Un rapporto nato nel 1960
Il Teatro Comunale di Bologna si unisce commosso al cordoglio del mondo della musica per la scomparsa di Alberto Zedda, alla cui memoria saranno dedicate le recite del “Turco in Italia” che proprio il Maestro avrebbe dovuto dirigere dal prossimo 10 marzo.
“Ricorderemo sempre con immenso affetto e infinita gratitudine Alberto Zedda” – dice addolorato Nicola Sani, Sovrintendente del Comunale – “Con lui scompare uno dei maggiori direttori d’orchestra del nostro tempo. Lavoratore e viaggiatore infaticabile, che oltre ad aver diretto tutto il grande repertorio da Monteverdi a Puccini, ha legato indissolubilmente il suo nome allo studio e alla diffusione della musica di Gioachino Rossini, di cui è stato interprete fedele e profondo conoscitore, imponendolo in repertorio e sapendone mostrare tutta l’attualità del lascito musicale, la freschezza e il ruolo cruciale nello sviluppo del teatro d'opera. Al Rossini Opera Festival è stato emblema e fautore di alcune fra le più memorabili produzioni, molte delle quali sul podio dell’Orchestra e del Coro del Teatro Comunale di Bologna”.
Alle parole del Sovrintendente fanno eco quelle del Direttore musicale del Comunale, Michele Mariotti: “Quando si faceva musica insieme al Maestro Zedda - ricorda con affetto – si aveva sempre l’impressione che la musica fosse viva, mai fossilizzata in un mondo che non esisteva più, ma sempre moderna, attuale; il contatto con lui era una fonte di vivacità, di ricerca continua e di rinnovamento. Anche per questo era così amato dagli artisti giovani e dai tanti studenti che ha incoraggiato: noi che siamo cresciuti sotto la sua influenza dobbiamo adesso raccoglierne l’eredità e mantenere vivo il suo stile e i suoi insegnamenti”.
Sfogliando la cronologia del Teatro felsineo, il primo incontro fra il Comunale e Zedda risale al gennaio-febbraio 1960 quando, in collaborazione con il Comune di Bologna, furono organizzati concerti per le scuole diretti da lui e da Bruno Rigacci, cui fecero seguito alcuni concerti estivi ai Giardini Margherita. Primo appuntamento operistico il 31 marzo 1977 nel segno di Rossini con Il Barbiere di Siviglia – opera amata e studiata in profondità, realizzando ben due edizioni critiche – con le scene e i costumi di Lele Luzzati e in scena Renzo Casellato, Enzo Dara, Helga Müller, Leo Nucci. Quindi anche I puritani di Bellini con Chris Merritt e Mariella Devia nel 1988 e i tantissimi appuntamenti nell’ambito del Rossini Opera Festival, dalla Giovanna d’arco del 1989 con Teresa Berganza, alla Semiramide del 1992, tante edizioni delloStabat Mater e ultima la Petite Messe Solennelle dell’agosto 2014. Zedda ha inoltre diretto le compagini artistiche del Comunale per l’incisione del disco “Rossini!” (Sony Classical), protagonista il soprano Olga Peretyatko, che nel 2016 ha conquistato l’Echo Klassik Award della critica musicale tedesca.