Le lezioni concerto del maestro Muti
04/08/2016 - 21:15
06/08/2016 - 12.05
07/08/2016 - 18:34
Otto lezioni-concerto dedicate alla musica operistica e sinfonica, tenute davanti all'orchestra giovanile Cherubini da lui fondata. Il Maestro Riccardo Muti è il protagonista del ciclo di lezioni dal titolo “Prove d’orchestra”, che Rai Cultura torna a proporre su Rai5 a partire da giovedì 4 agosto con un doppio appuntamento, il giovedì in prima serata alle 21.15 (repliche sabato amttina e domenica pomeriggio). In ogni puntata, Muti dirige l’Orchestra Giovanile Cherubini, la compagine da lui fondata nel 2004, che porta il nome di uno tra i massimi musicisti italiani di tutti i tempi, attivo non solo in Italia ma in tutta Europa, esattamente come l’orchestra che ne porta il nome, sottolineando la propria identità nazionale ma anche l’inclinazione a una visione internazionale della musica e della cultura. Quello proposto da Riccardo Muti e dai giovani musicisti dell’Orchestra Cherubini è un percorso alla scoperta di alcuni capisaldi della storia della musica e di gemme poco conosciute ma non per questo meno preziose. Un viaggio in otto tappe che alterna pagine sinfoniche e titoli d’opera.
Nel doppio appuntamento che apre il ciclo saranno protagoniste due opere: Il matrimonio inaspettato di Giovanni Paisiello, e Il ritorno di Don Calandrino, di Domenico Cimarosa, in onda alle 22.30. L’opera di Paisiello, autentico tesoro del Settecento musicale napoletano, è riportato in vita grazie alla volontà e all’impegno di Riccardo Muti, che lo ha diretto a Salisburgo, dove ha trovato un’accoglienza trionfale. Opera leggera "ma piena di freschezza e umorismo" - come sottolinea Riccardo Muti - racchiude in sé raffinatezze orchestrali e tratti malinconici, pur basandosi su una trama giocosa.
La seconda opera, Il ritorno di Don Calandrino, è una preziosa partitura dimenticata nella biblioteca del Conservatorio di Napoli, e riscoperta qui da Riccardo Muti. L'opera buffa il cui libretto è attribuibile a Giuseppe Petrosellini (conosciuto soprattutto come autore del Barbiere di Siviglia per Paisiello), andata in scena per la prima volta nel 1778 al Teatro Capranica di Roma, è il frutto di un compositore che ha ormai varcato la soglia della notorietà, e si avvia ad essere annoverato tra i grandi operisti del proprio tempo.