Il Quartetto di Lugano 4Tunes a Verona
Quattro giovani talenti classe 1995. Venerdì 27 febbraio ore 20.30, Chiesa di San Fermo inferiore, eseguiranno musiche di Janáček e Dvoràk per la V edizione della rassegna “Musica e Arte sacra” dei Virtuosi Italiani (ingresso libero).
Verona, febbraio 2015 – Il Quartetto d’archi di Lugano 4tunes, nato nel 2011 e formato da quattro giovani e talentuosi musicisti diplomati al Conservatorio di Lugano tutti nati nel 1995, è il protagonista venerdì 27 febbraio alle ore 20.30 nella Chiesa di San Fermo inferiore del quinto appuntamento di “Musica e Arte Sacra”, rassegna di concerti organizzata e promossa da I Virtuosi Italiani e dal Museo Diocesano di Arte Sacra della Chiesa di San Fermo con il contributo e patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Verona (ingresso libero).
La formazione, il cui nome gioca sul numero dei componenti, sul differente tono di ogni strumento ma anche sulla pronuncia inglese di “fortune”, eseguirà musiche di Janáček e Dvoràk.
Il concerto apre con il Quartetto n. 1 di Leoš Janáček, detto Sonata a Kreutzer, composto nell'autunno del 1923 e ispirato all’omonimo romanzo di Lev Tolstoj. È un'opera della maturità del compositore boemo originalmente scritta per violino, violoncello e pianoforte e trascritta poi per quartetto. La prima esecuzione, affidata al Quartetto Ceco, fu il 17 ottobre 1924 al Mozarteum di Praga. Il lavoro si presenta in quattro movimenti, tuttavia rinuncia alla forma classica ed ogni movimento propone in maniera quasi ossessiva numerosi piccoli frammenti di carattere contrastante.
Nella seconda parte i 4tunes eseguiranno il celebre Quartetto per archi n. 12 "Americano" in fa maggiore, op. 96 di Antonin Dvoràk. Composto nel giugno del 1893 nella cittadina di Spilville, popolata di boemi immigrati, nello stato americano dello Yowa, viene chiamato "Americano" anche perché contiene accenti e richiami tematici del folclore statunitense. Nel primo movimento domina un tema avviato dalla viola e ripreso ampiamente dai violini che riecheggia chiaramente una melodia del folklore americano, tra varietà di armonie e ritmi sincopati, espressioni del sentimento di gratitudine dell'artista verso il paese che lo ospitava.
Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti. Per informazioni tel. 045.800641 - www.ivirtuosiitaliani.it