L’Ape musicale

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Marianne Crebassa, foto Brescia Amisano

Minkowski e Pelly alla Scala per il dittico di Ravel

I due atti unici L’heure espagnole e L’enfant et les sortilèges mancano al Piermarini dal 1978 e dal 1992. Dal 17 maggio tornano nell’allestimento di Glyndebourne,  già vincitore del Gramophone Award nel 2015, con un cast che include Stéphanie d’Oustrac e Marianne Crebassa

L’enfant et les sortilèges Il soggetto - L'opera in breve

L’heure espagnole  Il soggetto - L'opera in breve 

Dal 17 maggio al 6 giugno vanno in scena al Teatro alla Scala L’heure espagnole e L’enfant et les sortilèges con la direzione di Marc Minkowski e la regia di Laurent Pelly. Al Piermarini i due atti unici di Maurice Ravel sono legati soprattutto al nome di Georges Prêtre che li diresse con la regia di Jorge Lavelli nel 1975 e nel 1978; del dittico il Teatro ricordava solo le recite dirette da Nino Sanzogno nel 1958, ma L’enfant et les sortilèges era stato presentato, nel 1948, nientemeno che da De Sabata. Solo, e in forma di concerto, lo diresse anche Lorin Maazel nel 1992. Il ritorno di queste due piccole gemme del teatro è dunque occasione rara, ma che si inserisce in una tradizione di assoluta eccellenza. E le aspettative sono alte: presentata per la prima volta al Glyndebourne Festival nel 2012, la messinscena di Laurent Pelly ha stregato tutti, a 25 anni dall’ultima leggendaria rappresentazione del dittico che era stata firmata da Maurice Sendak. Definito ‘pura magia’ dal Financial Times, lo spettacolo tende la sua rete fiabesca sulla musica di un autore che già di per sé gioca con la sua arte sul filo dell’orizzonte onirico, e nel 2015 ha vinto un Gramophone Award come migliore produzione d’opera in DVD.

Secondo Laurent Pelly L’heure espagnole, tutta pervasa da un erotismo piuttosto esplicito, è un esito sorprendente per un uomo come Ravel, di proverbiale timidezza: alla sensualità si aggiunge un ritmo serrato e un umorismo vivace che richiede spigliatezza e senso del comico ai cantanti-attori. “Ma il vero colpo da maestro qui - osservava la recensione del Financial Times - è la scenografia di Caroline Ginet e Florence Evrard, che è abbagliante come l'orchestrazione di Ravel e altrettanto piena di dettagli sgargianti”.

L’heure espagnole” - spiega Pelly – “è una fantasia musicale molto francese che parla di una certa idea dell’amore e del tempo: un vaudeville francese che fa la parodia della Spagna. L’enfant et les sortilèges è una costruzione molto più ricca, ci sono molti più personaggi. Anche qui siamo di fronte a una rêverie: quella di un bambino che vede gli oggetti della sua stanza e gli animali e le piante del giardino rivoltarsi contro di lui. Si tratta di due pezzi radicalmente differenti: a unirli è l’universo musicale multiforme, sognante e poetico di Maurice Ravel”.

La produzione segna ritorni importanti alla Scala: lo stesso Pelly aveva già realizzato la Manon di Massenet nel 2012 e il più recente Le comte Ory rossiniano nel 2014. Il versante musicale è affidato all’esperta sensibilità nel repertorio francese di Mark Minkowski, che aveva portato al successo lo scorso anno  Lucio Silla di Mozart, in cui aveva debuttato, applauditissima, Marianne Crebassa.


Stagione d’opera e balletto 2015~2016

17, 20, 22, 24, 26, 31 maggio; 3, 6 giugno 2016

MAURICE RAVEL

L’heure espagnole

Opera in un atto

su libretto di Franc Nohain

(Edizioni Durand, Paris; rappr. per l’Italia Casa Ricordi, Milano)

Prima rappresentazione: Parigi, Opéra-Comique, 19 maggio 1911

Prima rappresentazione al Teatro alla Scala: 31 gennaio 1958

L’enfant et les sortilèges

Fantasia lirica in due parti

su libretto di Colette

(Edizioni Durand, Paris; rappr. per l’Italia Casa Ricordi, Milano)

Prima rappresentazione: Opéra di Montecarlo, 21 marzo 1925

Prima rappresentazione al Teatro alla Scala: 12 marzo 1948

Produzione Glyndebourne Festival

Direttore MARC MINKOWSKI

Regia e costumi LAURENT PELLY

Scene CAROLINE GINET e FLORENCE EVRARD (L’heure espagnole)

BARBARA de LIMBURG (L’enfant et les sortilèges)

Luci JOËL ADAM

 

Personaggi e interpreti

L’heure espagnole

Concepcion Stéphanie D’Oustrac

Gonzalve Yann Beuron

Torquemada Jean-Paul Fouchécourt

Ramiro Jean-Luc Ballestra

Don Iñigo Gomez Vincent Le Texier

L’enfant et les sortilèges

L’enfant Marianne Crebassa

Maman, La tasse chinoise, La libellule Delphine Haidan

La bergère, La chauve-souris Anna Devin

L’horloge comptoise / Le chat Jean-Luc Ballestra

La chatte, L’écureuil Stéphanie D’Oustrac

Le feu, La princesse, Le rossignol Armelle Khourdoian

Le fauteuil, Un arbre Jerôme Varnier

La théière, Le petit vieillard, La rainette Jean-Paul Fouchécourt

Une Pastourelle Fatma Said*

Un Pâtre Chiara Tirotta*

La Chouette Elissa Huber*

Coro e Orchestra del Teatro alla Scala
Maestro del Coro BRUNO CASONI
Coro di Voci Bianche dell’Accademia Teatro alla Scala

*Allievi dell’Accademia Teatro alla Scala

Date:

martedì 17 maggio 2016 ore 20 ~ prima rappr. turno E

venerdì 20 maggio 2016 ore 20 ~ turno A

domenica 22 maggio 2016 ore 15 ~ fuori abbonamento

martedì 24 maggio 2016 ore 20 ~ turno D

giovedì 26 maggio 2016 ore 20 ~ turno B

martedì 31 maggio 2016 ore 20 ~ fuori abbonamento

venerdì 3 giugno 2016 ore 20 ~ recita ScalAperta

lunedì 6 giugno 2016 ore 20 ~ turno C

Prezzi: da 180 a 11 euro

Prezzi recita ScalAperta: da 90 a 5,50 euro

Infotel 02 72 00 37 44

www.teatroallascala.org


 

 

 
 
 

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