L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Novecento in trio

IL SABATO ALL’ACCADEMIA

con i Solisti dell’Orchestra Mozart

Sabato 8 aprile 2017, ore 17

Sala Mozart

via Guerrazzi 13, Bologna

CRISTINA ZAVALLONI voce

FRANCESCO SENESE violino

ANDREA REBAUDENGO pianoforte

John Cage (1912 – 1992)

The Wonderful Widow of Eighteen Springs

per voce e pianoforte

Charles Ives (1874 – 1954), da 114 Songs per voce e pianoforte

Remembrance - Serenity - The Housatonic at Stockbridge

Songs My Mother Taught Me

Charles IvesSunrise

per voce, violino e pianoforte

Aaron Jay Kernis (1960)

Air per violino e pianoforte

Leonard Bernstein (1918 – 1990), La bonne cuisine per voce e pianoforte

1. Plum pudding - 2. Queues de Boeuf - 3. Tavouk gueunksis

4. Civet à toute vitesse

John Adams (1947)

Road Movies per violino e pianoforte

I. Relaxed Groove – II. Meditative – III. 40% Swing

Kurt Weill (1900 – 1950)

Speak low per voce, violino e pianoforte

Cole Porter (1891 – 1964),

Every time we say goodbye

So in love

Easy to love

per voce, violino e pianoforte

 

Sabato 8 aprile alle 17 nella Sala Mozart dell’Accademia Filarmonica si terrà il terzo appuntamento della rassegna “Il sabato all’Accademia con i Solisti dell’Orchestra Mozart”: protagonista di questo concerto sarà il trio di Cristina Zavalloni (voce), Francesco Senese (violino, musicista dell’Orchestra Mozart) e Andrea Rebaudengo (pianoforte), che proporrà un programma incentrato sulla musica americana del Novecento con autori come John Cage, Charles Ives, Leonard Bernstein, Kurt Weill, Cole Porter e i contemporanei Aaron Jay Kernis e John Adams.

Questo concerto è il secondo dei tre appuntamenti della stagione che vede la partecipazione dei Solisti dell'Orchestra Mozart, una novità introdotta proprio nel 2017, l'anno della ripresa delle attività dell'Orchestra.

Il trio Zavalloni-Senese-Rebaudengo, formato da personalità musicali poliedriche e versatili, capaci di spaziare tra diverse epoche e generi musicali, sceglie per questa occasione un programma che si muove tra la classica e il jazz, con due incursioni nel contemporaneo. Il tutto in un contesto culturale come l’America del secolo scorso e presente.

“Gli Stati Uniti sono apparsi sulla ribalta della musica da poco tempo, rispetto alla vecchia Europa, ma hanno bruciato le tappe”, racconta Andrea Rebaudengo, “ci hanno regalato autori molto interessanti e uno sguardo nuovo sulla musica”. E ancora: “La caratteristica di questo concerto è la sua varietà: si passa dalla poesia surreale di John Cage al lirismo ermetico e interiorizzato di Charles Ives, dalla cantabilità post-romantica di Aaron Jay Kernis all’ironia di Leonard Bernstein, dal meccanismo implacabile del post-minimalismo di John Adams alla vena melodica di Kurt Weill (nei suoi anni americani); e poi c’è il jazz, in questo caso rappresentato da Cole Porter, che jazzista non era, ma che ha scritto i temi che da sempre hanno ispirato questo universo musicale.”

L’idea di affrontare questo tipo di repertorio nasce da una qualità che accomuna i componenti del trio: l’attitudine verso la sperimentazione, la ricerca e la scoperta del bello in ogni possibile maniera.

CRISTINA ZAVALLONI nasce a Bologna. Di formazione jazzistica, intraprende a diciotto anni lo studio del belcanto e della composizione presso il Conservatorio della sua città. Si esibisce nei più importanti teatri, stagioni concertistiche classiche e contemporanee e festival jazz di tutto il mondo tra cui il Montreux Jazz Festival, North Sea Jazz Festival, Free Music Jazz Festival di Anversa, International Jazz Festival di Rotterdam, Umbria Jazz, Blue Note di Milano, Suoni delle Dolomiti, Concertgebouw di Amsterdam, Lincoln Center e Carnegie Hall, Teatro alla Scala di Milano, Palau de la Musica (Barcellona), Barbican Center, Beijing Concert Hall, Moscow International House, Wien Konzerthaus, Grande Auditório - Fundacão Gulbenkian (Lisbona), Les Nuits de Fourvière (Lione), New Palace of Arts (Budapest), Auditorium Parco della Musica di Roma, Teatro La Fenice, Teatro Filarmonico di Verona, Teatro Comunale di Bologna. Si è esibita in veste di cantante solista con orchestre quali la London Sinfonietta, Britten Sinfonia, BBC Symphony Orchestra, Asko-Schönberg Ensemble, Sentieri Selvaggi, Musik Fabrik, Orchestra della Rai di Torino, Los Angeles Philharmonic, ORT, Orchestra Toscanini. La discografia di Cristina Zavalloni prevede dischi a suo nome e molte collaborazioni. Tra le uscite a proprio nome, ha pubblicato per l’etichetta Egea IDEA,Tilim –Bom (2008), Solidago (2009), La donna di cristallo (2012). Nel 2014 è uscito The soul factor per JandoMusic/Via Veneto Jazz, Cristina Zavalloni Special Dish per Musica Jazz e nuovamente per Encore Jazz Special Dish 2016. Ha appena registrato un nuovo cd con il quartetto Special Dish, che uscirà per Encore Jazz nel 2017.

FRANCESCO SENESE, membro della Lucerne Festival Orchestra e Assistant Concertmaster dell’Orchestra Mozart di Bologna su invito di Claudio Abbado, ha suonato sotto la direzione di Diego Matheuz con l’Orchestra Simon Bolivar e si è esibito da solista con varie orchestre fra cui la Human Rights Orchestra diretta da Alessio Allegrini e i Cameristi della Scala. Ha suonato come solista con l’Orchestra Mozart di Bologna insieme a musicisti come Isabelle Faust, Raphael Christ, Danusha Waskiewicz ed Alois Posh e, nell’ambito della musica da camera, ha collaborato con musicisti quali Mario Brunello, Itamar Golan, Ingrid Fliter, Louis Lortie, Boris Petrushansky, Enrico Pace, Khatia Buniathiasvili, Laura de Fusco, Giuseppe Andaloro, Roberto Cominati, Pier Narciso Masi, Oliver Kern, Pavel Vernikov, Sergej Krylov, Guy Braunstein, Alexis Cardenas, Alexander Sitkovesky, Simone Briatore, Wolfram Christ, Diemut Poppen, Simonide Braconi, Danilo Rossi, Vladimir Mendelsshon, Patrizio Serino, Enrico Bronzi, Umberto Clerici, Marti Rousi, Andrea Oliva, Fabien Thound, Anton Dressler, Alessandro Carbonare, Zora Slokar, Jaques Zoon, Emanuele Segre. È direttore artistico del Festival “Musica sull’Acqua” di Colico, e ha insegnato, su invito di Claudio Abbado e Diego Matheuz, per il Sistema delle Orchestre Giovanili ed Infantili del Venezuela fondato da José Antonio Abreu, tenendo masterclass per i giovani musicisti di Caracas e Barquisimeto.

ANDREA REBAUDENGO ha studiato pianoforte con Paolo Bordoni, Lazar Berman, Alexander Lonquich, Andrzej Jasinsky e composizione con Danilo Lorenzini. Ha vinto il primo premio al Concorso Pianistico Internazionale di Pescara nel 1998, il terzo premio al Concorso “Robert Schumann” di Zwickau nel 2000 e al Premio Venezia 1993. Ha suonato per le più importanti istituzioni concertistiche italiane, tra cui le Serate Musicali di Milano, l’Unione Musicale di Torino, Musica Insieme di Bologna, Ravenna Festival, e si è esibito come solista con numerose orchestre tra cui l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano, l’Orchestra Sinfonica di Zwickau, l’Orchestra Filarmonica di Torino e l’Orchestra Sinfonica “Giuseppe Verdi” di Milano. È il pianista dell’ensemble Sentieri Selvaggi con il quale si è esibito all’Accademia di Santa Cecilia di Roma, “Bang-on-a-can Marathon” di New York, Dom di Mosca, Sacrum Profanum di Cracovia, Festival MiTo, Accademia Filarmonica Romana, Biennale di Venezia, presentando spesso prime esecuzioni di autori contemporanei e collaborando con compositori quali Louis Andriessen, Michael Nyman, David Lang, James MacMillan, Mark-Anthony Turnage, Julia Wolfe, Ivan Fedele e Fabio Vacchi. Suona in duo con la violista Danusha Waskiewicz, in duo pianistico con Emanuele Arciuli ed è il pianista dell’Ensemble del Teatro Grande di Brescia e dell’Ensemble Kaleido. Con Klaidi Sahatci e Sandro Laffranchini ha fondato l’Altus Trio, che ha debuttato nel 2010 al Teatro alla Scala di Milano.

INFORMAZIONI DI BIGLIETTERIA

Sabato 8 aprile i biglietti sono in vendita presso la Sala Mozart, a partire dalle 16.30.

www.accademiafilarmonica.it


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