Caviale, lenticchie e Molière
Sabato 27 febbraio
Stardust Memories
Omaggio a Nino Taranto
Caviale e lenticchie (1964)
Si chiude con la commedia del 1964 “Caviale e lenticchie”, in onda sabato 27 febbraio alle 16.00 su Rai5, l’omaggio che Rai Cultura ha dedicato a Nino Taranto nel 35° anniversario della scomparsa, per lo spazio “Stardust Memories”, che ogni sabato pomeriggio su Rai5 offre in versione restaurata i grandi classici del teatro delle Teche Rai. Nello spettacolo di Luigi Scarnicci e Renzo Tarabusi, per la regia di Gennaro Magliulo, al fianco di Nino Taranto recitano Regina Bianchi, Carlo Giuffré, Isa Danieli, Gianni Agus, Gisella Sofio.
Don Liborio Lamanna si è specializzato nella professione di "invitato" a matrimoni e battesimi, dove sottrae parte dei lauti banchetti. La sua famiglia è composta dalla moglie Maddalena, dalla sorella Caterina, che vende carta igienica a teatro, dalla figlia Fiorella che dipinge cartoline e dal figlio Filippo che partecipa a gare di ballo. Una mattina, facendosi passare per commendatore fonda un comitato di carità per sovvenzionare la sua famiglia e invita, allo scopo, a casa sua la contessa Bellilla e il barone Camillo Chioccia. Mentre i due sono lì arriva il figlio della contessa, accompagnato dal cugino e tutore Leopoldo, che confessa di aver ucciso, casualmente, Alessio il cameriere. Don Liborio propone di nascondere il figlio a casa sua. La situazione si complica quando Don Leopoldo affida, dietro lauto compenso, a Vincenzino "Pallipalli" che si presenta come Don Liborio, per corteggiare Maddalena, il baule contenente il cadavere di Alessio. Nella notte la casa si anima, il vero Liborio, geloso, non vuole lasciare Maddalena con Vincenzino, Leopoldo ritorna per controllare la situazione, in un momento di quiete il cadavere si anima per perseguitare il sonno del figlio della contessa. Don Liborio intuisce che Leopoldo ha inventato l'omicidio di Alessio per interdire il giovane nobile ed appropriarsi dei soldi e mette in atto la sua vendetta.
PRIMA VISIONE ASSOLUTA
Molière La scuola delle mogli (2020)
In onda sabato 27 febbraio alle 21.15 e domenica alle 16:43 su Rai5
Registrato al Teatro delle Muse di Ancona nel dicembre 2020, lo spettacolo “La scuola delle mogli” di Molière, nella traduzione di Cesare Garboli e per la regia di Arturo Cirillo, è proposto in prima Tv sabato 27 febbraio alle 21.15 su Rai5.
“Nella commedia – afferma Arturo Cirillo - si respira un’amarezza e una modernità come solo negli ultimi testi Molière riuscirà a trovare. Sono presenti la gioia e il dolore della vita, il teatro comico e quello tragico, come in Shakespeare. Il tutto accade in un piccolo mondo con pochi personaggi”.
“M’immagino una scena che è una piazza dove al centro vi è una casa girevole, al cui interno si vede una scala che porta a una camera che è anche una cella, una stanza delle torture. L’azione avviene nello spazio tra questa casa e un’altra, che non si vede, appartenenti entrambe al protagonista, il quale si fregia di un doppio nome e di una doppia identità, come doppia è la sua natura. È uno spietato cinico ma anche un innamorato ossessivo, un fustigatore delle debolezze altrui come anche una fragilissima vittima del proprio gioco. Al centro una giovane donna cavia di un esperimento che solo una mente maschilista e misantropica poteva escogitare: è stata presa da bambina, orfana, e poi lasciata nell’ignoranza di tutto per poter essere la moglie ideale, vittima per non dire schiava, del futuro marito che la dominerà su tutti i piani, economici, culturali, psicologici. La natura, l’istinto, l’intelligenza del cuore renderanno però vano il piano penitenziale e aguzzino che si è tramato intorno a lei”.
Musiche di scena registrate, eseguite da Francesco De Melis (chitarra classica), Caterina Dionisi (pianoforte), Vasco Maria Livio (computer), Lorenzo Masini (chitarra).
Con Arturo Cirillo nei panni di Arnolfo, alias Signor Del Ramo; Valentina Picello è Agnese, fanciulla innocente allevata da Arnolfo; Rosario Giglio è Crisaldo, amico di Arnolfo / Alain, servo di Arnolfo; Marta Pizzigallo è Georgette, serva di Arnolfo; Giacomo Vigentini è Orazio, innamorato di Agnese / Un notaio.
La regia televisiva di Francesca Taddeini, progetto editoriale Felice Cappa, produttore esecutivo Serena Semprini, a cura di Giulia Morelli.
Produzione MARCHE TEATRO – Teatro dell’Elfo – Teatro Stabile di Napoli.