Stravinskij, Prokof'ev e Rachmaninov alla Rai
Stagione 2015-2016
12° concerto
giovedì 21 gennaio 2016 ore 20.30
venerdì 22 gennaio 2016 ore 20.30
Il concerto di giovedì 21 gennaio è trasmesso in diretta su Radio3
Marco Angius direttore
Ray Chenviolino
Igor Stravinskij (1882-1971)
Le chant du rossignol, poema sinfonico (da Andersen) (1914/17)
Ultima esecuzione Rai a Torino: 14 dicembre 2007, Vladimir Fedoseev.
Sergej Prokof’ev (1891-1953)
Concerto n. 2 in sol minore op. 63 per violino e orchestra (1935)
Ultima esecuzione Rai a Torino: 20 aprile 2012, Omer Meir Wellber, Sergej Krylov.
Sergej Rachmaninov (1873-1943) - Ottorino Respighi (1879-1936)
Cinque Études-tableaux dall’op. 33 e 39 per pianoforte
(orchestrazione e titoli di Ottorino Respighi, 1930)
Prima esecuzione Rai a Torino. Le stesse composizioni sono state eseguite dall’OSN diretta da Marco Angius durante la tournée in Russia nell’ottobre 2015.
Biglietti da 30 a 9 euro (ridotto giovani)
Informazioni:
biglietteria dell’Auditorium Rai
011.810.4653/4963
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; www.osn.rai.it
ORCHESTRA RAI: LA STAR DEL WEB RAY CHEN DEBUTTA CON PROKOF’EV
Giovedì 21 gennaio a Torino e su Radio3
Replica venerdì 22 gennaio
Sul podio Marco Angius
Oltre che della musica, è una star anche del web, che ama comunicare con i suoi fan tramite le più recenti piattaforme digitali e i social networks. Con oltre un milione di followers su “Sound Cloud”, è convinto che un artista possa fare molto per avvicinarsi sempre di più ai giovani e ampliare la platea della musica classica. È il violinista ventiseienne Ray Chen, nato a Taiwan e cresciuto in Australia, ospite dell'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai giovedì 21 gennaio alle 20.30 all'Auditorium Rai “A. Toscanini” di Torino, con trasmissione in diretta su Radio3. Il giovane musicista, che unisce la passione per la moda e una vena “pop” al mondo della musica classica, è impegnato nel Concerto n. 2 in sol minore op. 63 per violino e orchestra, composto da Sergej Prokof'ev nel 1935.
Ray Chen ha suonato in prestigiose sale internazionali, dalla Carnegie Hall di New York al Musikverein di Vienna con l'Orchestra del Gewandhaus di Lipsia diretta da Riccardo Chailly, e nel 2012 è diventato il più giovane solista di sempre ad essersi esibito in occasione della cerimonia di consegna dei Premi Nobel di fronte alla Famiglia Reale svedese.
Sul podio sale il direttore d'orchestra Marco Angius, che presenta i Cinque Études-tableaux dall’op. 33 e 39 per pianoforte di Sergej Rachmaninov, proposti nell'orchestrazione e con i titoli di Ottorino Respighi: La mer et les mouettes op. 39 n. 2, La foire op. 33 n. 4, Marche funèbre op. 39 n. 7, Le chaperon rouge et le loup op. 39 n. 6 e Marche op. 39 n. 9. I cinque brani sono già stati affrontati da Angius con l'Orchestra Rai nella fortunata tournée tenutasi in Russia lo scorso ottobre. Completa il programma della serata Le chant du rossignol, poema sinfonico che nel 1917 Igor Stravinskij trasse dalla sua precedente opera Le Rossignol, che si rifaceva alla celebre novella sull'usignolo e l'imperatore della Cina di Hans Andersen.
Il concerto è replicato venerdì 22 gennaio alle 20.30. Le poltrone numerate, da 30 a 15 euro (ridotto giovani Under 30) sono in vendita sia online sia presso la biglietteria dell'Auditorium Rai. Un'ora prima dei due concerti sono messi in vendita gli ingressi non numerati a 20 e 9 euro.
Informazioni: 011.8104653 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.– www.osn.rai.it.
Marco Angius è un direttore di riferimento per il repertorio moderno e contemporaneo. Dopo aver concluso gli studi musicali a Roma e quelli universitari a Bologna, si dedica prima alla direzione d’ensemble fondando lo storico gruppo “Algoritmo” e in seguito con orchestre quali l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai di Torino, il Maggio Musicale Fiorentino, La Fenice, il Teatro Comunale di Bologna, l’Orchestra della Toscana, il Teatro Petruzzelli di Bari, l’Orchestra “Giuseppe Verdi” di Milano, l’Orchestra della Svizzera Italiana, l’Orchestre de Chambre de Lausanne. Nel 2012 il debutto con l’Ensemble Intercontemporain e la Filarmonica di Tokyo.
Angius è stato invitato da festival quali Biennale Musica di Venezia, MITO Settembre Musica, Milano Musica, Warsaw Autumn Festival, Ars Musica di Bruxelles, Biennale Zagreb, deSingel di Anversa (con l’Hermes Ensemble di cui è principale direttore ospite), Traiettorie, Romaeuropa Festival. Nella ricca produzione discografica spiccano opere di Sciarrino (tra cui Luci mie traditrici per Stradivarius/Euroarts), Ivan Fedele (Mixtim e Mosaîque), Cage, Evangelisti, Schoenberg (con l’Ensemble Prometeo) e innumerevoli prime esecuzioni dei maggiori compositori italiani.
È autore di una monografia sull’opera di Salvatore Sciarrino (Come avvicinare il silenzio, Rai Eri, 2007) e di numerosi scritti sulla musica contemporanea tradotti in varie lingue.
Tra le produzioni più recenti: Aspern di Sciarrino (Teatro La Fenice), Jakob Lenz di Rihm e Don Perlimplin di Maderna (entrambi col Teatro Comunale di Bologna), L’imbalsamatore di Battistelli (inciso per Stradivarius con l’Icarus Ensemble), L’Italia del destino di Luca Mosca al Maggio Musicale Fiorentino, La volpe astuta di Janáček (Accademia Nazionale di Santa Cecilia/Opera Studio), e l’impegno come direttore musicale principale e coordinatore artistico dell’ensemble “Giorgio Bernasconi” dell’Accademia Teatro alla Scala.
Ray Chen
Vincitore del Concorso Queen Elisabeth (2009) e del Concorso Yehudi Menuhin (2008), è nato a Taiwan e cresciuto in Australia, ed è stato ammesso al Curtis Institute of Music all’età di quindici anni, dove ha studiato con Aaron Rosand e ha ricevuto il sostegno dell’organizzazione Young Concert Artists. Il grande Maxim Vengerov ha detto di lui: “Ray Chen ha dimostrato di essere un musicista di valore assoluto dotato di energia, vivacità e leggerezza tipiche della gioventù. Tutte qualità che fanno di lui un interprete musicale completo”. Per la Sony ha pubblicato due registrazioni: la prima, Virtuoso, è un'incisione di opere di Bach, Tartini, Franck e Wieniawski, mentre la seconda include i Concerti di Mendelssohn e Tchaikovsky realizzati insieme alla Swedish Radio Orchestra diretta da Daniel Harding. Le riviste The Strad e Gramophone hanno definito le sue esibizioni “da non perdere”. Inoltre, la registrazione Virtuoso si è anche aggiudicata il prestigioso Premio ECHO Klassik. La sua terza incisione, tutta dedicata a Mozart, effettuata con Christoph Eschenbach e la Schleswig-Holstein Festival Orchestra, è uscita nel gennaio del 2014. Nel 2012 è diventato il più giovane solista di sempre ad essersi esibito in occasione della cerimonia di consegna dei Premi Nobel di fronte alla Famiglia Reale svedese. Ha inoltre riscosso un enorme successo durante il suo debutto alla Carnegie Hall insieme alla Filarmonica Reale di Stoccolma diretta da Sakari Oramo e nel concerto al Musikverein insieme alla Gewandhaus Orchestra diretta da Riccardo Chailly. Si è inoltre esibito con la Cleveland Orchestra e la Filarmonica di Los Angeles all’Hollywood Bowl. Nella passata stagione Ray Chen ha fatto il suo debutto al Festival di Lucerna e ha effettuato importanti tournée con l’Orchestra Filarmonica Israeliana e l’Orchestra Sinfonica di Shanghai. A partire dalla stagione 2012/2013, è stato invitato a far parte della stagione “Junge Wilde” alla Konzerthaus di Dortmund. Nel corso dell’attuale stagione sono previsti un tour di recital in Australia e il debutto con l’Orchestre National de France e la London Philharmonic Orchestra. Profonde notevole impegno nell’intento di ampliare il pubblico della musica classica, rivolgendosi in particolar modo ai giovani che utilizzano social network e piattaforme digitali. È all’interno di tale iniziativa che trova posto la sua adesione a SoundCloud, piattaforma su cui può già vantare più di un milione di followers. Inoltre Ray Chen è il primo musicista ad essere stato invitato a tenere un blog per una delle più prestigiose case editrici italiane, la RCS. Può inoltre godere del sostegno dello stilista Giorgio Armani nel suo progetto di unire sempre più la musica classica, il mondo della moda e la cultura “pop”. Ray Chen si esibisce su uno Stradivari Joachim del 1715 per gentile concessione della Nippon Music Foundation.