Vienna e dintorni
Sabato classica
Musica da camera con vista: La natura
I concerti del Quirinale 2016
Per lo spazio “Sabato classica”, in onda ogni sabato pomeriggio su Rai5, Rai Cultura propone la serie “Musica da camera con vista”, in cui il musicologo Giovanni Bietti presenta celebri pagine del repertorio per quartetto d’archi, nella cornice di prestigiose residenze storiche. Nella puntata dal titolo “La natura”, in onda sabato 24 ottobre alle 7:55 e alle 19.30 su Rai5, il Quartetto Echos (Andrea Maffolini e Ida Di Vita, vl; Giorgia Lenzo, vla; Martino Maina, vcl) interpreta il Langsamer Satz di Anton Webern e il secondo movimento (Andante cantabile) dal Quartetto in do maggiore K 465 di Wolfgang Amadeus Mozart, nel Museo dell'Aceto Balsamico Tradizionale di Spilamberto, in provincia di Modena. Regia Antonio Marzotto.
A seguire, alle 8:30 e alle 20:00, viene proposto il concerto di inaugurazione dei "Concerti del Quirinale" eseguito nel 2016 alla Cappella Paolina del Palazzo del Quirinale in Roma, stagione 2016-17, in collaborazione con la Presidenza della Repubblica e Rai Quirinale. Conduttore Stefano Catucci. Salon Orchester dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI: Michal Ďuriš, violino concertatore; Antonio Bassi e Paolo Giolo, violini; Ūla Ulijona e Žebri Ūnaitė, viole; Carlo Pezzati, violoncello; Antonello Labanca, contrabbasso; Salvatore Passalacqua, clarinetto; Marco Braito, tromba. In programma musiche di Mosheimer, Vejvoda, Lehár e Johann Strauss jr. Regia Carlo Gallucci.
CONCERTO
Orchestra Rai: Fabio Luisi, Beatrice Rana ed Ekaterina Bakanova
in diretta da Torino su Rai5 e Radio3
ore 11:45
La nuova stella italiana del pianismo Beatrice Rana. Uno dei giovani soprani più richiesti di oggi: Ekaterina Bakanova. Una delle bacchetta italiane più apprezzate internazionalmente: Fabio Luisi. Sono i tre protagonisti del concerto dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai che si apre con un omaggio a Beethoven nel 250esimo anniversario della nascita: Beatrice Rana interpreta il Concerto n. 3 per pianoforte e orchestra in do minore op. 37. Il programma prosegue con la Sinfonia n. 4 in sol maggiore di Gustav Mahler, autentico banco di prova per l’orchestra e per il direttore, chiamato a misurarsi con le diverse sfumature dell’animo del compositore boemo, compresa una certa dose di humor, quella del Lied conclusivo Das himmlische Leben (La vita celestiale), tratto dalla raccolta popolare Il corno magico del fanciullo e affidato alla voce di Ekaterina Bakanova.
DOCUMENTI
Spazio “Contemporanea”
Lezioni di suono: Deep Purple
Una reinterpretazione del brano “Deep Purple”, composto nel 1933 da Peter DeRose e Mitchell Parish, a firma di uno dei compositori contemporanei più apprezzati al mondo, Salvatore Sciarrino. È il terzo appuntamento con il ciclo di incontri “Lezioni di suono”, che Rai Cultura propone sabato 24 ottobre alle 22.45 su Rai5 per lo spazio dedicato alla musica contemporanea. Al centro della lezione anche gli intermezzi dall'opera del 1998 “Luci mie traditrici”, una delle più eseguite di Sciarrino, ispirata alla vicenda di Gesualdo da Venosa, e la composizione “Efebo con radio” (1981) in cui affiora la memoria dell'infanzia del compositore in Sicilia. L’opera è una riflessione sui meccanismi della comprensione-non comprensione indagati attraverso una radio che funziona un po’ come una macchina per musica elettronica, con interferenze e mescolanze di messaggi.
La lezione appartiene al ciclo di quattro appuntamenti dal titolo “Lezioni di suono”, che l’Orchestra di Padova e del Veneto ha organizzato nella primavera del 2016, con un docente d’eccezione: Salvatore Sciarrino, compositore contemporaneo tra i più celebrati al mondo, in residenza nella Stagione 2015/2016 dell’Orchestra di Padova e del Veneto. Nel corso degli incontri, animati dai commenti e dagli esempi musicali dell’orchestra diretta da Marco Angius, il pubblico è stato invitato a entrare nei dettagli più reconditi e inattesi delle partiture, analizzate e proposte in forma di concerto. Il ciclo si concluderà sabato 31 ottobre con la lezione "Nel cantiere di Mozart", che confronta l'originale versione del concerto 491 con i successivi rifacimenti mozartiani per mostrare come la perfezione formale raggiunta dal compositore salisburghese nasca da una prospettiva di limatura continua della struttura musicale piuttosto che da un'intuizione estemporanea dello sviluppo concertante.