L’Ape musicale

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INAUGURAZIONE STAGIONE SINFONICA 2023-2024

12, 13, 14 OTTOBRE 2023

LA “TRILOGIA ROMANA” DI OTTORINO RESPIGHI

Il concerto di apertura della nuova Stagione Sinfonica -giovedì 12 ottobre, con repliche il 13 e il 14 - sarà affidato alla bacchetta di Iván Fischer che salirà sul podio dell’Orchestra e del Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia (istruito dal nuovo maestro del Coro Andrea Secchi), per dirigere Fontane e Pini di Roma , Feste romane di Respighi e O Roma Nobilis e Dall’Alma Roma di FranzLiszt .

L’esecuzione della Trilogia romana di Respighi verrà accompagnata da un video di Yuri Ancarani , artista e regista nato a Ravenna che, dopo aver raccontato Venezia con il film Atlantide(in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia e candidato al David di Donatello) restituendone una visione inedita, misteriosa e ipnotica, lontana dagli stereotipi da cartolina, volgerà per la prima volta il suo sguardo sulla Capitale. Il film sarà ispirato proprio dalla "Trilogia” e la camera immersiva e realista di Ancarani comporrà diversi "quadri" della città, accostati alle musiche del compositore bolognese. Le opere di Ancarani nascono da una continua commistione tra documentario, cinema e arte e sono il risultato di una ricerca tesa ad esplorare regioni poco visibili del quotidiano, realtà in cui l’artista si addentra in prima persona. I suoi lavori sono stati presentati in numerose mostre e musei nazionali e internazionali, tra cui la Biennale di Venezia, il MOMA di New York, il MAXXI di Roma, il Guggenheim di New York, l’Hammer Museum di Los Angeles, la Kunsthalle di Basilea, la Triennale e il PAC di Milano. Tra i festival cinematografici a cui ha partecipato, vi sono la Mostra di Venezia, i festival di Locarno, Rotterdam, Viennale, New Directors/New Films, TIFF Toronto e SXSW - South by Southwest.

Le tre serate inaugurali rientrano nell’ambito del Bridging Europe Festival di Budapest e sono in collaborazione con la Festa del Cinema di Roma .

L’Accademia renderà quindi omaggio a Romacon le musiche di due compositori che nella Città Eterna hanno abitato per molti anni: Respighi dal 1913 fino alla sua morte avvenuta nel ’36, e Liszt tra il 1861 e il 1869 – e poi con numerosi soggiorni negli anni successivi.

Tra i principali esponenti della cosiddetta “Generazione dell’80”, e dopo essersi inizialmente dedicato alla carriera del melodramma, Respighi scrisse alcuni poemi sinfonici che gli diedero enorme celebrità, anche grazie al sostegno di Arturo Toscanini, rivitalizzarono la tradizione sinfonica italiana e che colpiscono per la straordinaria vitalità nel ritmo, la finissima ricchezza timbrica e il colorismo orchestrale, appreso alla scuola di Rimskij-Korsakov, con il quale Respighi studiò per alcuni mesi a San Pietroburgo nel 1900. Inoltre, la “ Trilogia romana ” testimonia anche il forte legame che ha unito il compositore all’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia che ha eseguito la première del poema sinfonico Fontane di Roma l’11 marzo 1917 e anche la “prima” di Pini di Romail 14 dicembre 1924.

Composte nel 1916-1917, Le fontane di Roma furono eseguite all’Augusteo di Roma dall’Orchestra ceciliana con Antonio Guarnieri sul podio. I quattro pannelli sono dedicati a quattro diverse fontane della città di Roma “ritratte” nell’arco di una giornata, dall’alba al tramonto ( La fontana di Valle Giulia all’alba ; La fontana del Tritone al mattino ; La fontana di Trevi al meriggio ; La fontana di Villa Medici al tramonto ). Il poema Pini di Roma , anch’esso in quattro pannelli ( I pini di Villa Borghese; Pini presso una catacomba; I pini del Gianicolo; I pini di Via Appia ), furono eseguiti nel 1924 dall’allora direttore principale dell’Orchestra e del Coro di Santa Cecilia, Bernardino Molinari. Alla fine del primo quadro ci fu qualche manifestazione di dissenso del pubblico romano, ma poi le ultime battute del lavoro, come riferisce la moglie Elsa nei suoi ricordi, “furono subissate da applausi frenetici quali non si erano mai uditi all’Augusteo”. Il 24 dicembre dello stesso anno il compositore scrisse a un suo amico: “[…] I pini di Roma hanno fatto le pigne e i pignoli ed hanno avuto il 14 di questo mese un successo trionfale, tanto che, caso unico per l’Augusteo, si ripetono domenica 28 a furor di popolo. Sono stato molto felice di questo successo…”. Chiude la “Trilogia” il poema Feste romane , eseguito per la prima volta nel 1929 alla Carnegie Hall di New York da Arturo Toscanini, e ulteriore testimonianza del virtuosismo sonoro dell’orchestratore Respighi che descrive in musica alcune feste di Roma: Circenses, in cui echi gregoriani evocano gli antichi gladiatori; Il giubileo – una processione di pellegrini che attraversa la Roma medievale; L’Ottobrata, una bella descrizione sonora di una gita ai Castelli romani, e La Befana , nelle cui ultime pagine l’orchestra si scatena in una saltarello da cui emerge il celebre motivo “lassatece passa’, semo romani”.

INAUGURAZIONE STAGIONE SINFONICA 2023/2024

Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone

12 ottobre ore 19.30, 13 ottobre ore 20.30, 14 ottobre ore 18

Orchestra e Coro

dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia

direttore Iván Fischer

video artista Yuri Ancarani

maestro del Coro Andrea Secchi

Roma

Respighi Le fontane di Roma

Liszt ORoma Nobilis

Respighi I pini di Roma

Liszt Dall’Alma Roma

Respighi Feste romane

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In occasione del concerto di inaugurazione è stata creata una fragranza originale per far vivere al pubblico anche un’esperienza olfattiva, ispirata alle suggestioni del programma musicale: un profumo senza tempo, lo scorrere perpetuo delle Fontane, il profumo dei Pini al vento e il suono vivace delle Feste della tradizione romana.

Per la realizzazione si ringrazia Essenzialmente Laura di Laura Bosetti Tonatto.


 

 

 
 
 

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