La tragedia di Puccini nel dirompente allestimento di Damiano Michieletto
in diretta nei cinema Teatro Regio, sabato 1 febbraio 2014
Con Madama Butterfly entra in gioco, dopo Verdi e Rossini, il terzo grande protagonista della Stagione d’Opera 2013-2014: Giacomo Puccini. Improntata sulla valorizzazione del nostro patrimonio musicale, la Stagione in corso sta presentando celeberrimi titoli operistici in modo da ripercorrere tutte le principali tappe della storia dell’Opera italiana dal XIX al XX secolo. Sabato 1, Martedì 4 e Giovedì 6 febbraio, alle ore 20, il Teatro Regio propone l’emblematica regia del capolavoro pucciniano, creata da Damiano Michieletto per il nostro Teatro nel 2010. La recita del 4 febbraio, a riprova della innovativa lettura drammaturgica del regista, verrà trasmessa in diretta HD in più di ottanta sale cinematografiche in tutto il territorio nazionale, nell’ambito della programmazione “La grande stagione live 2013-2014”, ed in contemporanea su Rai-Radio3. L’opera andrà anche in onda sul canale digitale Rai5 giovedì 13 febbraio alle ore 21.15 e domenica 16 febbraio alle ore 10.00. Enfant prodige del teatro lirico italiano, Michieletto, vincitore poco più che trentenne del Premio Abbiati nel 2007, propone una rilettura di Madama Butterfly dal forte taglio contemporaneo. L’esotismo in Butterfly, all’epoca della prima scaligera nel 1904, era rappresentato da kimono, sensu (il tipico ventaglio giapponese) o sontuosi obi. Oggi, nell’era della globalizzazione, quegli stessi simboli non sono più codici di un mondo lontano, ma semplici oggetti che hanno perso il loro profondo significato e la loro origine. Da queste riflessioni nasce il lavoro di Michieletto, che ricopre Butterfly di nuovi simboli. «Le ali spezzate di Butterfly – dice il regista – diventano una tragedia contemporanea: il libretto ci dice che Cio-Cio-San è una ragazza di quindici anni che, caduta in miseria, viene venduta da un sensale a un americano sconosciuto, che per cento yen l’ottiene in sposa. Non è un matrimonio: è una compra-vendita e Cio-Cio-San viene ribattezzata da quell’uomo con un nome americano: Butterfly. Dopo poco tempo, forse un mese, quell’uomo la abbandona per continuare i suoi viaggi e suoi affari. La storia di Madama Butterfly è dunque basata su una vicenda di quello che oggi si chiama turismo sessuale. Questa è la visione sulla quale ho incentrato la mia lettura dell’opera». La tragedia e la violenza di questo “racconto del dolore” vengono fedelmente rispettate dal regista; ciò che cambia è la forma di veicolare il teatro di Puccini al pubblico d’oggi, per questo al centro della scena – a rispettare e amplificare l’assoluta centralità della protagonista – si erge una piccola stanza di plexiglass, la casa-prigione di Butterfly, la perfetta teca per collezionare un rarissimo esemplare di farfalla. Da quella teca e dal dialogo con l’esterno emerge lo scontro tra realtà e illusione. Lo regia dello spettacolo, con le scene di Paolo Fantin – storico collaboratore di Michieletto – i costumi di Carla Teti e le luci di Marco Filibeck, è ripresa da Roberto Pizzuto. Amarilli Nizza interpreta Madama Butterfly (Cio-cio-san). Il soprano, dalla forte vocazione pucciniana, ha fatto della fragile protagonista giapponese, l’emblema della sua arte, ammirata a livello internazionale. Il tenore Massimiliano Pisapia è Pinkerton, ruolo con il quale iniziò la sua lunga carriera e che gli è valso riconoscimenti in tutti i maggiori teatri d’opera. Fanno inoltre parte del cast il baritono Massimiliano Pisapia (Sharpless), il mezzosoprano Giovanna Lanza (Suzuki), il tenore Luca Casalin (Goro), il baritono Donato Di Gioia (Yamadori), il basso Seung Pil Choi (lo zio bonzo) e il baritono Ryan Milstead (il commissario imperiale). L’Orchestra del Teatro Regio è diretta da Pinchas Steinberg, esperto conoscitore del ricco e complesso linguaggio musicale di Puccini, capace di creare il giusto equilibrio tra evidenza espressiva e delicatezza di suoni. Il Coro del Teatro Regio è istruito da Claudio Fenoglio. Il pubblico del Regio avrà oltretutto l’occasione di ascoltare il maestro israeliano anche nella successiva produzione: Turandot, nonché nel concerto in programma, sempre al Teatro Regio, il 19 febbraio con musiche di Prokof’ev e Čajkovskij.
Come di consueto, si potrà seguire il backstage, nonché scoprire divertenti curiosità sugli interpreti e sull’allestimento, guardando le Pillole di Passione di Paola Giunti sul sito del Regio www.teatroregio.torino.it e sul nostro canale YouTube.com/TeatroRegioTorino.
Biglietteria del Teatro Regio, piazza Castello 215 - Tel. 011.8815.241/242 - e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - Info: tel. 011.8815.557. Seguite il Teatro Regio sui nostri social media: