L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Da Metternich alla prima donna nello spazio

DOMENICA 11/06/2023

Passato e Presente. Metternich e l’arte della diplomazia

Per oltre tre decenni, tra il 1815 e il 1848, Clemente di Metternich è stato il signore d’Europa, l’artefice di un ordine, la Restaurazione, che resta sostanzialmente immutato per un secolo e di un’epoca. A “Passato e Presente”, in occasione dell’anniversario della morte, in onda domenica 11 giugno alle 9 e alle 14.15 su Rai Storia, Paolo Mieli rievoca la sua figura con il professor Luigi Mascilli Migliorini. 

Nonostante sia stato il trionfatore nel Congresso di Vienna, e l’abilissimo statista capace di sconfiggere Napoleone e di garantire all’Europa stabilità ed equilibrio, di Metternich prevale comunque una valutazione negativa: carceriere dei popoli, custode dell’assolutismo, difensore dell’Ancien Regime fondato sull’ingiustizia e il privilegio. Soprattutto, Metternich resta sgradito all’Italia per la quale conia la famosa definizione di espressione geografica. Ma è una lettura storicamente esatta? Oppure di Metternich si può offrire una descrizione meno negativa e perentoria? 

Italiani. Giuseppe Saragat

La vita del quinto Presidente della Repubblica Italiana, il torinese Giuseppe Saragat, iniziando dalla “scissione di Palazzo Barberini”, che determinò la sua vita politica e quella dell’Italia del dopoguerra: la ripercorre Enrico Salvatori in “Italiani”, in onda domenica 11 giugno alle 18.00 in occasione dell’anniversario della scomparsa. Federico Fornaro, autore di una poderosa biografia di Saragat, e Paolo Mattera, storico del socialismo italiano, fanno da guida nella biografia dell’uomo politico e del rappresentante delle Istituzioni, mentre il racconto comincia con Paola Caridi, giornalista e autrice di un libro sui mesi che precedettero la svolta di Palazzo Barberini.

Passato e presente. Adele Faccio, femminista “disobbediente”

Adele Faccio incarna con le sue battaglie e le sue scelte di vita diversi momenti della lotta di liberazione delle donne in Italia, dal dopoguerra all’alba del XXI secolo. Lo raccontano Paolo Mieli e la professoressa Silvia Salvatici a “Passato e Presente”, in onda domenica 11 giugno e alle 20.30 su Rai Storia. Sostenitrice della libertà di scelta e dell’autodeterminazione per tutti gli individui, Faccio era convinta che il movimento femminista potesse portare una trasformazione radicale nella società: l’unico movimento che avrebbe potuto cambiarla nel profondo, in senso pacifista, scardinandone il modello patriarcale. Fondatrice e Presidente del Cisa (Centro Informazione Sterilizzazione e Aborto), a metà degli anni ’70 presiede il Movimento di Liberazione delle Donne e guida - dall’interno del partito Radicale – la battaglia contro l’aborto clandestino. Molte delle sue battaglie successive non riguardano direttamente le donne - come quella per l’obiezione di coscienza alla leva obbligatoria; quella per i diritti degli omosessuali; quella per la riforma carceraria e, soprattutto, la battaglia ecologista - ma precorrono i grandi temi sui quali si concentreranno i gruppi femministi negli anni ‘80 e ‘90, nel periodo cosiddetto del “femminismo diffuso”.

Binario cinema. Il giovane Karl Marx

La vita privata e la passione politica del “padre” del comunismo: la ricostruisce il regista Raoul Peck nel film “Il giovane Karl Marx”, in onda domenica 11 giugno alle 21.10 su Rai Storia per il ciclo “Binario cinema”. Nel cast, August Diehl, Stefan Konarske, Vicky Krieps, Olivier Gourmet, Hannah Steele. Il film ripercorre, in particolare gli anni in cui nacque l’amicizia di Marx con Friedrich Engels fino al 1848, quando i due pubblicarono Il Manofesto del Partito Comunista.

LUNEDI’ 12/06/2023

Italiani. Margherita Hack

Grande scienziata e divulgatrice, ma anche personaggio singolarissimo nel nostro panorama intellettuale, Margherita Hack è stata capace di attraversare ambiti diversi, talvolta ritenuti inconciliabili, e metterli in comunicazione fra loro. Nell’anniversario della nascita, Rai Cultura le dedica la puntata di “Italiani”, firmata da Giancarlo Mancini con la regia di Nicoletta Nesler, in onda lunedì 12 giugno alle 19.30 su Rai Storia, con l’introduzione di Paolo Mieli. La scienza e la letteratura, l’astronomia e il teatro, la musica, lo sport, l’impegno politico, le battaglie per i diritti e la laicità dello stato: per la Hack ogni progetto è un’avventura, con una curiosità di lanciarsi in nuove forme da dare alla sua sete di conoscenza che ne ha fatto un personaggio molto popolare, come forse mai è accaduto negli ultimi decenni per una scienziata.

Le riprese effettuate negli Osservatori di Trieste, Arcetri, Roma, le sequenze in animazione e le interviste raccontano una delle figure più interessanti, e uniche, di quella che non è stata soltanto una grandissima scienziata, ma anche un personaggio popolare, e molto amato da persone che non sapevano nulla o pochissimo dell’astronomia e delle sue complicate leggi. Nella puntata intervengono Conrad Bohm, coordinatore tecnico scientifico dell’Osservatorio Astronomico di Basovizza; Francesca Matteucci, professore ordinario al Dipartimento di fisica dell’Università di Trieste; Giovanni Caprara, editorialista scientifico del Corriere della Sera, saggista e scrittore; Simonetta Soldani storica del Risorgimento e dell’età contemporanea; e Ginevra Di Marco, cantante toscana, che con la Hack ha portato in tour il concerto-spettacolo “L’anima della terra vista dalle stelle”. 

Passato e Presente. Guelfi e Ghibellini

La classificazione in guelfi e ghibellini nasce in Germania nel XII secolo, all’epoca dell’elezione del successore di Enrico V sul trono del Sacro Romano Impero. Indica la distinzione tra la fazione dei sostenitori del Papa (guelfi), da una parte, e quella dei sostenitori dell’imperatore (ghibellini) dall’altra. La contrapposizione rimarrà anche in seguito, ma gli schieramenti si cristallizzeranno sul diverso modo di intendere i rapporti con la Chiesa di Roma e di gestire l’autonomia germanica. I Guelfi e i Ghibellini sono al centro di “Passato e Presente”, in onda lunedì 16 agosto alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. In studio, ospite di Paolo Mieli, la professoressa Chiara Mercuri.

La dinamica tra guelfi e ghibellini si sviluppa anche nell’Italia dei comuni, dove si innesta in situazioni di conflitto locale per la gestione del potere, che culminano in feroci scontri. Sebbene con tratti autonomi, la distinzione originaria tra un partito favorevole all’Imperatore e l’altro a sostegno del potere temporale del Pontefice sopravvive. 

The Next50. Cinquant’anni del Patrimonio Mondiale

Mentre la lista dei siti del patrimonio mondiale è ormai conosciuta al grande pubblico, la storia della Convenzione del 1972, dei suoi contenuti profondi, dei cambiamenti avvenuti in questi decenni, e delle sfide urgenti che dovrà affrontare nel prossimo futuro, è assai poco nota. “The Next50” - lo Speciale di Rai Cultura, in convenzione con il Ministero della Cultura e con il patrocinio di Unesco, in onda lunedì 12 giugno alle 21.10 su Rai Storia – è dedicato all’anniversario della firma della convenzione della Convenzione Unesco sulla protezione del patrimonio mondiale culturale e naturale. 
Quello firmato il 16 novembre del 1972 è il più importante trattato internazionale destinato alla protezione del patrimonio culturale e naturale dell’umanità. Un trattato visionario, perché mette insieme per la prima (e unica) volta cultura e natura. Un testo fondamentale perché sancisce la nascita di un sistema internazionale in grado di identificare, proteggere, conservare, e trasmettere alle generazioni future quel patrimonio che “appartiene a tutti i popoli del mondo, indipendentemente dal territorio su cui si trovano”. 

Storia delle nostre città. Padova

Padova, una città la cui origine si perde nella notte dei tempi. La leggenda narra infatti che un esule di Troia, Antenore, risalì le coste dell’Adriatico e dopo essersi addentrato nella foce del Brenta, trovò un luogo fertile e protetto dove fondò la città. Parte da qui il viaggio di “Storia delle nostre città”, in onda da lunedì 12 giugno alle 22.10 su Rai Storia. Ma Padova ha lasciato un segno del suo passaggio in tutte le epoche, dai romani a Sant'Antonio, passando per Giotto e Galileo Galilei: arte, religione e scienza. Se ne ritrova traccia nei suoi meravigliosi monumenti dalla Basilica di Sant’Antonio alla cappella degli Scrovegni. E poi - tutto intorno - ville, giardini storici e terme. 

MARTEDI’ 13/06/2023

Passato e Presente. La scomunica del comunismo

Nell’Italia del secondo dopoguerra, terminata la fase della collaborazione antifascista, lo scontro tra la Democrazia Cristiana e il Partito Comunista si fa durissimo. E anche sul piano internazionale la tensione tra il blocco sovietico e le potenze occidentali sale. Uno scontro ricostruito da Paolo Mieli e dal professor Alberto Melloni a “Passato e Presente”, in onda martedì 13 giugno alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. In Estremo Oriente, mentre già si prepara la guerra tra le due Coree, la neonata Repubblica Popolare Cinese avvia una intensa campagna in favore dell’ateismo, colpendo ogni forma di religione. Ovunque nel mondo, i regimi comunisti perseguitano la Chiesa Cattolica, incarcerando vescovi e fedeli. Dal canto suo la Chiesa, su impulso del papa Pio XII, il 1° luglio del 1949, stabilisce attraverso il Santo Uffizio che non possano essere ammessi ai sacramenti i fedeli che, “consapevolmente e liberamente”, si iscrivano o diano appoggio ai partiti comunisti. Per la Chiesa cattolica è l’inizio di una vera e propria crociata contro il comunismo.

5000 anni e +. La lunga storia dell’umanità. Odissea. Atto finale, il ritorno

Dopo dieci anni di vagabondaggio in mare, Ulisse ritrova la sua famiglia e il suo regno. Si conclude qui anche il viaggio nell’Odissea di “5000 anni e +. La lunga storia dell’umanità” in onda martedì 13 giugno alle 21.10 in prima visione su Rai Storia. Gli ultimi 12 libri dell'Odissea descrivono ciò che accadde quando fece finalmente ritorno ad Itaca, il ritorno ai suoi cari e la sanguinosa vendetta che egli compie per riconquistare il suo trono. Raccontano una storia complessa di tradimento, lealtà, astuzia e forza.  Una folla di giovani aveva invaso il palazzo reale, saccheggiato i suoi magazzini e corteggiato la sua regina, Penelope, nel tentativo di impadronirsi della corona. L'astuzia con cui Penelope resiste ai pretendenti che hanno invaso il palazzo durante l’assenza di Ulisse rivela non solo la sua incrollabile lealtà, ma anche il suo ruolo centrale nell'intera narrazione. Ad introdurre la puntata con Giorgio Zanchini in studio, Massimo Cultraro, docente di Preistoria e Archeologia Egea all’Università di Palermo.

La grande sfida. L’uomo e l’ambiente 1800-1972

La storia dell’ambientalismo dalla prima rivoluzione industriale al 1972: con Carla Oppo, via a “La grande sfida”, un programma di Rai Cultura firmato da Clemente Volpini e Fabrizio Marini e scritto con Ilaria Dassi per la regia di Fedora Sasso, in onda in due appuntamenti da martedì 13 giugno alle 22.10 su Rai Storia. In primo piano le conseguenze dello sviluppo economico moderno, la nascita dei movimenti ambientalisti, le prime leggi contro l’inquinamento, la questione della salute pubblica, l’istituzione dei parchi nazionali durante il ventennio e poi il secondo dopoguerra dalla tutela del paesaggio prevista dalla Costituzione fino alla nascita dell’associazione Italiana Nostra e alla pubblicazione nel 1972 del rapporto The Limits to Growth redatto da un gruppo di studiosi dell'Istituto di tecnologia del Massachusetts su proposta del Club di Roma. Ad accompagnare il programma in questo viaggio sono Giuliano Amato, Gabriella Corona, Emanuele Felice, Giorgio Parisi e Luigi Piccioni.  

MERCOLEDI’ 14/06/2023

Passato e Presente. I Battaglione Mario

Il " I Battaglione Mario": una formazione partigiana attiva nelle Marche durante la Resistenza e diventata una forza "internazionale", costituita da ex prigionieri alleati, slavi ed ebrei. Ma non solo: nelle sue file entrano anche africani, eritrei ed etiopi, protagonisti di un'odissea cominciata ancora prima della guerra. Una storia che la professoressa Isabella Insolvibile e Paolo Mieli ricostruiscono in questa puntata di "Passato e Presente" in onda mercoledì 14 giugno alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia, che ospita anche lo storico Matteo Petracci, esperto della storia del "Battaglione Mario". Tutto ha inizio il 9 maggio 1936, quando Mussolini annuncia la nascita dell'Impero. Negli ambienti fascisti, inebriati dalla vittoria, si fa strada l'idea di realizzare una Mostra Triennale delle Terre d'Oltremare a Napoli, per esibire la supremazia italiana nei territori del Corno d'Africa. Aree e padiglioni espositivi saranno dedicati all'Albania, al Dodecaneso, alla Libia e all'Africa Orientale. Vengono ingaggiati anche settanta sudditi coloniali, tra eritrei ed etiopi, da esporre in un villaggio indigeno, ricostruito per l'occasione. La Mostra si apre il 9 maggio 1940, in occasione del quarto annuale dell'Impero, ma, poche settimane dopo, l'Italia entra in guerra. Gli inglesi interdicono il passaggio attraverso il canale di Suez e la piccola comunità africana resta bloccata in Italia. Divenuta un peso per i responsabili della Triennale, la comunità viene trasferita a Villa la Quiete, un ex campo di prigionia fascista, nella provincia di Macerata. Il 28 ottobre 1943, il "Battaglione Mario" – comandato da Mario Depangher - assalta la Villa per recuperare armi e aprire le porte del campo. Una decina di ex sudditi coloniali decide in quell'occasione di unirsi alla formazione partigiana per andare a combattere, insieme, i nazifascisti.

Mixer - h.21.10

1939 – 1945. La Seconda guerra mondiale. La guerra lampo

È il 1° settembre 1939 quando Hitler invade la Polonia. Il 3 settembre Francia e Gran Bretagna dichiarano guerra alla Germania. È l’inizio del secondo conflitto mondiale. In pochi giorni le truppe naziste annientano la resistenza polacca. È la guerra lampo (blitzkrieg). Dopo la Polonia, nel primo anno di guerra, ci saranno la Danimarca, la Norvegia e la Francia. Sono gli eventi al centro del secondo appuntamento con la serie “1939 - 1945 – La Seconda guerra mondiale” in onda su Rai Storia mercoledì 14 giugno alle 22 su Rai Storia. La serie presentata da Paolo Mieli e narrata da Carlo Lucarelli, e con analisi e approfondimenti di storici scelti a seconda del tema trattato e alla luce delle nuove interpretazioni storiografiche, è arricchita da un racconto per immagini con materiali di repertorio “restaurati” in alta definizione ed edizioni di grandi documentari provenienti dalle Teche Rai con rare interviste a protagonisti e testimoni ormai scomparsi. Tra i consulenti della serie, gli storici Giovanni Sabbatucci, Nicola Labanca, Lutz Klinkhammer.

GIOVEDI’ 15/06/2023

IERI E OGGI 1972
Enrico Montesano, Renato Greco, Sergio Endrigo - 1933 anniversario nascita Endrigo

In occasione dell’anniversario della nascita di Sergio Endrigo, sarà riproposta una puntata di “Ieri e oggi” (1972) condotta da Arnoldo Foà, in onda giovedì 15 giugno alle ore 11.45 su Rai Storia. Ospiti in studio Enrico Montesano, Renato Greco e Sergio Endrigo riproposta.

Passato e Presente. Boat people, un salvataggio italiano

Dopo la partenza degli americani dal Vietnam nel 1975, il Paese vive una profonda crisi umanitaria. L’esercito comunista nord-vietnamita unifica il territorio e procede alla repressione dei vietnamiti del Sud che hanno combattuto al fianco degli Usa. Violenze, miseria, e lo scatenarsi di nuovi conflitti con Cambogia e Cina, spingono centinaia di migliaia di persone a cercare una via di fuga in mare. A bordo di barconi fatiscenti, senza viveri né acqua, i “boat people” sfidano la morte nella speranza di raggiungere le coste dei paesi limitrofi. A “Passato e Presente”, in onda giovedì 15 giugno alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia, la professoressa Silvia Salvatici ripercorre, insieme a Paolo Mieli, le tappe della mobilitazione internazionale che, a partire dal 1979, porta alcuni Paesi occidentali ad organizzare missioni di salvataggio. Tra queste c’è anche l’Italia, che invia tre imbarcazioni della Marina militare nel Mar Cinese Meridionale. L’operazione, organizzata ed eseguita in tempi brevissimi, si conclude con un successo: il 26 agosto gli incrociatori italiani rientrano a Venezia con a bordo almeno mille fuggitivi.

a.C.d.C. Apocalissi del passato *
Il mistero dei popoli del mare e la città perduta di Helike

Intorno al 1200 a.C. tutti i grandi regni dell’età del bronzo subiscono una crisi profonda: la civiltà micenea, l’impero Ittita, l’Egitto dei faraoni vengono travolti da una serie di catastrofi naturali e dalla migrazione dei misteriosi “popoli del mare”. Pagine di storia antica rilette dal professor Alessandro Barbero in “Apocalissi del passato”, in onda giovedì 15 giugno alle 21.10 su Rai Storia per “a.C.d.C.”. Le tavolette d’argilla incise con caratteri cuneiformi rinvenute nell’antica città di Ugarit forniscono importanti testimonianze sul collasso delle civiltà del Mediterraneo orientale. A seguire, alle 22.10, uno dei più grandi misteri dell’archeologia: la distruzione e la scomparsa della città greca di Helike, sommersa dalle onde nel 373 avanti Cristo. Quella di Helike, una città di cui non si conosce neppure l’esatta posizione, fu una catastrofe di tali dimensioni da apparire sovrannaturale, provocata - secondo il mito - dall’ira del dio Poseidone.

VENERDÌ 16/06/2023

Pioniere dello Spazio. Valentina Tereshkova: 1963 anniversario prima donna nello Spazio

Mirella Serri narra le missioni spaziali che hanno reso celebri Valentina Vladimirovna Tereskova, Svetlana Evgenevna Savitskaya, Sally Kristen Ride, Judith Arlene Resnik, Peggy Annette Whitson, Karen Lu Jaean Nyberg, Mae Carol Jemison. Venerdì 16 giugno alle ore 11.10 e 20.15 su Rai Storia la puntata dedicata alla prima cosmonauta sovietica ad andare nello spazio, Valentina Vladimirovna Tereshkova.

Passato e Presente. Pio IX, l’ultimo papa re

Quello di Pio IX, ultimo papa re, è stato il pontificato più lungo nella storia della Chiesa. Ne parlano Paolo Mieli e il professor David Kertzer in questa puntata di "Passato e Presente" in onda venerdì 16 giugno alle 13.15 su Rai3 e alle 20:30 su Rai Storia. Nel corso del suo lungo regno, dal 1846 al 1878, papa Mastai Ferretti ha attraversato una serie di stagioni complesse. Indicato inizialmente come un campione del Risorgimento, grande riformatore e possibile federatore d'Italia, è passato poi a essere considerato un traditore degli ideali nazionali e acceso avversario di ogni innovazione istituzionale. È stato l'uomo del Sillabo, nel quale ha condannato il modernismo, e della infallibilità del papa, solennemente proclamata nel corso del Concilio Vaticano I. Ma allo stesso tempo è stato capace di dare grande impulso missionario all'azione della Chiesa, valorizzando enormemente il ruolo e il valore dei laici. Ha aperto le porte del ghetto di Roma, consentendo agli ebrei di praticare professioni fino a quel momento a loro precluse, ma si è anche reso protagonista del famoso "caso Mortara", la sottrazione di un bambino ebreo, ma battezzato da una governante cattolica, con l'intento di educarlo nella fede cristiana. Ha infine assistito, impotente, alla fine del millenario regno temporale dei papi, dichiarandosi prigioniero dello stato italiano, e considerando il Risorgimento una "oppressione morale, civile e religiosa".

Telemaco. Dall’ultimo Rais della tonnara a Stresa

A Scopello, sulla costa Occidentale della Sicilia, un piccolo borgo marinaro a metà strada tra Palermo e Trapani conserva integra l’atmosfera una delle più importanti tonnare del Mediterraneo e del suo antico “marfaraggio”, il corpo di fabbrica, simbolo di una civiltà ormai scomparsa. Questa la prima pagina di “Telemaco”, il magazine Rai Cultura alla ricerca delle storie meno note e dei luoghi in cui si sono svolte, in onda venerdì 16 giugno alle 21.10 in prima visione su Rai Storia. L’intervista di Charlotte Marincola al figlio dell’ultimo Rais della tonnara - il capo, il comandante che dirige le operazioni di pesca - riporta in quel microcosmo unico, segnato da attese, rituali e antiche tecniche per catturare il prezioso pesce, fonte di sostentamento di un’intera comunità. Si volta pagina con Emanuela Lucchetti e con i ragazzi del Monte Grappa: nell’ottobre del 1917, dopo la disfatta di Caporetto, le truppe italiane guidate dal generale Armando Diaz, si scuotono e passano al contrattacco. Tra i protagonisti di questa fase decisiva della Grande Guerra, ci sono i giovani nati nel 1899, l’ultima leva del conflitto. Inviati sul fronte del Grappa molti di loro sacrificheranno la loro vita in battaglie cruente sotto la guida del generale Gaetano Giardino, comandante della IV armata, nota come l’armata del Grappa. Il generale con suoi soldati, giovani e veterani è sepolto nel Sacrario Militare di Cima Grappa. Il viaggio parte da Bassano, dal ponte degli Alpini e dal parco dedicato ai Ragazzi del ’99 e finisce in montagna, all’imponente monumento del Sacrario, inaugurato nel 1935, intorno a cui ancora si possono incontrare sentieri, gallerie e trincee.

Dalle gesta eroiche dei ragazzi del Monte Grappa alla storia della Zecca di Roma raccontata da Pietro Sorace. La storia della Zecca inizia con gli antichi romani, nel III secolo a.C., con la produzione di piccoli oggetti metallici chiamati “monete”. Una storia che prosegue per secoli, e anche se il nome delle monete cambia, o mutano i simboli rappresentati, la funzione svolta resta sempre la stessa. Nel Regno d’Italia appena unito viene adottata la lira, segno dell’integrazione economica della penisola, che rimane in vigore fino al 2002, quando cede il passo all’Euro, la moneta unica europea. Il racconto è anche un’esplorazione dei luoghi – il Museo, con la Scuola dell’Arte della medaglia, gli stabilimenti dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato - dove monete e medaglie vengono conservate, coniate e prodotte.

Con Carla Oppo, infine, direzione Stresa, dove nel 1935 Gran Bretagna e Francia si riuniscono nella cosiddetta Conferenza di Stresa con un obbiettivo prioritario: trovare una linea comune contro le mire espansionistiche di Adolf Hitler. Al vertice, che si svolge nello splendido Palazzo Borromeo di Isolabella sul Lago Maggiore partecipano oltre a Benito Mussolini, il ministro degli esteri francese Pierre Laval e il primo ministro inglese Ramsay Mac Donald. Dall’11 al 14 aprile Stresa diventa il centro della politica internazionale su cui si appuntano le speranze di pace del mondo. Ma la ricerca di un’intesa è ostacolata da interessi contrapposti e sospetti reciproci che poco dopo faranno naufragare l’accordo.

1940: Italia in guerra. Attacco alla Francia

L’attacco alla Francia è il cuore del secondo appuntamento con “1940: Italia in guerra”, serie in onda venerdì 16 giugno alle 22.10 su Rai Storia. Si ripercorre la breve fase della guerra “vittoriosa”, nel giugno 1940, contro la nazione transalpina, già messa in ginocchio dall’invasione tedesca, l’armistizio di Villa Incisa con i Francesi, ma anche i primi bombardamenti sul suolo italiano e alcune battaglie in mare e in Africa contro l’Inghilterra nell’estate-autunno 1940. A inizio ottobre, Mussolini, irritato poiché tenuto all’oscuro dei progetti bellici di Hitler, dichiara: “Stavolta lo ripago della stessa moneta”. L’obiettivo è conquistare la Grecia. Il racconto si svolge sulla base di documenti diplomatici custoditi presso il Ministero degli Affari Esteri, attraverso i diari e le testimonianze dei protagonisti di quei drammatici anni, le preziose Teche Rai e i contributi di storici italiani e stranieri.

SABATO 17/06/23

Passato e Presente. Da Hollywood a Via Veneto

Il 27 gennaio 1949 si sposano a Roma il grande divo hollywoodiano Tyrone Power e la starlette della Metro Goldwin Mayer Linda Christian. Le nozze sono il primo grande evento mondano in una Italia appena uscita dal difficile periodo del dopoguerra e diventano subito il “matrimonio del secolo”. Nello stesso tempo inaugurano la stagione della cosiddetta “Hollywood sul Tevere”. Lo raccontano il professor Ermanno Taviani e Paolo Mieli nell’appuntamento con “Passato e Presente”, in onda sabato 17 giugno alle 20.30 su Rai Storia. Grazie anche alle agevolazioni fiscali previste dalla Legge Andreotti, per tutti gli anni Cinquanta centinaia di troupe americane sbarcano in Italia per girare i loro film a Cinecittà, diventata uno dei più attrezzati centri per la produzione cinematografica. Sono gli anni d’oro del divismo e dei paparazzi, di via Veneto e della Dolce vita, immortalata per sempre da Federico Fellini. Roma diventa capitale glamour, centro della vita mondana e anche il nostro cinema produce divi di calibro internazionale, come Gina Lollobrigida o Sophia Loren. Con il miracolo economico e lo sviluppo poderoso dei media, il divismo trova anche altri canali per esprimersi, come la televisione, l’editoria rosa e i fotoromanzi, la musica leggera. 

Cinema Italia. Il gatto

Amedeo e Ofelia, avidi fratelli, sono proprietari di un decrepito palazzo romano a fitto bloccato. Quando ricevono una ricca offerta per vendere l'immobile, cercano di sfrattare tutti gli inquilini. Per poter indagare nelle loro case e nelle loro vite, sfruttano la morte per avvelenamento del loro gatto. Di Luigi Comencini, con Ugo Tognazzi, Mariangela Melato, Michel Galabru, Dalila Di Lazzaro, Aldo Reggiani, Philippe Leroy, Adriana Innocenti, Mario Brega, “Il gatto” andrà in onda per il ciclo “Cinema Italia” sabato 17 giugno alle 21.10 su Rai Storia.

Documentari d’autore. C’è un soffio di vita soltanto

Lucy è una nonna di novantacinque anni. Malgrado l'età è ancora lucida, ha sempre la battuta pronta e racconta la sua vita col suo irresistibile accento, un po' piemontese e un po' bolognese. A casa sua le foto ingiallite dal tempo raccontano l’adolescenza di un ragazzo, che all'epoca si chiamava Luciano, che stava per vivere il periodo più terribile della sua vita. Lucy è una donna transessuale, fra le poche sopravvissute del campo di concentramento di Dachau. Matteo Botrugno e Daniele Coluccini raccontano la sua storia in “C’è un soffio di vita soltanto”, in onda sabato 17 giugno alle 23.10 su Rai Storia per il ciclo “Documentari d’autore”.


 

 

 
 
 

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