Domenica con Renzo Arbore
Sabato 27 marzo [leggi anche domenica 7 marzo]
Passato e Presente
Fascismo e repressione. Le "leggi fascistissime"
sabato ore 9:00 e 14:20
Lettere da Auschwitz
sabato ore 09:30
Lettere da Auschwitz dà voce ad una deportata politica nel campo della morte. Il documentario presenta l'epistolario originale, conservato per decenni nell' archivio di famiglia e reso pubblico solo di recente, la corrispondenza con i genitori della ventenne triestina slovena Darinka Veljak, detenuta ad Auschwitz dal gennaio 1944 al gennaio 1945. Sono lettere che Darinka Veljak scrisse ad Auschwitz e lettere che Darinka ricevette e custodì gelosamente fino alla liberazione nell'aprile 1945 e riportò con sé a casa. Il documentario si basa su questa corrispondenza e su una memoria biografica resa da Darinka Veljak nel dopoguerra. Tamara Stanese ha impersonato Darinka, morta nel 1996. La sceneggiatura è di Dunja Nanut, la regia di Luana Grilanc.
Gaetano Bresci L anarchico venuto dall America
sabato ore 10:05
Regia Gabriele Cecconi - Il documentario racconta la vita e la morte di Gaetano Bresci, l'anarchico italiano tornato dagli Stati Uniti in Italia nel 1900 e che il 29 luglio di quell'anno uccise in un attentato il re Umberto I, sparandogli tre colpi di pistola a Monza.
Il primo sciopero contro il fascismo
sabato ore 11:30
La prima manifestazione di massa contro la guerra e il fascismo. La racconta “Marzo 1943. Ore 10”, in onda venerdì 26 marzo alle 22.40 su Rai Storia. Tutto inizia a Torino, alle 10.00 del 5 marzo 1943, quando gli operai della azienda Fiat Mirafiori e degli stabilimenti Rasetti bloccano le macchine per scioperare. Per il duce Benito Mussolini, che pochi mesi prima ha festeggiato solennemente il ventennale della Marcia su Roma, è un brusco risveglio. Lo sciopero è la reazione di un popolo esasperato e l’inizio di un nuovo corso. Il documentario ospita testimonianze di repertorio dei protagonisti, tra i comunisti Massola e Carretto, i sindacalisti Frizziero e Stell. Dai documenti dell’Archivio Centrale dello Stato la loro storia, la propaganda clandestina antifascista attraverso la stampa, il controllo e la repressione attuati dal regime.
Viaggio in Italia Trentino Alto Adige - Una volta trentini, sempre trentini
sabato ore 12:00
Il territorio del Trentino è stato in passato luogo di grande emigrazione. Durante la prima e la seconda guerra mondiale gli abitanti del Trentino furono costretti ad abbandonare le loro abitazioni, emigrando in Boemia e in Brasile.
Soggetto Donna. Donne e religione
sabato ore 13:00
di Giuseppe Giannotti produttore esecutivo Sara Mariani - La puntata racconta il fenomeno del tarantismo, di origini pagane, assorbito poi dal cattolicesimo, studiato e documentato formidabilmente dall'etnologo Ernesto De Martino.
Mao, la gloria e il potere
sabato ore 15:00
di Daniela Ghezzi e Raffaello Uboldi - Una serie sulla Cina comunista negli anni di Mao Tse Tung (1981).
Stalingrado
sabato ore 16:00
Operazione San Pietro (film)
Alda Merini. Delirio amoroso
sabato ore 18:30
Nata a Milano il 21 marzo del 1931, e scomparsa a 78 anni il 1 novembre 2009, Alda Merini è stata tra le più grandi poetesse italiane. Costretta a condizioni di quasi indigenza nella sua casa nell'adorato quartiere dei Navigli, da fine anni '80 fino quasi alla sua morte la Merini è stata un vero e proprio personaggio televisivo, invitata in tanti talk show, all'inizio per raccontare la propria drammatica storia di vita, narrazione portata avanti sempre in punta di piedi, con grande intelligenza ed ironia, per poi invece per dire la sua su tanti argomenti della vita quotidiana. Alda Merini, pur se palesemente così diversa, riusciva a comunicare col pubblico televisivo: era divenuta la poetessa degli esclusi perché aveva vissuto sulla sua pelle la peggiore forma di esclusione sociale, la malattia mentale, e l'aveva vissuta in un periodo in cui certi temi erano considerati troppo scabrosi.
Viva la storia Il metodo scientifico, Galileo e Cesi
sabato ore 19:30
con Linda Stroppa, scritto da Fabio Pagani e Michele Imperio. Regia di Maurizio Carta. - Alcuni studenti, diversi in ogni puntata, sono stimolati dalla conduttrice Linda Stroppa, una sorta di viaggiatrice curiosa...
Passato e Presente
sabato ore 20:30 e domenica ore 9:00 e 14:20
Il 18 giugno 1989, la lista di Solidarnosc vince le prime elezioni semi-libere in Polonia dall’avvento del comunismo. È il primo risultato tangibile di una lunga battaglia in nome della democrazia compiuta da Lech Wałęsa e dal suo sindacato libero. Una pagina di storia che la professoressa Krystyna Jaworska e Paolo Mieli ricostruiscono a “Passato e Presente”, il programma di Rai Cultura in onda sabato 27 marzo alle 20.30 su Rai Storia. Poco più di un anno dopo Wałęsa è eletto presidente della repubblica, consacrazione del ruolo determinante svolto assieme a Papa Giovanni Paolo II nella trasformazione democratica del regime. Per la Polonia è l’inizio di un cammino che la porterà a entrare nella Nato e nell’Unione Europea.
Documentari d'autore
sabato ore 23:00 e domenica ore 10:40
Due scatole da scarpe di negativi fotografici 6x6, dimenticate in un vecchio armadio in soffitta per più di 50 anni e inaspettatamente ritrovate: un film che racconta di una guerra, della memoria che svanisce, di una sfida contro il tempo che passa. È “Due scatole dimenticate. Un viaggio in Vietnam”, firmato dalla grande documentarista recentemente scomparsa Cecilia Mangini e da Paolo Pisanelli, in onda sabato 27 marzo alle 22.45 su Rai Storia per il ciclo “Documentari d’autore”. Nel 1964-65 i registi Lino Del Fra e Cecilia Mangini hanno vissuto per 3 mesi nel Vietnam del Nord, in guerra con gli USA, per effettuare i sopralluoghi per un film documentario sulla lotta di quel popolo deciso a conquistare l’unità e l’indipendenza. Hanno esplorato gran parte del paese, ma a causa dei bombardamenti americani i due sono stati rimpatriati insieme a tutti gli stranieri residenti a Hanoi. Quelle bombe colpirono anche il loro film, che non è stato più realizzato. Ma Cecilia Mangini ha effettuato un grande reportage fotografico, in parte ancora inedito e quella guerra, quella resistenza, quel popolo in armi rivive attraverso foto, scritti, ricordi e vuoti di memoria.