Omaggio al Romanticismo russo
Domenica 22 marzo ore 11 in Sala Maffeiana a Verona, con il sax di Lorenzo Richelli e il soprano Vittoria Lyamina.
VERONA, marzo 2015 – È dedicato al romanticismo musicale russo il penultimo appuntamento della XVI Stagione Concertistica dei Virtuosi Italiani. Domenica 22 marzo alle ore 11 in Sala Maffeiana a Verona, l’orchestra veronese guidata dal violinista Alberto Martini e con la partecipazione del sassofonista Lorenzo Richelli – giovane bresciano trionfatore nel 2014 con ben quattro premi al V Concorso Internazionale “Premio Antonio Salieri”- e del soprano Victoria Lyamina, eseguiranno musiche di Arensky, Glazunov e Cajkovskij.
Il concerto inzia con Variazioni su un tema di Cajkovskij op. 35 per archi del compositore e pianista, il lavoro più celebre di Anton Arensky. Compositore e pianista russo tardoromantico, fu messo in in ombra dal talento di suoi colleghi coevi più famosi come Cajkovskij e Rachmaninov. Secondo il musicologo e compositore Boris Asafyev, «Arensky fu influenzato dallo stile di Cajkovskij e riuscì a intuire tutto ciò che era espressivamente prezioso nella produzione cameristica del collega».
Il secondo brano in programma è il Concerto per sassofono op. 109 di Aleksandr Konstantinovič Glazunov, compositore e direttore d’orchestra russo nato nel 1865. Scritto nel 1934 a Parigi su commissione del sassofonista Sigud Rascher, l’opera ha una struttura rapsodica nella quale al sax è riservato un luminoso virtuosismo.
La seconda parte della matinée è interamente dedicata a musiche di Pëtr Il'ič Cajkovskij di cui verranno eseguire con l’interpretazione di Victoria Lyamina due romanze per soprano e archi - "Perchè?" e “Nessuno, solo chi conosce la nostalgia” - e la Serenata per orchestra op. 48. Scritta tra il settembre ed il novembre del 1880, ed eseguita per la prima volta a Pietroburgo il 30 ottobre del 1881, è dedicata a Kostantin Karlovic Albrecht, violoncellista e compositore , fondatore con N. Rubinstejn del Conservatorio di Mosca, e amico intimo di Cajkovskij. Suddivisa in quattro movimenti propone strutture linguistiche proprie del 1700, riflettendo la sconfinata venerazione dell'autore per lo stile del tardo XVIII secolo, filtrato soprattutto attraverso la figura idealizzata di Mozart.
Biglietti da 10 a 20 euro, per informazioni tel. 392.7178741 – www.ivirtuosiitaliani.it