Rai5: Omaggio a Puccini
“È una musica cinematografica ante litteram, con una drammaturgia musicale basata su primi piani, controcampi, piani sequenza, che apre all’immaginario del teatro musicale soluzioni fino a quel momento inedite”. Così il direttore d’orchestra Gianandrea Noseda ha descritto la “Manon Lescaut” che Rai Cultura trasmette martedì 31 marzo alle 17:20, nell'ambito della programmazione pomeridiana straordinaria durante l'emergenza coronavorus.
A interpretare “Manon Lescaut”, insieme all’Orchestra e al Coro del Teatro Regio di Torino, guidati dal Direttore Musicale Noseda, è chiamato un cast di star internazionali: il soprano uruguaiano María José Siri interpreta Manon; il tenore americano Gregory Kunde è il Renato Des Grieux; il baritono slovacco Dalibor Jenis è Lescaut; il basso Carlo Lepore interpreta Geronte di Ravoir. Completano il cast i tenori Francesco Marsiglia (Edmondo) e Saverio Pugliese (maestro di ballo), il mezzosoprano Clarissa Leonardi (musico), il tenore Cullen Gandy (lampionaio), il basso Dario Giorgielè (sergente degli arcieri / oste) e il mimo Francesco Scalas (parrucchiere). L’allestimento del Teatro Regio, con la regia di Vittorio Borrelli, si caratterizza per una significativa convivenza tra realismo e simbolismo, pur nel rispetto dei dettami presenti nel libretto. L’ambientazione settecentesca è solare nel primo atto, dominata dagli ori e dal nero nel palazzo di Geronte nel secondo, si tinge di un’atmosfera tenebrosa nell’atto del porto di Le Havre e si conclude con una distesa dominata da luci taglienti e nette per la “landa desolata” dell’ultimo atto. La regia televisiva è curata da Ariella Beddini. Il capolavoro giovanile di Puccini è strettamente legato al Regio di Torino, dove ebbe la sua prima esecuzione assoluta il 1° febbraio 1893. L’autore, per nulla spaventato dal confronto con l’omonima opera di Massenet, scrisse: “Lui la sentirà da francese, con la cipria e i minuetti. Io la sentirò all’italiana, con passione disperata”.