La congiura di Catilina
DOMENICA 25/09/2022
Ieri e oggi 1972
Arnoldo Foà intervista in studio Olga Villi, Minnie Minoprio e Luciano Salce sulle loro esibizioni televisive, avvalendosi di immagini di repertorio. Rai Storia ripropone questa puntata di “Ieri e oggi” del 1972 in occasione del 100° anniversario della nascita di Luciano Salce, nato il 25 settembre 1922. Appuntamento domenica 25 settembre alle 12 su Rai Storia.
Le Storie di Passato e Presente. Storie di Santi e mistici con i prof. Muzzarelli, Melloni e Giorda
Sant’Agostino, San Benedetto e Santa Caterina: tre figure di santi della Chiesa di Roma che, attraverso la loro ricerca spirituale, hanno contribuito a superare momenti di crisi del Cristianesimo. Li analizza Paolo Mieli in “Le storie di Passato e Presente”, in onda domenica 25 settembre alle 20.30 su Rai Storia. Nel IV secolo, mentre Roma sta cadendo, Sant’Agostino elabora un sistema teologico che plasmerà la dottrina e la storia del Cristianesimo. Alla fine del V secolo, quando l’Impero Romano d'Occidente è caduto, San Benedetto cerca l’esperienza dell’assoluto nella vita eremitica, condivide la sua pratica con altri monaci e fonda la regola benedettina. Nel 1200, con il Papato trasferito ad Avignone, Santa Caterina compie una battaglia per riportare la Santa Sede a Roma e rinnovare la Chiesa.
BINARIO CINEMA Le quattro giornate di Napoli
Dopo anni di bombardamenti devastanti, Napoli accoglie l’annuncio dell’armistizio dell’8 settembre 1943 come la fine di un incubo. È invece solo l’inizio di una nuova stagione di straordinaria violenza. Le truppe tedesche che occupano la città cominciano ad esercitare il loro potere nei confronti degli italiani con crescente ferocia. Sinché, alla fine di settembre, senza alcun coordinamento né comando, la popolazione insorge spontaneamente contro gli oppressori, e in soli quattro giorni, ancor prima dell’arrivo degli alleati, senza alcun aiuto esterno, riesce a liberare la città dai nazisti. Candidato all’Oscar come migliore film straniero, vincitore di tre nastri d’argento: per la regia, la sceneggiatura e la migliore attrice non protagonista (a Regina Bianchi)”, “Le quattro giornate di Napoli” andrà in onda per il ciclo Binario Cinema domenica 25 settembre alle 21.10 su Rai Storia. La pellicola diretta da Nanni Loy e scritta da Franco Bernari, Pasquale Festa Campanile, Franciosa, Nanni Loy e Vasco Pratolini, vede tra gli interpreti principaliGian Maria Volontè, Jean Sorel, Luigi De Filippo, Pupella Maggio e Aldo Giuffrè.
LUNEDI’ 26/09/2022
Passato e Presente. Thutmosi III, il faraone guerriero con la prof.ssa Patrizia Piacentini
Thutmosi III è un grande faraone, forse il più grande che l’Egitto abbia mai avuto. Nel 1458 a. C. diventa l’unico sovrano dell’Alto e del Basso Egitto, dopo aver vissuto all’ombra di una lunga co-reggenza imposta dalla moglie del padre, la Grande Sposa Reale Hatshepsut, con la quale ha nominalmente condiviso il potere per più di venti anni. È un re risoluto e lungimirante, ma anche uno straordinario guerriero. Un personaggio analizzato da Paolo Mieli con la professoressa Patrizia Piacentini nell’appuntamento con “Passato e Presente”, in onda lunedì 26 settembre alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia. Thutmosi III combatte al fianco dei suoi soldati, e la sua grande conoscenza delle tecniche e le sue prodezze sono testimoniate dalle fonti. Su di lui fioriscono miti e leggende; una sopra tutte, quella della sua invincibilità. Ma Thutmosi III è anche un politico scaltro e la sua politica estera è considerata tutt’oggi un capolavoro strategico. Egli ha garantito confini sicuri all’Egitto più grande che ci sia mai stato. Per lui gli Egiziani hanno scritto canti epici e inni di gloria. Donerà un assetto stabile al paese, che vivrà con lui - e a seguire - l’età aurea della storia egizia, quella del Nuovo Regno, e della XVIII dinastia.
Catilina, cronaca di una congiura
Negli ultimi anni della Repubblica, Roma presenta una scena politica particolarmente violenta. Le conquiste in Africa e in Oriente hanno sconvolto lo scenario sociale. Grandi quantità di schiavi sono affluite in Italia, provocando un crollo del costo del lavoro, l’impoverimento della classe media e lo sviluppo del latifondo. La battaglia politica tra la nobiltà, che controlla il Senato, e la plebe, che ha diritto di veto sulle leggi, si è fatta molto dura. Nel 63 a.C. questo scontro sfocia in un tentativo di colpo di stato. Il protagonista si chiama Lucio Sergio Catilina. A duemila anni di distanza, attraverso un’attenta ricostruzione dei fatti e un confronto con le fonti storiche, Cristoforo Gorno rilegge questa pagina di Storia in “Catilina, cronaca di una congiura”, in onda lunedì 26 settembre alle 21.10 su Rai Storia.
Gli storici latini definiscono Catilina intelligente e audace, ma anche ma pieno di vizi, crudele e perverso. Anche se è di origine nobile, si è più volte candidato al consolato, la massima magistratura romana, per la fazione dei populares, ma le ripetute sconfitte, causate da brogli e accuse varie, lo spingono ad organizzare una rivolta armata contro l’ordine costituito. Il suo antagonista si chiama Marco Tullio Cicerone. Viene dalla provincia, ma si è distinto nei tribunali per la sua arte oratoria e ha fatto una brillante carriera politica che lo ha portato al vertice della Repubblica come console. Anche se non è nobile, è diventato l’alfiere della fazione dei patres, l’aristocrazia senatoriale. Con le sue mosse astute, le straordinarie orazioni e la forza delle legioni, Cicerone sventa la congiura di Catilina, che trova la sua tragica fine in una battaglia senza speranza.
Magnifiche. Storia e storie di università. Bologna
Le culle del sapere italiano: le Università. Le racconta la serie “Magnifiche. Storia e storie di università” in onda da lunedì 26 settembre alle 22.10 su Rai Storia. Si comincia dalle origini dell’ateneo bolognese, in compagnia di Marco Antonio Bazzocchi, Professore ordinario di Letteratura italiana contemporanea e Letteratura dell’età romantica.
È il 1088 quando un gruppo di chierici vaganti si stabilisce a Bologna per seguire gli insegnamenti dei più autorevoli e prestigiosi maestri dell’epoca. Dall’intuizione di quegli studenti viaggiatori ha inizio una rivoluzione culturale che cambierà le sorti dell’Europa e del Mondo: nasce l’Università. Negli oltre dieci secoli della sua storia hanno studiato all’Alma Mater di Bologna Dante Alighieri, Francesco Petrarca, Niccolò Copernico, Giovanni Pascoli, Pier Paolo Pasolini e molti altri. Qui ha studiato nel 1732 anche Laura Bassi, la prima donna laureata della storia. E sempre qui ha insegnato Umberto Eco e tenuto lezione Albert Einstein.
Attraverso i luoghi storici e le voci dell’Alma Mater il doc ripercorre una storia di primati e conquiste, dalle scienze naturali all’anatomia, dalla medicina al diritto alla matematica. Un’università dove Umberto Eco, uno dei suoi più prestigiosi docenti, si trovava a suo agio: “Perché – diceva - mi sono trovato bene in un'università giovane come quella di Bologna? Perché nelle tesi dei miei studenti trovavo sempre citazioni delle tesi che stavano facendo nello stesso momento altri studenti, che vuol dire che questi ragazzi giravano sotto i portici di notte, andavano nei baretti, si raccontavano quello che stavano facendo e comunicavano tra loro. Questo è uno degli aspetti più belli dell'università bolognese: le osterie e i portici”.
MARTEDI’ 27/09/2022
Passato e Presente. Andrè Breton e i surrealisti con il prof. Emilio Gentile
Il movimento surrealista, che ha nel poeta e psichiatra Andrè Breton l’ispiratore e la guida e in Luis Aragon, Paul Eluard e Salvador Dalì alcuni dei suoi primi compagni d’avventura, nasce nei tempestosi anni del primo dopoguerra. Nel suo periodo d’oro tra il 1920 e il 1940, il Surrealismo, sospeso tra psicanalisi e marxismo, produce una vera e propria rivoluzione: non solo sul terreno dell’arte, dei suoi linguaggi e dei suoi codici, ma nella storia del pensiero nel senso più ampio. Un movimento analizzato da Paolo Mieli e dal professor Emilio Gentile a “Passato e Presente”, in onda martedì 27 settembre alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia. Continuatore del discorso delle avanguardie artistiche che si affermano nel primo 900, e in particolare del dadaismo, il movimento surrealista lancia una sfida sul piano culturale e politico al mondo che si sta avviando, con l’affermarsi dei totalitarismi, verso il secondo conflitto mondiale.
La bussola e la clessidra. La battaglia di Verdun
Un documentario con immagini d’epoca di grande impatto per raccontare le cause e lo svolgimento di uno dei più sanguinosi scontri della Prima guerra mondiale: la battaglia di Verdun, tra il febbraio e il dicembre del 1916. Lo propone il professor Alessandro Barbero in “La bussola e la clessidra”, in onda martedì 27 settembre alle 21.10 su Rai Storia. Il doc ricostruisce quello scontro che è entrato nella mitologia nazionale francese come sinonimo di forza, eroismo, sacrificio e resistenza, ma che fece registrare anche il macabro record della maggior densità di morti per metro quadro.
Telemaco
Telemaco è il magazine incentrato sul racconto di eventi storici particolari e meno noti raccontati dai luoghi in cui si sono svolti, in onda per quattro puntate da martedì 27 settembre alle ore 22.10 su Rai Storia. La novità è che il racconto è affidato a 4 giovani storici, costole di “Passato e Presente” che con Paolo Mieli hanno avuto 5 anni di collaborazione: Matteo Marroni (romano), Emanuela Lucchetti (calabrese), David Ognibene (veneto), Carla Oppo (Sarda), studiosi, “esploratori” e narratori di storie, in viaggio alla scoperta di testimoni e luoghi.
Il viaggio attraverso la Grecia compiuto dal giovane Telemaco alla ricerca del padre, si fa metafora del viaggio dei quattro giovani storici alla ricerca di testimoni e di storie passate che risuonano ancora nel presente. Storie personali, iscritte nel loro tempo, ma anche paradigmatiche di condizioni umane, che prescindono dalle epoche.
Un lavoro di ricerca sul campo sempre seguiti dalle telecamere e dotati, essi stessi, di strumenti di comunicazione propri della loro generazione, come cellulari o tablet, con i quali collegarsi, produrre immagini soggettive o formati specifici per i social, incrociando con i nuovi linguaggi il linguaggio televisivo.
La prima puntata “Le ragazze di Via del Governo Vecchio” parte dal centro storico di Roma. Ci sono luoghi che restano un po’ in disparte: in attesa di uno sguardo che li riconosca e ravvivi la memoria delle loro tante storie. Palazzo Nardini è uno di questi e racconta la storia delle conquiste personali e sociali di tante donne che, negli anni ’70, lo scelsero come loro casa.
MERCOLEDI’ 28/09/2022
Passato e Presente. Camilla Ravera, nome in codice Micheli con la prof.ssa Patrizia Gabrielli
Camilla Ravera, piemontese, classe 1889, ha sempre scelto di rimanere nell’ombra. Eppure, ha avuto una vita eroica, densa di primati. Un personaggio raccontato da Paolo Mieli e dalla professoressa Patrizia Gabrielli a “Passato e Presente”, in onda mercoledì 28 settembre alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia. Camilla Ravera è stata la prima donna a guidare un partito politico e a lei si deve la sopravvivenza del Pci quando, dopo le leggi eccezionali, i compagni di partito vengono arrestati. E’ anche la militante che vanta la clandestinità più lunga entro i confini italiani, prima di essere arrestata, nel 1930, per poi scontare il più alto numero di giorni di detenzione: oltre quattromilasettecento - dal 1930 al 1943 – spesi tra carcere e confino. Ne condivide una parte, a Ventotene, con Pertini, Terracini, Spinelli, Rosselli, Silone. Nel secondo dopoguerra è tra le prime intellettuali a tentare una storicizzazione del movimento di emancipazione femminile, del quale è sempre stata sostenitrice - anche in opposizione alla corrente operaista interna allo stesso Pci. Novantenne, infine, è la prima donna senatrice a vita della storia della Repubblica Italiana, nominata da Sandro Pertini nel 1982.
Italiani (26.09.2022 125 anni dalla nascita) Paolo VI
Paolo VI, eletto il 21 giugno 1963 e beatificato il 19 ottobre 2014, è il primo Papa moderno e appassionato dell’umanità. Famose queste sue parole: “Se il mondo si sente straniero al cristianesimo, il cristianesimo non si sente straniero al mondo”. In occasione del 125° anniversario della sua nascita, Rai Storia ripropone il doc di Antonia Pillosio a lui dedicato, in onda per il ciclo “Italiani” mercoledì 28 settembre alle 21.10 su Rai Storia.
Da Arcivescovo di Milano è stato sempre molto vicino al mondo del lavoro, andando nelle fabbriche e stando vicino a quelli che lottavano per la tutela del posto del lavoro.
Ma nella storia della Chiesa Paolo VI rimarrà come il Papa del Concilio Vaticano II perché se Giovanni XXIII è stato il pontefice che lo ha iniziato, lui Papa Montini è stato quello che lo ha guidato e portato a termine, modificando tanti aspetti della vita della Chiesa. Paolo VI, da una parte è stato uomo del dialogo, maestro di pace e promotore di quello sviluppo per i Paesi poveri (per il quale volle un concreto impegno da parte della Chiesa) e dall’altra è stato maestro e guida riconosciuta della classe dirigente democristiana che governerà l’Italia dalla metà degli anni Cinquanta.
Come si possono dimenticare i suoi appelli per la liberazione di Aldo Moro con la lettera agli uomini delle Brigate Rosse, scritta di notte, superando le diffidenze della Segreteria di Stato?
Rispettoso e riservato, ma non certo distaccato e lontano, è stato il Papa più attento alla complessità della vita moderna.
Grazie a testimoni particolari come il vaticanista Andrea Tornielli de La Stampa, il direttore emerito de L’Osservatore Romano Giovanni Maria Vian e i Cardinali Roberto Tucci, Paul Poupard e Gianfranco Ravasi in questa puntata riviviamo i momenti cruciali della sua vita e del suo pontificato.
Al documentario ha collaborato il Centro studi dell’Istituto Paolo VI mettendo a disposizione diverso materiale preso dai suoi archivi.
’14-’18: LA GRANDE GUERRA CENTO ANNI DOPO Trincee d’inchiostro
Solo per l’Italia, secondo dati ufficiali, tra il 1915 e il 1918 furono scritte e inviate quasi 4 miliardi di lettere. Più di 2 miliardi partirono dalla prima linea: vere e proprie “trincee d’inchiostro”, rilette da “La Grande Guerra 100 anni dopo”, in onda mercoledì 28 settembre alle 22.10 su Rai Storia. I destinatari di quelle lettere erano al fronte interno, un fronte distante dalla guerra, lontano dagli assalti e dai bombardamenti, ma coinvolto pienamente nello sforzo bellico. A quel mondo lontano si rivolgevano con il pensiero e la penna migliaia di combattenti. Per quel mondo forse perduto molti impararono a scrivere, perché scrivere significava ricongiungersi anche solo per un attimo al rassicurante ambiente familiare, significava fuggire dall’orrore della guerra. Perché scrivere significava esserci ed esistere quando l’esistenza stessa era quotidianamente messa in pericolo.
GIOVEDI’ 29/09/2022
Passato e Presente. La nave dei filosofi con il prof. Marcello Flores
La guerra civile russa scoppia subito dopo la Rivoluzione di ottobre del 1917. I tre anni di sanguinosa guerra consegnano definitivamente il potere ai bolscevichi, guidati da Lenin, ma lasciano il Paese in una condizione di assoluta povertà. A questa situazione il nuovo governo reagisce con un fortissimo accentramento del potere e una dura repressione di qualunque forma di opposizione. Una pagina di storia riletta da Paolo Mieli e dal professor Marcello Flores a “Passato e Presente”, in onda giovedì 29 settembre alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia.
Tra le principali vittime della polizia segreta e dell’apparato repressivo bolscevico sono gli intellettuali, che vengono perseguitati, arrestati, uccisi o costretti a emigrare. Il 29 settembre 1922 salpa da Pietrogrado, l’attuale San Pietroburgo, una nave carica di intellettuali destinati all’esilio perpetuo. In seguito, sarà denominata la “nave dei filosofi”.
Nei primi anni Venti saranno oltre un milione i russi che lasceranno il Paese, in modo forzato o volontario. Tra loro molti intellettuali che nelle città di approdo – principalmente Berlino, Parigi e Praga – daranno vita a un’intensa attività artistica e culturale che, nata con l’obiettivo di preservare l’identità russa, lascerà un’impronta indelebile nella cultura europea.
a.C.d.C. - L'abbazia di Cluny. La città sacra perduta
Ad a.C.d.C. con l’introduzione del Prof. Alessandro Barbero un viaggio alla scoperta della chiesa abbaziale più grande del mondo per tutto il Medio Evo: cancellata e nascosta dalla città stessa, ritrova il suo antico splendore a seguito del lavoro di archeologi e di ricercatori. Appuntamento con a.C.d.C. giovedì 29 settembre alle 21.10 in prima visione su Rai Storia. Nel Medio Evo l’abbazia di Cluny era un complesso architettonico imponente, affollato di pellegrini, e la sua chiesa era la più grande di tutta la Cristianità, capolavoro architettonico e ingegneristico di anonimi costruttori. Smantellata dopo la Rivoluzione Francese, solo recentemente ne sono state studiate in dettaglio le strutture e le avveniristiche tecniche di costruzione. Un’opera che ha rappresentato l’anello di congiunzione tra l’architettura romanica e quella gotica.
a.C.d.C. - Aigues Mortes e le crociate del Re Santo
La storia della città fortificata di Aigues-Mortes e del suo fondatore, Re Luigi IX, detto il Santo, che ne fece il punto di partenza per la settima e l’ottava crociata. Ad “a.C.d.C.”, in onda giovedì 29 settembre alle 22.10 su Rai Storia, con l’introduzione del professor Alessandro Barbero, la storia del primo porto del Regno di Francia, situato nel sud, in Occitania, raccontata anche attraverso l’ausilio di immagini aeree che ne colgono l’incredibile importanza strategica.
VENERDÌ 30/09/2022
Passato e Presente. Il Congresso di Vienna con il prof. Luigi Mascilli Migliorini
Il Congresso di Vienna del 1814-1815 è stato un evento spartiacque nella storia europea, tanto da venire spesso indicato come l’inizio dell’età contemporanea. Dopo la tempesta della Francia rivoluzionaria e l'ascesa inarrestabile di Napoleone, sovrani e diplomatici di tutta Europa si riunirono nella capitale asburgica per dare un nuovo assetto geopolitico al continente. Il Congresso dura per ben nove mesi, tra trattative e balli, sfarzo, intrighi e avventure galanti. Lo ricostruiscono Paolo Mieli e il professor Luigi Mascilli Migliorini a “Passato e Presente”, in onda venerdì 30 settembre alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia. Per i suoi detrattori, il Congresso di Vienna si ridusse all’illusoria pretesa di tornare all’ancien régime, per i suoi estimatori, invece, fu l’architettura che assicurò all’Europa un secolo di pace quasi ininterrotta.
La Grande Storia – Noi siamo i giovani
Sono i giovani dell’Italia degli anni Cinquanta i protagonisti dell’appuntamento con Paolo Mieli e “La Grande storia”, in onda venerdì 30 settembre alle 21.10 su Rai Storia. Una generazione di passaggio tra gli anni della guerra e gli anni del boom economico, in una società ancora segnata da una cultura molto tradizionalista. I ruoli, estremamente differenziati, assegnati agli uomini e alle donne. La famiglia depositaria di valori sicuri e immutabili. Ma anche una società in cui le differenze sociali sono fortemente marcate e in cui permangono sacche di povertà, mentre il Sud Italia è segnato dalla migrazione verso un Nord industriale, dove la modernità comincia ad affacciarsi. Qualcosa comincia a muoversi: nuove inquietudini, nuovi comportamenti, nuovi consumi. Le giovani generazioni diventano un ambito mercato di riferimento. Mentre si conclude il periodo della ricostruzione e inizia il boom economico, i giovani danno vita a una società a parte, un mondo a sé: nuove mode, nuovi linguaggi.
1940: Italia in guerra. Attacco alla Grecia pt.3
La guerra che l’Italia, dopo un celebre ultimatum al dittatore greco Metaxàs del 28 ottobre 1940, combatte contro la nazione ellenica: la racconta “1940: Italia in guerra”, in onda venerdì 30 settembre alle 23 su Rai Storia. L’idea mussoliniana di “spezzare le reni alla Grecia” si scontra presto con la dura realtà: la resistenza greca e la progressiva disfatta dell’esercito italiano, che renderanno necessario l’intervento risolutivo della Germania. Tutto si conclude nell’aprile 1941: il fallimento della guerra italiana in Grecia mette la parola fine alle velleità di una “guerra parallela”. Il racconto si svolge sulla base di documenti diplomatici custoditi presso il Ministero degli Affari Esteri, attraverso i diari e le testimonianze dei protagonisti di quei drammatici anni, i materiali delle Teche Rai e i contributi di importanti storici italiani e stranieri.
SABATO 01/10/22
Passato e Presente Il processo di Norimberga
Norimberga, la città che il Fuhrer aveva scelto come teatro per le grandi adunate militari, è ormai un ammasso spettrale di rovine, quando, nel Novembre 1945, si apre il processo contro ventuno dei più importanti gerarchi nazisti. Un processo che la professoressa Anna Foa ripercorre con Paolo Mieli a “Passato e Presente”, in onda sabato 1° ottobre alle 20.30 su Rai Storia. La quantità di documenti presentati dall’accusa è imponente e i massacri che essi portano alla luce sono senza precedenti. Lo stesso capo d’imputazione viene codificato per la prima volta: “crimini contro l’umanità”. Il processo è seguito da 240 giornalisti - un numero eccezionale per l’epoca – e, per la prima volta, viene utilizzata la traduzione simultanea in 4 lingue. In tribunale vengono proiettate le immagini girate dai britannici e dagli americani al momento del loro ingresso nei campi di Mauthausen, Buchenwald, Dachau e Bergen-Belsen. L’eco di quelle immagini rimbalzerà ovunque, mostrando al mondo la spaventosa realtà che gran parte dell’opinione pubblica ancora ignorava.
Cinema Italia La rimpatriata
Milano. Cosa accade se i due componenti di un ex gruppo di amici si ritrovano dopo anni? Semplice, una rimpatriata. È quello che accade ad Alberto e Sandrino, a cui ben presto si aggiungono Cesarino, Nino e Livio. La serata trascorre spensierata, ricordando i vecchi tempi, nonostante ognuno abbia trovato il proprio posto nella vita. Con Walter Chiari, Francisco Rabal, Dominique Boschero, Leticia Roman, Jacqueline Pierreux, “La rimpatriata” andrà in onda sabato 1° ottobre per il ciclo “Cinema Italia” alle 21.10 su Rai Storia.
Documentari d’autore La dannazione della sinistra. Cronache di una scissione
Il 21 gennaio 1921 a Livorno accade un evento epocale: durante il Congresso che si tiene nel teatro Goldoni, il Partito Socialista Italiano si divide e perde la sua componente comunista. Gli scissionisti decidono di muoversi verso un altro teatro della città, il San Marco, per fondare il Partito Comunista Italiano. Ezio Mauro (che sulla vicenda ha pubblicato un libro) compie un viaggio per l’Italia raccontando il male atavico della sinistra, una dannazione che si sprigiona in quell’anno e che ancora oggi fa sentire i suoi effetti sulla politica italiana: l’impossibilità per la sinistra, mentre promuove la solidarietà e la fraternità come suoi ideali programmatici, di rimanere unita al proprio interno, generando un paradosso oggi ancora attuale.
Il film documentario di Ezio Mauro “La dannazione della sinistra - Cronache di una scissione”, il racconto di uno dei momenti decisivi nella storia del Paese e della sinistra italiana e le sue conseguenze nella politica e nella società contemporanea, andrà in onda per il ciclo “Documentari d’autore” sabato 1° ottobre alle 22.50 su Rai Storia.
La narrazione si snoda attraverso le interviste di Ezio Mauro a testimoni illustri che hanno caratterizzato la storia della sinistra fino al 1991, l’anno in cui il PCI cambia nome. Tra le voci chiamate a ripercorrere la storia della scissione socialista, assieme alle vicende e le contraddizioni del più grande partito comunista dell’Europa occidentale, Achille Occhetto, Massimo D’Alema, Fausto Bertinotti, Luciana Castellina, Nichi Vendola, Claudio Martelli, Pier Luigi Bersani, Ugo Intini, Ugo Sposetti, ed ancora, nella sua ultima intervista Emanuele Macaluso, il regista Paolo Virzì, Raffaella Giordani (nipote di Giulio Giordani, consigliere bolognese ucciso nella Strage di Palazzo D’Accursio del 21 novembre 1920), la cantautrice e ricercatrice etnomusicale Giovanna Marini, lo storico della sinistra David Bidussa, lo studioso livornese Mario Tredici.
Il racconto si arricchisce di immagini e filmati d’epoca, tra cui il prezioso documentario originale del 1921 “Uomini e voci del Congresso Socialista di Livorno” recentemente restaurato dalla Cineteca di Bologna, e visite ai luoghi simbolo delle vicende, dal teatro Goldoni di Livorno alla storica sede del PCI in via delle Botteghe Oscure a Roma, dal Cinema Sivori di Genova a Palazzo D’Accursio a Bologna, fino alle Officine Grandi Riparazioni di Torino, ed ancora importanti istituzioni come la Fondazione Nevol Querci, la Fondazione Gramsci onlus di Roma e la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli di Milano.
“La dannazione della sinistra – Cronache di una scissione” è un film documentario di Ezio Mauro prodotto da Simona Ercolani per Stand by Me. Regia di Cristian di Mattia.