L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Le storie della tv

DOMENICA 11/08/2024

Passato e Presente
Luigi Albertini, il giornalismo moderno

La vita del giornalista che ha diretto il Corriere della Sera per un quarto di secolo, all’inizio del Novecento: Luigi Albertini. A “Passato e Presente”, in onda domenica 11 agosto alle 20.30 su Rai Storia, Paolo Mieli ne parla con il professor Lorenzo Benadusi. Grazie alle sue idee innovative dal punto di vista editoriale e alle sue competenze tecniche, Albertini porta in pochi anni il giornale da lui diretto a diventare il quotidiano più letto. Dal punto di vista politico, il liberale Albertini si schiera per l’interventismo e inizialmente si dimostra favorevole al fascismo, nell’ottica di contrastare le ideologie socialiste. Dopo la Marcia su Roma, l’atteggiamento di Albertini e del suo giornale cambia, condannando le violenze e le prevaricazioni del Partito fascista, al punto che nel 1925 Mussolini stesso manovra per esautorare Albertini dalla guida del Corriere della Sera.

Binario cinema
Il colonnello Von Ryan

Frank Sinatra, nei panni di un aviatore caduto prigioniero, contro i nazisti. Su Rai Storia, per il ciclo “Binario cinema”, domenica 11 agosto alle 21.10 c’è “Il colonnello Von Ryan” di Mark Robson, Nel cast, oltre a Sinatra, Trevor Howard, Brad Dexter, Raffaella Carrà, Adolfo Celi.

Italia, 1943: dopo l’armistizio un gruppo di prigionieri alleati viene caricato su un treno destinato alla Germania. Ma i deportati riescono a impadronirsi del convoglio e deviarlo: fuga e inseguimento si svolgeranno sui binari, senza esclusione di colpi. Un cast e una produzione che combinano Hollywood e Cinecittà. Spicca il singolare incontro sul grande schermo fra Frank Sinatra e Raffaella Carrà.

LUNEDI’ 12/08/2024

Passato e Presente
Firenze capitale

Quella di Firenze Capitale è una storia oggi quasi dimenticata. Eppure, è nel capoluogo toscano che l’Italia trovò il suo centro in una fase cruciale della sua storia, tra il 1865 e il 1871. Anni in cui a Roma regnava ancora il Papa, protetto dalla Francia di Napoleone III. Ne parla Paolo Mieli con uno dei maggiori specialisti del Risorgimento italiano, lo storico Gilles Pécout. a “Passato e Presente”, in onda lunedì 12 agosto ore 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. È proprio in seguito a un accordo con Parigi che la capitale lascia Torino e viene trasferita in Toscana, culla della cultura e della lingua italiana. Un evento che muterà profondamente il volto urbanistico ed economico di Firenze. Ma fiorentini e torinesi come vissero quel cambiamento? E cosa rimane oggi di quell’esperienza?

Sant’Anna di Stazzema. La memoria dopo l’oblio
A ottant’anni dalla strage

«Arrivarono improvvisamente, ci presero, io non volevo andare, ma uno di essi mi dette un pugno e mi gettò a terra, mi rialzai, ma lui mi dette un altro pugno». Così ricorda Cesira Pardini, una delle poche sopravvissute alla strage di Sant’Anna di Stazzema, quel 12 agosto di ottanta anni fa. Una pagina di storia ripercorsa dallo speciale Rai Cultura “Sant’Anna di Stazzema. La memoria dopo l’oblio” di Riccardo Sansone con la regia Agostino Pozzi in onda in prima visione lunedì 12 agosto alle 21.10 su Rai Storia a 80 anni dall’eccidio.

Nell’estate del 1944, nell’ambito delle operazioni di costruzione della Linea Verde, le forze di occupazione nazifasciste vedono le colline sopra Pietrasanta in Versilia come luoghi infestati dalle forze partigiane, piccole comunità ostili che foraggiano e proteggono la Resistenza locale. Senza prove tangibili di questa connivenza, il piccolo paese di Sant’Anna che dal 1943 ospita anche moltissimi sfollati, diventa presto oggetto delle violenze spropositate degli occupanti e luogo di martirio per centinaia di civili inermi. Nonostante ricerche approfondite, ancora oggi è difficile stimare con esattezza il numero effettivo delle vittime che per le memorie locali si attesterebbe intorno alle 560 persone.

Il 12 agosto 1944 verrà così ricordato come il giorno dell’eccidio di Sant’Anna di Stazzema, uno dei più efferati crimini di guerra compiuti dai reparti della 16. SS Panzer-Grenedier-Division “Reichsführer-SS” In Italia. A ottant’anni dall’eccidio, lo speciale, con Charlotte Marincola, ripercorre i fatti di Sant’Anna di Stazzema attraverso le testimonianze dei sopravvissuti, il commento storico di Isabella Insolvibile, il racconto della vicenda giudiziaria del Procuratore Generale Militare presso la Corte Militare d'Appello di Roma Marco De Paolis e la narrazione sulla politica della memoria dell’antropologa Caterina Di Pasquale.

Italia. Viaggio nella bellezza
I bronzi di Riace: storia di un mito

Il 16 agosto 2022 è stato celebrato il cinquantenario dalla scoperta dei bronzi di Riace, due magnifiche statue greche del V secolo a.C. recuperate grazie a un ritrovamento fortuito nelle acque del piccolo borgo calabrese. Per la Calabria i due guerrieri sono stati subito simbolo di identificazione culturale e speranza di riscatto. A loro è dedicato l’appuntamento, firmato da Brigida Gullo con la regia di Federico Cataldi, con “Italia. Viaggio nella bellezza”, in onda lunedì 12 agosto alle 21.40 e in replica – nel giorno dell’anniversario del ritrovamento – venerdì 16 agosto alle 15.30 su Rai Storia. Giunti a Firenze per il primo restauro durato cinque anni, dal loro esordio presso il Museo archeologico, il 15 dicembre 1980, i bronzi hanno attratto, per armonia di forma e espressione folle di turisti e visitatori. Sandro Pertini, allora presidente della Repubblica le ha ospitate al Quirinale, nell’estate del 1981, per una seconda mostra, a consacrare il grande evento della loro scoperta. Con le esposizioni a Firenze e Roma le statue erano oramai entrate nel discorso pubblico. Gli ingredienti per la nascita di un mito erano a portata di mano: la bellezza classica dei due guerrieri, il ritrovamento in mare del tutto fortuito, e il fascino dell’antico, hanno fatto breccia su un mondo che a inizio anni ’80 si lasciava alle spalle un periodo turbolento e si avviava verso un decennio di spensieratezza e edonismo. La loro destinazione finale, nell’estate del 1981, è stata l’allora Museo Nazionale di Reggio Calabria, oggi Museo Archeologico, che continua a custodirli e valorizzarli. I bronzi di Riace non sono semplicemente due statue greche del V secolo avanti Cristo. Sono molto di più: le vicende che li hanno riguardati, se da un lato ne hanno decretato la trasformazione in mito, dall’altro hanno rischiato di soffocarli, replicandone eccessivamente l’immagine e trasformandoli in feticci. Per capire chi siano davvero i due bronzi, occorre tralasciare il loro aspetto esteriore e guardarli da dentro. È nel buio delle cavità che ne costituiscono struttura e anima che abitano i loro segreti. Grazie ai restauri ai quali sono stati sottoposti nel corso di cinquant’anni e alle nuove tecnologie, che oggi sono in grado di esaminare anche le più piccole tracce fuori e dentro le due statue, oggi si può iniziare a ipotizzarne la provenienza e a ricercarne l’identità. Mentre il dibattito scientifico sui bronzi di Riace è destinato a continuare, il loro fascino rimane intatto: diventate, come avrebbe detto Roland Barthes, un mito d’oggi, sono destinati a incantare chiunque cerchi in loro il simbolo di un passato in cui bellezza e armonia erano virtù supreme e assolute. Intervengono Vinzenz Brinkmann (Liebieghaus Skulpturensammlung - Francoforte sul Meno), Pietro Giovanni Guzzo (Accademia dei Lincei), Mario Iozzo (Direttore Museo Archeologico Nazionale di Firenze, 2015-2023), Carmelo Malacrino (Direttore Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria 2015-2023), Marcello Miccio (restauratore chimico), Mario Micheli (Università degli Studi Roma Tre), Maurizio Paoletti (Università della Calabria), Giuseppe Zurzolo (sindaco di Riace 1970-1980).

Storie della TV
Il successo (1964-1973)

Tra il 1964 e il 1973 si assiste all’affermazione della Televisione, il numero degli abbonati supera i dieci milioni e la Tv costituisce un orologio “sociale” che scandisce la vita quotidiana degli italiani. È la Rai guidata da Ettore Bernabei, a vocazione culturale e dai ‘grandi mezzi’, al centro del secondo appuntamento con Aldo Grasso e con “Storie della TV”, la serie di Rai Cultura in onda lunedì 12 agosto alle 22.40 su Rai Storia. Testimoni della puntata sono Bruno Gambarotta, che ricorda la sua esperienza come cameraman nel viaggio pontificio in Terra Santa del 1964; Valeria Fabrizi, che ricorda ‘Biblioteca di Studio Uno’, con il Quartetto Cetra e la regia di Antonello Falqui; Paola Pitagora, la ‘Lucia Mondella’ scelta da Sandro Bolchi per ‘I promessi sposi’ del 1967, uno degli apici del progetto culturale Rai, commentato dal linguista Giuseppe Antonelli; Fabiano Fabiani, direttore del Telegiornale dal 1966 al ’69; Vito Molinari, regista dei varietà festivi con Paolo Villaggio, che dal 1968 rivoluzionano lo spettacolo Tv; Paolo Mieli, che commenta l’importanza di ‘Nascita di una dittatura’ (1972) di Sergio Zavoli sul modo di raccontare la storia in Tv; Giuseppe ‘Peppo’ Sacchi, fondatore della Tv via cavo Telebiella, che lancia il ‘guanto di sfida’ al monopolio aiI nel 1973. La puntata è firmata da Caterina Intelisano. Un programma di Enrico Salvatori e di Fabrizio Marini, con la consulenza di Aldo Grasso. Produttore esecutivo Emanuela Capo. Regia di Eva Frerè e Matteo Bardelli.

MARTEDI’ 13/08/2024

Ieri e oggi 1968 Alberto Lupo, Aldo Fabrizi

In occasione dei 40 anni dalla scomparsa di Albero Lupo, il 13 agosto 1984, Rai Cultura ripropone martedì 13 agosto alle 11 su Rai Storia, la puntata di “Ieri e oggi” del 1968 condotta da Lelio Luttazzi, con Alberto Lupo e Aldo Fabrizi.

Storie della Tv” ricorda Alberto Lupo
Alberto Lupo e Giorgio Albertazzi, lo sceneggiato in Tv

Andato in onda per la prima volta agli albori della Tv, lo sceneggiato – o teleromanzo – diventa da subito una forma di racconto molto popolare. Non si tratta solo di teatro filmato e trasferito alla televisione, ma di un racconto corale, per lo più ispirato ai capolavori della letteratura mondiale, messo in scena da grandi talenti, registi che si avventurano in ricostruzioni ardite, lunghissime prese dirette e nuove modalità narrative. Lo racconta – attraverso alcuni dei protagonisti di allora – “Storie della Tv”, in onda martedì 13 agosto alle 16.30 su Rai Storia In occasione dei 40 anni dalla scomparsa di Albero Lupo.

Lo sceneggiato è anche e soprattutto una fabbrica di divi, attori che diventano amatissimi dal pubblico grazie ai ruoli interpretati in TV. Tra questi, Alberto Lupo e Giorgio Albertazzi, due grandi interpreti che hanno saputo attraversare tutti i mezzi, dal teatro al cinema alla televisione e che, nella memoria collettiva, sono le icone dello sceneggiato. “Storie della Tv”, ripercorre le loro carriere, soffermandosi in modo particolare sul teleromanzo, per riaccendere i riflettori sul loro straordinario e ineguagliabile talento. A raccontarli, lo storico della televisione Aldo Grasso, Giuliana Lojodice, Valeria Fabrizi e Massimo Ghini.

Nell’ambito dell’omaggio di Rai Cultura ad Alberto Lupo, Rai Cultura ripropone anche la puntata di “Ieri e oggi” del 1968 condotta da Lelio Luttazzi, con Alberto Lupo e Aldo Fabrizi, in onda sempre su Rai Storia alle 11.00.

Omaggio a Piero Angela
A due anni dalla scomparsa

Per ricordare Piero Angela, scomparso il 13 agosto 2022, Rai Cultura propone un doppio appuntamento: si comincia con “Piero Angela: raccontare la scienza”, in onda martedì 13 agosto alle 18.30 su Rai Storia, che ripercorre la sua carriera da quando era inviato fino alla lunga serie di “Quark” e “Superquark”. A seguire, sempre su Rai Storia, “Prima pagina: otto ore di Waterloo, uno dei primissimi documentari storici firmati Piero Angela, risalente al 1965, a 150 anni dalla battaglia che vide la sconfitta di Napoleone. Nel documentario ci sono due incredibili testimonianze: Ian Contro, un testimone indiretto della battaglia di Waterloo, avendo conosciuto un soldato che vi aveva combattuto; e Paul Brassin, che ricorda i racconti del nonno sulla battaglia.

Passato e presente
Mario Tobino, psichiatra e poeta

Nel 1953 esce nelle librerie “Le libere donne di Magliano”, un romanzo che descrive con un linguaggio a tratti lirico, eppure dolorosamente realistico, le condizioni di vita all’interno di un manicomio. L’autore, Mario Tobino, è uno psichiatra che dal 1942 vive e lavora all’Ospedale Psichiatrico di Maggiano, nei pressi di Lucca. Ne parlano Paolo Mieli e la professoressa Valeria Babini a “Passato e Presente”, in onda martedì 13 agosto alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia. Tobino sceglie la dimensione letteraria per rompere il silenzio che negli anni ’50 circonda i temi della follia e della reclusione manicomiale, e il suo percorso professionale e la sua passione per la scrittura si incontreranno ancora negli anni successivi, quando racconterà i momenti fondamentali della storia dell’assistenza psichiatrica: dalle nuove opzioni terapeutiche seguite alla scoperta degli psicofarmaci, allo sviluppo del movimento eterogeneo e composito che negli anni ‘60 e ‘70 metterà in discussione l’istituzione stessa del manicomio.

5000 anni e più. La lunga storia dell’umanità”
Elisabetta I. Ritratto di una regina

Elisabetta salì al trono di una nazione profondamente divisa dopo la morte dei suoi fratelli Edoardo e Maria e - nonostante fosse una regina protestante - permise ai cattolici di continuare con la loro fede purché fossero discreti e rimanessero leali. Seguirono pace e prosperità e la cultura inglese fiorì. Sotto Elisabetta i semi dell'Impero furono gettati con Francis Drake e Walter Raleigh, ma nonostante i successi la Regina Vergine dovette stare in guardia contro numerosi complotti, tra cui quello del re spagnolo Filippo II e della sua Armada. La regina Elisabetta I è al centro dell’appuntamento con Giorgio Zanchini e con “5000 anni e più. La lunga storia dell’umanità”, in onda martedì 13 agosto alle 21.10 su Rai Storia.

L'ascesa di Hitler
La notte dei lunghi coltelli 

Una figura di spicco tra i più stretti collaboratori di Hitler e tra i fautori della sua presa del potere: Ernst Rohm, il capo delle Squadre d’Assalto, la milizia armata del partito nazionalsocialista, che ha sostenuto e aiutato Hitler nella sua ascesa. Un personaggio tra i protagonisti della serie Bbc “L’ascesa di Hitler”, introdotta e contestualizzata dallo storico Emilio Gentile, in onda martedì 13 agosto alle 22.10 su Rai Storia. Nel dicembre del 1933 Goering inizia a considerare Rohm come una minaccia, elaborando un complotto per eliminarlo. Con l’aiuto di Himmler e sfruttando gli anni difficili per i nazionalsocialisti costruisce una vera e propria accusa di tentativo di colpo di stato per Rohm, arrestato dallo stesso Hitler il 30 giugno 1934. Inizia l’epurazione delle SA (decine di omicidi compiuti per tre giorni) passata alla storia come la notte dei lunghi coltelli. Il consolidamento del potere da parte di Hitler è definitivamente concluso.

MERCOLEDI’ 14/08/2024

Il segno delle donne”
Piera degli Esposti

Nata a Bologna il 12 marzo del 1938, dopo essere stata respinta dall'Accademia d'Arte Drammatica 'Silvio D'Amico' di Roma, Piera degli Esposti si dedica, in maniera ostinata, alla sua vocazione: la recitazione. È lei la protagonista della puntata de “Il segno delle donne” – una coproduzione Anele e Rai Cultura, realizzata da Anele e prodotta da Gloria Giorgianni - riproposta mercoledì 14 agosto alle 18.45 su Rai Storia in occasione dell’anniversario della scomparsa avvenuta il 14 agosto 2021. A darle voce nel faccia a faccia con Angela Rafanelli è Michela Cescon. Coraggiosa, colta e anticonformista, con il suo stile e il suo 'metodo' interpretativo, Piera degli Esposti porta in scena dei personaggi memorabili come 'Molly cara' e 'La pazza di Chaillot', che la trasformeranno in un'icona nel mondo della cultura. 

Tg2 Galleria”
Alberoni e l’amore

Per ricordare la figura dello scrittore e sociologo Francesco Alberoni, scomparso il 14 agosto 2023, Rai Cultura ripropone una sua intervista all’interno della rubrica " Tg2 Galleria" del 4 dicembre 1979, curata da Aldo Falivena ed Ezio Zefferi, in onda mercoledì 14 agosto alle 19.45 su Rai Storia.

Nell'intervista, Alberoni affronta il tema dell’innamoramento, alla base del suo libro dal titolo “Innamoramento e amore”, del modo in cui si manifesta e dei motivi per i quali ci si disinnamora. Obiettivo anche sull'amore come meccanismo sociale e psicologico che determina lo status di una persona e il suo rapporto con la sessualità.

Passato e Presente
Cuba sotto attacco. La Baia dei Porci

Il 17 aprile 1961 un contingente di circa 1500 esuli cubani sbarca alla Baia dei Porci, a sud di Cuba. L’operazione, varata a Washington sotto la presidenza Eisenhower e proseguita dal suo successore alla Casa Bianca, John Fitzgerald Kennedy, ha l’obiettivo di rovesciare il governo di Fidel Castro, al potere da due anni. Una pagina di storia ripercorsa dalla professoressa Giordana Pulcini e da Paolo Mieli a “Passato e Presente” in onda mercoledì 14 agosto alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. Il tentativo degli oppositori cubani, appoggiato dalla Cia, s’infrange contro la reazione delle milizie castriste e, soprattutto, contro l’ostilità della popolazione, in larghissima misura allineata con il nuovo leader. Per gli Stati Uniti si tratta del più cocente smacco mai subito sul continente americano. Un fallimento che, tra gli altri, sortirà l’effetto di spingere definitivamente Castro ad entrare nell’orbita sovietica.

Gli esploratori
Roald Amundsen

Roald Amundsen, un grande esploratore norvegese e il primo uomo a raggiungere il Polo Sud: è lui il protagonista della serie “Gli esploratori”, in onda mercoledì 14 agosto alle 21.10 su Rai Storia, con l’introduzione e la contestualizzazione dello storico Mauro Canali. In Antartide soffiò il successo - e la conseguente celebrità mondiale - al suo rivale Robert Scott, ma il suo destino si compì al Polo Nord, dove morì nel generoso tentativo di soccorrere un altro collega esploratore, l’italiano Umberto Nobile. Dove si sia inabissato il suo aereo è rimasto un mistero. Ma ora una spedizione norvegese salpa per cercare di trovarlo, con l’ausilio delle più moderne tecnologie. Riuscirà nell’impresa?

Cucina ad alta quota”

Una terra di mezzo che risente dell’influenza di un mix di culture, ladina, tedesca, viennese e italiana. Un viaggio tra Bolzano, Merano, Alta Badia e Alta Pusteria, una terra di montagne, di confine, inclusiva. È “Cucina ad alta quota”, una coproduzione Rai Documentari e Rai Com in collaborazione con la Provincia Autonoma di Bolzano e Rai-Sede di Bolzano, scritto da Martina Proietti per la regia di Michele Melani, in onda mercoledì 14 agosto alle 22.10 su Rai Storia. Cinque chef di caratura internazionale - Norbert Niederkofler, Anna Matscher, Heinrich Schneider, Nicola Laera, Chris Oberhammer - si alterneranno nel racconto per immagini che mette in scena il rapporto viscerale e mai perduto tra la terra e la cucina ricercata e premiata che propongono nei loro ristoranti. Ognuno con la sua materia prima, la sua cucina e la sua storia personale. Filo conduttore del docufilm sono proprio le materie prime a km zero scelte da ogni personaggio, il vero collante narrativo.

A guidare questo viaggio, la giornalista gastronomica Maddalena Fossati Dondero, già direttrice de “La cucina italiana” rivista di settore e conduttrice tv, che punteggerà il racconto commentando la cucina, i piatti, raccontando anche aneddoti sugli chef e sull’Alto Adige.

Montagne dell’energia”

L’aumento del riscaldamento globale e l’avanzare dell’emergenza climatica impongono scelte virtuose e lungimiranti nella produzione e nell’uso dell’energia, nonché tempi d’azione sempre più rapidi. Con “Montagne di energia”, in onda mercoledì 14 agosto alle 23.10 su Rai Storia, Rai Documentari racconta il percorso e le scelte dell’Alto Adige, capace di coniugare una risposta efficace al fabbisogno energetico con la tutela dell’ambiente. Di Liza Boschin e Massimo Cinque, con la regia di Liza Boschin e Yuri Massaro, il documentario è prodotto da Rai Documentari in collaborazione con Rai Com, Rai Alto Adige e Provincia Autonoma di Bolzano. L’Alto Adige è “Green Region” in Italia per l’alta specializzazione nel campo delle energie rinnovabili e per l’attenzione alla sostenibilità. A testimoniarlo è una produzione di energia doppia rispetto a quella consumata, il 60 per cento della quale coperta da fonti rinnovabili, con l’obiettivo di raggiungere quota 90 per cento entro il 2050. Qualità della vita, rispetto per l’ambiente, utilizzo attento e consapevole delle risorse naturali. Il documentario condotto dall’attore Nastro d’argento Nicola Nocella presenta la ricetta altoatesina della sostenibilità. Da Longiarù al lago di Resia, dalla diga di Val D’Ultimo a Prato allo Stelvio, Nicola incontra una guida alpina, un guardiano di dighe, un manager idroelettrico, un’allevatrice e tanti altri personaggi, per raccontare quanti modi diversi esistono per fare green energy.

GIOVEDI’ 15/08/2024

Passato e presente
Woodstock, il concerto del secolo

Woodstock è una leggenda, il più famoso concerto del Novecento, forse il più importante evento musicale della storia. Paolo Mieli e il professor Ferdinando Fasce ne parlano a “Passato e Presente”, riproposto giovedì 15 agosto alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia a 55 anni dall’evento. Da un punto di vista storico, Woodstock rappresenta la manifestazione culmine della controcultura hippie, che ha avuto nel biennio ’67-’69 il suo apogeo a partire dalla “summer of love” esplosa tra le strade di San Francisco. Ma per altri aspetti Woodstock è considerato anche l’inizio del declino di quella stagione che ha visto imporsi i “giovani” come nuovo soggetto sociale e politico negli Stati Uniti e nel resto del mondo Occidentale. Come è nato, chi lo ha voluto, chi ha partecipato e soprattutto cosa ha fatto sì che proprio quel concerto sia diventato il simbolo di una generazione, producendo un mito destinato a rimanere nel tempo. 

a.C.d.C.
Gli Stuart, un regno di sangue

La dinastia inglese degli Stuart: la raccontano le quattro puntate della serie “Gli Stuart. Un regno di sangue”, in onda da giovedì 15 agosto alle 21.10 su Rai Storia per “a.C.d.C.”, con l’introduzione prof. Alessandro Barbero. Quattro sovrani di questo casato hanno regnato sulle isole Britanniche tra il 1603 e il 1688, un periodo di grandi lotte religiose e di instabilità politica segnato dalla guerra dei Trent’anni, dalla guerra civile inglese e la rivoluzione puritana, dalla peste e dall’incendio di Londra. Dopo la morte della regina Elisabetta I nel 1603, il re Giacomo VI di Scozia rivendica il suo trono con il nuovo titolo di re Giacomo I d’Inghilterra. Deve affrontare numerosi attentati alla sua vita, tra cui la celebre Congiura delle Polveri, mentre sul continente imperversa la Guerra dei Trent’anni. A seguire, alle 22.10, nel secondo episodio – "La guerra civile inglese" – obiettivo su Carlo I che nel 1625 succede al padre Giacomo come re d’Inghilterra: il suo governo autoritario, le tensioni religiose e lo scontro con il Parlamento portano alla guerra civile inglese. Per la prima volta nella storia, un re viene giudicato, condannato e decapitato dalla propria nazione. Nasce il Commonwealth diretto da Oliver Cromwell.

VENERDÌ 16/08/2024

Passato e presente
1951, inchiesta sulla miseria

Nel 1950 l’Italia ha imboccato la strada della ricostruzione post-bellica, ma è ancora un Paese segnato da carenze strutturali e da un’economia arretrata, prevalentemente agricola. Soprattutto al sud, contadini e braccianti rappresentano oltre il 60 per cento dei lavoratori, e i disoccupati e i poveri sono milioni. Nel settembre del 1951 un gruppo di parlamentari decide di promuovere un’indagine per conoscere meglio la realtà sociale del paese e avvia l’“inchiesta parlamentare sulla miseria e sui mezzi per combatterla”, un’indagine approfondita da Paolo Mieli e dal professor Agostino Giovagnoli a “Passato e Presente”, in onda venerdì 16 agosto alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. Un approfondito lavoro di ricerca e di indagine che si svolge lungo tutta la Penisola: l’arco alpino, il delta del Po, le regioni del sud, le isole e i quartieri poveri delle grandi città, come Milano e Roma. Dai risultati, resi pubblici nel luglio del 1953, emerge la fotografia di un’Italia affetta da un drammatico squilibrio.

La Gran Bretagna della Belle Époque a colori
Il regno di Edoardo VI

La Gran Bretagna edoardiana nel periodo che va dal 1901 al 1910, con sequenze restaurate e colorate. La “dipinge” la seconda parte dello speciale “La Gran Bretagna della Belle Epoque a colori”, in onda venerdì 16 agosto alle 21.10 su Rai Storia. Il Paese era il più ricco e potente del mondo, ma cosa significava questo per gli uomini, le donne e i bambini che lavoravano duramente nei mulini e nelle miniere? Sequenze di film rari, restaurati e colorati per la prima volta, offrono una finestra intima su come vivevano, lavoravano e socializzavano i britannici di tutti i giorni in quegli anni. L'era edoardiana vide nascere, tra l’altro, la creazione del tempo libero di massa, il movimento per il suffragio e la Prima guerra mondiale.

14-’18. Grande Guerra cento anni dopo
Dalla "Strafexpedition" alla conquista di Gorizia

Il 15 maggio 1916 ha inizio la grande offensiva di primavera, scatenata dagli austriaci per spezzare il fronte italiano. E’ la “strafexpedition”: la spedizione punitiva contro il Regno d’Italia, ritenuto colpevole di tradimento per aver mosso guerra all’Impero austroungarico fino ad allora suo alleato. Lo racconta “La Grande Guerra 100 anni dopo” - la serie prodotta da Rai Storia, presentata da Paolo Mieli, con la narrazione di Carlo Lucarelli e con la consulenza storica di Antonio Gibelli e Mario Isnenghi – in onda venerdì 16 agosto alle 22.10 su Rai Storia. È un massacro. Con gravissime perdite, gli italiani riescono a bloccare l’assalto sull’Asiago.

SABATO 17/08/23

Passato e Presente
I regni romano barbarici

Oggi la storiografia tende a sfumare il concetto di frattura storica rappresentata dalle invasioni barbariche, tendendo piuttosto a parlare di “migrazioni”. I popoli germanici che migrano superando le frontiere dell’Impero Romano rappresentano la “materia umana” che si aggiunge agli altri due fattori che comporranno l’Europa medievale: la cultura classica e il cristianesimo. Pagine di storia ripercorse da Paolo Mieli e dal professor Alessandro Barbero a “Passato e Presente”, in onda sabato 17 agosto alle 20.30 su Rai Storia. Nella formazione dei regni romano barbarici si intrecciarono tre esigenze diverse: il bisogno dei barbari di spostarsi e vivere nei territori romani in modo migliore, la resistenza dei latifondisti romani, tesi a mantenere proprietà e privilegi, infine lo sforzo di Costantinopoli di controllare questo gran movimento da lontano, manipolando gli eventi. A tutto questo va aggiunto l’operato della Chiesa cattolica. A prescindere dal dato maggioritario della componente romana, l’unione di questi gruppi umani avrebbe dato luogo a identità nazionali del tutto inedite rispetto all’impero.

Cinema Italia
E la nave va”

Luglio 1914. Il piroscafo “Gloria N.” salpa da un non meglio specificato porto italiano alla volta del mar Egeo per disperdere le ceneri del grande soprano Edmea Tetua da poco scomparsa. A bordo sono ospitati i più prestigiosi esponenti del mondo dello spettacolo lirico- musicale del proprio tempo. Un viaggio che finirà per cozzare contro lo scoppio della Prima Guerra Mondiale. In occasione del centenario della nascita di Federico Fellini, Rai Cultura propone il suo film “E la nave va” in onda sabato 17 agosto alle 21.10 su Rai Storia per il ciclo “Cinema Italia”. Nel cast Freddie Jones, Barbara Jefford, Peter Cellier, Norma West, Victor Poletti, Philip Locke, Pina Bausch.

Documentari d' autore
Giulio Cesare. Compagni di scuola”

Nella storia di una grande scuola, il Liceo ginnasio Giulio Cesare di Roma, c'è la storia di un grande paese. Dalla fondazione dell'istituto in epoca fascista ai giorni nostri. Passando per il Sessantotto e gli anni di piombo. Il tutto raccontato direttamente dalle voci di quei tantissimi che hanno affollato le aule dell'istituto: dagli ex allievi più celebri fino agli studenti del 2014. E’ il documentario di “Giulio Di Antonello Sarno Cesare - Compagni di scuola” in onda sabato 17 agosto alle 23.10 su Rai Storia per “Documentari d’autore”.

 


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