L’Ape musicale

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Un Elisir di voci italiane

A Malpensa e alla Scala, Fabio Luisi dirige un cast che raduna le migliori voci italiane per questo repertorio

 

L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti, con il doppio debutto all’Aeroporto di Milano Malpensa il 17 settembre e alla Scala il 21, ha attirato l’attenzione mediatica per formula innovativa di collaborazione tra teatro e televisione (Teatro alla Scala con SEA e RAI – ARTE – RSI/SSR) all’aeroporto e per il ritorno delle scene di Tullio Pericoli, poetiche ed eleganti, nella sala del Piermarini con la regia di Grischa Asagaroff.

Il ritorno alla Scala del capolavoro di Donizetti si segnala però anche per qualità e coerenza della proposta musicale: la bacchetta autorevole di Fabio Luisi, Direttore Musicale dell’Opera di Zurigo, Direttore Principale del Metropolitan di New York e dal 2017 Direttore Principale della Danish Symphony, guiderà un cast tutto italiano in cui le migliori voci della generazione dei trentenni (Vittorio Grigolo, Eleonora Buratto, Mattia Olivieri) si confrontano con lo sperimentato carisma di Michele Pertusi.

 

Eleonora Buratto (Adina), nata a Mantova, condivide con Vittorio Grigolo il sostegno di Luciano Pavarotti negli anni di formazione. Vincitrice del Concorso “Adriano Belli” del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto, lavora spesso con Riccardo Muti (Demofoonte di Jommelli, I due Figaro di Mercadante, Simon Boccanegra e Falstaff di Verdi, Don Pasquale di Donizetti in teatri italiani ed esteri) oltre che con maestri del calibro di Ottavio Dantone, Daniele Gatti, Gianandrea Noseda, Zubin Mehta. Tra i suoi prossimi impegni: Micaela nella Carmen al Teatro San Carlo di Napoli, il debutto al Metropolitan di New York come Norina nel Don Pasquale, Alice in Falstaff a Chicago, la Contessa nelle Nozze di Figaro a Amsterdam, Mimì nella Bohème a Zurigo e a Barcellona.

 

Vittorio Grigolo (Nemorino). Con Elisir il tenore aretino è al suo terzo ruolo scaligero nel 2015, dopo il grande successo di Lucia di Lammermoor e La bohème e in attesa del Duca di Mantova nel Rigoletto in scena in gennaio. Si è esibito nei maggiori teatri del mondo, da New York e Washington a Londra, Parigi e Berlino, oltre che in Austria, Svizzera e Spagna. Tra le opere interpretate di recente: Faust e Romeo e Giulietta di Gounod, Manon di Massenet, Don Carlo di Verdi, Les Contes d’Hoffmann di Offenbach, Lucrezia Borgia di Donizetti, La traviata, Il corsaro e Rigoletto di Verdi, Gianni Schicchi di Puccini.

 

Mattia Olivieri (Belcore). Nato a Sassuolo, dopo gli studi a Bologna e a Fermo inizia nel 2008 la carriera in teatri e festival italiani, lavorando tra l’altro con il direttore Michele Mariotti e i registi Henning Brockhaus e Damiano Michieletto. Nel 2012 è Dulcamara ne L’elisir d’amore al Sarzana Opera Festival e Don Prudenzio nel Viaggio a Reims per l’Accademia Rossiniana di Pesaro. Fa parte del Centre de Perfeccionament di Valencia, dove ha cantato tra l’altro La Bohème (Schaunard) sotto la direzione di Riccardo Chailly. Tra i suoi impegni più recenti: Crispino e la comare (Fabrizio) a Martina Franca, La bohème (Schaunard) a Sao Paulo, Don Giovanni a Palermo, Così fan tutte (Guglielmo) e Il barbiere di Siviglia (Figaro) a Nizza, Carmen (Escamillo) al Carlo Felice di Genova, L’elisir d’amore (Belcore) a Cagliari. È stato applaudito al Teatro alla Scala nel ruolo di Schaunard nella Bohème diretta lo scorso agosto da Gustavo Dudamel.

 

Michele Pertusi (Dulcamara). Nato a Parma, ha studiato canto con Arrigo Pola e Carlo Bergonzi, perfezionandosi poi con Rodolfo Celletti. Raffinato interprete di un vasto repertorio (da Rossini a Bizet, da Mozart a Verdi, da Paisiello a Tutino), calca tutti i maggiori palcoscenici del mondo collaborando con i più grandi direttori d’orchestra: Barenboim, Bychkov, Chailly, Davis, Gatti, Jurowski, Levine, Mehta, Muti, Pappano – oltre a Giulini e Solti. È regolarmente presente nei cartelloni del Teatro alla Scala, dove ha cantato Il turco in Italia (1997), Le nozze di Figaro (1997), Lucrezia Borgia (1998 e 2002), Nina ossia la pazza per amore (1999), Don Giovanni (1999), La Sonnambula (2001), L’Italiana in Algeri (2003 e 2011), Vita (2003), Les Contes d’Hoffmann (2004), Attila (2011), Don Pasquale (2012), Oberto, conte di San Bonifacio (2013), Così fan tutte (2014). Il Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano lo ha insignito della Medaglia d’Oro come Benemerito della Cultura. Tra i riconoscimenti e premi che Pertusi ha meritato: il “Rossini d’Oro” dal Festival di Pesaro, dove ha raccolto numerosi successi, il “Franco Abbiati”, il Gramophone Award (Il turco in Italia diretto da Riccardo Chailly) e il Grammy Award (Falstaff diretto da Colin Davis).

 

Bianca Tognocchi (Giannetta). Nata a Como, si diploma al Conservatorio di Milano. Vincitrice di diversi concorsi, nel 2010 partecipa a diverse produzioni As.Li.Co. presso i teatri del Circuito Lirico Lombardo: è Barbarina nelle Nozze di Figaro, Annina ne La traviata, Papagena nel Flauto magico, Ninetta ne La finta semplice. Dal 2012 collabora con i Tiroler Festspiele di Erl diretti da Gustav Kuhn. Ha cantato in diversi teatri italiani nei ruoli di Serpina (La serva padrona di Pergolesi), Livietta in Livietta e Tracollo di Pergolesi, Fanny (La cambiale di matrimonio di Rossini), Giannetta ne L’elisir d’amore di Donizetti, Nano Sabbiolino e Fata (Hänsel e Gretel di Humperdinck), Nannetta (Falstaff con Riccardo Muti alla Italian Opera Academy). Tra i suoi prossimi impegni, La scala di seta al Ponchielli di Cremona e al Donizetti di Bergamo.


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