BRIDGING EUROPE FESTIVAL
Il Bridging Europe Festival di Budapest, fondato nel 2013 da Iván Fischer, si svolge ogni anno al Müpa, il Palazzo delle Arti di Budapest e tra le istituzioni culturali più moderne d’Ungheria. Oltre a concerti di musica “classica”, il Festival propone anche jazz, musica popolare e proiezioni di film. Nel corso degli anni, al centro di ogni rassegna si è posto un Paese o un gruppo di Paesi con una cultura ricca e diversificata e significative tradizioni musicali, poiché la musica di un Paese racconta molto anche sui suoi abitanti.
Per l’edizione del 2023 la nazione prescelta è stata l’Italia e il partner sarà l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Il Bridging Europe Festival 2023 unirà dunque Roma e Budapest con un ponte musicale che includerà celebri compositori ungheresi messi a confronto con la “colonna sonora” con la quale Respighi ha ritratto i mille volti della Città eterna nei suoi tre poemi sinfonici più celebri: I pini di Roma , Le fontane di Roma e Feste Romane . Il 27 settembre , dunque, Fischer, il più importante direttore ungherese della scena internazionale, eseguirà a Budapest, sul podio dell’orchestra ceciliana, la “Trilogia romana”, programma che verrà poi replicato, con l’aggiunta di due brani per coro solo di Franz Liszt, in occasione dell’inaugurazione della stagione sinfonica 2023-2024, il 12 , 13 e 14 ottobre ( in collaborazione con la Festa del Cinema di Roma ).
Il 15 ottobre , invece, il testimone passerà alla Budapest Festival Orchestra che eseguirà la Rapsodia ungherese n. 2 e il Primo concerto per pianoforte di Liszt e il Mandarino meraviglioso di Béla Bartók , che verrà eseguito con le coreografie della Eva Duda Dance Company, fondata da Eva Duda più di un decennio fa. La prestigiosa compagnia di danza contemporanea ungherese è salita alla ribalta per la sua ricerca volta a mescolare tradizione e innovazione. Negli ultimi dieci anni ha collaborato anche con diversi coreografi ospiti provenienti da tutto il mondo instaurando solidi legami con diverse sedi come la Trafó House of Contemporary Arts, il National Dance Theatre of Hungary e il MU Theatre. Il balletto Il mandarino meraviglioso fu composto da Bartók nel 1918-19 e alla sua prima esecuzione integrale a Colonia fece scandalo: immediatamente dopo la “prima” il sindaco di Colonia di allora, Konrad Adenauer, futuro cancelliere della Repubblica Federale Tedesca, a causa del soggetto scabroso – tre malfattori che costringono una ragazza ad attirare e sedurre uomini da derubare –proibì ogni altra rappresentazione.
Il 16 ottobre , nell’ambito della stagione da camera e fuori abbonamento, saranno i solisti della Budapest Festival Orchestra a eseguire musiche di Kodály, dei contemporanei Kurtág (1926) e del finlandese Jaako Kuusisto (1974-2022), il Primo quartetto op. 11 di Čajkovskij e in apertura, in occasione del centenario della nascita di Ligeti, le sue Sei bagatelle per quintetto di fiati .
27 settembre 2023, Budapest
Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
direttore Iván Fischer
Roma
Respighi Le fontane di Roma
I pini di Roma
Feste romane
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12, 13, 14 ottobre 2023, Auditorium Parco della Musica
Orchestra e Coro
dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
direttore Iván Fischer
video artista Yuri Ancarani
maestro del coro Andrea Secchi
Roma
Respighi Le fontane di Roma
Liszt O Roma Nobilis
Respighi I pini di Roma
Liszt Dall’Alma Roma
Respighi Feste Romane
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15 ottobre 2023
Budapest Festival Orchestra
Eva Duda Dance Company*
direttore Iván Fischer
pianoforte Dejan Lazic
Liszt Rapsodia ungherese n. 2
Concerto per pianoforte n. 1
Bartók Il Mandarino meraviglioso*
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16ottobre 2023
Solisti della Budapest Festival Orchestra
Contrasti
Ligeti Sei bagatelle per quintetto di fiati
Kodály Duo per violino e violoncello
Kurtág Siamo fiori (per Miyako)
Jaako Kuusisto Miniö op. 23
Čajkovskij Quartetto n. 1 op. 11