L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Dall'antichità a oggi

DOMENICA 15/08/2021

Passato e Presente: Le elezioni del 1919

16 novembre 1919. Si svolgono le prime elezioni politiche dalla fine della guerra. Molte sono le novità, a partire dalla legge elettorale, non più uninominale ma proporzionale. Notevolmente aumentata la platea degli aventi diritto: tutti i cittadini maschi maggiorenni e, tra i minori, tutti quelli che hanno combattuto in guerra. Il professor Emilio Gentile, ospite di Paolo Mieli, approfondisce fatti e contesto di quell’anno cruciale della storia italiana a “Passato e Presente”, in onda domenica 15 agosto alle 20.30 su Rai Storia.

Il risultato dei seggi è dirompente. I socialisti raddoppiano i voti, il neonato partito popolare raccoglie un grande successo. Le formazioni liberali vedono dimezzati i propri voti, mentre i fasci di combattimento di Benito Mussolini - l’altra grande novità politica del momento - non riescono a eleggere neanche un candidato.

Binario Cinema: Quell’ultimo ponte

È il 1944, e a settembre, tre mesi dopo lo sbarco in Normandia, lo stato maggiore alleato decide di pianificare l’operazione "Market-Garden": 35.000 paracadutisti angloamericani vengono lanciati in Olanda col compito di impadronirsi di una serie di ponti sulla Mosa, sul Waal e sul Reno, e aprire un varco alle truppe alleate verso la Ruhr, cuore dell'industria bellica germanica. Ma non tutti i piani vanno a buon fine. E’ il film di Richard Attenborough “Quell’ultimo ponte” andrà in onda domenica 15 agosto alle 21.10 su Rai Storia per il ciclo “Binario Cinema”. Nel cast grandissimi nomi: Dirk Bogarde, James Caan, Michael Caine, Sean Connery, Elliott Gould, Gene Hackman, Anthony Hopkins, Hardy Krüger, Ryan O'Neal, Laurence Olivier, Maximilian Schell, Robert Redford, Liv Ullmann.

LUNEDI’ 16/08/2021

Le “Lotte contadine” di Giorgio Bocca. Il brigantaggio pt.1

A dieci anni dalla scomparsa di Giorgio Bocca, Rai Storia rende omaggio al grande giornalista, riproponendo il ciclo di indagine storica "Un secolo di lotte contadine in Italia" in 7 puntate, in onda da lunedì 16 agosto alle 19.30. In questo programma, tra i pochissimi realizzati in televisione da Bocca, la civiltà contadina viene raccontata e ricostruita dall'unità d'Italia all'esodo dalle campagne nel dopoguerra, passando per la Grande Guerra e la Resistenza. Fu realizzata e trasmessa nel 1970, a cura di Giorgio Bocca e con la consulenza Gabriele De Rosa. Nella prima puntata in primo piano il fenomeno del brigantaggio del periodo postunitario nato a seguito di una grave crisi economica che il nuovo governo decise di contrastare emanando leggi peggiorative per la classe contadina del sud Italia. Bocca analizza le motivazioni storiche sociali ed economiche del brigantaggio, la reazione dello stato, e la disapprovazione dello stesso Garibaldi che si dimise dal ruolo di deputato.

A “Passato e Presente” i Guelfi e i Ghibellini tra papa e imperatore

La classificazione in guelfi e ghibellini nasce in Germania nel XII secolo, all’epoca dell’elezione del successore di Enrico V sul trono del Sacro Romano Impero. Indica la distinzione tra la fazione dei sostenitori del Papa (guelfi), da una parte, e quella dei sostenitori dell’imperatore (ghibellini) dall’altra. La contrapposizione rimarrà anche in seguito, ma gli schieramenti si cristallizzeranno sul diverso modo di intendere i rapporti con la Chiesa di Roma e di gestire l’autonomia germanica. I Guelfi e i Ghibellini sono al centro di “Passato e Presente”, in onda lunedì 16 agosto alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. In studio, ospite di Paolo Mieli, la professoressa Chiara Mercuri.

La dinamica tra guelfi e ghibellini si sviluppa anche nell’Italia dei comuni, dove si innesta in situazioni di conflitto locale per la gestione del potere, che culminano in feroci scontri. Sebbene con tratti autonomi, la distinzione originaria tra un partito favorevole all’Imperatore e l’altro a sostegno del potere temporale del Pontefice sopravvive.

Cronache dall’antichità. Dal Mito alla Storia. La fondazione di Roma e la fine degli Etruschi

La cronaca della giornata che ha visto la nascita di Roma, il 21 aprile del 753 avanti Cristo. La racconta Cristoforo Gorno in “Cronache dall’antichità. Dal Mito alla Storia” in onda lunedì 16 agosto alle 21.10 su Rai Storia. La ricostruzione di quel giorno è accompagnata da un'indagine sulle realtà storiche nascoste nella leggenda di Romolo e Remo, i principi gemelli allattati dalla lupa.

Obiettivo, inoltre, sulla fine di due città etrusche Vulci e Volsinii, l’attuale Orvieto, che sono le ultime sacche di resistenza all’avanzata di Roma. Dopo la loro caduta il mondo etrusco perde definitivamente la propria autonomia. Oltre alla cronaca pura dei fatti, la puntata esamina la lunga rivalità tra etruschi e romani, i legami tra le due culture, rappresentati nei cicli di affreschi della tomba Francois a Vulci.

Italia. Viaggio nella bellezza. Sulle tracce del patrimonio. Le ragioni della tutela

Una eredità culturale di civiltà, arte, storia e bellezza ricopre il nostro territorio, un patrimonio giunto a noi quasi inalterato fino alla Seconda guerra mondiale. Ma la rapida ricostruzione del dopoguerra avviene senza regole e norme legislative di tutela adeguate. Il territorio italiano è preda della speculazione edilizia, dell’incuria, della negazione delle sue ricchezze culturali e paesaggistiche. Dalla metà degli anni ’50, però, nascono associazioni in difesa del patrimonio come Italia Nostra e poi il Fai, il loro contributo sensibilizza l'opinione pubblica e affianca lo Stato sui problemi della salvaguardia. Nasce una nuova consapevolezza che porterà dopo lunghe complesse vicende, anche parlamentari, alla creazione del Ministero dei Beni culturali. “Italia, Viaggio nella bellezza”, in onda lunedì 16 agosto alle ore 22.10 su Rai Storia, attraverso i filmati dell'archivio delle Teche Rai, racconta le battaglie per la salvaguardia e il recupero di quattro luoghi abbandonati per lunghi anni all'incuria come la Reggia della Venaria reale, la Certosa di Padula, la torre di Torba e le architetture della Palermo arabo-normanna. Oggi meravigliose testimonianze della nostra storia culturale e artistica riconosciute dal Patrimonio Mondiale dell'Unesco. Tra gli interventi: Carlo Mario Tosco, Ordinario di Storia della Architettura, Politecnico di Torino; Alberto Saibene, Storico della cultura italiana del XX secolo; Paola Zini, Presidente Reggia Venaria Reale, Giardini e Castello della Mandria; Marco Magnifico, Vicepresidente FAI; Pietro Longo, giornalista, storico dell'arte e presidente onorario di Italia Nostra Palermo.

MARTEDI’ 17/08/2021

A “Passato e Presente” la storia di Reza Pahlavi e Soraya: una favola triste

Diventato Scià dell’Iran a poco più di vent’anni, Mohammad Reza Pahlavi ha già un primo matrimonio alle spalle quando, il 12 febbraio 1951, sposa la diciannovenne Soraya Esfandiari Bakhtiari, bella e blasonata, appartenente ad una delle più importanti famiglie dell’aristocrazia del paese. Avvolte in un’atmosfera da Mille e una notte, le nozze dello Scià di Persia sono uno degli eventi più amati dalla stampa dell’epoca. Seguiranno anni intensi, sia per la coppia, che per la storia dell’Iran, fino all’epilogo che ha appassionato i rotocalchi di tutto il mondo. Nella primavera 1958 lo Scià, addolorato, è costretto ad annunciare la fine della sua unione con la bella e sfortunata Soraya, che non è riuscita a dargli l’erede maschio che assicuri continuità alla casata. Una favola triste che Paolo Mieli racconta insieme al professor Franco Cardini a “Passato e Presente”, in onda martedì 17 agosto alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia.

1919 – 1922. Cento anni dopo. La marcia su Roma

Un evento destinato a cambiare la storia d’Italia: la marcia su Roma. La ricostruisce - attraverso diari, memorie fotografiche private e storie personali - “1919-1922. Cento anni dopo”, in onda martedì 17 agosto alle 21.10 su Rai Storia. Dopo la fine dello sciopero legalitario che nell’estate del ’22 ha sancito la sconfitta delle sinistre e si è concluso con l’occupazione di Palazzo Marino, la sede del consiglio comunale di Milano, il fascismo è ormai padrone assoluto delle piazze e dell’iniziativa politica. È in questo momento che Mussolini e i suoi più stretti collaboratori iniziano a pianificare una Marcia su Roma delle squadre fasciste per impadronirsi del potere. Viene costituito un Quadrumvirato, composto da Michele Bianchi, Cesare Maria De Vecchi, Italo Balbo e Emilio De Bono. Il 28 ottobre inizia la Marcia. Mussolini tiene nascoste le sue carte, facendo tramontare ogni ipotesi di governo, fino a quando, dopo che il re si è rifiutato di firmare il decreto di Stato d’assedio, non resta che un’opzione praticabile. È così che nasce il primo governo Mussolini, destinato presto a trasformare l’Italia in una dittatura a partito unico.

La bussola e la clessidra” La battaglia di Stalingrado

La battaglia di Stalingrado – tra agosto 1942 e febbraio 1943 - fu uno scontro davvero determinante per l'esito della Seconda guerra mondiale? I sovietici ricevettero aiuti dagli statunitensi? Che ruolo ebbero i cecchini? Quali erano le condizioni di vita dei due eserciti?  Domande attraverso le quali – rispondendo ai telespettatori - il professor Alessandro Barbero ricostruisce uno degli episodi bellici più celebri in “La bussola e la clessidra”, in onda martedì 17 agosto alle 22.10 su Rai Storia.

MERCOLEDI’ 18/08/2021

“Passato e Presente” Italiani giusti tra le nazioni

Al primo gennaio 2019, gli italiani “Giusti tra le nazioni” riconosciuti da Yad Vashem, il grande memoriale dell’Olocausto dello stato di Israele, sono 714 su un totale di 27,362 sparsi tra 51 Paesi di tutto il mondo. Ma chi sono i non ebrei italiani che hanno rischiato la propria vita per salvare gli ebrei dalla Shoah, compiendo imprese eroiche tali da essere riconosciute dalla Suprema corte israeliana e essere insigniti del titolo di “Giusti”? Hanno agito individualmente o all’interno di reti più estese e organizzate? Sono le domande alle quali la professoressa Anna Foa, il professor Bruno Maida e Paolo Mieli rispondono a “Passato e Presente”, in onda mercoledì 18 agosto alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. Secondo le stime più aggiornate, gli ebrei presenti in Italia nel settembre 1943, il periodo in cui ha inizio la Shoah nel nostro Paese, sono 38.994, di cui 33.452 italiani e 5542 stranieri. Di contro ai 7.172 deportati, morti o sopravvissuti, 31.822 ebrei, fra italiani e stranieri, non subiscono né arresti né deportazioni. Malgrado le persecuzioni gli scampati, fra gli ebrei presenti in Italia, risultano quindi più dell’80 per cento. Una percentuale elevata rispetto a molti Paesi d'Europa, che non può essere ricondotta alla sola opera di salvataggio compiuta dai Giusti italiani.

Storie della TV “Non di solo calcio”

Dall’epica all’intrattenimento, il racconto sportivo è stato sempre uno dei capisaldi dell’offerta televisiva. Un viaggio attraverso i volti più noti del piccolo schermo, che hanno legato il proprio volto e la propria voce a distinte epoche della storia della tv, ed a momenti topici della storia dello sport in Italia. Con la consulenza di Aldo Grasso, prosegue il racconto della storia della televisione “Storie della tv” in onda mercoledì 18 agosto alle 21.10 su Rai Storia.

Per la Televisione, lo sport è stato un formidabile spazio per sperimentare nuove tecnologie e nuovi linguaggi. I collegamenti in euro e mondovisione, il colore e la realtà aumentata, le tecniche di ripresa sempre più spettacolari e ardite, la moviola per analizzare le immagini delle azioni più discusse. Possiamo raccontare questo percorso in tre fasi.

Nella prima, la tv si limita a riprendere l’evento ed è rispettosa di ciò che accade. Nella seconda, è momento della “negoziazione”, in cui lo sport si deve adattare alla tv che riprende. C’è poi la terza fase in cui la televisione tenta di riscrivere lo sport, e se ne appropria. Al servizio dello spettacolo più popolare e più seguito, si sono susseguiti generazioni di cronisti Rai, la maggior parte dei quali svezzati dall’esperienza del racconto delle Olimpiadi di Roma del 1960. Ogni disciplina sportiva aveva il suo cronista specializzato, come Giubilo per l’ippica e Rosi per il Pugilato. Un rosario di nomi leggendario, che passa anche da professionalità come Sergio Zavoli, Sandro Ciotti, Adriano De Zan, Nando Martellini.La Domenica sportiva era già nata l’11 ottobre 1953, tre mesi prima dell’avvio delle trasmissioni, e conquisterà presto il cuore dei telespettatori. Fino al 1965, sarà solo servizi e risultati della giornata, poi con Enzo Tortora diventerà un genere televisivo, che vedrà in conduzione alcuni dei maggiori narratori di sport in Italia, e apparire in tv molti personaggi del mondo della cultura, tra cui anche i decani della carta stampata, come Gianni Brera. Dal 1970, va in onda Novantesimo minuto, invenzione di Paolo Valenti e Maurizio Barendson, che avrà una vita del tutto particolare dentro Domenica In, dal ’76, e che diventerà “la messa cantata” degli appassionati, un appuntamento fisso per generazioni di telespettatori. Lentamente, il racconto sportivo cambia volto, e attraversa le trasformazioni portate da personaggi poliedrici come Beppe Viola, o vulcanici come Aldo Biscardi, il primo a fare il salto nell’intrattenimento col suo Processo del Lunedi, che apre la scena allo sport come talk, fino ad arrivare allo sport inglobato nel varietà da “Quelli che il calcio” in avanti.

La guerra segreta. L’uomo della Gestapo

Nel 1943 Stalin è alle strette ad Est, e occorre allentare la pressione delle truppe nemiche creando un diversivo ad ovest: nasce così, l’operazione Cockade. La sezione francese dello Special Operation Group (la F Section) e la resistenza francese portano avanti diverse azioni di sabotaggio. Tra gli uomini impegnati in questa rischiosa operazione, che consisteva nel far credere ai tedeschi un imminente attacco in Francia, c’è Henri Dericour, protagonista di “La guerra segreta”, in onda mercoledì 18 agosto alle 22.10 su Rai Storia.

Dopo aver fatto parte dell’Aeronautica francese, Dericour lavora contemporaneamente per gli inglesi dell’Mi6, per lo Special Operation Group e per i tedeschi, incarnando alla perfezione il ruolo di agente segreto doppiogiochista, anzi di “triplo agente”. Dericourt rimarrà ucciso in un misterioso incidente aereo in Laos, nel 1962.

GIOVEDI’ 19/08/2021

“Passato e Presente” Augusto, princeps dell’impero

“A diciannove anni, a mie spese, ho arruolato un esercito con il quale ho liberato la Repubblica oppressa dal dominio dei faziosi”, così inizia il testo delle “Res Gestae Divi Augusti”, l'opera scritta da Ottaviano Augusto durante la sua lunga vita: il suo testamento politico, ma anche l'arma della sua propaganda. Augusto, princeps dell’impero, è al centro dell’approfondimento del professor Umberto Roberto e di Paolo Mieli a “Passato e Presente”, in onda giovedì 19 agosto alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. Il giovane Gaio Ottavio è pronipote di Giulio Cesare e, dopo il brutale assassinio dello zio, è designato dal testamento del medesimo come figlio adottivo e principale erede del suo patrimonio. Prende il nome di Ottaviano e, dopo una lunga serie di sanguinose lotte politiche, che si conclude con la vittoria ad Azio contro Antonio e Cleopatra, riesce a porre fine ai conflitti interni che da oltre un secolo assillano Roma. Augusto stesso esalterà la pace la prosperità del suo governo con un grande monumento: l’ara pacis augustae.

a.C.d.C. Gutenberg. La rivoluzione della stampa

Johannes Gutenberg e la nascita della stampa moderna. Con la consueta introduzione del professor Alessandro Barbero, “a.C.d.C.” - in onda giovedì 19 agosto alle 21.10 su Rai Storia - racconta l’avventura tecnologica e imprenditoriale di un uomo che con la sua invenzione ha cambiato il mondo. L’orafo e imprenditore tedesco Johannes Gutenberg ha impegnato tutte le sue risorse e la sua rete di contatti per realizzare un’invenzione rivoluzionaria: la stampa con caratteri tipografici mobili, singole lettere componibili in parole, frasi, righe e pagine. Il contributo di storici del libro e dell’editoria, gli archivi giudiziari e notarili, e l’analisi dei primissimi libri stampati con la nuova tecnica hanno permesso di ricostruire i momenti più significativi della vita di Gutenberg, un uomo tenace ed intraprendente, ricercatore dedicato e scaltro affarista, capace non solo di concepire un intero processo industriale ma anche di trovare soci, finanziamenti e formule commerciali innovative per lo sviluppo della sua rivoluzionaria invenzione.

Maria Teresa, la “suocera” d’Europa. Una sovrana illuminata

Una donna sul trono di una delle più antiche dinastie europee, una sovrana - e madre di sedici figli - al centro della storia politica europea: Maria Teresa D’Asburgo. A lei è dedicato “a.C.d.C”, in onda giovedì 19 agosto alle ore 22.10 su Rai Storia. All’età di 23 anni Maria Teresa d’Asburgo eredita la corona d’Austria. Suo padre Carlo VI, reggente del Sacro Romano Impero, ha introdotto la ‘Prammatica Sanzione’, che stabilisce – in mancanza di un erede maschio – il diritto di successione anche alla prima figlia femmina dell’imperatore. In quarant’anni di regno Maria Teresa d’Austria si dimostra una figura politica d’eccezione: sovrana illuminata e riformatrice, diplomatica scaltra e preparata. Con l’introduzione del prof. Alessandro Barbero, la biografia di una delle creatrici dello Stato Moderno, di una sovrana determinata ma anche di una donna appassionata e sensibile, alla luce della corrispondenza recentemente scoperta con la sua dama di compagnia Contessa Enzenberg. 

VENERDI’ 20/08/2021

Passato e Presente. FEB la forza di spedizione brasiliana

Paese dichiaratamente neutrale, il Brasile del dittatore Getulio Vargas, entra sorprendentemente nel Secondo conflitto mondiale il 22 agosto 1942, dichiarando guerra a Germania e Italia. La decisione arriva dopo che gli Stati Uniti gli hanno offerto massicci aiuti economici per impiantare nel nord-est del paese le basi aeree di supporto alla guerra tra navi alleate e sottomarini tedeschi nell’Atlantico. Viene allora formata la FEB, la Forza di spedizione brasiliana, che entra in azione nel 1944, quando viene inviata in Italia a combattere sulla Linea Gotica. A raccontarci le sue imprese il professor Massimo De Giuseppe e Paolo Mieli nell’appuntamento con Passato e presente in onda venerdì 20 agosto alle 13:15 su Rai3 e alle 20:30 su Rai Storia. Malgrado la scarsa preparazione e la penuria di attrezzature e armamenti, i soldati brasiliani si distinguono vincendo alcune importanti battaglie nell’Appennino tosco-emiliano. Ancora oggi a Massarosa, Camaiore, Montese, Monte Castello, monumenti e lapidi ne testimoniano il passaggio. Tra gli abitanti è rimasta viva la memoria di quei soldati allegri e simpatici, venuti da lontano a dare il loro contributo alla liberazione dell’Italia.

“Inferno nei mari” La vendetta americana

Nel gennaio del 1943. La forza sottomarina americana fatica a ottenere successi nel Pacifico meridionale. Dudley "Mush" Morton, comandante dell'USS Wahoo, si prepara a ribaltare il risultato. Il nuovo comandante decide di affrontare un intero convoglio. Se ci riuscirà, sarà il primo comandante di sottomarini americano a ottenere un tale risultato. Lo racconta “Inferno nei mari”, in onda venerdì 20 agosto alle 21.10 su Rai Storia. La – basata sul gioco invisibile della guerra dei mari - ripercorre tutti gli eventi drammatici e le battaglie delle squadre sottomarine della Seconda guerra mondiale.

’14-’18: la Grande Guerra cento anni dopo. Cosa è stata Caporetto

L’episodio più triste per gli italiani nella Grande Guerra: la disfatta di Caporetto, una tragedia che porta l’esercito a un passo dalla sconfitta e che conta 40 mila tra morti e feriti, 300 mila prigionieri e oltre 400 mila civili in fuga dal Friuli e dal Veneto per sfuggire all’occupazione del nemico. A raccontarla è “’14-’18. La Grande Guerra 100 anni dopo” la serie prodotta da Rai Storia e presentata da Paolo Mieli con la conduzione di Carlo Lucarelli e la consulenza storica di Antonio Gibelli e Mario Isnenghi, in onda venerdì 20 agosto alle 22.10 su Rai Storia. Caporetto segna anche un punto di svolta: cambiano la percezione della guerra, la natura del conflitto e l'opinione di intellettuali e gente comune. Cade il governo e finisce l’era Cadorna. L’Italia è arrivata a un soffio dalla capitolazione, ma trova la forza di ricostruire il proprio esercito e riprendere l’offensiva proprio sulla linea del Piave, sotto il comando del generale Armando Diaz.

SABATO 21/08/2021

Passato e Presente. Churchill e il suo Re

Dal 1874, anno della nascita, al 1965, quando muore colpito da un ictus: una vita al servizio dell’Inghilterra. È quella di Winston Churchill, che il professor Mauro Canali e Paolo Mieli rileggono a “Passato e Presente”, il programma di Rai Cultura in onda sabato 21 agosto alle 20.30 su Rai Storia.

Padre parlamentare conservatore, madre americana e figlia del proprietario del New York Times, il giovane Churchill entra in Parlamento nel 1900, dando vita a una carriera politica che passa attraverso due guerre e innumerevoli colpi di scena. Trionfatore della Seconda guerra mondiale, protagonista della Guerra Fredda, nel 1953, per volere della regina Elisabetta, viene insignito dell’Ordine della Giarrettiera e riceve inoltre il Premio Nobel per la Letteratura. Ma il suo cuore comincia ad accusare i primi colpi. Nel 1955, minato nel fisico, Churchill si dimette. La regina gli offre il titolo di Duca, ma Churchill preferisce rimanere alla Camera dei Comuni, dove resta come parlamentare fino al 1964. Alla sua morte, un anno dopo, la regina gli concede l’onore dei funerali di Stato, che non veniva concesso a un “commoner” da oltre un secolo

Cinema Italia. Tempo di villeggiatura

Le vite di alcuni villeggianti si incrociano in un albergo situato in un paesino poco distante da Roma. E’ il film di Antonio Racioppi “Tempo di villeggiatura”, in onda sabato 21 agosto alle 21.10 su Rai Storia per il ciclo “Cinema Italia”. Nella pellicola viene rappresentata l’umanità più varia: dalla signora Dolores che si lascia tentare da un’avventura sentimentale in assenza del marito, allo studente di medicina che nasconde di essere figlio del capocameriere, allo scapolo attempato che si invaghisce di una signorina sua coetanea. Nel cast, Vittorio De Sica, Giovanna Ralli, Abbe Lane, Marisa Merlini, Maurizio Arena, Nino Manfredi, Memmo Carotenuto.

Documentari d’autore. Redemption song

Cissoko è un profugo di guerra che arriva in Italia e prova in prima persona l'estrema precarietà di quelli che fuggono in Europa con il miraggio di una vita migliore. Decide, così, di filmare i risvolti poco allettanti del mondo occidentale in crisi in cui spesso le condizioni dei suoi fratelli sono vicine alla schiavitù. Una storia che Cristina Mantis racconta in “Redemption song”, in onda in prima visione sabato 21 agosto alle 22:45 su Rai Storia per il ciclo “Documentari d’autore”. Il ritorno di Cissoko in Africa, in Guinea, per proiettare le immagini che ha girato, nelle scuole e nei villaggi, sarà un costante invito alla cessazione dei conflitti interni. Virtualmente accompagnato nel suo viaggio da artisti che rafforzano il sound emotivo e dal ricordo di Thomas Sankara, dal Senegal dell'Ile de Gorée, l'isola della tratta, Cissoko parte per il Brasile, a rendere omaggio ai discendenti degli schiavi che continuano a lottare per i propri diritti e a mantenere vive le loro origini africane, grazie alla loro unione.


 

 

 
 
 

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