Bonaldo Giaiotti, amico e simbolo dell'Arena
Il Sovrintendente e Direttore Artistico Cecilia Gasdia e la Fondazione Arena di Verona esprimono il loro dolore per la scomparsa di uno dei più grandi bassi di tutti i tempi, Bonaldo Giaiotti, artista internazionale che ha calcato assiduamente il palcoscenico areniano interpretando i principali ruoli del repertorio lirico per quasi 40 anni (1963-2001).
Memorabile il suo debutto all’Arena di Verona nel 1963 nel ruolo di Ramfis nella storica Aida diretta da Tullio Serafin, grande Maestro fondatore del Festival areniano di cui ricordiamo quest’anno i 50 anni dalla scomparsa.
In Arena Giaiotti si è esibito in oltre 50 opere, tra cui 22 edizioni di Aida, oltre a Nabucco, La Forza del Destino e Turandot, ed è stato protagonista di titoli più rari per il grande anfiteatro veronese, come Simon Boccanegra, Macbeth, Attila, La Gioconda.
A fianco del repertorio operistico è stato solista in numerosi concerti tra cui il memorabile Stabat Mater rossiniano e più volte nella Messa da Requiem di Verdi.
Addio caro amico, da Cecilia.
Bonaldo Giaiotti, Ramfis in Aida all'Arena nel 1986 e nel 2001, foto Fainello