Iraq, distruzione di una nazione
Soggetto donna. Avanti ragazze!
RaiStoria ore 13:00
"Soggetto donna" ripercorre gli anni Settanta e il movimento di conquiste civili che li caratterizza. Per poche donne che conquistano il cielo (La donna prende il volo 1989), tante sono le ragazze che affrontano i problemi quotidiani del lavoro (Si dice donna - 1980) o, pur laureate, non trovano occupazione (Storie allo specchio - 110 e lode senza ascensore 1979).
Passato e presente
Rai3 ore 13:15 e RaiStoria ore 20:30
Armatore, politico, editore, dirigente sportivo e produttore cinematografico. Achille Lauro è stato un personaggio centrale nella storia del nostro Paese tra gli anni ’50 e ’70 e ha creato un fenomeno politico di stampo populista - il “laurismo” - fondato su un vero e proprio culto della sua persona. È lui il protagonista del nuovo appuntamento con “Passato e Presente”, in onda venerdì 26 febbraio alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. Ospite di Paolo Mieli, il professor Ernesto Galli della Loggia. Armatore per vocazione e per origini, Lauro prende a 20 anni le redini dell’impresa di famiglia. Per due volte ricostruisce da zero la sua flotta, distrutta da due guerre mondiali. A Napoli diventa per tutti “O’ Comandante”. Presidente del Napoli Calcio dal 1936, nel dopoguerra si avvicina alla politica con il partito monarchico. Nel 1952 diventa sindaco di Napoli. Lo sarà per altre due volte, nel 1956 e nel 1960, per poi dimettersi nel 1961, per vicissitudini giudiziarie. Gli anni 60 e 70 lo vedono in parlamento, prima con i monarchici poi con il Movimento sociale italiano Destra Nazionale. La sua parabola si chiuderà definitivamente soltanto negli anni 80, con il fallimento della Flotta Lauro e con la sua morte, nel 1982, a 95 anni.
Passato e presente
RaiStoria ore 14:20
Umberto Nobile, un italiano al Polo Nord
14-18 Grande Guerra 100 anni dopo
RaiStoria ore 15:00
L'industria della guerra La guerra ha molte facce con cui presentarsi agli uomini: da una parte ci sono i combattimenti al fronte, con morti e feriti, dall'altra l'economia di guerra, con i ''pescecani'' che speculano e si arricchiscono mentre la gente comune paga un tributo altissimo all'industria bellica. In entrambi i casi, sono le nuove tecnologie e il progresso nella produzione degli armamenti a determinare il punto di svolta sia in campo strategico-militare, che nel settore dello sviluppo economico e della vita sociale.
Festa, farina e forca
RaiStoria ore 16:00
La sfida. Con la consulenza di L. Lombardi Satriani - Un viaggio nelle festività italiane, le usanze regionali in via di sparizione, tra tradizione e memoria.
Storia delle nostre città. Parma
RaiStoria ore 16:55
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#maestri
RaiStoria ore 17:45
Rai Cultura, tornano i #maestri su RaiStoria e Rai3 dal 22 febbraio conduce Edoardo Camurri. Di Edoardo Camurri, Michele De Mieri, Alessandro Garramone, Luca Cambi,Tommaso Franchini, Massimiliano Griner. Coordinamento editoriale Anna Lisa Guglielmi. A cura di Arianna Ciulla. Produttore esecutivo Germana Mudanò. Regia Claudio Del Signore. - #maestri è un programma realizzato in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione, ogni giorno due lezioni rivolte a tutti gli studenti degli istituti superiori, con maestri d'eccellenza, accademici e grandi divulgatori, introdotti ed interrogati da Edoardo Camurri. Arte, scienza, letteratura, educazione civica, informatica, ma anche cucina, musica, teatro e cinema..
I ragazzi di Via Giulia
RaiStoria ore 18:30
Nel 1938 la partenza di Enrico Fermi dall'Italia determina lo scioglimento del leggendario gruppo dei ''Ragazzi di via Panisperna''. A La Sapienza rimangono Edoardo Amaldi e tre giovani di belle speranze: Ettore Pancini, Oreste Piccioni e Marcello Conversi. Scopo della loro ricerca è dimostrare l'esistenza di altre particelle atomiche oltre al protone e all'elettrone. Dopo il bombardamento del quartiere San Lorenzo di Roma, i tre ricercatori decidono di allestire un laboratorio segreto nel Liceo Virgilio di via Giulia.
Cortoreale - Gli anni del documentario italiano. Il 1968
ore 19:30
Un programma di Giuseppe Giannotti,Giuliana Mancini,Enrico Salvatori,Davide Savelli collaborazione Marco Bertozzi - Nelle puntate si racconta un lato poco conosciuto del cinema italiano, il documentario cortometraggio prodotto tra il 1945 e gli anni '80, trascurato dalle storie del cinema e finalmente riscoperto.
Iraq: distruzione di una nazione. L'alleato
RaiStoria ore 21:10
Il primo terrorista suicida a farsi esplodere allo Stade de France, negli attentati di Parigi del 13 novembre 2015, era iracheno. Come è potuto accadere che quell'uomo e una parte del suo popolo si sia gettata tra le braccia dell’Isis? La risposta è negli ultimi 40 anni della storia di quel territorio, raccontati dal documentario “Iraq, distruzione di una nazione”: quattro puntate - “L'alleato”, “Il nemico”, “Il condannato” e “Il fantasma” - introdotte da Marcella Emiliani, storica del Medio Oriente, in onda da venerdì 26 febbraio alle 21.10 su Rai Storia. Un viaggio nella storia di un Paese dagli anni Settanta, con la presa del potere del giovane Saddam Hussein nel 1979, al Califfato dell'Isis che si instaura nel 2014; dal Saddam, prezioso alleato armato dall'Occidente in funzione anti-iraniana (nella lunga guerra contro Teheran che si trascina tra 1980 e 1988 finendo con un nulla di fatto e un milione di vittime) al Saddam che dell'Occidente diventa, invece, il grande nemico, dopo l'invasione del Kuwait del 1990 e la Prima guerra del Golfo nel 1991. E ancora, gli anni del duro embargo internazionale che colpisce mortalmente la popolazione assai più che il regime, e la Seconda Guerra del Golfo, lanciata nel 2003 dagli Stati Uniti di Bush jr. (per via di “armi di distruzione di massa” mai rinvenute), che porta alla caduta del regime di Saddam, ma anche all'inizio di nuove tragedie. Caduto il tiranno, infatti, il mosaico di popoli e tendenze religiose irachene entra in conflitto e nel caos che si diffonde è il terrorismo a trovare radici e reclute per attentati, coinvolgendo così nuovamente i Paesi dell'Occidente.
Cronache di Hitler. 1939-1945
RaiStoria ore 22:10
Dopo il 1938, Adolf Hitler predispone personalmente un programma di eutanasia: se da un lato l'uccisione dei malati mentali doveva essere rallentata a causa delle pressioni esercitate dalla Chiesa, la cui resistenza a determinate azioni era stata sottovalutata dal Führer, dall'altro lo sterminio degli ebrei aumenta esponenzialmente, mentre i prigionieri russi vengono uccisi oppure lasciati morire di fame. Tali crimini erano noti ai tedeschi, che però si rifiutavano di riconoscerne l'effettiva esistenza. Le decisioni militari di Hitler, intanto, sono sempre più disastrose: le sconfitte sono in aumento, così come la disgregazione dei fronti tedeschi. "Cronache di Hitler", in onda venerdì 26 febbraio alle 22.10 su Rai Storia, si sofferma sugli ultimi anni del secondo conflitto mondiale, anni che vedranno la caduta del Führer. Dopo Stalingrado, infatti, la leadership militare prende consapevolezza del fatto che la guerra è persa. Gli Alleati in Occidente sconfiggono le truppe tedesche in Italia e in Africa mentre i russi si occupano dell'esercito tedesco sul fronte orientale. Persino dopo il D-Day, Adolf Hitler rifiuta l'idea di arrendersi, e il popolo tedesco continua a credere nel suo leader, in attesa del miracoloso colpo di scena promesso. Solo quando i Russi arrivano a 500 metri dal bunker di Reichskanzlei, Hitler comprende che avrebbe dovuto accettare la totale sconfitta.
Storia delle nostre città. Parma
RaiStoria ore 23:15