Grandi voci per la Stagione dei Recital di canto
tra Stagione e Concerti straordinari
Erwin Schrott, Marina Rebeka e Sabine Devieilhe chiudono la programmazione 2019/2020,
Simon Keenlyside apre la Stagione 2020/2021.
I cicli di recital di canto sono ormai una tradizione delle stagioni scaligere e preziose occasioni per godere delle migliori voci internazionali nell’atmosfera intima, raccolta e concentrata che solo una serata interamente dedicata al canto può offrire.
La coda della Stagione 2019-2020 dei Recital di Canto vedrà protagonisti tre importanti cantanti già applauditi recentemente anche nel cartellone operistico, ma mai apparsi in veste concertistica: il basso-baritono Erwin Schrott e i soprani Marina Rebeka e Sabine Devieilhe.
Il primo appuntamento, domenica 4 ottobre, è il concerto di Erwin Schrott con il pianista Giulio Zappa. Nella memoria scaligera, il nome di Schrott è legato soprattutto ai suoi successi in due inaugurazioni di stagione: Escamillo in Carmen nel 2009 e Pharaon in Moïse et Pharaon nel 2003, rispettivamente sotto le bacchette di Daniel Barenboim e Riccardo Muti. E come dimenticare il suo istrionico ruolo d’elezione, Don Giovanni, impersonato nel 2006 e 2010, ma anche più recentemente la parte del “filosofo” Alidoro ne La Cenerentola del 2019. Il programma del concerto di ottobre coglie l’eclettismo e la generosità di questo artista con brani scelti da Mozart, Verdi, Gounod, Guastavino (compositore sudamericano come lui), Boito e Tosti. Un’alternanza di arie da camera e d’opera, come Et toi, Palerme dai Vespri siciliani in versione francese o l’Ave Signor dal Mefistofele.
Il secondo appuntamento, martedì 20 ottobre, è in compagnia di Marina Rebeka, confermatasi negli ultimi anni tra i migliori soprani lirici della scena internazionale. Dopo la sfolgorante prova come Violetta Valéry nel 2019, questo recital conferma la centralità di questa interprete nel cartellone scaligero autunnale, accostandosi ai ruoli da protagonista ne La traviata e La bohème. Nel programma del concerto musiche di Rachmaninov, Bellini e Verdi, accompagnate da Giulio Zappa al pianoforte.
Ultimo appuntamento della Stagione in corso, il 19 novembre, con la strabiliante coloratura di Sabine Devieilhe. Il giovane soprano francese è già un riferimento in tutto il mondo per il repertorio più brillante, come testimoniano i suoi ultimi due successi alla Scala: Zerbinetta nell’Ariadne auf Naxos di Richard Strauss e Blonde nel Ratto dal serraglio. Assieme ad Alexandre Tharaud al pianoforte, si dedicherà alle raffinate romanze da camera dei suoi connazionali Debussy, Poulenc, Fauré e Ravel.
Anche per Sir Simon Keenlyside, che apre la nuova Stagione dei recital il 3 dicembre, le apparizioni scaligere sono state sempre occasioni preziose e di grande richiamo. Il suo debutto fu come spesso avviene per le grandi voci nell’occasione più importante: il 7 dicembre. Correva l’anno 1995 quando Riccardo Muti propose per la prima e unica volta nella storia scaligera di aprire la Stagione con Il flauto magico di Mozart, trovando in Keenlyside un Papageno giovane ma già di altissima caratura. Muti lo sceglierà ancora quattro anni dopo per l’Armide di Gluck e il pubblico ne potrà apprezzare la sempre maggiore duttilità con L’elisir d’amore e svariati recital di canto. Più recentemente, ricordiamo il suo ritorno dopo molti anni di assenza nel 2016 per alcune recite come Conte d’Almaviva ne Le nozze di Figaro, uno dei suoi cavalli di battaglia.
Si ringrazia Allianz, Main Partner del Ciclo Recital di Canto per la terza stagione.
Recital di canto
4 ottobre 2020
Erwin Schrott, basso-baritono
Giulio Zappa, pianoforte
Musiche di Mozart, Verdi, Gounod,
Guastavino, Boito, Tosti
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20 ottobre 2020
Marina Rebeka, soprano
Giulio Zappa, pianoforte
Musiche di Rachmaninov, Bellini e Verdi
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19 novembre 2020
Sabine Devieilhe, soprano
Alexandre Tharaud, pianoforte
Musiche di Debussy, Poulenc, Fauré e Ravel
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3 dicembre 2020
Simon Keenlyside, baritono
Malcolm Martineau, pianoforte
Musiche di Schubert e Mahler
Concerti di canto straordinari
22 ottobre 2020
Recital straordinario
Jonas Kaufmann, tenore
Helmut Deutsch, pianoforte
Ogni serata che veda protagonista Jonas Kaufmann è una data da segnare per gli appassionati d’opera e di Lieder, disposti a viaggi intercontinentali pur di sentirlo. Così sarà anche giovedì 22 ottobre, quando il tenore bavarese tornerà alla Scala, come sempre accompagnato al pianoforte dallo specialista Helmut Deutsch cui lo lega un sodalizio artistico consolidato. Il legame di Kaufmann con Milano risale addirittura agli esordi della carriera, quando prese parte allo storico Così fan tutte che inaugurò il nuovo Teatro Strehler il 25 gennaio 1998, nell’ultima regia - postuma - di Giorgio Strehler. Debutta alla Scala l’anno dopo come Jaquino nel secondo cast del Fidelio inaugurale del 2009, diretto da Riccardo Muti. Seguono due titoli inaugurali diretti da Daniel Barenboim: Carmen nel 2019 - accanto a una debuttante Anita Rachvelishvili - e Lohengrin nel 2012 - accanto a Anja Harteros (ma alla prima la sostituì Annette Dasch) nella regia poeticissima di Claus Guth. Con poche eccezioni (alcune recite di Traviata già nel 2007 con Lorin Maazel, quindi Tosca diretta da Omer Meir Wellber nel 2011 e una sostituzione dell’ultimo minuto in Fidelio), Kaufmann è tornato da allora alla Scala soprattutto in concerto, lasciando sempre un’impressione indelebile insieme a Helmut Deutsch al pianoforte.
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15 novembre 2020
Recital straordinario
Anna Netrebko, soprano
Malcolm Martineau, pianoforte
Elena Maximova,mezzosoprano
Giovanni Andrea Zanon, violino
Musiche di Rachmaninov, Rimskij-Korsakov, R. Strauss, Debussy,
Charpentier, Čajkovskij,Leoncavallo, Fauré, Dvořák, Moore, Offenbach
Voce stupefacente e perfetta incarnazione moderna e perfino social delle grandi dive del canto, Anna Netrebko torna alla Scala dopo il trionfo come protagonista di Tosca lo scorso 7 dicembre. Era la sua quarta inaugurazione (terza con Riccardo Chailly). In attesa di rivederla e riascoltarla nell’opera, il 15 novembre i milanesi hanno l’occasione di trovarla in un concerto straordinario in cui per la prima volta si presenta alla Scala senza orchestra ma dividendo il palcoscenico con artisti di assoluto valore e soprattutto affrontando un repertorio variegato tra Lieder e arie del repertorio russo, tedesco e francese che le permetterà di presentare nuovi aspetti della sua arte vocale. Il mezzosoprano Elena Maximova si è formata a Mosca, dove ha iniziato la carriera nella compagnia del Teatro Stanislavsky per poi affermarsi nei maggiori teatri europei. Al pianoforte siede uno tra i più illustri specialisti del nostro tempo, lo scozzese Malcolm Martineau, che ha sostenuto, guidato, accompagnato nei repertori più diversi alcuni dei più importanti cantanti del panorama internazionale. Ulteriore motivo di interesse è la presenza di uno dei più brillanti nuovi talenti italiani, il ventiduenne Giovanni Andrea Zanon, talento precocissimo che a soli quattro anni viene ammesso al Conservatorio di Padova. Dopo essere arrivato in finale del concorso “Wieniawski-Lipinski” in Polonia, nel 2013 vice il primo premio assoluto al concorso di Novosibirsk e l’anno seguente, su consiglio di Zubin Mehta, si trasferisce negli Stati Uniti per studiare con Pinchas Zukerman alla Manhattan School di New York.
30 novembre 2020
Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala
Plácido Domingo
Il 15 dicembre 2019, Plácido Domingo hacelebrato in un Gala verdiano il 50° del debutto al Teatro alla Scala, al fianco di artisti come Saioa Hernández, Jorge de León e Ferruccio Furlanetto. Ad accompagnarlo coro e orchestra dell’Accademia del Teatro, che lo ritrovano il 30 novembre per un nuovo capitolo di questa collaborazione che è trasmissione preziosa di saperi ed esperienza. Era già avvenuto nel 2017, in occasione di un concerto tenuto al Teatro alla Scala.Per gli allievi dell’Accademia trovarsi di fronte a un artista che è sinonimo dell’Opera nel mondo è una forte emozione. Tenore ma anche baritono, direttore d’orchestra, organizzatore e promotore delle nuove generazioni del canto con il concorso Operalia, si è guadagnato l’affetto di generazioni di appassionati e ha legato il suo nome a quello della Scala in un repertorio vastissimo che da Verdi e Puccini si è esteso a Wagner, Saint-Saëns e perfino alla Zarzuela, con direttori come Votto, Abbado, Gavazzeni, Prêtre, Kleiber, Maazel, Muti, Barenboim e Chung. Dal 1969 a oggi Domingo ha partecipato a 35 produzioni di 23 titoli d’opera (otto dei quali inaugurazioni di stagione), due esecuzioni della Messa da Requiem e otto concerti.
Si ringrazia Fondazione Bracco che affianca il Teatro per questo Concerto Straordinario confermando il suo impegno di sostegno ai giovani talenti.