L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Don Pasquale dal Chiostro a Cinecittà

Don Pasquale di Donizetti per la stagione estiva del Teatro Massimo

Anna Maria Sarra, una Norina-Sophia Loren nella regia di Roberto Catalano

Un cast di giovani interpreti, Francesco Vultaggio al debutto come Don Pasquale

La Roma trasteverina del cinema anni ‘50 e ‘60 al Chiostro della GAM

PALERMO. Per la stagione estiva il Teatro Massimo si sposta all’aperto e viene ospitato nel Chiostro della Galleria d’Arte Moderna: venerdì 6, martedì 10 e venerdì 13 luglio alle ore 20.30 propone uno delle opere buffe più amate dal pubblico di tutti i tempi, Don Pasquale di Gaetano Donizetti. Sul podio dell’Orchestra del Teatro Massimo salirà Alberto Maniaci, che di recente è stato inserito da «L’Espresso» tra le “bacchette d’assalto”, il Coro della Fondazione Teatro Massimo sarà diretto da Piero Monti.

La regia di Roberto Catalano con gli spazi scenici ideati da Emanuele Sinisi, i costumi di Ilaria Ariemme e le luci di Salvatore Spataro, trasformerà il Chiostro della Galleria d’Arte Moderna in una piazza romana di Trastevere: la Roma ottocentesca del Don Pasquale di Donizetti diventerà così quella della Dolce vita, Norina (il soprano Anna Maria Sarra, di recente interprete al Teatro Massimo di Jemmy in Guillaume Tell e di Zerline in Fra Diavolo) evocherà una Sophia Loren che si divide tra la cucina e i libri e si sofferma a sognare le Vacanze romane di Audrey Hepburn e la sua fuga in vespa con Gregory Peck… E proprio una vespa le offrirà l’innamorato Ernesto (il tenore Marco Ciaponi), pronto a realizzare ogni minimo desiderio di Norina. Il giovane baritono trapanese Francesco Vultaggio affronta la sfida del debutto nel ruolo dell’anziano Don Pasquale, zio di Ernesto che vorrebbe impedirgli di sposare Norina e per diseredare il nipote decide di sposare l’apparentemente docile Sofronia, che altri non è che Norina travestita. Il baritono Biagio Pizzuti sarà l’intrigante dottor Malatesta, confidente e amico degli altri personaggi, tutti in qualche modo ingannati da lui, ma sempre a fin di bene. Complici di Malatesta sono anche il Notaro (Tommaso Caramia) e il personaggio muto del maggiordomo/personal trainer (Alessio Barone). Nella casa-museo di Don Pasquale – ispirata alla Galleria d’Arte Moderna che ospita lo spettacolo – domina un grande ritratto della madre; Norina metterà tutto a soqquadro, installandovi un ristorante… di cucina romana, ovviamente.

Biglietti (posto unico non numerato):Intero 30 euro, ridotto 24 euro, per i titolari di Card Under35 15 euro. Gli abbonati alla stagione di opere e balletti 2018 hanno diritto alla riduzione. La biglietteria del Teatro Massimo è aperta dal martedì alla domenica dalle ore 9.30 alle ore 18.00. La biglietteria presso la GAM (via Sant’Anna, 21) è aperta nei giorni dispettacolo a partire da un’ora prima dell’inizio.

 

DON PASQUALE

dramma buffo in tre atti

Musica di Gaetano Donizetti

Libretto di Giovanni Ruffini

Prima rappresentazione Parigi, Théâtre Italien, 3 gennaio 1843

Direttore Alberto Maniaci

Regia Roberto Catalano

Ideazione scenica Emanuele Sinisi

Costumi Ilaria Ariemme

Luci Salvatore Spataro

Personaggi e interpreti

Don Pasquale Francesco Vultaggio

Dottor Malatesta Biagio Pizzuti

Ernesto Marco Ciaponi

Norina Anna Maria Sarra

Un notaro Tommaso Caramia

Maggiordomo Alessio Barone

Orchestra e Coro del Teatro Massimo

Maestro del Coro Piero Monti

Nuovo allestimento del Teatro Massimo

6, 10 e 13 luglio 2018 ore 20.30

Galleria d’Arte Moderna, Chiostro

 

Alberto Maniaci

È nato a Palermo nel 1987. Ha conseguito i diplomi in Pianoforte, Composizione e Direzione d’orchestra con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio Bellini di Palermo. Allievo di Bellugi e di Nicotra per la direzione d’orchestra e di Betta per la composizione, nel 2016 è stato l’unico direttore italiano allievo di Muti per la seconda edizione della “Riccardo Muti Music Academy”.

Nel 2012 ha vinto il terzo premio al V concorso internazionale per direttori d’opera “L. Mancinelli” di Orvieto e il “Premio delle Arti” sezione direzione d’orchestra, organizzato dal MIUR presso il Conservatorio Casella de L’Aquila. 

Dal 2014 dirige regolarmente l’Orchestra Sinfonica Siciliana e l’Orchestra del Teatro Massimo di Palermo, realizzando anche progetti originali in qualità di arrangiatore e autore, come Oh che armonico fracasso! liberamente tratto da Il maestro di cappella di Cimarosa, Il duello comico liberamente tratto dall’opera di Paisiello, Teresa Valéry con Teresa Mannino e la regia di Alberto Cavallotti; inoltre ha diretto Il barbiere di Siviglia per Opera Camion e Le nuvole di carta di G. D’Aquila e G. Borruso.

È autore di numerose composizioni cameristiche, orchestrali e per il teatro musicale e la danza. Le sue musiche sono edite da Kelidon Edizioni, Undici07, Edizioni Musicali Wicky (Milano). Ha inciso in veste di pianista l’album Il Volo su musiche di Nunzio Ortolano e La canzone nel cinema, omaggio alla film music. Come direttore d’orchestra ha inciso l’album natalizio La Cattedrale per soprano, coro e orchestra.

Dal 2014 è docente di Teoria e Pratica Musicale per la Danza presso il Liceo Coreutico “Regina Margherita” di Palermo. Dal 2017 è docente di Orchestrazione e Concertazione Jazz presso l’Istituto Musicale Toscanini di Ribera.

Roberto Catalano

Nato a Palermo nel 1985, nel 1999 entra a far parte dei Piccoli danzatori del Teatro Massimo di Palermo. Dal 2002 comincia a muovere i primi passi nel campo della regia. Nel 2008 consegue la laurea in Filosofia e scienze etiche e prosegue la sua attività teatrale affiancando registi come Daniele Abbado e Francesco Micheli in qualità di assistente alla regia presso il Teatro Massimo di Palermo e il Teatro Petruzzelli di Bari. Dal 2011 lavora come assistente di Andrea Cigni: Tosca, Madama Butterfly, Norma, Ernani, Il cappello di paglia di Firenze, Don Pasquale.

Nel 2012 firma la regia di Pollicino di Henze per gli Amici della Musica di Palermo.

Nel 2013 al Teatro Massimo di Palermo è assistente alla regia di Nabucco (regia di Saverio Marconi) e Il barbiere di Siviglia (regia di Francesco Micheli) e nel 2014 per il progetto “La scuola va al Massimo” cura adattamento e regia di Otello e Don Giovanni. Nello stesso anno vince il concorso di regia della Fondazione Orizzonti d’Arte, curando il dittico Pierrot Lunaire e Gianni Schicchi, in scena a Chiusi.

Nel 2016 viene scelto da As.Li.Co. per curare regia e adattamento di Bohème-storia di una scelta e dirige L’elisir d’amore a Beirut, in occasione della terza edizione di OperaStudio, eIl barbiere di Siviglia all’Auditorium Paganini di Parma. Nel 2017 As.Li.Co. gli affida la dodicesima edizione di PocketOpera con un nuovo allestimento di Madama Butterfly. Seguono poi Il barbiere di Siviglia a Beirut, Il ballo delle ingrate e Il combattimento di Tancredi e Clorinda al Festival Monteverdi, il dittico Che originali e Pigmalione per il Donizetti Opera 2017 della Fondazione Donizetti di Bergamo, La traviata per la XIII edizione di PocketOpera (As.Li.Co.) e a Beirut Le nozze di Figaro.

Tra gli impegni futuri un nuovo allestimento di Falstaff per la stagione 2018/19 di OperaLombardia il cui debutto è previsto al Teatro Sociale di Como a novembre.

Emanuele Sinisi

Nato a Bari nel 1984, si laurea in Architettura a Roma. Dal 2010 alterna l’attività di architetto e scenografo a quella di direttore di scena in diverse produzioni d’opera lirica. Nel 2014 oltre a figurare come scenografo assistente per la cerimonia di chiusura delle Olimpiadi Invernali di Russia a Sochi, firma le scene del dittico Pierrot Lunaire-Gianni Schicchia Chiusi in occasione del Festival Orizzonti per la regia di Roberto Catalano. Firma le scene di Nabuccoper la stagione lirica 2014-2015 del Teatro Ponchielli di Cremona, regia di Andrea Cigni. Con Simon Boccanegra, titolo di apertura della stagione lirica 2015-2016 del Teatro Verdi di Pisa, avvia una collaborazione col regista Lorenzo Maria Mucci. Nella stagione 2016-2017 del Teatro Verdi di Pisa firma le scene del trittico Sancta Susannadi Hindemith e Suor Angelica e Gianni Schicchidi Puccini e de Il cappello di paglia di Firenzedi Rota per la regia di Mucci; tra i progetti As.Li.Co. della stagione 2016-2017 figurano l’allestimento de Il barbiere di Sivigliacon la regia di Danilo Rubeca per il progetto OperaDomani e di Madama Butterfly, regia di Catalano per il progetto PocketOpera. Nel dicembre 2017 debutta all’Hungarian State Opera di Budapest con Hänsel und Gretel di Humperdinck per la regia di Rafael Villalobos e torna a collaborare con Catalano per La traviata, nell’edizione 2018 di PocketOpera. Tra i prossimi progetti figurano Falstaff per il Teatro Sociale di Como, regia di R. Catalano, La forza del destino per il Teatro Municipale di Piacenza per la regia di Italo Nunziata, Aci e Galatea per il Festival Castillo de Peralada, regia di R. Villalobos.

Attualmente risiede a Torino dove è docente di Scenografia Teatrale presso l’Accademia Albertina di Belle Arti.

Ilaria Ariemme

Nata a Torino, studia a Milano all’Accademia di Belle Arti di Brera, diplomandosi in scenografia e costume per lo spettacolo.

Progetta per la regia di Roberto Catalano i costumi di Le nozze di Figaroa Beirut, di Che originali! di Mayr e Pigmalione di Donizetti per il Festival Donizetti 2017, di La traviata nel 2018 e di Madama Butterfly nel 2017 per PocketOpera, produzione As.Li.Co., e l’allestimento di due differenti mises en scène de Il barbiere di Siviglia, rispettivamente all’Auditorium Paganini di Parma e a Beirut.

Nel 2007 inizia la collaborazione con il regista Andrea Chiodi da cui nasceranno numerosi spettacoli di prosa, tra cui La bisbetica domata di Shakespeare produzione LAC di Lugano, Una bestia sulla luna di Kalinoski produzione CTB, I persiani di Eschilo, prodotto dal TeatroDue di Parma, Giovanna d’Arco e L’antica bellezza - Il mito di Elena, Lung ‘me la Fabrica del Domm in scena nel 2015 sulle terrazze del Duomo di Milano, Sogno di una notte di mezza estate ai Giardini Estensi di Varese.

È assistente di Maria Carla Ricotti, Margherita Baldoni, Francesco Zito e William Orlandi per svariate produzioni liriche e di prosa. Lavora nell’ambito organizzazione di eventi con Maymoon (ex Studio Festi) e BWS. Partecipa come visual artist a “Platform 11+”, progetto internazionale al cui interno progetta e realizza scene, costumi e puppets di What Light, regia Katie Posner, prodotto da Pilot Theatre e debuttato al Royal Theatre di York e Face me, regia Lotte Lohrengel e Tom Bellerby in scena a Pilsen (Repubblica Ceca). Collabora inoltre con diverse produzioni audiovisive (Tecnomovie, Areastream, DG produzioni), con riviste di moda (White sposa, Via Condotti Magazine, First) e con lo stilista di tessuti Erasmo Figini nel campo dell'arredamento d' interni.

Vive e lavora a Milano.

Salvatore Spataro

È caporeparto del Reparto Elettricisti del Teatro Massimo di Palermo, collaborando con tutti i registi che sono stati ospiti del Teatro: Hugo De Ana, Graham Vick, Emma Dante, Roberto Andò tra i tanti. Presso il Teatro Massimo ha curato le luci per Le tre regine, concerto di Mariella Devia con la mise en éspace di Alberto Cavallotti, per Water Game con la coreografia di Matteo Levaggi in occasione di Trittico contemporaneo e per la Passione secondo Giovanni in forma scenica con la regia di Pippo Delbono.

Francesco Vultaggio

Nato a Trapani, si specializza sotto la guida di Simone Alaimo, affermandosi presto in diversi concorsi internazionali (“Giuseppe Di Stefano” di Trapani, “Giuseppe Taddei”, “Simone Alaimo e le sue Opere”); è selezionato da Alberto Zedda per l’Accademia Rossiniana di Pesaro (2010) e ha vinto il X Concorso di Canto della Fondazione Arena di Verona per il ruolo di Schaunard ne La bohème. Debutta nel 2004 nella Serva padrona di Pergolesi al Belcanto Festival di Dordrecht in Olanda.

Nel 2006 viene selezionato dall’As.Li.Co. per Don Giovanni (Masetto); sempre per il circuito As.Li.Co. ha cantato Così fan tutte, L’elisir d’amore e Ilbarbiere di Siviglia. Tra gli altri impegni ricordiamo: Ginevra di Morreale di Combi, prima rappresentazione in epoca moderna; Il campanello di Donizetti all’Opera Fringe Festival di Downpatrick;Don Pasquale (Malatesta) e La traviata al Luglio Musicale Trapanese. Nel 2010 debutta a Pesaro nel Viaggio a Reims (Don Profondo). Ha interpretatoLeconvenienze ed inconvenienze teatrali, Le nozze di Figaro e Il turco in Italiaal Bellini di Catania, L’elisir d’amoreal Teatro Verdi di Sassari, La bohème al Teatro Coccia di Novara, Così fan tutte a Liverpool, Il cappello di paglia di Firenze al Teatro Petruzzelli di Bari, La bohème al Teatro Filarmonico di Verona, Adriana Lecouvreur a Como, Pavia, Cremona e al Teatro Comunale di Sassari; Il maestro di cappella di Cimarosa al Teatro Massimo di Palermo, La serva padrona a Trapani.Tra i suoi impegni recenti La bohème ad Ancona; Il barbiere di Siviglia a Fermo e a Rieti; Singerella, L’italiana in Algeri (Taddeo), Il duello comico e Fra Diavolo a Palermo e L’elisir d’amore (Dulcamara) presso la Royal Opera House di Muscat con il Teatro La Fenice di Venezia; Il viaggio a Reims a Kiel.

Biagio Pizzuti

Nato a Salerno, inizia gli studi musicali in pianoforte a 8 anni diplomandosi in pianoforte e canto lirico col massimo dei voti, la lode e la menzione d'onore presso il conservatorio Martucci di Salerno; contemporaneamente ottiene la laurea in Farmacia. Si perfeziona con Panerai, Bruson e Corbelli e frequenta l’Opera Studio dell’Accademia Santa Cecilia di Roma sotto la guida di Renata Scotto.

Successivamente ha fatto parte dell'Ensemble Opera Studio presso il Teatro Carlo Felice di Genova debuttando in Gianni Schicchi e ne La bohème; ha inoltre interpretato Gregorio in Roméo et Juliette diretto da Fabio Luisi (CD DECCA). Vince la 64a edizione del concorso As.Li.Co., aggiudicandosi il debutto nel ruolo di Dulcamara ne L’ elisir d’amore nei teatri del circuito; l’anno successivo vince il Concorso internazionale "Comunità Europea" di Spoleto, debuttando nel ruolo del protagonista in Gianni Schicchi.

Ha cantato Don Giovanni (Leporello) in Canada e Cléopâtre di Massenet al Festival di Pentecoste di Salisburgo; Madama Butterfly a Spoleto; Gianni Schicchi (Betto) al Teather an der Wien di Vienna e al Teatro Comunale di Firenze; La pietra del paragone al Théâtre du Châtelet di Parigi; in Don Giovanni ha cantato Leporello a Maribor, il ruolo del titolo a Ferrara, e Masetto al Teatro Massimo di Palermo.

Fra gli impegni recenti e futuri Così fan tutte a Liverpool, Il viaggio a Reims ad Amsterdam con la regia di Michieletto, La bohème al Teatro San Carlo di Napoli, L'italiana in Algeri e L’elisir d’amore al Teatro dell'Opera di Firenze, Requiem di Fauré al Teatro Filarmonico di Verona, La pietra del paragone al Teatro Lirico di Cagliari, Don Giovanni a Basilea, Lucia di Lammermoor a Treviso e Ferrara, Agrippina a Lussemburgo, Carmen all’Arena di Verona. Inciderà per la Deutsche Grammophon il Serse di Händel (Elviro).

Marco Ciaponi

Nato nel 1989 a Barga (Lucca). Inizia la sua formazione musicale sotto la guida di Rebecca Berg, si specializza con Giuseppe Sabbatini e ora con Cinzia Forte, e studia all’Accademia Internazionale del Bel Canto di Modena. Giovanissimo riscuote grande successo in importanti concorsi internazionali: nel 2015 è vincitore assoluto dei concorsi “Flaviano Labò” di Piacenza e “Voci Verdiane” di Busseto e nel 2017 vince il premio “Pepita Embil” al Concorso internazionale “Operalia” di Placido Domingo ad Astana.

Ha cantato La traviata a Cremona e Milano; L’elisir d’amore a Lucca, Piacenza, Ravenna, Bari (Fondazione Petruzzelli) e Mantova. Debutta come Don Ottavio in Don Giovanni a Tirana e a Trieste diretto da Gelmetti, che lo ha inoltre diretto in Die Schöpfung di Haydn sempre al Teatro Verdi di Trieste; come Malcolm in Macbeth a Piacenza; al Teatro alla Scala di Milano ne La Fanciulla del West (Trin) diretto da Chailly. Da ricordare inoltre Fenton in Falstaff al Teatro Lirico di Cagliari, regia di Daniele Abbado; Edmondo in Manon Lescaut al Teatro Petruzzelli di Bari e di recente all’Opéra di Liegi; L’elisird'amore a Tbilisi; La traviata a Bologna ed in tour in Giappone con la Filarmonica del Teatro Comunale; la prima versione di Macbeth a Varsavia diretto da Biondi con Europa Galante;  Rigoletto con As.Li.Co; Gianni Schicchi a Modena e Piacenza; il debutto in Germania in Don Giovani a Colonia; Rinuccio in Gianni Schicchi e Il Tinca nel Tabarro a Reggio Emilia e Ferrara; Aronne in Mosè in Egitto di Rossini al Teatro San Carlo di Napoli diretto da Stefano Montanari; Stabat Mater di Rossini per il Tokyo Spring Festival diretto da Speranza Scappucci.

I suoi prossimi impegni prevedono: Rigoletto e Requiem di Mozart a Toulon; La traviata alla Deutsche Oper di Berlino;  Così fan tutte a Saint- Etienne.

Anna Maria Sarra

Si diploma in canto con il massimo dei voti, lode e menzione d'onore al Conservatorio di musica Duni di Matera. Si perfeziona in seguito presso la Scuola dell'Opera Italiana di Bologna, con Renata Scotto e Anna Vandi presso l'Accademia di Santa Cecilia e all'Accademia Rossiniana a Pesaro sotto la guida di Alberto Zedda. È vincitrice del concorso internazionale “F. Alfano”, del concorso “F.a Barbieri” e dell'International singing competition for Baroque Opera (Innsbruck). Ha seguito master di perfezionamento con Devia, Desderi, Gimenez, Bartoletti, Araiza. È stata membro dello Jugens Ensemble del Theater an der Wien (Vienna) per la stagione 2012/ 2013. È Margret in Feuersnot di Strauss presso il Teatro Massimo di Palermo dove è successivamente tornata per interpretare Zerlina in Don Giovanni, Coraline ne Le Toreador di Adolphe Adam, Oscar in Un ballo in maschera, Jemmy in Guillaume Tell, Zerlina in Fra Diavolo. Ha collaborato con direttori quali: Stefano Ranzani, Claudio Scimone, Michele Mariotti, Gabriele Ferro, Jean-Christophe Spinosi, Jonathan Webb e registi come Filippo Crivelli, Moshe Leiser, Patrice Caurier,  Damiano Michieletto, Henning Brockhaus ed Emma Dante. È Musetta ne La bohème al Teatro San Carlo di Napoli e al Teatro Municipal de Sao Paulo e Valencienne ne La vedova allegra. Debutta a Toulon ne L'opera da tre soldi di Kurt Weill e in Carmen al Teatro Regio di Torino. Sono quindi seguiti A midsummer night's dream di Britten nei teatri di Cremona, Como, Pavia, Brescia, Reggio Emilia; Un ballo in maschera a Toulon; Musica/Euridice ne L’Orfeo di Monteverdi a Cremona sotto la direzione di Ottavio Dantone; L'elisir d'amore a Firenze; Fra Diavolo di Auber al Teatro dell'Opera di Roma; Il cappello di paglia di Firenze al San Carlo di Napoli. Seguiranno Rinaldo (Armida) a Cremona e in tour in Italia; Requiem di Mozart a Tolone.

Tommaso Caramia

Nato nel 1986, ha conseguito il diploma accademico di I livello in canto lirico presso il Conservatorio Bellini di Palermo. Si è perfezionato successivamente con Alessandro Svab, Renato Bruson, Simone Alaimo e Vittoria Mazzoni. Attualmente studia a Milano con Paolo Vaglieri.

Nel 2012 ha partecipato al programma televisivo “Mettiamoci all’Opera” su Rai Uno.

Presso il Teatro Comunale di Bologna ha interpretato a luglio 2017 il Marchese d’Obigny nella Traviata diretta da Hirofumi Yoshida con la regia di Alfonso Antoniozzi, a dicembre è stato Sciarrone in Tosca diretto da Valerio Galli con la regia di Daniele Abbado, a gennaio 2018 Marcello ne Labohème diretta da Polastri.

Ha interpretato tra gli altri Gianni Schicchi (Betto) presso Auditorium Mahler di Milano diretto da Axelrod, Werther (Bruhlmann) e La Cenerentola (Alidoro) presso il Teatro Comunale di Bologna, Le convenienze ed inconvenienze teatrali di Donizetti presso il Politeama Garibaldi di Palermo con la regia di Davide Livermore; Betto in Gianni Schicchi presso i teatri di Gorizia, Merano e Vipiteno; Il campiello di Wolf-Ferrari presso i teatri di Duino, Sgonico, Grado e Udine; Perichaud ne La rondine di Puccini presso il Teatro Politeama con la regia di Eleonora Paterniti e la partecipazione di Sergio Castellitto.

Nel 2014 ha interpretato Silvio ne I pagliacci di Leoncavallo nell’ambito del Festival “Nebrodi in canto” in collaborazione con il Dipartimento di Musicologia dell’Università Paris VIII. Attualmente è allievo della Scuola dell'Opera del Teatro Comunale di Bologna.

Alessio Barone

Nato a Palermo nel 1983, si diploma al Teatro Biondo Stabile di Palermo nel 2007. Successivamente collabora con vari registi (Graham Vick, Marco Baliani, Francesco Micheli, Luca De Fusco, Cesare Lievi…) lavorando come mimo per numerosi spettacoli al Teatro Massimo di Palermo. Diverse le partecipazioni televisive in qualità di attore (Agrodolce, Squadra Antimafia 4, Catturandi, Il Cacciatore). Esordisce al cinema con il film Fuori dal coro di Sergio Misuraca nel 2014 in qualità di protagonista, successivamente partecipa ai film Isola di Fabianny Deschamps (Acid/Cannes 2016), L’ora legale di Ficarra e Picone, e il docufilm Vite da Sprecare di Giovanni Calvaruso.

A teatro da segnalare l’esperienza del 2014/16 come attore ne L'Onorevole di Sciascia per la regia di Enzo Vetrano e Stefano Randisi (tournée nazionale) in collaborazione tra ERT e Teatro Biondo Stabile di Palermo.

 

 

 


Vuoi sostenere L'Ape musicale?

Basta il costo di un caffé!

con un bonifico sul nostro conto

o via PayPal

 



 

 

 
 
 

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.