Gorgheggiare l’antica Roma
Diciannovesimo appuntamento del ciclo
“Prima delle prime”
Stagione 2018/2019
Amici della Scala – Teatro alla Scala
Giulio Cesare in Egitto
di Georg Friedrich Händel
Libretto di Nicola Haym
Teatro alla Scala - Ridotto dei Palchi “A. Toscanini”
Mercoledì 16 ottobre 2019 ore 18
Giulio Cesare, che rimane a tutt’oggi l’opera di maggior successo di Händel, ritorna alla Scala il 18 ottobre, nell’ambito di un progetto volto a creare all’interno dell’Orchestra scaligera un ensemble dedito alla prassi esecutiva originale. L’opera fu composta su libretto di Nicola Francesco Haym, tratto da quello omonimo di Giacomo Francesco Bussani per il Giulio Cesare in Egitto (con la musica di Antonio Sartorio) rappresentato a Venezia nel 1677. Fonte del soggetto è, con ogni probabilità, Plutarco, ma se i protagonisti sono personaggi storici, i dettagli dell’azione sono in larga parte di finzione. Händel lavorò alla partitura dall’estate 1723 sino all’inizio del 1724 e Giulio Cesare fu rappresentato la prima volta il 20 febbraio 1724 al King’s Theatre di Londra (per l’occasione il libretto di Haym fu distribuito al pubblico nella traduzione in inglese dello stesso librettista).
L’opera ebbe un successo immediato, tanto che Händel la riprese con successivi e numerosi cambiamenti il 2 gennaio 1725 e ancora nel 1730 e nel 1732. Poi, come tutte le opere serie del primo Settecento, anche Giulio Cesare nel XIX secolo cadde (quasi) nell’oblio, per essere riesumato solo nel 1922 a Gottinga sia pure in una versione riveduta.
Finalmente in tempi recenti l’opera di Händel è stata tra quelle più apprezzate.
Quali i motivi del maggior impatto sul pubblico di quest’opera a lungo trascurata? Troviamo nelle parole di Cesare Fertonani una valida risposta: “Se la qualità della musica è sempre molto alta nelle opere teatrali di Händel, qui fantasia, inventiva, intensità emozionale e tensione drammatica della partitura appaiono particolarmente elevate e di saldissima tenuta”.
Nella ricca gerarchia dei ruoli (Curio, Cornelia, Sesto Pompeo, Tolomeo, Nireno) nell’opera sono posti in assoluto rilievo i due protagonisti: Giulio Cesare (presentato come personaggio sfaccettato, ossia conquistatore glorioso, nobile magnanimo e sdegnato, galante innamorato, abile politico) e accanto a lui, naturalmente, Cleopatra.
“È l’attrattiva musica a fare di Giulio Cesare un’opera eccezionale”.
L’attuale allestimento di Giulio Cesare, che ha come unico precedente scaligero la produzione diretta da Gianandrea Gavazzeni nel 1957, segna il ritorno alla Scala del regista Robert Carsen; sul podio Giovanni Antonini.
Nell’incontro “Gorgheggiare l’antica Roma”, con ascolti e video, parla di Giulio Cesare in Egitto Lorenzo Mattei, Professore di Storia della Musica all’Università degli Studi di Bari.
Ingresso libero fino a esaurimento dei posti
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