Tra infinito e simbolismo
Come è fatto l’infinito? Lo si può misurare? E cosa succede quando il sogno irrompe nell’arte? Domande – tra matematica e pittura – alle quali rispondono Piergiorgio Odifreddi e Maria Grazia Messina in “#maestri”, il programma di Rai Cultura in onda mercoledì 6 maggio alle 15.20 su Rai3, nell’ambito dell’accordo Rai – Ministero dell’Istruzione per #lascuolanonsiferma.
Apre la puntata Piergiorgio Odifreddi, docente di Logica matematica, che ripercorre i modi in cui filosofi, matematici e fisici hanno cercato di immaginare – e di misurare - l’infinito. Una ricerca che ha condotto a scoprire, di volta in volta, l’illimitato, l’incommensurabile, l’indeterminazione, ma anche la prospettiva.
A seguire, per professoressa Maria Grazia Messina - storica dell’Arte ed ex docente delle Università di Venezia Ca’ Foscari e di Firenze – torna al 1886 quando, a Parigi si ha l’ultima mostra del gruppo impressionista e nello stesso anno il poeta Jean Moréas pubblica sul Figaro il manifesto del Simbolismo in cui sostiene che l’opera d’arte non deve descrivere la realtà ma affidarsi al sogno e al ricordo e creare la suggestione. Una rivoluzione di cui è punto di riferimento Paul Gauguin, un artista alla ricerca della natura primitiva.