Brescia, la stagione ottobre-dicembre 2017 - Gli spettacoli
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L’Ape musicale
rivista di musica, arti, cultura
8 OTTOBRE ORE 20.30
SALA GRANDE
Regia, coreografia Virgilio Sieni
Musiche Claude Debussy
Danzatrici Claudia Caldarano, Luna Cenere, Luisa Cortesi, Marina Giovannini, Lisa Labatut, Giulia Mureddu
Produzione Ravello Festival, LuganoinScena, Compagnia Virgilio Sieni
“Prima del rito, in un tempo ancestrale, là dove l’archeologia tocca il limite in cui la forma non si lascia afferrare, piccoli gruppi di danzatrici indagano le stratificazioni del corpo nell’incrinatura e nel dettaglio, ricomponendo un dizionario di movimenti primi sulla soglia dell’umanità…” (Virgilio Sieni)
Lo spettacolo propone due comunità di donne: nella prima parte un sestetto di donne elabora una trama di movimenti possibili dove la nuda vita si presenta come un patrimonio smisurato; nella seconda parte, sei danzatrici elaborano un loro manifesto sull’incrinatura indicandoci che non c’è niente di meglio che riferirsi all’altro come fonte dei propri gesti. La musica di Claude Debussy scorre come linfa vitale tra le pieghe del corpo delle interpreti, rievocando il mondo fluttuante simboleggiato da “La Grande Onda di Kanagawa” di Hokusai che il compositore francese scelse per la copertina della prima edizione de “La Mer” del 1905.
VIRGILIO SIENI
Coreografo e danzatore, è protagonista della danza contemporanea italiana a partire dai primi anni '80. Dal 2013 al 2016 Virgilio Sieni è stato direttore della Biennale di Venezia Settore Danza. Nato a Firenze, si è formato nella danza classica e contemporanea ad Amsterdam, New York e Tokyo; il suo percorso comprende inoltre studi di arti visive, architettura, arti marziali. Nell’83 ha fondato la compagnia Parco Butterfly, poi trasformata nel 1992 nella Compagnia Virgilio Sieni, attualmente una delle principali realtà coreografiche italiane, legata con solidi rapporti produttivi ai più importanti teatri e festival europei, tra i quali Festival d’Avignon, Biennale de la Danse de Lyon, Charleroi Danse di Bruxelles e Théâtre du Merlan Scène Nationale di Marsiglia, oltre che a tutte le principali realtà produttive italiane. In qualità di coreografo ospite, a partire dai primi anni ’90, Sieni ha creato coreografie per i principali Enti Lirici ed istituzioni teatrali italiane, tra i quali: il Teatro alla Scala di Milano, il Teatro Comunale di Firenze - Maggio Musicale Fiorentino, il Teatro San Carlo di Napoli, il Teatro Massimo di Palermo, Il Teatro dell’Opera di Roma. Per la creazione dei suoi lavori si è spesso avvalso della collaborazioni di artisti visivi, musicisti e compositori di rilievo internazionale. Tra i musicisti si ricordano Alexander Balanescu, Giorgio Battistelli, Ennio Morricone, Steve Lacy, Francesco Giomi/Tempo Reale, Evan Parker, Stefano Scodanibbio. Per i costumi Miuccia Prada con la quale ha realizzato tre produzioni. Recentemente la Compagnia Virgilio Sieni ha ricevuto diversi riconoscimenti: dopo tre premi Ubu (nel 2000, nel 2003 e nel 2011), lo spettacolo Sonate Bach_di fronte al dolore degli altri (prod. 2007) ha vinto il premio Danza&Danza come “migliore novità italiana dell'anno” e compare nel libro di Marinella Guatterini L’ABC della danza, dedicato alle 16 coreografie più significative degli ultimi 100 anni. Nel 2011 Virgilio Sieni è stato insignito di tre prestigiosi riconoscimenti: il Premio Lo Straniero, il Premio della Critica 2011 e il Premio UBU Speciale 2011.Dal 2003 Virgilio Sieni dirige a Firenze CANGO Cantieri Goldonetta: uno spazio da lui ideato, all’interno di in un edificio storico dell’Oltrarno di proprietà del Comune di Firenze, attrezzato per le pratiche del corpo, l’ospitalità di artisti, la ricerca sui linguaggi contemporanei dell’arte. A partire dalle esperienze della Compagnia e di CANGO, nel 2007 Virgilio Sieni ha fondato l’Accademia sull’arte del gesto: un contesto innovativo finalizzato alla trasmissione delle pratiche artistiche e alla definizione di un nuovo rapporto tra formazione e produzione, rivolto sia a professionisti che a gruppi di neofiti della danza, dall’infanzia alla terza età ai non vedenti. Cura una Collana Editoriale dal titolo Il Gesto in collaborazione con la casa editrice Maschietto Editore di Firenze.Nel 2013 Virgilio Sieni è stato insignito del titolo di CHEVALIER DE L’ORDRE DES ARTS ET DES LETTRES dal Ministro della cultura francese Aurelie Filippetti. Dal 2014 al 2017 ha creato il progetto Dittici sulla Passione per il Teatro Grande di Brescia. Nel 2015 Virgilio Sieni ha realizzato un importante progetto performativo per la Fondazione Prada a Milano. Nel 2017 ha realizzato il progetto Cammino Popolare per la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli coinvolgendo oltre 100 non professionisti.
9 OTTOBRE ORE 20.30
RIDOTTO DEL TEATRO GRANDE
FABIO LOMBARDO DIRETTORE
In collaborazione con Settimane Barocche di Brescia
Entrambe le opere presentate, distanti più di tre secoli e composte in linguaggi musicali molto diversi, si pongono l’obiettivo di narrare facendo leva sugli affetti. Jephte di Carissimi, uno dei capolavori della letteratura musicale di tutti i tempi, è tra gli esempi più compiuti di oratorio musicale, modello per i suoi contemporanei e per molti compositori nel corso dei secoli. The Little Match Girl Passion, premiata con il premio Pulitzer nel 2008, è stata definita “una delle partiture più toccanti degli ultimi anni” (New York Times). David Lang si riaggancia al pensiero barocco nel raccontare una storia per coinvolgere lo spettatore in prima persona, trasformando la fiaba di Andersen in una forma rivisitata di passione bachiana.
PROGRAMMA
Giacomo Carissimi (1605-1674)
Jephte
Cum vocasset in proelium
Si tradiderit
Transivit ergo Jephte
Fugite, cedite, impii
Et percussit Jephte
Et ululantes
Cum autem victor Jephte
Incipite in tympanis
Hymnus cantemus
Cantate mecum
Cantemus omnes
Cum vidisset Jephte
Heu mihi, filia mea
Abiit ergo in montes filia Jephte
Plorate filii Israel
***
David Lang (1957)
The little match girl passion
Come, daughter
It was terribly cold
Dearest heart
In an old apron
Penance and remorse
Lights were shining
Patience … Patience!
Ah! perhaps
Have mercy, my God.
She lighted another match,
From the sixth hour
She again rubbed a match
When it is time for me to go
In the dawn of morning
We sit and cry
ENSEMBLE L’HOMME ARMÉ
Soprani Giulia Peri, Annamaria Vassalle
Mezzosoprano Mya Fracassini
Tenori Giovanni Biswas, Paolo Fanciullacci
Baritono Gabriele Lombardi
Chitarrone Gian Luca Lastraioli
Viola da gamba Francesca Chiocci
Cembalo Andrea Perugi
Direzione Fabio Lombardo
Fondato nel 1982, L’Homme Armé svolge un’intensa attività di ricerca e di esecuzione concertistica e discografica del repertorio, principalmente vocale, dal Trecento al Seicento, dedicando particolare attenzione al repertorio fiorentino, ma senza tralasciare grandi opere della letteratura antica (tra cui Vespro della Beata Vergine, Intermedi della Pellegrina, Rappresentazione di Anima et di Corpo). Nel corso degli anni ha collaborato con vari musicisti e direttori quali Frans Bruggen, Andrew Lawrence-King, Christophe Coin, Andrew Parrott, Kees Boeke, Alan Curtis. Da molti anni la direzione artistica del gruppo è affidata a Fabio Lombardo. Negli ultimi anni, il gruppo ha sviluppato una riflessione sulle affinità tra alcune delle problematiche sollevate dalla “musica antica” e alcune forme di pensiero musicale attuale, ricercando analogie tra la ricerca della prassi esecutiva del repertorio antico e di quello contemporaneo. Tale riflessione ha stimolato L'Homme Armé ad estendere il proprio campo di ricerca ed esecuzione anche alla musica contemporanea. L'Homme Armé è stato ripetutamente presente nelle stagioni concertistiche di importanti istituzioni e festival e ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti e commissioni da istituzioni e comitati nazionali.
23 OTTOBRE ORE 20.30
RIDOTTO DEL TEATRO GRANDE
ALBERTO MARTINI DIRETTORE
In collaborazione con Settimane Barocche di Brescia
PROGRAMMA
Georg Friedrich Händel Ouverture da "Il Trionfo del Tempo e del Disinganno" HWV 46a
Georg Philipp Telemann Concerto per violino, archi e basso continuo in sol minore
Johann Sebastian Bach Concerto per violino, archi e basso continuo in la minore BWV 1041
Georg Philipp Telemann Ouverture don Quixotte TWV 55:G10
Johann Pachelbel Canone in re maggiore per archi e basso continuo
Johann Sebastian Bach Concerto per due violini, archi e basso continuo in re minore BWV 1043
I VIRTUOSI ITALIANI
Violini Alberto Martini, Antonio Aiello, Matteo Marzaro, Elisabetta Fable
Viola Alessandro Pandolfi
Violoncello Leonardo Sapere
Contrabbasso Sante Braia
Clavicembalo Roberto Loreggian
Il complesso de I Virtuosi Italiani, nato del 1989, è una delle formazioni più attive e qualificate nel panorama musicale internazionale, regolarmente invitata nei più importanti teatri, festival e stagioni in tutto il mondo. Viene loro riconosciuta una particolare attitudine nel creare progetti sempre innovativi, una costante ricerca nei vari linguaggi, oltre all’eccellente qualità artistica dimostrata in anni di attività. Numerose sono le collaborazioni con solisti e direttori di rilevanza internazionale. I Virtuosi Italiani si sono esibiti per i più importanti teatri e per il Teatro alla Scala, il Teatro La Fenice, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la GOG di Genova, l’Unione Musicale di Torino, l’Istituzione Universitaria dei Concerti di Roma, il Teatro alla Pergola di Firenze, la Società Filarmonica di Roma, la Società del Quartetto di Milano e molti altri. Numerose le tournée all’estero e i concerti nelle più importanti sale del mondo: Festival Pablo Casals di Prades, Festival Berlioz, Royal Albert Hall di Londra, Festival Internazionale di Lubiana, Teatro della Filarmonica di San Pietroburgo, Sala Grande del Conservatorio Tchaikovsky Mosca, Sala Tchaikovsky della Filarmonica Mosca. L’attività discografica è ricchissima, con più di 100 cd registrati per le maggiori case discografiche ed oltre 500.000 dischi venduti in tutto il mondo. Tra le numerose incisioni per Sony BMG, Chandos, Emi, Tactus, Naxos, Arts e Dynamic spicca l’integrale dell’opera di Francesco Antonio Bonporti, per la quale l’Ensemble ha ricevuto vari premi discografici, tra i quali: “Cinque stelle – Premio Goldberg” della omonima rivista tedesca, il “Diapason d’or” della rivista francese Diapason, “Choc de la Musique” della rivista francese Le Monde de la Musique, oltre a vari “5 Stelle” della rivista italiana Musica. L’attenzione dei Virtuosi alla ricerca filologica li ha condotti a esibirsi nel repertorio barocco e classico anche su strumenti originali. Significativo è, inoltre, l’interesse da sempre dimostrato dal gruppo per il repertorio di confine. Da qui la nascita di collaborazioni e progetti con artisti come Franco Battiato, Goran Bregovic, Uri Caine, Chick Corea, Paolo Fresu, Ludovico Einaudi, Richard Galliano, Michael Nyman, Cesare Picco, Antonella Ruggiero, Gianluigi Trovesi e altri. L’impostazione artistica vede come figura cardine quella del Konzertmeister - primo violino Alberto Martini. Direttore Principale è Corrado Rovaris.
24 OTTOBRE ORE 20.30
SALA PALCOSCENICO BORSONI
Ideazione e performance
Orlando Izzo e Angelo Petracca
Vincitore del Premio
DNAppunti Coreografici*
Un'indagine semiseria riguardo alla verità della danza attraverso gli occhi dell'interlocutore. I due giovani autori danzano con ironia e ricerca un duetto che mette in discussione il senso di realtà e prospettiva.
*DNAppunti coreografici è un progetto nazionale rivolto a giovani coreografi italiani, promosso da Fondazione del Teatro Grande di Brescia, Cango/Centro di produzione sui linguaggi del corpo e della danza di Firenze, Centro per la Scena Contemporanea/Operaestate Festival del Comune di Bassano del Grappa, L’arboreto – Teatro Dimora di Mondain e Fondazione Romaeuropa e Gender Bender di Bologna.
ORLANDO IZZO
Nato a Chieti il 14 febbraio 1993, dal 2014 lavora in Iperrealismi di Helen Cerina. Ha partecipato all’edizione 2015 di Nuove Traiettorie XL – percorsi di formazione per giovani autori | azione Network Anticorpi XL coordinata dall’Associazione Cantieri e a Volcano #2 – coreografia e complessità diretto da Simona Bertozzi ed Enrico Pitozzi. Collabora in Kyūjo di Annalì Rainoldi e in ACROSS THE BORDER di Antonello Tudisco. Selezionato per la Vetrina della Giovane Danza d’Autore 2016 con VIB – Vibrations in body. Nel 2016 danza per Daniele Ninarello in Blink of Liberation.
ANGELO PETRACCA
Nato a Bari il 10 settembre 1984, inizia gli studi nella sua città prima di trasferirsi a Roma dove studia col maestro D. Verga la tecnica Cunningham. Danza con la compagnia ATON DinoVergaDanza dal 2007 al 2009. Comincia un percorso di ricerca sui linguaggi del corpo tra Berlino e Londra (Theo Clinkard). Danza con le compagnie Altradanza in Bari, Teatro Lirico di Cagliari, Menhir/Giulio De Leo ed Interno5 per lavori di A. Tudisco e B. Sicca. Come coreografo è selezionato per la Vetrina della Giovane Danza d'Autore 2017 con Studio sulla purezza.
24 OTTOBRE ORE 21.30
SALA PALCOSCENICO BORSONI GABRIEL SCHENKER
Ideazione e performance
Gabriel Schenker
Musica
John McGuire Pulse Music III
Nel suo Pulse Constellations, il coreografo e danzatore Gabriel Schenker smonta e ricostruisce la complessa rete degli strati pulsanti della composizione. Un caleidoscopio di impulsi e movimenti attraversano il suo corpo in ritmi sovrapposti. Con la sua performance, Schenker esplora i limiti tra ciò che è matematico e ciò che è biologico, l’esattezza dell’impulso digitale della musica elettronica e l’analoga imperfezione della danza, i margini tra ciò che è “danzabile” e ciò che è udibile.
GABRIEL SCHENKER
Gabriel Schenker, nato a Washington D.C., è cresciuto a Rio de Janeiro e da 11 anni vive a Bruxelles. Dopo essersi diplomato alla P.A.R.T.S. (Performing Arts Research and Training Studios) è stato co-fondatore del collettivo Busy Rocks con il quale ha creato e lavorato in performances quali Dominos and Butterflies e Throwing Rocks. Come interprete Schenker ha collaborato con Anne Teresa de Keersmaeker/Rosas, Thomas Hauert/ZOO, Eleanor Bauer, Robin Jonsson, Doris Stelzer, e Alexandra Bachzetsis. Accanto a queste attività Schenker è stato impegnato in un Master alla European Graduated School che ha concluso con una tesi dal titolo “Trama biologica/organica. Un dialogo tra Deleuze e Guattari, le Scienze della vita e Catherine Malabou. Questo lavoro è stato sviluppato “in tandem” con una ricerca artistica intitolata Moving~Thinking. Nel Gennaio 2016 Schenker ha presentato Pulse Constellations alla Biennale Danza. Oltre alle sue attività artistiche e filosofiche Schenker è stato sempre più coinvolto in vari progetti pedagogici. È assistente di Thomas Hauert nello sviluppo di un nuovo corso di Laurea breve in Danza Contemporanea al Manufacture di Losanna e sta lavorando al progetto Research Studios al P.A.R.T.S..
26 OTTOBRE ORE 20.30
SALA PALCOSCENICO BORSONI
Regia, coreografia, danza Francesca Pennini
Drammaturgia e disegno luci Angelo Pedroni
Assistenza organizzativa Carmine Parise
Musiche J.S. Bach, B. Britten, Cher, G. Frescobaldi, G. Ligeti, H. Purcell, F. Romitelli, J. Strauss
Co-produzione: CollettivO CineticO, Le Vie dei Festival, Danae Festival
Il corpo viene messo alla prova prendendo in prestito i principi della termodinamica, passando dalla plasticità ginnica alla dinamica più vaporosa ed effimera. Tra contorsioni e sforzi asfittici si innesca uno scambio respiratorio che mescola i volumi tra corpo e spazio, tra scena e pubblico in una geografia mobile, sospesa e decisa, fluttuante e depositata. Un lavoro irriverente e ironico che ha confermato il talento di Francesca Pennini.
COLLETTIVO CINETICO
CollettivO CineticO nasce nel 2007 ed è diretto della coreografa Francesca Pennini in collaborazione con oltre 50 artisti provenienti da discipline diverse. La ricerca del collettivo indaga la natura dell’evento performativo e ne discute i meccanismi con formati al contempo ludici e rigorosi che ibridano coreografia, teatro e arti visive. CollettivO CineticO è compagnia residente stabile presso il Teatro Comunale di Ferrara e ad oggi ha prodotto 37 creazioni ricevendo numerosi premi tra cui: Jurislav Korenić Award Best Young Theatre Director; Premio Rete Critica 2014 come miglior artista 2014; Premio Danza&Danza 2015 a Francesca Pennini come miglior coreografa e interprete, nomination al premio UBU come miglior performer under 35; Premio Hystrio Iceberg 2016; Premio MESS al BE Festival di Birmingham 2016; Premio Nazionale dei Critici di Teatro per il Teatro Danza 2016.
3 NOVEMBRE ORE 20.30
SALA GRANDE
Nuova creazione
Debutto 4 ottobre 2017, Londra Sadler’s Wells
Coreografia Wayne McGregor
Musiche JLin
Scene Ben Cullen Williams
Luci Lucy Carter
Internazionalmente riconosciuto per le innovazioni pionieristiche nella danza contemporanea, McGregor presenta nel 2017 la sua ultima creazione, Autobiography, un lavoro che vede la collaborazione di alcuni tra i più importanti scienziati di genetica per mettere in sequenza il genoma completo dello stesso McGregor. La biologia archeologica messa a nudo altererà drammaticamente la visione che McGregor ha della storia della sua vita, tracciando degli schemi del passato ancestrale della nostra specie e portando alla luce ciò che costruisce la nostra individualità. Nella combinazione di biografia, documentario ed elaborazione dei codici della natura attraverso un atto di immaginazione umana – quale è la danza – questo nuovo lavoro si interroga sulla comprensione della vita e rappresenta per McGregor la sua autobiografia.
WAYNE MCGREGOR
Wayne McGregor è un multi-premiato coreografo e regista britannico, internazionalmente riconosciuto per la sua coreografia e per le sue innovative collaborazioni che spaziano tra danza, cinema, musica, arti visive, tecnologia e scienza. È direttore artistico della Wayne McGregor Company, compagnia residente al Sadlerʼs Wells di Londra e coreografo residente del Royal Ballet. Professore presso il Trinity Laban Conservatoire of Music and Dance e Honoray Doctor of Science presso l’Università di Plymouth. McGregor ha creato nuove coreografie per le più celebri compagnie di danza, tra le quali Ballet National de l’Opéra de Paris, San Francisco Ballet, New York City Ballet, Nederlands Dans Theatre, Australian Ballet, Stuttgarter Ballett, Zurcher Ballet, Rambert Dance Company. Le sue creazioni sono presenti nel repertorio delle più importanti compagnie quali il Bolshoi Ballet, Royal Danish Ballet, National Ballet of Canada, Boston Ballet, Alvin Ailey American Dance Theatre, Mariinsky Ballet. Ha diretto i movimenti coreografici per produzioni cinematografiche e teatrali, come Harry Potter e il calice del Fuoco. Ha coreografato il videoclip dei Radiohead Lotus Flower, ricevendo la nomination al Grammy. Ha seguito la regia di opere al Teatro alla Scala e alla Royal Opera House, coreografato per commedie, musicals, sfilate di moda e progetti site specific in gallerie d’arte tra le quali la Hayward Gallery, Saatchi Gallery, National Gallery, Canary Wharf, Glastonbury, il Centre Pompidou. Ha diretto il Big Dance Trafalgar Square, evento nel contesto dei giochi olimpici di Londra 2012 che ha coinvolto un migliaio di persone. Le ultime creazioni per la sua compagnia, Entity (2008), FAR (2010) e Atomos (2013), sono state presentate in tutto il mondo, appassionando pubblico e critica. A queste si aggiunge la più recente Tree of Codes (una co-produzione con il Ballet National Opera de Paris ed il Manchester International Festival) realizzata in collaborazione con l’artista visivo Olafur Eliasson ed il compositore Jamie xx. McGregor ha ricevuto importantissimi riconoscimenti, tra i quali ricordiamo tre Critics' Circle Awards, due Time Out Awards, due South Bank Show Awards, due Olivier Awards, due Premi Benois de la Danse, il Critics Prize e una Golden Mask. Nel gennaio 2011 è stato insignito del titolo di CBE (Commander of the Order of the British Empire) per la sua dedizione alla danza.
5 NOVEMBRE ORE 11.00
SALONE DELLE SCENOGRAFIE DEL TEATRO GRANDE
PROGRAMMA
Astor Piazzolla Four for Tango
Five Tango Sensations per bandoneon e archi
(Asleep, Loving, Anxiety, Despertar, Fear)
Adios Nonino
Oblivion
Escualo
La Muerte del Angel
ENSEMBLE DEL TEATRO GRANDE
Violino Laura Marzadori
Violino Daniele Richiedei
Viola Eugenio Silvestri
Violoncello Sandro Laffranchini
Con la partecipazione straordinaria del bandoneista Cesare Chiacchiaretta
Con il coordinamento di Sandro Laffranchini, primo violoncello della Scala, l’Ensemble del Teatro Grande è nato nel 2012 come formazione musicale residente della Fondazione del Teatro Grande. Il gruppo esplora il repertorio cameristico nelle formazioni dal duo fino al quintetto con pianoforte. Nei concerti dell’Ensemble particolare attenzione viene data all'aspetto divulgativo dei capolavori della musica, dal ‘700 al contemporaneo – senza tralasciare opere di autori cosiddetti minori – nonché alle nuove proposte di compositori italiani e di autori sia emergenti sia già affermati del territorio bresciano. Oltre ai musicisti che formano l’Ensemble – Laura Marzadori (violino), Daniele Richiedei (violino), Eugenio Silvestri (viola), Sandro Laffrachini (violoncello), Andrea Rebaudengo (pianoforte) – l’Ensemble ospita nei suoi concerti giovani talenti e musicisti illustri del panorama internazionale.
15 NOVEMBRE ORE 20.30
RIDOTTO DEL TEATRO GRANDE
Continua il focus di Sentieri selvaggi al Teatro Grande sulla musica italiana del nostro tempo con il concerto Colori d’Italia: ampio spazio è dedicato a giovani autori di talento come Matteo Franceschini e Marco Sinopoli, che hanno rielaborato i loro brani appositamente per il gruppo, oppure Paolo Gorini e Matteo D’Amico con brani commissionati dall’ensemble. Tornano nei programmi di Sentieri selvaggi Lucio Gregoretti con Gelbe Begleitung, Glasnost di Filippo del Corno – fondatore di Sentieri selvaggi – e Marcello Filotei.
PROGRAMMA
Matteo FranceschiniMiddle Eight per sestetto (nuova versione 2016 scritta per Sentieri selvaggi, prima assoluta)
Marcello FiloteiHaydn in my mind per sestetto
Marco Sinopoli Thauma per flauto, clarinetto, pianoforte
Paolo Gorini Concerto da camera per clarinetto, pianoforte, violino, violoncello
Lucio GregorettiGelbe Begleitung per sestetto
Filippo del CornoGlasnost per sestetto
Matteo D'AmicoThe Nature in the Grave per sestetto
ENSEMBLE SENTIERI SELVAGGI
Flauto Paola Fre
Clarinetto Mirco Ghirardini
Vibrafono e percussioni Andrea Dulbecco
Pianoforte Andrea Rebaudengo
Violino Piercarlo Sacco
Violoncello Aya Shimura
Direzione Carlo Boccadoro
Sentieri selvaggi nasce vent’anni fa, nel 1997, da un'idea di Carlo Boccadoro, Filippo Del Corno e Angelo Miotto con lo scopo di avvicinare la musica contemporanea al grande pubblico. Fin dall'esordio i concerti di Sentieri selvaggi si caratterizzano per le informali presentazioni parlate di ogni brano. L’attività di Sentieri selvaggi si articola nell'organizzazione di una stagione musicale a cadenza annuale, in un'intensa attività concertistica e nella realizzazione di progetti speciali. Nel 2009 Sentieri selvaggi segue lo storico partner Teatridithalia nella nuova e prestigiosa sede del Teatro Elfo Puccini di Milano, diventandone ensemble in residence e portando così la propria stagione musicale in uno dei luoghi più rappresentativi della creatività contemporanea della città. Sentieri selvaggi è regolarmente ospite delle più prestigiose stagioni musicali italiane (Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Teatro alla Scala, Biennale di Venezia, Società del Quartetto di Milano), dei maggiori eventi culturali del nostro paese (Festival della Letteratura di Mantova, Notte Bianca di Roma, Festival della Scienza di Genova, MITO Settembremusica) e di importanti festival internazionali (Bang On A Can Marathon di New York, SKIF Festival di San Pietroburgo, Sacrum Profanum di Cracovia, Festival Ilkhom di Tashkent, Uzbekistan). Sentieri selvaggi diffonde il proprio repertorio anche in contesti inusuali, in spazi alternativi alla consueta sala da concerto come gallerie d'arte, piazze, strade, centri commerciali e università, dando ampio spazio ad attività trasversali con scrittori, architetti, scienziati, video-maker, attori, registi, musicisti rock e jazz. Il gruppo stringe nel corso degli anni collaborazioni con i più importanti compositori internazionali come Nyman, Glass, Lang, Andriessen, MacMillan, Bryars, Wolfe, Vacchi e promuove una nuova generazione di compositori italiani quali Antonioni, Colasanti, Mancuso, Montalbetti e Verrando. Il catalogo di produzioni editoriali e discografiche del gruppo conta oltre 10 titoli realizzati per Einaudi, RaiTrade, MN Records, Velut Luna, Sensible Records. Capitolo importante nel lavoro di Sentieri selvaggi sono poi le produzioni di teatro musicale, con allestimenti quali L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello di Michael Nyman, The Sound of a Voice di Philip Glass, Il sogno di una cosa con musiche di Mauro Montalbetti, che coinvolgono un pubblico ancora più vasto. La presidenza dell'Associazione è affidata ad Angelo Miotto e la direzione artistica e musicale dell'ensemble a Carlo Boccadoro.
17 NOVEMBREORE 20.30
SALA GRANDE
Creazione, direzione, coreografia e interpretazione Cristiana Morganti
Collaborazione artistica Gloria Paris
Disegno luci Laurent P. Berger
Video Connie Prantera
Consulenza musicale Kenji Takagi
Lei vuole che io danzi, oppure vuole che io parli?
Dietro questa domanda, rivolta da Cristiana Morganti ad uno spettatore, si nasconde una delle chiavi di lettura di Jessica and me. In questo spettacolo Cristiana Morganti, storica interprete del Tanztheater di Pina Bausch, crea una riflessione autobiografica sul suo percorso professionale, sul rapporto con il proprio corpo e con la danza. Ne risulta un ironico autoritratto definito dalla critica “poetico e spiazzante”.
CRISTIANA MORGANTI
Cristiana Morganti si è diplomata in danza classica all'Accademia Nazionale di Danza di Roma e in danza contemporanea alla Folkwang Hochschule di Essen. In Germania ha lavorato con diversi coreografi: Susanne Linke, Urs Dietrich, Joachim Schlömer, VA Wölfl e Wanda Golonka. Per approfondire lo studio della voce e la sperimentazione teatrale ha studiato con l'Odin Teatret di Eugenio Barba. Dal 1993 Cristiana Morganti è danzatrice solista del Tanztheater Wuppertal Pina Bausch, dove lavora tutt'oggi. Ha danzato in quasi tutti gli spettacoli del repertorio e ha partecipato a numerose nuove creazioni. Con il Tanztheater ha partecipato anche al film di Pedro Almodóvar "Parla con lei" (2001) e al film di Wim Wenders "Pina" (2011). Cristiana Morganti è attualmente Professeur Associé al Conservatoire Nationale Superieure de Paris, insegna regolarmente all'Accademia Nazionale di Danza di Roma. Per il Conservatoire Nationale Superieure de Paris ha creato le coreografie: "From here to there" (2011), "Out of twelve" (2012), “Sacré Printemps!” (2013). Nel 2010 Cristiana Morganti ha creato, in omaggio a Pina Bausch, la Conferenza Danzata "Moving with Pina", presentata poi con grande successo in numerosi teatri italiani e nel 2011 ha ricevuto il premio Positano Léonide Massine come Migliore Danzatrice Contemporanea dell’anno.
19 NOVEMBREORE 11.00
RIDOTTO DEL TEATRO GRANDE
PROGRAMMA
Felix Mendelssohn Trio in re min. op. 49
Carl Reinecke Sonata flauto e piano Undine op. 167
Bohuslav Martinu Trio per flauto, cello e pianoforte
ENSEMBLE DEL TEATRO GRANDE
Violoncello Sandro Laffranchini
Pianoforte Andrea Rebaudengo
Con la partecipazione straordinaria del flautista Andrea Manco
Con il coordinamento di Sandro Laffranchini, primo violoncello della Scala, l’Ensemble del Teatro Grande è nato nel 2012 come formazione musicale residente della Fondazione del Teatro Grande. Il gruppo esplora il repertorio cameristico nelle formazioni dal duo fino al quintetto con pianoforte. Nei concerti dell’Ensemble particolare attenzione viene data all'aspetto divulgativo dei capolavori della musica, dal ‘700 al contemporaneo – senza tralasciare opere di autori cosiddetti minori – nonché alle nuove proposte di compositori italiani e di autori sia emergenti sia già affermati del territorio bresciano. Oltre ai musicisti che formano l’Ensemble – Laura Marzadori (violino), Daniele Richiedei (violino), Eugenio Silvestri (viola), Sandro Laffrachini (violoncello), Andrea Rebaudengo (pianoforte) – l’Ensemble ospita nei suoi concerti giovani talenti e musicisti illustri del panorama internazionale.
28 NOVEMBRE ORE 20.30
RIDOTTO DEL TEATRO GRANDE
L’energia primigenia e scatenata della musica di Luca Francesconi si nutre di ispirazioni molteplici, dall’avanguardia fino al jazz e alla musica popolare. Sentieri selvaggi ne presenta diversi esempi in un programma monografico che attraversa tutti gli anni della sua produzione sino al recentissimo Insieme II, pubblicato lo scorso anno in una versione scritta appositamente per l’ensemble. Nella musica di Francesconi forza e lirismo si incontrano in egual misura, dando vita a pagine il cui l’alto tasso di comunicatività e abilità tecnica richiesto agli strumentisti ben si adatta a dei virtuosi quali sono i musicisti di Sentieri selvaggi. Non mancano i momenti solistici come Tracce per clarinetto basso, Charlie Chan per viola e Mambo per pianoforte, e un brano per chitarra ed ensemble, nel quale si esibirà la straordinaria solista ospite Elena Casoli.
PROGRAMMA
Luca Francesconi Impulse per clarinetto, violino e pianoforte
Charlie Chan per viola sola
Mambo per pianoforte
Tracce per clarinetto basso
Insieme II per sestetto
Chemtrails per violino e pianoforte
A Fuoco per chitarra, flauto, clarinetto, violino, violoncello e percussione
ENSEMBLE SENTIERI SELVAGGI
Flauto Paola Fre
Clarinetto Mirco Ghirardini
Vibrafono e percussioni Andrea Dulbecco
Chitarra Elena Casoli
Pianoforte Andrea Rebaudengo
Violino e viola Piercarlo Sacco
Violoncello Aya Shimura
Direzione Carlo Boccadoro
Sentieri selvaggi nasce vent’anni fa, nel 1997, da un'idea di Carlo Boccadoro, Filippo Del Corno e Angelo Miotto con lo scopo di avvicinare la musica contemporanea al grande pubblico. Fin dall'esordio i concerti di Sentieri selvaggi si caratterizzano per le informali presentazioni parlate di ogni brano. L’attività di Sentieri selvaggi si articola nell'organizzazione di una stagione musicale a cadenza annuale, in un'intensa attività concertistica e nella realizzazione di progetti speciali. Nel 2009 Sentieri selvaggi segue lo storico partner Teatridithalia nella nuova e prestigiosa sede del Teatro Elfo Puccini di Milano, diventandone ensemble in residence e portando così la propria stagione musicale in uno dei luoghi più rappresentativi della creatività contemporanea della città. Sentieri selvaggi è regolarmente ospite delle più prestigiose stagioni musicali italiane (Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Teatro alla Scala, Biennale di Venezia, Società del Quartetto di Milano), dei maggiori eventi culturali del nostro paese (Festival della Letteratura di Mantova, Notte Bianca di Roma, Festival della Scienza di Genova, MITO Settembremusica) e di importanti festival internazionali (Bang On A Can Marathon di New York, SKIF Festival di San Pietroburgo, Sacrum Profanum di Cracovia, Festival Ilkhom di Tashkent, Uzbekistan). Sentieri selvaggi diffonde il proprio repertorio anche in contesti inusuali, in spazi alternativi alla consueta sala da concerto come gallerie d'arte, piazze, strade, centri commerciali e università, dando ampio spazio ad attività trasversali con scrittori, architetti, scienziati, video-maker, attori, registi, musicisti rock e jazz. Il gruppo stringe nel corso degli anni collaborazioni con i più importanti compositori internazionali come Nyman, Glass, Lang, Andriessen, MacMillan, Bryars, Wolfe, Vacchi e promuove una nuova generazione di compositori italiani quali Antonioni, Colasanti, Mancuso, Montalbetti e Verrando. Il catalogo di produzioni editoriali e discografiche del gruppo conta oltre 10 titoli realizzati per Einaudi, RaiTrade, MN Records, Velut Luna, Sensible Records. Capitolo importante nel lavoro di Sentieri selvaggi sono poi le produzioni di teatro musicale, con allestimenti quali L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello di Michael Nyman, The Sound of a Voice di Philip Glass, Il sogno di una cosa con musiche di Mauro Montalbetti, che coinvolgono un pubblico ancora più vasto. La presidenza dell'Associazione è affidata ad Angelo Miotto e la direzione artistica e musicale dell'ensemble a Carlo Boccadoro.
4 DICEMBRE ORE 20.30
RIDOTTO DEL TEATRO GRANDE
In collaborazione con Settimane Barocche di Brescia
PROGRAMMA
Arcangelo Corelli Concerto grosso op.6 n.1 G. F.
Georg Friedrich Händel Concerto grosso op.6 n.2 P.
Pietro Antonio Locatelli Concerto grosso op.1 n.5 F.
Francesco Geminiani Concerto grosso da Corelli op.5 n.3 A.
Antonio Vivaldi Concerto RV 565 da “L’estro armonico” op.3 n.11
Arcangelo Corelli Concerto grosso op.6 n.4
ENSEMBLE PIETRO ANTONIO LOCATELLI
Violini Jérémie Chigioni, Matilde Tosetti, Emilie Chigioni, Alessandra Testa, Elisa Scanziani, Giulia Scilla Viole Nicola Sangaletti, Alessandro Arnoldi
Violoncelli Thomas Chigioni, Celeste Casiraghi
Violone Teodoro Bau
Cembalo Tomas Gavazzi
Liuto Mauro Pinciaroli
Maestro concertatore Thomas Chigioni
Fondato nel 2014 da Thomas Chigioni, l’Ensemble Locatelli riunisce giovani talenti, uniti da numerosi anni da esperienze musicali comuni, con l'obiettivo di affrontare il repertorio barocco e classico, strumentale e vocale con strumenti originali. Il gruppo è completamente autogestito e, mosso da una grande passione per la ricerca, lavora costantemente per rendere fruibile al pubblico odierno pagine di musica dei secoli passati. Formatisi presso i Conservatori di Bergamo, Milano, Como, Parma, Genova, Lugano, Vienna e la Schola Cantorum di Basilea, i membri della formazione hanno approfondito negli anni lo studio della prassi esecutiva della musica barocca con importanti maestri. Il nome dell'ensemble è un omaggio al grande compositore e virtuoso bergamasco dell'epoca barocca Pietro Antonio Locatelli. Nel 2015 collabora con i licei artistico e musicale di Bergamo in un allestimento in forma scenica di una porzione del “Fairy Queen” di Purcell; sempre nello stesso anno, con il Coro Antiche Armonie (diretto da Giovanni Duci) si esibisce in una produzione che comprende “Membra Jesu Nostri”, capolavoro di Buxtehude. Nel 2016 Ensemble Locatelli lavora alla produzione del primo disco che comprende le "Sei trio sonate op. V" di Pietro Antonio Locatelli. Il gruppo si compone di due tipi di formazioni: una prettamente cameristica, a organico ridotto, per affrontare il repertorio delle trio sonate e delle altre composizioni da camera per piccoli ensemble, e una allargata di una quindicina di elementi, che permette di affrontare le pagine concertistiche più impegnative e quelle che richiedono più esecutori (concerti grossi e solistici con organico grosso). Direttore al violoncello dell'Ensemble è Thomas Chigioni.
6 DICEMBRE ORE 20.30
SALA GRANDE
Nuova produzione per 14 danzatori
Debutto 1 dicembre 2017, Teatro Comunale Claudio Abbado di Ferrara
Drammaturgia e coreografia Diego Tortelli
Musica Pyotr Ilyich Tchaikovsky
Drammaturgia Musicale Francesco Sacco
Costumi Santi Rinciari
Luci Carlo Cerri
Viviamo in una società frenetica, in continuo cambiamento e con l'ossessiva ricerca della perfezione, che ci allontana sempre di più da noi stessi e dal mondo che ci circonda, dove nulla è perfetto, ma solo una costante lotta tra armonia e caos. Reagiamo creandoci un immaginario perfetto persino nel rapporto di amore, ed è questa la prospettiva attualizzata di questa mia versione de La bella addormentata ambientata nelle strade frenetiche di una metropoli qualsiasi, dove tutti sono sempre di corsa alla ricerca disperata di realizzare il loro sogno "perfetto". Diego Tortelli
JUNIOR BALLETTO DI TOSCANA
Partito nel 2002 come spin off' dell'attività didattica dell'omonima Scuola, ben presto lo Junior Balletto di Toscana è diventato una realtà artistica che guarda a esperienze internazionali come l'NDT2. Formato da giovani la cui età va dai 16 ai 21 anni, l'ensemble diretto da Cristina Bozzolini si è immediatamente imposto per il temperamento con cui affronta palcoscenici sempre più prestigiosi e soprattutto i diversi stili coreografici cui viene sollecitato. È proprio l'apertura a diversi autori ed esperimenti coreografici – sulla stregua dell'antico BdT – con un occhio privilegiato alla scena italiana e una progettualità capace di osare che rende ancor più interessante il progetto artistico dello Junior Balletto di Toscana e di fatto ne fa una duplice fondamentale palestra per testare nuovi autori e interpreti della più giovane generazione.
CRISTINA BOZZOLINI direttore artistico
Formatasi con Daria Collins a Firenze e agli Studi Wacher a Parigi, come prima ballerina del Corpo di Ballo del Maggio ha danzato con i massimi interpreti della scena mondiale e partecipato a importanti produzioni. Fin dagli anni '70 con la fondazione del Centro Studi Danza di Firenze -oggi Scuola del Balletto di Toscana- si è dedicata alla pedagogia e alla formazione professionale. Impegnata anche nello sviluppo culturale della danza italiana, nel 1975 ha fondato il Collettivo Danza Contemporanea di Firenze, diventato nel 1985 Balletto di Toscana. Con il BdT, attivo fino al 2000, ha lanciato molti autori italiani e presentato per la prima volta in Italia molti coreografi internazionali e ha rappresentato la danza italiana nei maggiori festival e teatri del mondo. Dal 2002 al 2008 ha co-diretto e rilanciato il Balletto di Roma; nel 2005 avvia il progetto Balletto di Toscana Junior con gli allievi dei Corsi professionali della scuola omonima, oggi tra le formazioni più attive e presenti della scena nazionale. Dal 2008 al 2017 ha ricoperto il ruolo di direttore artistico di Fondazione Nazionale della Danza / Compagnia Aterballetto.
10 DICEMBRE ORE 18.00
SALA GRANDE
FABIO LUISI DIRETTORE
PROGRAMMA
Richard Strauss Don Juan
Wolfgang Amadeus Mozart Concerto n. 20 K 466 per pianoforte e orchestra
Richard Strauss Ein Heldenleben
Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai
Direttore Fabio Luisi
Pianoforte Aleksander Melnikov
FABIO LUISI
Fabio Luisi è il Direttore Generale Musicale dell’Opera di Zurigo e Principale Direttore del Metropolitan Opera. Ha in programma un nuovo impegno come Direttore Principale della Danish National Symphony Orchestra (DNSO) e ha recentemente ricevuto la Direzione Musicale del Maggio Musicale Fiorentino. Originario di Genova, Luisi è stato premiato con il Grifo D’Oro per il contributo dato all’eredità culturale della città. Inoltre è vincitore di un Grammy e del Premio ECHO Klassik. Come Direttore della Vienna Symphony, Luisi è stato omaggiato con la Bruckner Golden Medal e il Bruckner Golden Ring. Tra i suoi incarichi è stato Direttore Musicale Generale della Dresden’s Staatskapelle e della Sächsische Staatsoper, Direttore Artistico della Leipzig Mitteldeutscher Rundfunk, Direttore Musicale della Orchestre de la Suisse Romande, Principale Direttore della Tonkünstler-Orchester a Vienna e Direttore Artistico della Graz Symphony.
ORCHESTRA SINFONICA NAZIONALE DELLA RAI
L’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai è nata nel 1994. I primi concerti furono diretti da Georges Prêtre e Giuseppe Sinopoli. Da allora all'organico originario si sono aggiunti molti fra i migliori strumentisti delle ultime generazioni. Dall’ottobre 2016 James Conlon è il nuovo Direttore principale. Lo slovacco Juraj Valčuha ha ricoperto la medesima carica dal novembre 2009 al settembre 2016. Jeffrey Tate è stato Primo direttore ospite dal 1998 al 2002 e Direttore onorario fino al luglio 2011. Dal 2001 al 2007 Rafael Frühbeck de Burgos è stato Direttore principale. Nel triennio 2003-2006 Gianandrea Noseda è stato Primo direttore ospite. Dal 1996 al 2001 Eliahu Inbal è stato Direttore onorario dell’Orchestra. Altre presenze significative sul podio sono state Carlo Maria Giulini, Wolfgang Sawallisch, Mstislav Rostropovič, Myung-Whun Chung, Riccardo Chailly, Lorin Maazel, Zubin Mehta, Yuri Ahronovitch, Valery Gergiev, Marek Janowski, Semyon Bychkov, Kirill Petrenko, Vladimir Jurowski, Gerd Albrecht, Hartmud Hänchen, Mikko Franck e Roberto Abbado. Grazie alla presenza dei suoi concerti nei palinsesti radiofonici (Radio3) e televisivi (Rai1, Rai3 e Rai5), l’OSN Rai ha contribuito alla diffusione del grande repertorio sinfonico e delle pagine dell’avanguardia storica e contemporanea, con commissioni e prime esecuzioni che hanno ottenuto riconoscimenti artistici, editoriali e discografici. Esemplare dal 2004 la rassegna di musica contemporanea Rai NuovaMusica. L’Orchestra tiene a Torino regolari stagioni concertistiche e cicli speciali; dal 2013 ha partecipato anche ai festival estivi di musica classica in Piazza San Carlo, un progetto della Città di Torino. È spesso ospite di importanti festival in Italia quali MITO SettembreMusica, Biennale di Venezia, Ravenna Festival e Sagra Malatestiana di Rimini. Tra gli impegni istituzionali che la vedono protagonista, si annoverano i concerti di Natale ad Assisi trasmessi in mondovisione e le celebrazioni per la Festa della Repubblica. Numerosi e prestigiosi anche gli impegni all’estero: oltre alle tournée internazionali (Giappone, Germania, Inghilterra, Irlanda, Francia, Spagna, Canarie, Sud America, Svizzera, Austria, Grecia) e l’invito nel 2006 al Festival di Salisburgo e alla Philharmonie di Berlino, per celebrare l’ottantesimo compleanno di Hans Werner Henze, negli ultimi anni l’OSN Rai ha suonato negli Emirati Arabi Uniti nell’ambito di Abu Dhabi Classics nel 2011 e in tournée in Germania, Austria e Slovacchia, debuttando al Musikverein di Vienna; ha debuttato in concerto al Festival RadiRO di Bucarest nel 2012 e nel 2013 al Festival Enescu. L’Orchestra è stata in tournée in Germania e in Svizzera nel novembre 2014 e in Russia nell’ottobre 2015. Infine ha eseguito la Nona Sinfonia di Beethoven alla Royal Opera House di Muscat (Oman) nel dicembre 2016. L’OSN Rai ha partecipato ai film-opera Rigolettoa Mantova, con la direzione di Mehta e la regia di Bellocchio, e Cenerentola,una favola in diretta, trasmessi in mondovisione su Rai1. L’orchestra si occupa, inoltre, delle registrazioni di sigle e colonne sonore dei programmi televisivi Rai. Dai suoi concerti dal vivo sono spesso ricavati cd e dvd.
13 DICEMBRE ORE 11.00 (PER LE SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO E SECONDO GRADO)
13 DICEMBRE ORE 20.30
SALA GRANDE
Botanica – il secondo capitolo del progetto dei DeProducers, dopo Planetario – vede la luce alla fine del 2016 e crea una colonna sonora organica e ricca per le incredibili rivelazioni sulla vita segreta delle piante, narrate con rigore dal Prof. Stefano Mancuso, uno dei massimi neurobiologi viventi. Lo spettacolo utilizza i visual di Marino Capitanio e le scenografie di Peter Bottazzi. Davanti al pubblico, un lato sconosciuto del mondo vegetale viene svelato nel corso di un incontro divulgativo ma rigoroso, comprensibile a chiunque. I musicisti, sovrastati dalle proiezioni sincronizzate create da Marino Capitanio, accompagnano il viaggio disegnando mondi sonori pulsanti e coinvolgenti, che potenziano la comunicazione dello scienziato.
DEPRODUCERS
Quattro musicisti, quattro produttori con percorsi diversi ed importanti. Insieme per condividere un’idea, un progetto di ricerca articolato in capitoli: fare musica per conferenze scientifiche, concepire la scienza come poesia. Dall’incontro di quattro produttori del calibro di Vittorio Cosma, Gianni Maroccolo, Max Casacci e Riccardo Sinigallia nasce un progetto innovativo e coinvolgente, un connubio senza precedenti tra musica e scienza. DeProducers è una sorta di collettivo, al quale hanno collaborato agli esordi anche il superproduttore Howie B e lo strabiliante batterista Dodo Nkishi. I DeProducers si ripropongono di musicare dal vivo conferenze scientifiche raccontate in maniera rigorosa ma accessibile.
VITTORIO COSMA
Vittorio Cosma è un pianista, compositore e produttore. Considerato una delle figure di riferimento della scena musicale italiana, il suo nome è legato ad alcuni tra i progetti musicali più interessanti del panorama contemporaneo.
GIANNI MAROCCOLO
Gianni Maroccolo attraversa da protagonista la scena della musica indipendente italiana sotto vesti mutevoli e intrecciate di musicista, produttore, scopritore di talenti, anche se a lui piace definirsi “un alchimista”.
MAX CASACCI
Massimiliano Casacci nasce a Torino nel 1963. Inizia a suonare a 15 anni. Si appassiona giovanissimo alla musica prog e compie studi jazz.
RICCARDO SINIGALLIA
Riccardo Sinigallia scrive canzoni dall’età di 12 anni. Nel 1988 forma il gruppo “6 suoi ex”, band con cui scrive, suona e canta per quattro anni nei centri sociali e nei club dei primi anni ’90.
14 DICEMBRE ORE 20.30
RIDOTTO DEL TEATRO GRANDE
FULVIO LUCIANI VIOLINISTA
MASSIMILIANO MOTTERLE PIANISTA
PROGRAMMA
Ludwig van Beethoven Sonata in la maggiore op.12 n.2
Sonata in mi bemolle maggiore op.12 n.3
Sonata in la maggiore op.30 n.1
Sonata in sol maggiore op.30 n.3
Violino Fulvio Luciani
Pianoforte Massimiliano Motterle
FULVIO LUCIANI E MASSIMILIANO MOTTERLE
Fulvio Luciani e Massimiliano Motterle suonano insieme dal 2008, quando si sono incontrati per un progetto schubertiano. Insieme hanno scelto di fare del proprio duo un vero organismo cameristico e, gradatamente, una scelta poetica dopo l’altra, hanno trovato congeniale la dimensione del ciclo a tema, percorrendo un repertorio che va dal ‘700 alla contemporaneità. Così, in un proprio cartellone per LaVerdi di Milano, hanno proposto prima i quattro concerti di “Intorno a Brahms”, poi i sei di “Romantico Bach”, replicati per EXPO 2015, infine i dieci di “Beethoven, l’invenzione della musica”. Quest’ultimo ciclo ha richiamato l’attenzione del canale satellitare Classica HD che, con il sostegno di Fondazione Bracco, ha registrato l’integrale delle Sonate per violino e pianoforte di Beethoven – la prima in video di un duo di italiani. Il ciclo ha richiamato altresì l’attenzione dell’Università degli Studi di Milano Bicocca che ha proposto a Luciani e Motterle di correlare i concerti ad un progetto di divulgazione e formazione, sul modello della bottega rinascimentale, in cui convivevano produzione, istruzione e riflessione sull’arte. Il gusto per la ricerca ha condotto Luciani e Motterle ad alcune prime esecuzioni davvero storiche. È il caso del Terzo Concerto di Castelnuovo-Tedesco, scritto nel 1939 su richiesta di Jascha Heifetz ed eseguito a Milano nel 2016, e soprattutto della musica di Camillo Sivori, celebre virtuoso dell’Ottocento e unico allievo di Paganini, registrato in prima mondiale. Insieme, Luciani e Motterle si sono esibiti per la Società del Quartetto di Milano, MiTo Settembre Musica, il Festival Onde Musicali di Iseo, la Fondazione Cini di Venezia, il Festival Trame Sonore di Mantova, l’Associazione GIA di Brescia. Hanno registrato per Naxos e per il canale satellitare Classica HD e pubblicato su CD i live dei sei concerti di “Romantico Bach” a Milano. Nel 2017 e nel 2018 replicheranno l’integrale beethoveniana al Teatro Grande di Brescia.
15 DICEMBRE ORE 11.00 (PER LE SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO E SECONDO GRADO)
RIDOTTO DEL TEATRO GRANDE
FULVIO LUCIANI VIOLINISTA
MASSIMILIANO MOTTERLE PIANISTA
Fulvio Luciani e Massimiliano Motterle incontrano gli studenti in una Conversazione sulla Musica in cui i due musicisti, strumento alla mano, leggono le Sonate una ad una e affrontano i grandi temi dell’interpretazione beethoveniana oggi.
19 DICEMBRE ORE 20.30
SALA GRANDE
Coreografia Anne Teresa De Keersmaeker
Creazione Anne Teresa De Keersmaeker, Adriana Borriello, Michèle Anne De Mey, Fumiyo Ikeda
Musica Thierry De Mey, Peter Vermeersch
Luci Remon Fromont
Costumi Rosas
Danzatrici Laura Bachman, Léa Dubois, Anika Edström Kawaji, Yuika Hashimoto, Laura Maria Poletti, Soa Ratsifandrihana (performance eseguita da 4 danzatrici)
Anne Teresa De Keersmaeker è una figura di culto della danza contemporanea mondiale. Nel 1983 ha avuto il suo momento di svolta internazionale con Rosas danst Rosas, una performance che è poi diventata icona storica della danza postmoderna. In Rosas danst Rosas i movimenti astratti costituiscono la base di una struttura coreografica stratificata nella quale la ripetizione svolge un ruolo di prim’ordine. L’intensità di questi movimenti è contrapposta da piccoli gesti del quotidiano. Rosas danst Rosas è inequivocabilmente femminile: le danzatrici che interpretano la coreografia danzano se stesse, ripetutamente. Lo sfinimento e la perseveranza che ne consegue creano una tensione emotiva che contrasta bruscamente con la struttura rigorosa della coreografia. Apprezzato in tutto il mondo, a 34 anni dalla sua creazione lo spettacolo è oggi riallestito con un cast completamente rinnovato per proseguire il successo di un capolavoro senza età.
ANNE TERESA DE KEERSMAEKER
Danzatrice e coreografa belga, allieva della scuola Mudra di Maurice Béjart aBruxellese della Tisch school of the arts presso laNew YorkUniversity, ha fondato nel1983la compagnia Rosas, attiva dal1992presso il Théâtre Royal de La Monnaie di Bruxelles. Ideatrice di un tipo di coreografia d'impronta postmoderna e minimalista, Anne Teresa De Keersmaeker ha sviluppato un teatro di danza che esplora le possibilità di interrelazione fra interpreti, musica e immagini divideotapes, come inAchterland(1990), dove i danzatori interagiscono con i musicisti sul palcoscenico, o inERTS(1992). Tra le sue creazioni:Asch(1980),Rosas danst Rosas (1983),Bartók/Aantekeningen(1986),Stella(1990),Woud, three movements to the music of Berg, Schönberg and Wagner(1996),Just before(1997),Drumming(1998),Quartett(in collaborazione con la compagnia teatrale STAN,1999),In real time(2000),Rain(2001). Tra le sue coreografie più recenti vanno ricordate quelle di(but if I look should) April me(2002), ideata per il ventesimo anno di vita della compagnia Rosas,Bitches brew / Tacoma narrows(2003) eCassandra, speaking in 12 voices(2004); del 2007 èSteve Reichs evening, ideato in occasione del settantesimo compleanno di Steve Reichs in cui alle musiche del compositore sono associate due nuove coreografie. Ultime produzioni sono Golden Hours (As You Like It) (2015), Work/Travail/Arbeid (2015), My Breathing Is My Dancing (2015), Die Weise Von Liebe Und Tod Des Cornets Christoph Rilke (2015), Così Fan Tutte (2017), Zeitigung (2017), Bach. Cellosuiten (Working Title, 2017), A Love Supreme (2017).
ROSAS
Rosas è la compagnia della coreografa e danzatrice Anne Teresa De Keersmaeker, fondata nel 1983 durante la creazione della performance Rosas danst Rosas. La relazione tra movimento e musica è essenziale per l’idea che Anne Teresa De Keersmaeker ha della danza. una idea che Rosas ha esplorato anche attraverso linguaggi diversi dalla danza, avviando collaborazioni con grandi musicisti, compositori, artisti visivi, attori e scrittori che di volta in volta hanno messo in campo le loro competenze per le produzioni della compagnia Rosas.