L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Barocco a Firenze con l'Homme Armé

L’Homme Armé presenta

I CONCERTI AL CENACOLO 2017

XXI edizione

Musica antica nell’area metropolitana fiorentina

25 ottobre – 14 dicembre 2017

www.hommearme.it

L’edizione 2017 «I Concerti al Cenacolo», che l’Associazione L’Homme Armé porta avanti dal 1994 ed è la più longeva rassegna annuale di musica antica in Toscana, si svolgerà dal 25 ottobre al 14 dicembre non solo nella sobria e suggestiva sala del Cenacolo di Andrea del Sarto nel Museo di San Salvi (mercoledì 25 e martedì 31 ottobre), prezioso luogo espositivo all’interno del circuito museale fiorentino col magnifico affresco dell’Ultima cena databile al 1511-1527 circa, sede storica della manifestazione, ma anche in altri luoghi della città metropolitana, e si protrarrà lungo l’autunno con altre quattro date: martedì 7 novembre a Sesto Fiorentino (ore 21, Biblioteca Ragionieri), domenica 26 novembre alla Chiesa di Santa Maria di Primerana che sovrasta Piazza Mino a Fiesole (ore 18), domenica 3 dicembre alla Chiesa di San Romolo di Bivigliano (ore 18) e giovedì 14 dicembre alla Badia a Settimo (ore 21).

Si tratta di luoghi che, seppur meno noti, testimoniano la lunga e complessa storia del territorio. All’interno vi sono spesso opere d’arte notevoli che, grazie anche a questi appuntamenti potranno essere riconosciuti e meglio apprezzati. Senza dimenticare che intorno a questi luoghi ci sono comunità vive alle quali questi concerti (a ingresso libero gli ultimi tre, e a prezzo contenutissimo i primi tre) sono rivolti, affinché si possa meglio conoscere quell’intreccio di espressioni artistiche che sono alla base della nostra storia.

Come sempre, i programmi hanno tagli particolari che, quest’anno oscilleranno tra il mondo immaginario degli Eroi delle cantate di Bononcini alla sacra rappresentazione medievale su sant’Agnese, dall’omaggio alla musica sacra di Heinrich Isaac (il più grande compositore della Firenze di Lorenzo il Magnifico) alle sensuali sonorità della musica di Monteverdi e Carissimi.

Biglietteria: per i primi tre concerti un’ora prima dello spettacolo; biglietto intero euro 10, ridotto euro 5; informazioni e prenotazioni: tel. 055/695000 / 3396757446 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.I concerti del 26 novembre, del 3 dicembre e del 14 dicembre sono a ingresso libero.

MERCOLEDÌ 25 OTTOBRE, ORE 21

Cenacolo di Andrea del Sarto, Museo di San Salvi

Via di San Salvi 16, Firenze

Passioni e sacri Affetti

Musiche spirituali di Claudio Monteverdi e Giacomo Carissimi

Ensemble L’Homme Armé

direttore Fabio Lombardo

Nel concerto inaugurale della rassegna, mercoledì 25 ottobre alle 21 al Cenacolo di Andrea del Sarto al Museo di San Salvi (via San Salvi 16, Firenze; ), intitolato «Passioni e sacri affetti. Musiche spirituali di Claudio Monteverdi e Giacomo Carissimi», si ascolta l’Ensemble L’Homme Armé nell’oratorio «Jephte» di Giacomo Carissimi, considerato, sia dalla prima ricezione, un capolavoro del genere per incisività narrativa e concisione. Intorno all’episodio biblico di Jephte e della sua unica figlia, Carissimi costruisce una breve storia dal fine morale, come sempre negli oratori, che culmina nel famosissimo lamento e nel coro finale.

In tema di affetti sacri il programma propone anche alcune pagine di Claudio Monteverdi particolarmente intrise di passione: sacra, ma pur sempre passione.

MARTEDÌ 31 OTTOBRE, ORE 21

Cenacolo di Andrea del Sarto, Museo di San Salvi

Via di San Salvi 16, Firenze

&

MARTEDÌ 7 NOVEMBRE, ORE 21

Biblioteca “E. Ragionieri”

piazza della Biblioteca 4, Sesto Fiorentino (FI)

Eroi da camera

Cantate a voce sola di basso di Giovanni Maria Bononcini

Gabriele Lombardi, baritono

Michele Vannelli, cembalo

Giovanni Bellini, chitarrone

Marco Angilella, violoncello

Musiche di B. Pasquini, G.M. Bononcini, G. Pittoni

Il secondo dei Concerti al Cenacolo 2017, «Eroi da camera. Cantate a voce sola di basso di Giovanni Maria Bononcini» prevede due repliche, martedì 31 ottobre al Cenacolo di Andrea del Sarto al Museo di San Salvi(via San Salvi 16, Firenze) e martedì 7 novembre nella Sala Meucci della Biblioteca Ragionieri di Sesto Fiorentino (Piazza della Biblioteca 4). Sul palco il baritono Gabriele Lombardi accompagnato da Michele Vannellial cembalo, Giovanni Bellini al chitarrone e Marco Angilella al violoncello.

Il programma presenta pagine di Giovanni Maria Bononcini e di altri autori a lui contemporanei, in un intreccio piuttosto particolare di musica vocale e strumentale. Le cantate da camera di Bononcini, pubblicate a Bologna nel 1677 e presentate in prima esecuzione moderna, affrontano in modo talvolta ironico i consueti temi mitologici, attraverso i quali passavano riflessioni umane e morali.

DOMENICA 26 NOVEMBRE, ORE 18

Chiesa di Santa Maria di Primerana

Via Santa Maria, Fiesole (FI)

Sant’Agnese. Un mistero medievale

Sacra rappresentazione del martirio di Sant’Agnese

La Lauzeta

Cristina Calzolari voce, arpa gotica, clavisimbalum

Clara Fanticini vielle - Francesco Gibellini organetto portativo, tromba da tirarsi, citola

Musiche di anonimi del XIV e XV secolo

Ingresso libero

Domenica 26 novembre alle 18 alla Chiesa di Santa Maria di Primerana (via Santa Maria, Fiesole, FI; ingresso libero), che sovrasta la piazza principale di Fiesole, l’Ensemble La Lauzeta presenta «Sant’Agnese. Un mistero medievale», libera riscrittura che prende spunto dalle varie tradizioni che ci sono state tramandate a partire dall’inno Agnes beatae virginis di Sant’Ambrogio (337-397) e di papa Damaso (366-384) e confluite nella mirabile Legenda Aurea, collezione delle vite dei santi compilata nella seconda metà del XIII secolo dal domenicano Jacopo da Varazze. I brani incastonati nella narrazione sono desunti quasi interamente dal repertorio dei secoli XIV e XV. Per i fedeli di ogni tempo, i miracoli e la vita dei santi costituiscono una sorta di tramite fra la terra e il cielo, al punto che la venerazione trascende la verità storiografica per alimentarne la leggenda e le gesta legate al sovrannaturale. Durante il Medioevo nacquero rappresentazioni drammatiche in versi o in prosa che, arricchite di contaminazioni profane in grado di avvicinarle a un culto popolare, diedero vita ai Misteri e alle Sacre Rappresentazioni, veri e propri spettacoli di argomento sacro – ma di stampo laico – che avevano come teatro piazze e sagrati. Il programma è affidato ad un ensemble di giovani e valentissimi musicisti che hanno registrato anche per la BBC.

DOMENICA 3 DICEMBRE, ORE 18

Chiesa di San Romolo a Bivigliano,

via della Chiesa 123, Bivigliano – Vaglia (FI) (ingresso libero)

Benedictus qui venit

L’arte del canto sacro tra Quattro e Cinquecento

L’Homme Armé

Musiche di G. Dufay, J. Ockeghem, Josquin Despres, H. Isaac, J. Mouton, J. Obrecht

Domenica 3 dicembre alle 18 nella Chiesa di San Romolo a Bivigliano (via della Chiesa 123, Bivigliano – Vaglia – FI; ingresso liberoL’Homme Armé presenta il concerto «Benedictus qui venit». L’arte del canto sacro tra Quattro e Cinquecento.

Fino al Cinquecento la musica sacra rappresentava il genere più alto della creazione musicale, un genere in cui maggiormente si esprimeva l’arte del canto. La lettura dei testi sacri richiedeva un pensiero musicale basato sull’antica tradizione del canto gregoriano, ma sviluppato in forma polifonica a volte in forme assai complesse. Tra Quattro e Cinquecento all’interno di composizioni a più voci si trovano spesso episodi a due voci, talvolta inseriti nella parte iniziale di un brano o in una sezione centrale, per sottolineare una riduzione della sonorità. Il duo, che all’epoca veniva praticato anche in forma estemporanea dai cantori esperti del tempo, rimane il fondamento della dell’arte stessa del comporre, tanto che si può sempre riconoscere come la spina dorsale di composizioni a più di tre-quattro voci. Ne va dimenticato che il momento del duo era anche un momento speciale per i cantori, che potevano mettere meglio in evidenza le loro qualità vocali, all’epoca molto ricercate, e una delle ragioni della grande migrazione dei cantanti-compositori dal nord Europa verso le corti italiane, dove, apprezzati e riconosciuti, hanno lasciato un segno fondamentale per la creazione dello stile italiano.

GIOVEDÌ 14 DICEMBRE, ORE 21

Badia a Settimo

Via San Lorenzo a Settimo, 15, Scandicci (FI) (ingresso libero)

Nunc muta omnia

La musica sacra di Heinrich Isaac nella Firenze di Lorenzo il Magnifico

L’Homme Armé

direttore Fabio Lombardo

Musiche di Heinrich Isaac

Giovedì 14 dicembre, ore 21, alla Badia a Settimo (Via San Lorenzo a Settimo, 15, Scandicci, FI; ingresso libero L’Homme Armé presenta «Nunc mura omnia. La musica sacra di Heinrich Isaac nella Firenze di Lorenzo il Magnifico».

 Il programma rende omaggio, a 500 anni dalla morte,  al più importante compositore attivo a Firenze a cavallo tra Quattro e Cinquecento, in particolare durante il momento di massimo splendore di Lorenzo il Magnifico. I brani scelti sono tutti, a diverso tutolo, legati alla permanenza di Isaac a Firenze e principalmente agli anni laurenziani. C’è tuttavia una relazione motivica e stilistica che lega alcuni di questi brani. La Missa “Salva nos” è costruita, com’era prassi frequente all’epoca, su una melodia preesistente, quella dell’antifona gregoriana Salva nos Christe, appartenente ai vespri per la festa della Santa Croce. In tutta la messa il motivo di quest’antifona risuona numerosissime volte, ma è il segmento finale che caratterizza molte delle sue frasi terminali, enfatizzando con una particolare cadenza il tono frigio. Ed è questo stesso motivo, e la sua elaborazione polifonica, che ritornano nel lamento Quis dabit capiti meo acquam, ripetuto numerose volte quasi in forma ipnotica: nel secondo episodio in particolare, il motivo viene ripetuto alla voce bassa in progressione discendente con le parole “et requiescamus in pace” mentre le altre due voci con figurazioni melismatiche veloci cantano “Quel lauro, sì quello, giace colpito da un improvviso furor del fulmine”. Il brano finisce con le parole “Nunc muta omnia”, ora tutto tace, a sottolineare la gravità di quel passaggio epocale per la storia fiorentina.

L’HOMME ARMÉ, fondato nel 1982, svolge un’intensa attività di ricerca e di esecuzione concertistica e discografica del repertorio, principalmente vocale, dal Trecento al Seicento, dedicando particolare attenzione al repertorio fiorentino, In questo ambito ha effettuato registrazioni discografiche come Musica a Firenze al tempo di Lorenzo il Magnifico, Regina Pretiosa: una celebrazione mariana del Trecento Fiorentino, Missa in Assumptione Beatae Mariae Virginis di Marco da Gagliano. Nel corso delle sua attività concertistica ha ripetutamente e con successo eseguito grandi opere della letteratura antica come Vespro della Beata Vergine, Intermedi della Pellegrina, Rappresentazione di Anima et di Corpo). Nel corso degli anni ha collaborato con vari musicisti e direttori quali Frans Bruggen, Andrew Lawrence-King, Christophe Coin, Andrew Parrott, Kees Boeke, Alan Curtis. Da molti anni la direzione artistica del gruppo è affidata a Fabio Lombardo.

L’Homme Armé è stato ripetutamente presente nelle stagioni concertistiche di importanti istituzioni e festival, come ad esempio Ravenna Festival, Teatro Valli di Reggio Emilia, Mart di Rovereto, Teatro Regio di Parma, Unione Musicale di Torino, Amici della Musica (Verona, Mestre, Firenze), l’Orchestra della Toscana, la Società del Quartetto di Milano, il Festival Barocco di Viterbo, il Festival Cusiano del Lago d’Orta, i Concerti del Gonfalone di Roma; inoltre Canto delle Pietre, Segni Barocchi di Foligno, Taormina Festival, Festival Monteverdi di Cremona, Anima Mundi di Pisa, Concerti al Quirinale (RAI), Teatro Grande di Brescia e svariati altri.

Negli ultimi anni, il gruppo ha sviluppato una riflessione sulle affinità tra alcune delle problematiche sollevate dalla “musica antica” e alcune forme di pensiero musicale attuale, ricercando analogie tra la ricerca della prassi esecutiva del repertorio antico e di quello contemporaneo. Tale riflessione ha stimolato L’Homme Armé ad estendere il proprio campo di ricerca ed esecuzione anche alla musica contemporanea. Ha così presentato con successo programmi molto particolari che affiancano musiche antiche e contemporanee da Dufay, Josquin, Palestrina, Janequin, Vecchi a Messiaen, Kurtag, Hersant, Lang, Sciarrino, Pezzati, Pärt, Nono, Cage, Berio; di quest’ultimo in particolare sono stati eseguite composizioni notevoli come Laborintus II, Cries of London e A-Ronne. Con questo repertorio ha partecipato tra l’altro a Fabbrica Europa, Architecture of voices (Kiev), Maggio Musicale Fiorentino, Tempo Reale Festival.

In virtù della competenza professionale e del livello artistico delle sue esecuzioni, l’ensemble ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti e commissioni da istituzioni e comitati nazionali.


 

 

 
 
 

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