Fra antico e moderno
L'incontro e il passaggio di testimone tra due generazioni di interpreti, il dialogo tra un grande maestro della storia e un talento affermato della contemporaneità, la sfida di mettere in musica un testo che ha ispirato capolavori in ogni epoca: sono questi gli ingredienti di “Stabat Mater”, il concerto che vedrà protagonisti il soprano argentino Maria Cristina Kiehr, il controtenore Raffaele Pe e il violinista e compositore Alessandro Ciccolini il 23 febbraio 2017 nella gotica chiesa di Sant'Agnese a Lodi (via Marsala), alle ore 21.
Il concerto promosso dall'associazione La lira di Orfeo nell'ambito della stagione degli Amici della Musica “A. Schmid”, in collaborazione con il Teatro alle Vigne di Lodi, vedrà in scena anche l'ensemble barocco La lira di Orfeo, in un organico particolarmente ampio, e il Coro d'Arcadia. A Raffaele Pe, reduce dal successo di pubblico e di critica della Didone abbandonata di Leonardo Vinci a Firenze, è affidata l'esecuzione di “Longe mala, umbrae terrores” di Antonio Vivaldi. Il mottetto per alto, archi e basso continuo, catalogo vivaldiano RV629, sarà presentato in una edizione critica curata da Ciccolini sulla base della prima stesura del manoscritto, gentilmente messo a disposizione dall'Istituto Vivaldi - Fondazione Cini di Venezia. Maria Cristina Kiehr, tra le voci più importanti della musica antica, storica collaboratrice di René Jacobs con il quale ha vinto un Grammy nel 1997 per l'incisione dell'oratorio di Antonio Caldara “La Maddalena ai piedi di Cristo”, sarà invece impegnata come solista nel “Salve Regina” di Alessandro Scarlatti.
Soprano e controtenore si riuniscono nell'apice della serata, costituito dalla prima esecuzione assoluta dello “Stabat Mater” di Alessandro Ciccolini. Spalla storica di Antonio Florio, Ciccolini è noto per le sue edizioni critiche e, come compositore, per le sue collaborazioni con Alan Curtis per il quale ha completato arie perdute di opere vivaldiane come “Motezuma” e “Catone in Utica”, operazioni accolte dal plauso della critica internazionale. Nuova commissione della Lira di Orfeo, anche l'ampia partitura dello “Stabat Mater” (45 minuti di musica) è una sorta di omaggio a Vivaldi, a partire dalla tonalità, fa minore (come la versione firmata dal Prete Rosso della celebre sequenza), la presenza di un grande solo per il violino, la varietà di duo, soli e recitativi.
Il concerto è la terza tappa di Sacrae Historiae, progetto della Lira di Orfeo dedicato al repertorio sacro. L'ingresso è di euro 15,00, ridotto (over 65 e under 26) euro 12,00. Ingresso gratuito fino ai 18 anni. Informazioni Teatro alle Vigne (0371.409855, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) e La Lira di Orfeo (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).
STABAT MATER
Lodi, chiesa di Sant'Agnese
23 febbraio 2017 – ore 21
Maria Cristina Kiehr, soprano
Raffaele Pe, controtenore
Alessandro Ciccolini, violino e direzione
La Lira di Orfeo ensemble barocco
Il Coro d'Arcadia
A. Vivaldi [1678 - 1741]
Longe mala, umbrae terrores
Mottetto RV 629 per alto archi e basso continuo
A. Scarlatti [1685 - 1757]
Salve regina
Antifona per soprano, archi e basso continuo in Do minore
A. Ciccolini [1971]
Stabat mater (nuova commissione)
Sequenza per soprano alto, archi e basso continuo