21.00 alla GAMeC si intitola Il diluvio universale: l’ossessione del presente,momento di riflessione e confronto con Lorenzo Giusti (direttore della GAMeC), Francesco Micheli (direttore artistico del festival Donizetti Opera), Andrea Morello (presidente di Sea Shepherd Italia) e MASBEDO che firmano l’opera donizettiana in scena al Teatro Donizetti.

Tutti e tre gli incontri sono a ingresso gratuito con prenotazione consigliata su gaetanodonizetti.org

Nel weekend 11-13 novembre torneranno invece le presentazioni e prove aperte Donizetti Talk che nel 2022 avevano riscosso enorme successo . In dettaglio al Teatro Sociale, sabato 11 novembre (ore 16.30) presentazione di Lucie de Lammermoor con Candida Mantica e Paolo Fabbri; al Teatro Donizetti domenica 12 novembre (ore 17.30) presentazione del Diluvio universale con Edoardo Cavalli e Livio Aragona e nello stesso luogo, lunedì 13 novembre (ore 17.30) presentazione di Alfredo il Grande con Livio Aragona e Maurizio Merisio. Per il Dies natalis di Donizetti, mercoledì29 novembre (ore 17.30), presentazione del Piccolo compositore di musica con Candida Mantica ePaolo Fabbri. Compatibilmente con le prove, alle conversazioni curate dall’area scientifica del festival parteciperanno anche direttori e registi, quindi si potrà accedere a una sessione di prove d’assieme. Anche per questi incontri l’ingresso è gratuito con prenotazione consigliata su gaetanodonizetti.org

Donizetti studente, Donizetti operista in carriera, Donizetti star internazionale, Donizetti ispiratore: in tutti i casi, Donizetti nostro contemporaneo. Il diluvio universale (17 e 25 novembre e il 3 dicembre), “azione tragico-sacra” scritta per Napoli nel 1830, guarda al modello rossiniano del Mosè raccontando un eroe biblico, Noè, e intrecciando la tragedia del diluvio a quelle personali dei protagonisti. Oggi, sarà l’occasione per riflettere sugli sconvolgimenti climatici, emergenza planetaria che tocca ormai anche la nostra quotidianità. Al San Carlo, Donizetti aveva debuttato ventiseienne nel 1823 con Alfredo il Grande (19 e il 24 novembre), scelta nell’ambito del progetto #donizetti200 che consiste nel riproporre in ogni festival un’opera scritta da Gaetano nello stesso anno di due secoli prima. Donizetti “eredita” dal Rossini napoletano il librettista, l’abate Andrea Leone Tottola, e un grande cantante, il baritenore bergamasco Andrea Nozzari, per il personaggio del sovrano inglese vincitore dei danesi e fondatore dell’identità nazionale. Terzo titolo donizettiano, Lucie de Lammermoor (18 e 26 novembre e 1 dicembre) è la versione francese di Lucia approntata nel 1839 per il pariginoThéâtre de la Renaissance: non una semplice traduzione, ma un’autentica riscrittura con novità musicali e drammaturgiche. Del Piccolo compositore di musica (2 dicembre) Donizetti non è invece l’autore ma il protagonista. Si tratta infatti di una farsa metateatrale scritta dal suo maestro, Giovanni Simone Mayr, come saggio per gli allievi: fra loro, un Donizetti giovanissimo già conscio del suo talento (e per questo bullizzato dai compagni). Che Donizetti non finisca mai di ispirarci lo dimostra LU OpeRave (16, 23 e 30 novembre) un’opera-rave dove l’eterna Lucia di Lammermoor incontra la musica elettronica. Tutti i dettagli sui cast e sull’acquisto dei biglietti sono disponibili su www.donizetti.org.

Sostenitori, partner, sponsor e mecenati

Main partner Allianz e del sostegno di Intesa Sanpaolo, del contributo di KPMG, Polo telematico Avantgarde, Habilita, Revi4, Costim, Bergamo Molto più che abitare. Sponsor Curnis/Rolex, Automha. Sponsor tecnici ATB Servizi, Claypaky, Zanta. In collaborazione con il Politecnico delle Arti “G. Donizetti – G. Carrara”, Stucchi.

Un ringraziamento speciale a tutti coloro che sostengono l'attività della Fondazione Teatro Donizetti tramite Art Bonus: Ambienta • A2A• ATB Servizi • Automha • Before Advisory • Brembomatic • Carba • Confindustria • Crs Impianti • Cx Centax • Effegi • Fecs • Ferretticasa • Fidelitas • Flow Meter • Gioielleria Rota • Gruppo Alimentare Ambrosini • Gruppo Rulmeca • ICB Industria Cartotecnica Bergamasca • Impresa Edile Stradale Artifoni • Ire Omba • Legami • Levorato • Lovato Electric • Ma.Bo • Milestone • Montello • M.S. Ambrogio • Nuova Demi • OMB Valves • Panestetic • Ri.Gom.Ma • Sacbo • Stucchi • Studio Berta, Nembrini, Colombini & Associati • 3V Green Eagle • Trussardi Petroli • Zanetti

Biglietteria

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IL FESTIVAL DONIZETTI È ANCHE EDUCATION E FAMILY

Luce di Lammermoor è la produzione dedicata alle scuole e alle famiglie al Teatro Sociale

Ogni domenica del festival una diversa attività per genitori e figli: la caccia al tesoro con Il gufo investigatore e i laboratori Do-Re-Mi. Cantiamo insieme

La nona edizione del festival Donizetti Opera è ormai alle porte e ai titoli operistici già noti, incontri e prove aperte, si aggiungono le attività di Donizetti Education e Donizetti Opera Family.

L’attività dedicata alle scuole della Fondazione Teatro Donizetti copre l’intero periodo scolastico ma durante il festival si intensifica e si compone di alcuni appuntamenti performativi e momenti speciali dedicati alle famiglie. Come soggetto da approfondire nell’edizione 2023, si è scelto il capolavoro Lucia di Lammermoor che in questi mesi è al centro di varie attività interne alle scuole e che ognianno segna l’inizio del progetto con Lucia OFF di Francesco Micheli al Teatro Donizetti.

Durante il festival, nei giorni attorno al Dies Natalis, l’opera sarà presentata agli studenti della scuola primaria e secondaria di I grado, al Teatro Sociale dal 28 novembre al 1° dicembre (con doppia recita alle ore 9.30 e alle 11.00) in una versione partecipata in italiano, creata per Bergamo e intitolata Luce di Lammermoor; autore della drammaturgia e regia è Manuel Renga, esperto di spettacolimusicali per bambini e ragazzi. La Direzione musicale è di Aram Khacheh con il Quartetto Gli Originali e il pianista Marco Regazzi; le scene sono di Mauro Tinti, illustrazioni di Paola Rivolta, Videomaker Fabio Brusadin, Light Designer Matteo Benzoni. Interpreti vocali Vittoria Licostini (Spirito di Lucia), Nicolò Dal Ben (Spirito di Edgardo), Elcin Adil (Spirito di Enrico), Luca Rota (Spirito di Normanno e di Arturo) e due attori Francesca Massari (Luce) e Edoardo Rivoira (Spirito di Caleb).

Il soggetto di questa produzione prende spunto dal romanzo di Walter Scott sul quale si basa anche il libretto dell’opera di Gaetano Donizetti e si articola su alcuni topoi narrativi come il bosco, archetipo del viaggio di crescita, elementi fiabeschi come i fantasmi e l’incontro con sé stessi: «a partire da questi spunti – racconta Manuel Renga – ho elaborato la storia della giovane Luce, del suo incontro con gli spiriti del bosco, in particolare con quello di Caleb (personaggio assente nell’opera, ma molto presente nel testo di Scott) un fool, il custode del castello di Lammermoor. In questa cornice narrativa si inserisce la storia di Lucia di Lammermoor, del suo amore con Edgardo, dell’ostilità con il fratello Enrico fino alla sua follia. Il nostro bosco incantato rappresenta una sorta di labirinto e, proprio per questo, gli eventi dell’opera di Donizetti non seguiranno la linea cronologica che tutti conosciamo, ma seguiranno il filo della memoria e del racconto dei personaggi. La domanda di Luce, “Perché quello spirito piange”, genera in Caleb la necessità di partire dalla fine della storia per la sua narrazione. Egli, infatti, risponde “Perché è impazzita di dolore...”. Con questa tecnica narrativa si attraverserà insieme alla giovane Luce l’intera vicenda».

Domenica 3 dicembre alle 17, Luce di Lammermoor sarà aperta alle famiglie che alle 15.30 potranno anche partecipare ad un laboratorio di preparazione (biglietti 10 euro adulto – 5 euro under14); sarà il terzo appuntamento delle iniziative della rassegna Donizetti Opera Family che prenderà il via domenica 19 novembre con Do-Re-Mi. Cantiamo insieme, laboratorio di canto che sarà ospitato all’interno del “Donizetti Studio” in piazza Cavour. Sono in programma due turni, il primo alle ore 15.30 riservato ai bambini dai 6 ai 9 anni e il secondo alle ore 17, per i più piccoli dai 3 ai 5 anni. È obbligatoria la partecipazione congiunta di un adulto insieme a bambino che potranno sperimentare un’esperienza musicale collettiva guidata da Alessandra Giolo, attraverso il canto, la voce e le esperienze sensoriali, coltivando così la propria sensibilità musicale, la fiducia, l’autostima e l’espressione delle emozioni. Biglietti: 15 euro (coppia di un adulto e un bambino); 20 euro (tre persone).

Domenica 26 novembre per Donizetti Opera Family ci si sposta in Città Alta per un’avvincente caccia al tesoro donizettiana daL titolo Il gufo investigatore: grandi e piccoli potranno divertirsi fra le strade e i vicoli storici alla ricerca delle parole chiave utili a scrivere il libretto per la prossima opera di Donizetti. Partenza da Casa natale in via Borgo canale ogni 30 minuti dalle 15 fino alle 16.30. Biglietti: 5€ (singolo); 15€ (due adulti e due bambini); 50€ (gruppo da 11 a 15 persone).

Fra le attività Donizetti Education, rientrano anche le tre anteprime Under30 – tutte alle ore 17.00 – delle opere che inaugurano il primo weekend del festival: martedì 14 novembre si inizia con Il diluvio universale al Teatro Donizetti, mercoledì 15 novembre si prosegue con Lucie di Lammermoor al Teatro Sociale, quindi giovedì 16 novembre di nuovo al Teatro Donizetti con Alfredo il Grande. La partecipazione alle anteprime è destinata principalmente alle secondarie di Secondo livello e rientra anche nel progetto Opera Wow progetto realizzato in collaborazione con ATS (Agenzia di Tutela della Salute) di Bergamo e con l’Ufficio Scolastico Provinciale. L’opera diventa un valido strumento per accompagnare gli studenti ed i loro educatori nel percorso di vita che li attende: attraverso le vicende dei protagonisti delle opere in cartellone vengono attivati percorso didattici e workshop con docenti e studenti per affrontare tematiche più attuali e vicine ai ragazzi (environment per Il diluvio universale, il coraggio di scegliere per Lucie, la guerra per Alfredo il Grande). Saranno attivati quindi due laboratori di espressione che utilizzano il teatro e la musica elettronica, con un approccio più istintivo e sensoriale, per avvicinare i ragazzi al mondo ben più complesso della produzione musicale e teatrale, rendendoli protagonisti nel processo creativo. Al termine del percorso ogni classe avrà creato e inciso una traccia digitale con un brano ispirato all’opera di Donizetti presa come esempio.

Partirà dal Piccolo compositore di musica di Mayr – opera in programma il 2 dicembre nel festival 2023 – un nuovo progetto per le scuole secondarie di II livello che, dopo aver visto lo spettacolo dal vivo, prepareranno per fine anno scolastico una loro versione di questa partitura riscoperta da Candida Mantica e scritta come saggio di fine anno per gli allievi delle Lezioni caritatevoli.

I biglietti per tutte le iniziative Opera Family e delle anteprime Under30 sono in vendita in biglietteria e sul sitowww.gaetanodonizetti.org.

Sostenitori, partner, sponsor e mecenati

Fondamentale anche nel 2023 il sostegno di Ministero della Cultura, Fondazione Cariplo, Regione Lombardia, Camera di Commercio di Bergamo. E ancora del Main partner Allianz e del sostegno di Intesa Sanpaolo, del contributo di KPMG, Polo telematico Avantgarde, Habilita, Revi4, Costim, Bergamo Molto più che abitare. Sponsor Curnis/Rolex, Automha. Sponsor tecnici ATB Servizi, Claypaky, Zanta. In collaborazione con il Politecnico delle Arti “G. Donizetti – G. Carrara”,la Fondazione Mia, Rotary Gruppo Orobico 1 e Gruppo Orobico 2, Opera Europa, Fedora.

Un ringraziamento speciale agli Ambasciatori di Donizetti che sostengono l’attività del festival Donizetti Opera con Art Bonus: Alfaparf Group • Allegrini • ANCE Associazione Nazionale Costruttori Edili Bergamo • Assolari Luigi & C. • Automha • Beltrami Linen • Calfin • Caseificio Defendi Luigi • Catellani & Smith • Dalmine • Diachem • FraMar • Immobiliare della Fiera • Intertrasport • Iterchimica • Lovato Electric • LVF Valve Solutions • Mazzoleni. Specialisti nella nutrizione • Montello • Neodecortech • OMB Valves • F.lli Pellegrini • Persico • Qintesi • Sabo • Sinergia • Sistel • Stucchi.

Un ringraziamento speciale a tutti coloro che sostengono l'attività della Fondazione Teatro Donizetti tramite Art Bonus: Ambienta • A2A• ATB Servizi • Automha • Before Advisory • Brembomatic • Carba • Confindustria • Crs Impianti • Cx Centax • Effegi • Fecs • Ferretticasa • Fidelitas • Flow Meter • Gioielleria Rota • Gruppo Alimentare Ambrosini • Gruppo Rulmeca • ICB Industria Cartotecnica Bergamasca • Impresa Edile Stradale Artifoni • Ire Omba • Legami • Levorato • Lovato Electric • Ma.Bo • Milestone • Montello • M.S. Ambrogio • Nuova Demi • OMB Valves • Panestetic • Ri.Gom.Ma • Sacbo • Stucchi • Studio Berta, Nembrini, Colombini & Associati • 3V Green Eagle • Trussardi Petroli • Zanetti.

Il diluvio universale vede la sponsorizzazione di Intesa Sanpaolo e Brembo, attraverso il Comitato Bergamo Brescia 2023. Presenting partner Enel

La manifestazione Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 vede Intesa Sanpaolo e A2A nel ruolo di Main Partner, Brembo nel ruolo di Partner di Sistema, Ferrovie dello Stato Italiane e SACBO quali Partner di Area. Il Ministero della Cultura e Regione Lombardia sono partner istituzionali insieme a Fondazione Cariplo, Fondazione della Comunità Bresciana e Fondazione della Comunità Bergamasca.

Biglietteria

Piazza Cavour, 15 – Bergamo – T. 035 4160601/602/603 – martedì-sabato, ore 13-20 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Uffici del festival Donizetti Opera

Piazza Matteotti 60- 24122 Bergamo

tel. +39 0354160613 www.gaetanodonizetti.org / Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.


I direttori d’orchestra del festival 2023

Riccardo Frizza, bresciano, direttore musicale del Donizetti Opera di Bergamo, è tra i più acclamati direttori d’orchestra della sua generazione, ospite regolare di teatri e di festival nazionali e internazionali quali l’Opéra di Parigi, Lyric Opera di Chicago, Metropolitan di New York, Bayerische Staatsoper, Teatro alla Scala, Teatro Real, Rossini Opera Festival, Gran Teatre del Liceu, Festival Verdi di Parma, Maggio Musicale Fiorentino, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Gewandhausorchester di Lipsia e Sächsische Staatskapelle di Dresda. Tra gli impegni degli ultimi anni spiccano le inaugurazioni 2021 e 2022 del festival Donizetti Opera con L’elisir d’amore e La favorite, l’Omaggio a Caruso con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, La clemenza di Tito alla Bilbao Opera, Le tre regine al Teatro San Carlo, L’amico Fritz al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, Lucia di Lammermoor al Metropolitan Opera di New York, Il barbiere di Siviglia al Teatro San Carlo, Simon Boccanegra al Festival Verdi del Regio di Parma. Sono nel segno di Donizetti le ultime incisioni discografiche: il cd Le tre regine con Sondra Radvanovsky registrato a Chicago e Signor Gaetano con Javier Camarena e l’orchestra del festival bergamasco Gli Originali, oltre a un album con Nadine Sierra per Deutsche Grammophon. Nel giugno 2021 ha vinto il Premio Ópera XXI come migliore direttore musicale, riconoscimento, assegnato dall’omonima associazione dei teatri, festival e stagioni stabili di Spagna, conferito per l’eccellenza della Lucia di Lammermoor in scena all’ABAO Bilbao Ópera nell’ottobre 2019. Nel marzo 2022 è stato nominato Direttore principale dell’Orchestra Sinfonica e del Coro della Radio Ungherese: l’annuncio è stato dato in occasione del concerto nel quale ha diretto i complessi ungheresi nella Seconda Sinfonia di Mahler.

 

Pierre Dumoussaud affermatosi dopo la vittoria del Concorso dell’Opéra Royal de Wallonie nel 2017, nel 2022 ha ottenuto il primo Victoire de la Musique “Revelation Conductor” ed è stato nominato Chevalier de l’Ordre des Arts et des Lettres. La sua carriera internazionale annovera successi in Francia, Germania, Svizzera e Grecia. La sua discografia conferma la predilezione per il repertorio francese dell’Otto e Novecento: Pelléas et Mélisande (Alpha), Le Voyage dans la Lune di Offenbach (International Opera Award 2022), Les P’tites Michu di Messager (Palazzetto Bru Zane), un album con le composizioni di Olivier Greif (B Records) che ha ottenuto il “Diapason d’or” ed è stato indicato come “Choc” da «Classica». Fagottista e direttore, si è formato al Conservatorio di Parigi per poi fare da assistente ad Alain Lombard con l’Orchestre National Bordeaux Aquitaine, con la quale ha diretto molte produzioni operistiche. Ha poi diretto compagini come l’Orchestra Filarmonica di Radio France, la Karajan Akademie dei Berliner Philharmoniker, l’Orchestre National du Capitole de Toulouse, l’Orchestra Ensemble de Kanazawa, the Orchestre National d’Auvergne, l’Orchestre de Chambre de Lausanne, l’Orchestra della Svizzera Italiana, l’Orchestra della Bayerische Staatsoper. Nel 2021 ha debuttato all’Opéra de Paris, dove è tornato nelle scorse settimane per Hamlet di Thomas con Ludovic Tézier e Lisette Oropesa.

Corrado Rovaris, bergamasco, è Direttore Musicale di Opera Philadelphia dal 2004 e collabora regolarmente con le maggiori istituzioni musicali italiane ed estere. All’inizio del 2011 è stato nominato Direttore Musicale e Direttore Principale di Artosphere, festival primaverile annuale presentato al Walton Arts Center in Arkansas. Dopo aver compiuto gli studi musicali al Conservatorio di Milano ha debuttato nel Filosofo di campagna< di Galuppi – una produzione As.Li.Co. proposta al Teatro Comunale di Firenze e in vari teatri italiani e si è dedicato principalmente al repertorio barocco, per poi avvicinarsi ad autori come Mozart, Haydn, Paisiello, Rossini, Donizetti, Bizet, Verdi, Puccini. Quindi ha cominciato a collaborare stabilmente con diverse istituzioni prestigiose tra cui il Teatro alla Scala, il Maggio Musicale Fiorentino, la Fenice di Venezia, il Regio di Parma, il Regio di Torino, il Comunale di Bologna, l’Opera di Francoforte, l’Opéra de Lyon, il Théâtre Municipal de Lausanne, la Japan Opera Foundation, il Rossini Opera Festival, il festival Donizetti Opera, il Festival Pergolesi Spontini di Jesi, il Festival della Valle d’Itria, il Festival Monteverdi di Cremona, il Garsington Opera Festival, il Glimmerglass Opera Festival, il Sante Fe Opera Festival. In ambito sinfonico ha collaborato con diversi complessi tra cui la Filarmonica della Scala, Orchestra Nazionale della Rai, l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, la Metropolitan Orchestra di New York, l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, l’Orchestre de Chambre de Lausanne, la Danish Radio Sinfonietta di Copenaghen, l’Orchestra Sinfonica “Giuseppe Verdi” di Milano, l’Orchestra Haydn di Trento e Bolzano, l’Orchestra “I Pomeriggi Musicali” di Milano.

Alberto Zanardi, diplomato in flauto traverso al Conservatorio “Luca Marenzio” di Brescia nel 2011, studia composizione con Mauro Montalbetti e successivamente con Carlo Boccadoro. Si diploma in Direzione d’orchestra presso l’Accademia Italiana per Direzione d’orchestra di Milano nel 2014 con Gilberto Serembe, perfezionandosi con Pietro Mianiti (2012), Harold Farberman (2013), Mark Gibson (2014) e Riccardo Frizza (2014). Dall’estate 2015 è assistente di Riccardo Frizza, con ha la possibilità di partecipare a prestigiose stagioni e festival (Gran Teatro La Fenice di Venezia, Macerata Opera Festival, Festival di Peralada in Spagna, Opéra di Parigi e Théâtre des Champs-Elysées etc). Dal 2018 è direttore musicale di palcoscenico del festival Donizetti Opera di Bergamo dove ha debuttato anche come direttore d’orchestra. In Italia collabora inoltre stabilmente con i teatri del circuito Opera Lombardia e con il Teatro Regio di Parma.


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