Aida da Torino all'Oman
Muscat, la stagione 2017/2018 della Royal Opera House
La Royal Opera House è stata costruita per volere del sultano Qaboos bin Said Al Said, ed è oggi uno dei più moderni e tecnologici palcoscenici del mondo. Con una capienza di 1100 posti è un centro di eccellenza artistica, culturale ed educativa per tutto l’Oriente. Nella programmazione annuale, mette in pratica una vera e propria “diplomazia culturale”, accogliendo rinomati artisti e prestigiose compagnie d’opera e di balletto. A inaugurare la stagione 2017-18 con Aida è stato invitato il Teatro Regio di Torino, alla sua prima tournée nel Medio Oriente che prosegue anche una lunga stagione di trasferte internazionali. Dopo Buenos Aires, l’Orchestra e il Coro del Regio, sempre diretti da Gianandrea Noseda, sono stati i protagonisti all’Edinburgh International Festival con Bohème, Macbeth e il Requiem di Verdi. Due allestimenti del teatro e un concerto che hanno riscosso un calorosissimo successo di pubblico e una straordinaria accoglienza da parte della critica che ha conferito al Regio il prestigioso Herald Angel Award 2017. Dopo Edimburgo il Coro del Regio è stato ospite allo Gstaad Menuhin Festival, in Svizzera, per l’esecuzione in forma di concerto dell’Aida di Verdi (con la London Symphony Orchestra) mentre l’Orchestra del Teatro ha eseguito, a Milano, un concerto per MiTo Settembre Musica, entrambi gli appuntamenti erano diretti da Noseda.
Dal 14 al 17 settembre sarà, dunque, in scena Aida di Verdi diretta da Gianandrea Noseda con la regia di William Friedkin e protagonisti alcuni dei migliori interpreti odierni. Aida è il pluripremiato soprano americano Kristin Lewis, specializzato nelle eroine verdiane. Acclamato come uno cantanti dei più completi del panorama attuale, il tenore Gregory Kunde offrirà una potente interpretazione di Radamès. La principesa Amneris è cantata dal mezzosoprano georgiano Anita Rachvelishvili, che ha fatto il suo debutto internazionale alla Scala nel 2010 come protagonista di Carmen, al fianco per celeberrimo Jonas Kaufmann. Amonasro è il baritono Ambrogio Maestri, che dopo un eclatante debutto come Falstaff sotto la direzione di Riccardo Muti è richiesto dai più prestigiosi palcoscenici del mondo. Completano il cast: In-Sung Sim (Ramfis), Giacomo Prestia (il re), Dario Prola (un messaggero) e Silvia Beltrami (una sacerdotessa). Per la recita del 16 settembre: Saioa Hernándezinterpreta Aida, Gastón Rivero interpreta Radamès, Andrea Comelli è il re e Roberto Guenno un messaggero. La regia di Friedkin è ripresa da Riccardo Fracchia, personalmente scelto dal grande regista cinematografico, scene e costumi sono di Carlo Diappi, movimenti coreografici di Anna Maria Bruzzese, luci di Andrea Anfossi. Il Coro del Teatro Regio, impegnato in importanti passi all’interno dell’opera, è istruito da Claudio Fenoglio.
Gianandrea Noseda, nell’approfondito studio condotto in anni di interpretazioni del repertorio verdiano, considera Aida come: «un’opera intimista nella quale le pagine più altisonanti servono a mettere in luce, per contrasto, pagine più profonde, nascoste e spirituali. Tutti i protagonisti di quest’opera vivono la loro solitudine. L’orchestra, dal canto suo, deve dimostrare il proprio carattere: è un personaggio come gli altri, deve dialogare e partecipare all’azione». William Friedkin, il grande regista cinematografico della “Nuova Hollywood”, conosciuto per capolavori quali The French Connection (Il braccio violento della legge, 1971) o The Exorcist (L’esorcista, 1973, premiato con due Oscar e quattro Golden Globe), presenta una Aida rispettosa del dettato verdiano, che valorizza in egual misura sia le grandiose scene corali sia quelle più intime.
La Royal Opera House Muscat presenta Aida mercoledì 14, sabato 16 e domenica 17 settembre alle ore 19.
Per maggiori informazioni: www.rohmuscat.org.om