L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Storie di Natale

DOMENICA 19/12/2021

Domenica con… il Natale

Il Natale com’era, in particolare quello dei volti e delle voci del piccolo schermo. E un omaggio a Marcello Mastroianni, a 25 anni dalla scomparsa: è una “Domenica Con” speciale quella che Rai Cultura propone domenica 19 dicembre dalle 14 alle 24 su Rai Storia, nello spazio curato da Enrico Salvatori e Giovanni Paolo Fontana. Si comincia nel pomeriggio con il “Natale della Televisione” per poi passare dalle 21.10 a Marcello Mastroianni, con le sue incursioni televisive dagli anni ‘50 agli anni ‘80, il documentario del 1965 di Antonello Branca “Marcello Mastroianni, un Casanova dei nostri tempi”, e il capolavoro di Federico Fellini “Ginger e Fred”, che lo vede protagonista con Giulietta Masina. Ad aprire la “Domenica Con” è il balletto natalizio di “Canzonissima 1968” con Mina, seguito da "L’acciaio di Natale", un doc del 1968 sulla Messa di Paolo VI alle acciaierie di Taranto. Subito dopo, un passo indietro nel tempo, alla scoperta degli auguri di Natale della neonata Tv degli anni 50: da "Buon Natale ovunque tu sia" con Piero Angela agli auguri di Gina Lollobrigida, da quelli “fiorentini” di Giorgio La Pira e Giorgio Albertazzi a quelli di Aldo Fabrizi. C’è poi il Natale “culinario” dei "Cibi Genuini" di Mario Soldati, mentre tra gli altri protagonisti ci sono Mario Riva, il Quartetto Cetra, Sergio Zavoli, le candid camera natalizie di Nanni Loy, le lettere dei telespettatori lette da Corrado, le “perturbazioni natalizie” del colonnello Bernacca, le “Canzonissime” degli anni ’70 con Corrado, Raffaella Carrà, Pippo Baudo, Loretta Goggi, Mita Medici, “Di nuovo tante scuse” con Vianello e Mondaini, “Domenica In” e “L’altra domenica”. Non mancano due documentari del 1964 sul viaggio di Paolo VI in Terra Santa, il “Natale a Casa Maigret” con Gino Cervi, un omaggio ad Alberto Sordi e un doc in tema firmato Gregoretti. A chiudere il percorso natalizio un momento di riflessione sull’attentato dinamitardo al rapido 904, la sera del 23 dicembre 1984 vicino a Bologna. Dalle 21.10, l'omaggio a Marcello Mastroianni, a partire da un’intervista per “L'altra domenica” piena di auspici per il cinema italiano e per le festività del 1977. A seguire “Marcello Mastroianni: un divo in tv”: le incursioni televisive dal Musichiere 1958 a Canzonissima 1971, intervallate da una celebre intervista del 1988 di Enzo Biagi. Alle 21.45, poi il doc “Marcello Mastroianni, un Casanova dei nostri tempi”, un ritratto dell’uomo, dell’attore e del divo all’apice di una sfolgorante carriera cinematografica, raccontato da Antonello Branca nel 1965, e alle 22.35 il capolavoro di Federico Fellini “Ginger e Fred”, ambientato nel dietro le quinte di un grande show natalizio di una TV privata.

LUNEDI’ 20/12/2021

Passato e Presente Titanic

Da oltre un secolo il naufragio del Titanic viene ricordato non solo come uno dei più gravi disastri navali mai avvenuti, ma come la vicenda simbolo della fine di un’epoca. Una vicenda ripercorsa da Paolo Mieli e dalla professoressa Fiamma Lussana in “Passato e Presente”, in onda lunedì 20 dicembre alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. La nave “inaffondabile”, la più grande, la più moderna e la più sicura mai costruita, affondò al suo primo viaggio urtando contro un iceberg, e condannando a morte centinaia di persone nelle acque gelide dell'Atlantico Settentrionale. Tutto l’ottimismo e l’ingenua fiducia che gli uomini della bella époque avevano riposto nella scienza, nella tecnica e nel progresso umano sembrarono andare a picco assieme allo scafo del Titanic.

Italia, Viaggio nella bellezza. Lo scoglio del gigante: Procida, capitale della cultura 2022

Un'isola che nei secoli ha cercato e infine trovato una propria identità precisa, così diversa da quelle della vicina Ischia, di Capri e delle altre rinomate località del golfo di Napoli. E’ Procida, Capitale italiana della Cultura per il 2022, protagonista di “Italia, viaggio nella bellezza”, in onda lunedì 20 dicembre alle 21.10 su Rai Storia. La puntata, scritta da Mario Sagna e diretta da Marzia Marzolla, ospita gli interventi degli storici Annunziata Berrino, Salvatore Di Liello, Luigi Mascilli Migliorini, Raffaella Salvemini e degli scrittori Giulia D'Argenio e Luigi Primario.

Sulle origini di Procida - che ha ispirato artisti e scrittori come Elsa Morante e Alphonse De La Martine - si può disquisire citando Ulisse ed Enea, gli inferi e le formidabili battaglie tra gli déi dell'Olimpo e i Giganti, finendo ad ammirare le bocche dei vulcani che l'hanno proiettata fuori dal mare, ma la storia “accertata” dell’isola riporta in un mondo di pirati ottomani, di corti sfarzose, di cardinali e re, ma anche di rivoluzionari e detenuti. Un susseguirsi di eventi che avviene, dal 1500 in poi, all'ombra del Palazzo D'Avalos, residenza rinascimentale e gioiello architettonico, in seguito, per più di un secolo, adibito a carcere.

Ma Procida è anche l'isola in cui l'arte della navigazione è arrivata a livelli d'eccellenza, determinandone la prosperità e un ordinamento sociale in cui le donne, per le continue e lunghe assenze dei mariti, ricoprivano già nel 1800 un ruolo inusualmente ampio per l'epoca.

Speciali Storia. Repubblica Romana 1849: un romanzo d'avventura

Sono Giuseppe Mazzini, Giuseppe e Anita Garibaldi, Cristina di Belgioioso, Luciano Manara, Goffredo Mameli e migliaia di studenti e volontari giovanissimi i protagonisti che accorsero a Roma nella primavera del 1849 in difesa di quell’assemblea costituente che sognava la creazione di una repubblica democratica. La seconda e ultima parte de “La Repubblica Romana 1849. Un romanzo d’avventura”, documentario di Cristoforo Gorno e Sergio Leszczynski, con la regia di Luigi Montebello e Graziano Conversano, in onda lunedì 20 dicembre alle 22.10 su Rai Storia, si concentra sui principali accadimenti che si susseguirono dal 30 aprile in poi, mostrando la strenua lotta in difesa di Roma, fino al ritorno del Papa. Elemento distintivo del programma, la conduzione di Cristoforo Gorno che guida il telespettatore alla scoperta dei luoghi della battaglia e del potere, narrando gli eventi con un rigoroso rispetto dei dettami della cronaca e delle fonti letterarie e iconografiche. Senza dimenticare i preziosi tableau vivant che raccontano da vicino i personaggi della storia e le dichiarazioni dei protagonisti estratte dai resoconti dei loro contemporanei.

MARTEDI’ 21/12/2021

Passato e Presente. Il presidente Leone con il prof. Agostino Giovagnoli

La vicenda politica di Giovanni Leone è tra le più significative della storia della Repubblica. Studioso di diritto e avvocato brillante, oltre che segretario della DC napoletana, Leone viene eletto deputato nel 1946 e partecipa attivamente ai lavori dell’Assemblea Costituente. Un protagonista della vita politica italiana raccontato dal professor Agostino Giovagnoli e Paolo Mieli a “Passato e Presente”, in onda martedì 21 dicembre alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia.

Fuori dai giochi delle correnti di partito, abile mediatore, Leone diventa l’uomo a cui ricorrere nei momenti più difficili della contesa politica. Presidente della Camera per tre volte consecutive, senatore a vita, in due occasioni alla guida del Governo, nel 1971 Leone viene eletto Presidente della Repubblica al termine di una lunga estenuante votazione. Il settennato di Giovanni Leone, tra i più intensi e drammatici della storia repubblicana, si conclude poco prima della scadenza naturale con le sue dimissioni, indotte da una serie di accuse che in seguito si riveleranno del tutto infondate.

Speciali Storia. La battaglia di Verdun (febbraio-dicembre 1916)

Un documentario con immagini d’epoca di grande impatto consente al professor Barbero di analizzare le cause e lo svolgimento di uno dei più sanguinosi scontri della Prima guerra mondiale: la battaglia di Verdun, tra il febbraio e il dicembre del 1916. Lo Speciale in onda martedì 21 dicembre alle 21.10 su Rai Storia, ricostruisce quello scontro che è entrato nella mitologia nazionale francese come sinonimo di forza, eroismo, sacrificio e resistenza, ma che fece registrare anche

il macabro record della maggior densità di morti per metro quadro.

Francesco Morosini, il Peloponnesiaco. Il Doge condottiero

Un personaggio straordinario in un secolo, il Seicento, molto delicato per la storia di Venezia. Alla figura di Francesco Morosini - abile uomo di guerra che seppe far recitare a Venezia per l'ultima volta un ruolo da protagonista sulla scena Europea, confrontandosi a più riprese contro i turchi, a Candia (Cipro) e successivamente nella guerra di Morea (Peloponneso) - è dedicato il doc “Francesco Morosini, il Peloponnesiaco” di Davide Savelli, regia di Agostino Pozzi e Matteo Berdini, in onda il 21 dicembre alle 22.10 su Rai Storia. Attraverso le interviste a storici ed esperti militari, e al prezioso ciclo pittorico di 48 tele, realizzato per ornare la residenza di famiglia, si ricostruiscono le gesta del doge e grande condottiero, immergendosi nei diversi aspetti del modo di intendere e condurre la guerra nel ‘600: le conoscenze teoriche e pratiche che appartengono all’arte militare, i combattimenti navali, le operazioni di assedio di città e fortezze. Hanno partecipato il Gen. C.A. Bruno Buratti, Comandante Interregionale dell'Italia Nord Orientale della Guardia di Finanza, il Contrammiraglio Andrea Romani, Comandante dell’Istituto di Studi Militari Marittimi e del Presidio Marina Militare di Venezia, Gherardo Ortalli, storico, Università Ca’ Foscari, Venezia, Giuseppe Gullino, Storico, Università di Padova, Alessandro Marzo Magno, Giornalista, saggista e divulgatore.

MERCOLEDI’ 22/12/2021

Passato e Presente. I grandi giornalisti italiani del '900

Gli esordi, le parabole professionali e i controversi rapporti con il fascismo di tre tra i più grandi giornalisti del Novecento italiano: Leo Longanesi, Giovanni Ansaldo e Indro Montanelli. Li racconta Paolo Mieli in “Passato e Presente”, in onda mercoledì 22 dicembre alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia.

Longanesi, talento precoce, fondatore a soli 21 anni di un giornale di grande successo come "l'Italiano", poi di "Omnibus" - considerato il "padre" di tutti i grandi settimanali italiani - è stato un giornalista vicino al fascismo, pur con modalità particolari visto il suo spiccato senso critico e la sua ironia. Anche Giovanni Ansaldo sarà vicino al fascismo, ma solo in una seconda fase della sua carriera: nella prima, a partire dagli anni '20, criticherà aspramente Mussolini, fino a subire il confino a Lipari. Travagliato anche il rapporto di Indro Montanelli con il fascismo: agli esordi della sua lunga carriera, il giornalista di Fucecchio segue le truppe italiane su tutti i fronti, dall'Etiopia alla Spagna, dove però scrive cronache sgradite al regime. Sarà Bottai a rilanciarlo consentendogli di raccontare per il Corriere alcune delle pagine più importanti e drammatiche della Seconda Guerra Mondiale italiana.

Storie della tv. Domenica è sempre domenica

Le trasmissioni che hanno animato il pomeriggio festivo: le rievoca “Storie della Tv”, il programma di Rai Cultura con la consulenza e la partecipazione di Aldo Grasso, in onda mercoledì 22 dicembre alle 21.10 su Rai Storia.

Dalla Tt dei ragazzi dei primi anni si passa al "Settevoci" con Pippo Baudo, poi agli show con i nuovi comici, da Paolo Villaggio a Cochi e Renato, fino al contenitore di Rai1, la sempiterna "Domenica In", iniziata nel 1976 in concorrenza de "L'altra domenica", Non manca "Blitz", e infine di "Quelli che...il calcio", perfetta sintesi di sport e spettacolo, i due elementi della domenica pomeriggio.

Speciali Storia. I Kennedy: segreti di famiglia

Il popolo americano ripone la propria fiducia nella Casa Bianca e in John Fitzgerald Kennedy. Ma, dal momento della sua elezione, inizia una serie disastri politici, dallo scandalo della presunta relazione con Marilyn Monroe (come dimenticare quel “Happy birthday Mr. President” che mette profondamente in imbarazzo Jackie) alle lotte per i diritti civili che infiammano il Sud del Paese. Temi al centro del nuovo appuntamento con “I Kennedy”, la serie narrata da Martin Sheen, prodotta da Cnn e distribuita da Bbc, in onda mercoledì 22 dicembre alle 22.10 su Rai Storia. Tutto questo accade nel momento in cui la scena mondiale è dominata dalla preoccupazione per l’escalation verso un nuovo conflitto mondiale. Mai come ora la sopravvivenza della presidenza Kennedy dipende dagli sforzi di tutta la famiglia.

GIOVEDI’ 23/12/2021

Passato e Presente I Papi postconciliari

Le figure di tre Papi, ai quali è toccato il compito di guidare la Chiesa dopo il Concilio Vaticano II. Le analizza Paolo Mieli a “Passato e Presente”, in onda giovedì 23 dicembre alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia.

Paolo VI è il pontefice che conclude i lavori del Concilio, voluto e iniziato dal suo predecessore Giovanni XXIII, e deve garantire l'unità della Chiesa, dilaniata dalle tensioni degli anni postconciliari e dai contrasti interni tra innovatori e conservatori. Papa Montini è anche il primo Papa a viaggiare fuori dall'Italia e a portare la sua azione pastorale nei cinque continenti. Nel 1978 gli succede Papa Luciani, l'ultimo Papa italiano, il cui pontificato dura un solo mese. In questo breve lasso di tempo Giovanni Paolo I si muove all'insegna dell'umiltà e della sobrietà. La sua morte, improvvisa e misteriosa, lascia il mondo nello sconcerto. Karol Woytila è il Papa "che viene da lontano", dalla Polonia, da quel mondo comunista al cui crollo egli stesso, in larga misura, contribuirà. Un Papa con grandi doti comunicative, che diventerà popolarissimo, anche tra i giovani, e che durante il suo lungo pontificato darà forte impulso al dialogo interreligioso.

a.C.d.C. Torre Eiffel. Storia di una scommessa incredibile

La storia del monumento più famoso di Parigi, conosciuto in tutto il mondo come simbolo della città stessa e della Francia, realizzato per l’esposizione universale del 1889. La racconta il professor Alessandro Barbero in “a.C.d.C.”, in onda giovedì 23 dicembre alle 21.10 su Rai Storia.

In primo piano, la sfida tecnica ed umana dell’ingegnere Gustave Eiffel nella Parigi della Belle Époque per erigere nel cuore della città una rivoluzionaria, gigantesca torre metallica: la battaglia di un uomo per realizzare il suo sogno, contro tutte le avversità e gli ostacoli.

Il Sultano e il Santo. Un incontro nel nome della pace

In un mondo lacerato dal protrarsi dei conflitti tra Cristiani e Musulmani, due uomini di fede accomunati dallo stesso desiderio di pace e dallo stesso amore per l’umanità – Francesco d’Assisi e il Sultano d’Egitto Al-Kamil – si incontrano, nel tentativo di gettare un ponte tra le rispettive visioni del mondo. Un incontro al centro di “Il Sultano e il Santo” in onda giovedì 23 dicembre alle 22.10 su Rai Storia, con l’introduzione del professor Alessandro Barbero. Nel 1219 Francesco d’Assisi e undici compagni, raggiungono l’Egitto, per predicare il Vangelo e tentare di porre fine alle ostilità tra Cristiani e Musulmani. È in corso la quinta crociata. Durante l’assedio crociato alla città di Damietta, il Santo d’Assisi ottiene dal legato pontificio il permesso di avventurarsi con i suoi confratelli nel campo saraceno, disarmati, a loro rischio e responsabilità. L’intento di Francesco è quello di predicare i valori della fede cristiana al Sultano ed ai suoi uomini, e convertirli al Cristianesimo, facendo così cessare le ostilità. Ricevuto con grande cortesia dal Sultano, Francesco ha con lui un lungo colloquio. Il Sultano cortesemente rifiuta l’invito alla conversione, ma esprime grande stima nei confronti di Francesco d’Assisi, che riconosce come “un sant’uomo” per il suo impegno nel metter fine allo spargimento di sangue.

37°anniversario della strage del Rapido 904 Il giorno e la storia 

23 dicembre 1984 - Il rapido 904, proveniente da Napoli e diretto a Milano, strapieno di viaggiatori, in gran parte in viaggio per le feste natalizie, viene devastato dall’esplosione di una bomba nella galleria di San Benedetto Val di Sambro. Tutto è stato predisposto perché sia un massacro: la data in occasione del Natale, la potenza dell’esplosivo, il timer regolato per far esplodere l’ordigno sotto la galleria in coincidenza con il transito di un altro treno nel binario opposto. Al termine delle operazioni di soccorso si registreranno 15 morti e centinaia di feriti.

Rapido 904 – Una strage al buio

L’hanno chiamata “la strage itinerante”. Un treno partito da Napoli e diretto a Milano su cui scoppia una bomba tra Firenze e Bologna. All’interno, passeggeri in viaggio per le vacanze di Natale. Era il 23 dicembre 1984. Sedici morti e 267 feriti. Un copione già visto, ma dai risvolti imprevedibili. Una storia ripercorsa da “Rapido 904. Una strage al buio” di Alessandro Chiappetta, con la regia di Agostino Pozzi, in onda giovedì 23 dicembre alle 23:10 su Rai Storia.

La strage del Rapido 904 commosse il paese e lo fece ripiombare nell’incubo del terrorismo, che aveva avvolto l’Italia dal 1969 in poi, con violenze quotidiane e centinaia di vittime innocenti. Anche per questo, si pensò subito ad un colpo di coda dell’estremismo eversivo. Ma le indagini saranno lunghe e complesse e, solo con la sentenza di Cassazione del 1992, si proverà la matrice "terroristico-mafiosa". Eppure, la ferita della strage di Natale resta ancora non rimarginata, anche a distanza di 36 anni. Rapido 904. Una strage al buio analizza la vicenda, racconta i fatti e restituisce la memoria della tragedia. Al racconto, contribuiscono le testimonianze dei superstiti: Enza Napoletano, Stefano Fabretti, Lucia Gallo; di Angela Calvanese, che perse la sorella e i nipoti, di Rosaria Manzo, figlia del macchinista e oggi Presidente dell'"Associazione tra i familiari della strage sul treno Rapido 904 del 23 dicembre 1984". Con loro, l'analisi degli storici Aldo Giannuli e Isaia Sales, dei giornalisti Roberto Scardova, Carlo Bonini, Marisa Figurato e Vincenzo Vasile, e del magistrato Paolo Itri.

Rai Cultura Web e social

L’offerta sarà rilanciata sul Portale Rai Cultura – www.raicultura.it – e sui canali web e social

VENERDI’ 24/12/2021

Passato e Presente Storie di santi e mistici

Sant’Agostino, San Benedetto e Santa Caterina: tre figure di santi della Chiesa di Roma che, attraverso la loro ricerca spirituale, hanno contribuito a superare momenti di crisi del Cristianesimo. Li analizza Paolo Mieli in “Le storie di Passato e Presente”, in onda venerdì 24 dicembre alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. Nel IV secolo, mentre Roma sta cadendo, Sant’Agostino elabora un sistema teologico che plasmerà la dottrina e la storia del Cristianesimo. Alla fine del V secolo, quando l’Impero Romano d'Occidente è caduto, San Benedetto cerca l’esperienza dell’assoluto nella vita eremitica, condivide la sua pratica con altri monaci e fonda la regola benedettina. Nel 1200, con il Papato trasferito ad Avignone, Santa Caterina compie una battaglia per riportare la Santa Sede a Roma e rinnovare la Chiesa.

Lettere da Baghdad: Gertrude Bell. I mille volti di una donna

Viaggiatrice, archeologa, scrittrice, diplomatica, agente segreto dell’Impero britannico, prima donna con grado di ufficiale dell’intelligence di sua Maestà: la storia straordinaria di Gertrude Bell è la protagonista di “Lettere da Baghdad”, in onda venerdì 24 dicembre alle 21.10 su Rai Storia. Tra la fine dell’Ottocento e gli albori del Novecento Gertude attraversò il Medio Oriente, dall’Aria Saudita al cuore della Siria, fino all’Iraq, di cui contribuì a plasmare la storia futura, all’indomani della caduta dell’impero ottomano, con la nomina a Segretaria per l’Oriente a Baghdad. Un ruolo politico in cui mise l’interesse e la passione per la archeologia e l’architettura, riuscendo a valorizzare entrambi nel nuovo assetto di questo antico paese.

Italia. Viaggio nella bellezza. Dante, onorevole e antico cittadino di Firenze

Un poeta, Dante; un maestro, Giotto, che nel 1337 lo celebra con un ritratto nella cappella del Palazzo del Podestà, oggi Museo del Bargello; e una città, Firenze, che in quegli anni promuove il ritorno dell’illustre cittadino. A 700 anni dalla morte, “Dante, onorevole e antico cittadino di Firenze” di Eugenio Farioli Vecchioli con la regia di Eva Frerè - in onda venerdì 24 dicembre alle 22.40 alle 22.35 su Rai Storia per “Italia. Viaggio nella bellezza” – racconta la fortuna di Alighieri e della sua opera nella Firenze del Trecento, Nella puntata intervengono Luca Azzetta, filologo, Università degli Studi di Firenze; Sonia Chiodo, storica dell’arte, Università degli Studi di Firenze; Teresa de Robertis, paleografa, Università degli Studi di Firenze; Cecilia Frosini, storica dell’arte, Opificio delle Pietre Dure di Firenze; Paola D’Agostino, Direttrice dei Musei del Bargello.

SABATO 25/12/2021

Passato e Presente Roma, l'Alto Impero

Le vicende di Nerone, Domiziano e Traiano, il loro rapporto con la società e le istituzioni, e lo sviluppo dell'Impero nei suoi primi due secoli di vita. Pagine di storia ricostruite da Paolo Mieli in “Passato e Presente”, in onda sabato 25 dicembre alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia

Cinema Italia. Cafè Express

Michele Abbagnano, quarantacinquenne menomato nella mano sinistra e disoccupato non per cattiva volontà, per mantenere sé stesso e l'asmatico figlioletto Cazzillo è solito vendere clandestinamente caffè, latte e cappuccino sul treno che nelle ultime ore della notte viaggia da Vallo della Lucania a Napoli. Notissimo ai viaggiatori abituali - operai, piccoli impiegati o imbroglioncelli come lui Michele incrementa le sue modeste entrate con altri piccoli servizi, come svegliare i dormiglioni in prossimità delle piccole stazioni, coprire le effusioni degli amanti clandestini; e così via. La figura dell'Abbagnano ha finito per fare parte del treno n. 818. Una notte, però, il destino si accanisce contro di lui. Una storia che Nanni Loy porta sul grand schermo on “Café Express”, in onda sabato 25 dicembre alle 21.10 su Rai Storia per il ciclo “Cinema Italia”. Nel cast, grandi nomi: Nino Manfredi, Maurizio Micheli, Vittorio Mezzogiorno, Marisa Laurito, Lao Gullotta, Adolfo Celi, Lina Sastri, Vittorio Caprioli.

Documentari d’autore. Maria, il viaggio

Un viaggio di conoscenza verso la consapevolezza della nostra identità spirituale, con le testimonianze delle persone in base alla propria esperienza e un cammino in tre tappe: la Santa Casa di Nazareth a Loreto, la Casa della Madre Maria ad Efeso e Medjugorje. Storie e luoghi raccontati d “Mari, il viaggio”, in onda sabato 25 dicembre alle 23.00 su Rai Storia per “Documentari d’autore”.

Il doc stabilisce un ponte di spiritualità tra due territori che vivono la stessa esperienza con una cultura ed un approccio diverso. Cattolici di tutta Europa che attraverso l'esperienza del messaggio mariano hanno cambiato la propria vita e quella di altri che continuano a cercare una risposta.


 

 

 
 
 

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