Aroldo di Verdi in scena in agosto
Il Teatro Galli torna a vivere: iniziate le prove dell’allestimento dell’Aroldo, in scena a Rimini il 27 e 29 agosto
Le porte del Teatro Galli sono ancora chiuse al pubblico, ma dietro le quinte si ricomincia a lavorare, guardando alla stagione musicale che verrà. In questi giorni di fine marzo il palcoscenico riminese ha ricominciato a vivere grazie alle prime prove di allestimento dell’opera forse più attesa dal pubblico riminese. Si tratta dell’Aroldo, l’opera di Giuseppe Verdi rappresentata per la prima volta il 16 agosto 1857 per inaugurare il “Nuovo Teatro di Rimini” e che ritornerà al Galli il 27 e 29 agosto 2021 in una produzione che vedrà capofila il Teatro Galli.
Un lavoro dal forte valore simbolico, che segnò l’inizio di quel ‘primo atto’ della storia del teatro riminese poi interrotto dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale, e che oggi si presenta come l’occasione per riaccendere i riflettori sul grande spettacolo dal vivo, dopo il prolungato periodo di chiusura forzata dovuta alla pandemia. Un nuovo inizio dunque per la stagione operistica della città, proponendo l’opera per la quale il Maestro di Busseto decise di trascorrere più di un mese a Rimini e che al suo debutto al Teatro Nuovo raccolse un successo e un entusiasmo ben raccontato dalle cronache dell’epoca.
In questi giorni si lavorerà sull’allestimento, la scenografia e i video, mentre l’arrivo dei cantanti a Rimini è previsto dopo le festività di Pasqua. Per questo periodo di prove, che animerà le assi del Galli per diverse oltre un mese, sono adottate tutti i protocolli sanitari necessari per garantire la sicurezza dei tecnici e degli artisti.
“Dopo mesi di silenzio, il teatro torna a riempirsi di vita, seppur in un contesto e in circostanze anomale – sottolinea l’assessore alla Cultura Giampiero Piscaglia – Vedere le maestranze al lavoro, sentire il fermento per una nuova produzione, tornare a parlare di spettacoli, di musica è lo stimolo per guardare avanti quando questa drammatica fase sarà archiviata. Ripartire poi con l’Aroldo, per il valore che questa opera verdiana ha per la storia di Rimini e del suo teatro, credo carichi ancor più di significato questo allestimento, che presenteremo nei dettagli nei prossimi giorni”.