Kunde e Siri nello Chénier secondo Bellocchio e Abbado
Il nuovo allestimento dell’Andrea Chénier di Giordano,
per la regia di Marco Bellocchio,
in scena all’Opera di Roma da venerdì 21 aprile
Da venerdì 21 aprile (ore 19.30) va in scena al Teatro Costanzi Andrea Chénier, l’opera più popolare di Umberto Giordano, su libretto di Luigi Illica. Seguono cinque repliche fino al 2 maggio. Il nuovo allestimento è firmato dal regista cinematografico Marco Bellocchio che, al suo terzo “sconfinamento” nel repertorio operistico, debutta presso la Fondazione lirica capitolina. Dal podio dirigono l’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma i maestri Roberto Abbado e Pietro Rizzo (2 maggio).
“Questo titolo – sottolinea il sovrintendente Carlo Fuortes nell’introdurre la conferenza stampa – mancava in Teatro da 42 anni. È quindi per noi un motivo d’orgoglio riproporlo oggi con un cast di grande livello, con la direzione di Roberto Abbado, che è ormai un interprete di casa all’Opera di Roma, e con la regia di Marco Bellocchio. Avevo già apprezzato il suo amore per l’opera quando anni fa aveva messo in scena a Bari un allestimento di Pagliacci ed ero sicuro che quest’opera sarebbe stata nelle sue corde. Voglio anche sottolineare che molti nostri allestimenti sono richiesti all’estero (La traviata è stata a Valencia e poi andrà a Buenos Aires, Tosca in Giappone, Il barbiere di Siviglia, nell’allestimento di quest’estate a Caracalla, andrà tra poco ad Hong Kong) un segno anche questo della qualità delle nostre produzioni.”.
“Una cosa che mi ha sempre colpito dell’Andrea Chénier – spiega il maestro Roberto Abbado – è il suo taglio cinematografico: non è un caso che, solo nove mesi dopo la prima esecuzione del 1896, sia stato proiettato per la prima volta un film in pubblico. La costruzione drammaturgica di Illica e di Giordano ha molto di quella che sarebbe stata di lì a poco la tecnica cinematografica, così come il compositore ha molto influenzato la musica da film degli anni Quaranta e Cinquanta. Quella scritta da Giordano è un’opera molto varia, in cui è presente il lirismo ma anche una passione che definirei spudorata o addirittura viscerale. Questo perché l’autore non ha ritegno a manifestare i propri sentimenti in maniera immediata, che a tratti può anche avere un effetto molto forte perché è come tagliare in un punto sensibile, molto vicino ai nervi.”.
“Ho accettato questa regia – dichiara Marco Bellocchio – non tanto perché mi piacciono le sfide, ma perché mi piacciono le cose nuove. Amo affrontare quelle in cui sono impreparato, perché mi piace scoprire. È chiaro che la regia d’opera è un lavoro nel quale sono cosciente di dare qualcosa, di dare la mia sensibilità, che è prima di tutto cinematografica, cercando di applicare questa mia esperienza ad un contesto, a un linguaggio che è totalmente diverso. Tante volte ti viene in mente una idea, ma sai che su un palcoscenico non puoi realizzarla. Però è come se allora la musica, il canto, il libretto mi aiutassero – per me è uno sforzo continuo – a combinare le immagini che mi vengono in mente, rispettando sempre i principi dell’opera.”.
Gregory Kunde interpreta il giovane poeta rivoluzionario Andrea Chénier; Maria José Siri la sua amata, Maddalena. Ancora nel cast Natascha Petrinsky (la mulatta Bersi), Anna Malavasi (Contessa di Coigny), Elena Zilio (Madelon), Roberto Frontali (Carlo Gérard), Duccio Dal Monte (Roucher), Graziano Dallavalle (il romanziero Pietro Fléville e Fouquier Tinville), Gevorg Hakobyan (il sanculotto Mathieu), Luca Casalin (un “Incredibile”), Andrea Giovannini (l’Abate). Inoltre, dal progetto “Fabbrica” – Young Artist Program del Teatro dell’Opera di Roma, Timofei Baranov (maestro di casa, Dumas e Schmidt). Maestro del Coro Roberto Gabbiani.
L’allestimento, in coproduzione con il Teatro La Fenice di Venezia, vede scene e luci di Gianni Carluccio, costumi di Daria Calvelli e movimenti scenici di Massimiliano Volpini.
La “prima” di venerdì 21 aprile verrà registrata e trasmessa sulle frequenze di Radio Rai3 in data da definirsi.
Dopo la “prima” di venerdì 21 aprile (ore 19.30), Andrea Chénier verrà replicato domenica 23 aprile (ore 16.30), mercoledì 26 aprile (19.30), venerdì 28 aprile (ore 19.30), domenica 30 aprile (16.30) e martedì 2 maggio (ore 19.30).
Per informazioni: operaroma.it
REGISTI ALL’OPERA. Giovedì 20 aprile (ore 21) al Costanzi,Marco Bellocchio, regista dell’Andrea Chénier di Umberto Giordano in scena all’Opera di Roma dal 21 aprile, incontra il pubblico per parlare non solo dell’opera in scena, ma anche del suo rapporto con la musica, con il teatro, con il mondo. È il terzo appuntamento di questa nuova iniziativa. Gli incontri con i registi che curano gli allestimenti della stagione 2016/17 proseguono secondo questo calendario: William Kentridge, regista di Lulu, giovedì 18 maggio; Damiano Michieletto, regista de Il viaggio a Reims, lunedì 5 giugno; Giorgio Barberio Corsetti, regista di Fra Diavolo, lunedì 2 ottobre. Il biglietto per un incontro costa 5 €.
Per informazioni: operaroma.it
LEZIONE DI OPERA. L’attesissima “Lezione di Opera”, si terrà questa volta al Teatro Costanzi, domenica 23 aprile (ore 11). Il maestro Giovanni Bietti illustrerà il contesto e le particolarità del linguaggio musicale dell’Andrea Chénier di Umberto Giordano, in scena da venerdì 21 aprile all’Opera di Roma. Il costo è di 8 euro. Per maggiori informazioni e prenotazioni: tel. 06 48160312 – 532 – 533; fax 06 4872112; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..