Levaggi rilegge il balletto di Čajkovskij
La nuova creazione debutta domenica 17 al Teatro Massimo di Palermo
Nel balletto si mescolano suggestioni che vanno da Walt Disney al film “Maleficent”
I costumi ideati dagli allievi dell’Accademia Costume & Moda di Roma
PALERMO. Il classico dei classici del balletto, La Bella Addormentata di Čajkovskij, rivive in una nuova sorprendente coreografia firmata da Matteo Levaggi, coreografo residente al Teatro Massimo per il 2017. Una creazione che vede impegnato il Corpo di ballo del Teatro e che importa nel capolavoro ottocentesco una serie di suggestioni che arrivano sia dal celebre cartone animato di Walt Disney del 1959 che dal recente film “Maleficent” (2014) con Angelina Jolie nei panni della strega malvagia. Il risultato è uno spettacolo raffinato e poetico che debutterà al Teatro Massimo domenica 17 dicembre alle 20.30, ad aprire un ricco cartellone natalizio, con repliche fino al 28 febbraio, “un sogno in cui mondi ed epoche diverse si incontrano in totale libertà creativa, la mia totale passione per il mondo adolescenziale trova in questo balletto la sua apoteosi”, dice Levaggi.
Orchestra del Teatro Massimo diretta da Farhad Mahani, scene di Antonino Di Miceli, light designer Fabio Sajiz, assistente alla coreografia Anna Manes, costumi ideati dagli allievi del master di Costume dell’Accademia Costume & Moda di Roma coordinato da Andrea Viotti.
Una rilettura, quindi, del vertice del balletto classico ottocentesco, il più brillante, il più rappresentativo della danza di alta scuola accademica: un’opera andata in scena per la prima volta il 3 gennaio 1890 al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo, dopo un lungo periodo di gestazione.
Il libretto, firmato da Ivan Aleksndrovič Vsevolovžskij, trae il soggetto dall’omonima favola di Charles Perrault “La belle au bois dormant”, pubblicata nel 1697. La nota vicenda della principessa Aurora, addormentatasi a causa di un terribile incantesimo scagliatole contro dalla malvagia Carabosse e attenuato dall’intervento della Fata dei Lillà, che le consente di risvegliarsi cent’anni dopo al bacio del Principe Désiré, si articola in un prologo e tre atti. La coreografia fu realizzata da Marius Petipa e segnò l’inizio di un importante sodalizio artistico tra il coreografo e il compositore, che diede vita a tre grandi balletti russi di fine Ottocento: La Bella addormentata, appunto, Lo Schiaccianoci (1892) e la seconda versione de Il lago dei cigni (composto nel 1877, venne ripreso da Petipa nel 1895, dopo la morte del compositore). Čajkovskij accettò con entusiasmo la proposta di scrivere le musiche per il nuovo balletto, al quale si dedicò tra il maggio del 1888 e l’agosto del 1889.
Nella creazione di Levaggi, i personaggi sono colti in nuovi aspetti: la piccola Aurora (Romina Leone, secondo cast Yuriko Nishihara) è un’orfana, libera e intraprendente come una ragazza contemporanea, che vive in un incantevole palazzo con un paggio, Fosco (Vito Bortone, secondo cast Emilio Barone). Vuole decidere della propria vita, e senza bisogno di una Fata. Si addormenta pungendosi con un mazzo di rose. En travesti non soltanto la Fata Carabosse (come in Petipa), ma anche quella dei Lillà, interpretate rispettivamente da Vincenzo Carpino (secondo cast Riccardo Riccio) e da Andrea Mocciardini. Il principe è Michele Morelli (secondo cast Alessandro Cascioli). Il paggio Alessandro Cascioli (secondo cast Giovanni Traetto). Tutti danzatori della casa, impegnati e complici di quest’intenso percorso creativo.
“Pur essendo riconoscibile il soggetto originale del balletto – scrive Elisa Guzzo Vaccarino nel programma di sala - questo viene però sviluppato in tre modi diversi per i tre atti che lo compongono: il prologo e l’atto I hanno carattere spiccatamente narrativo; l’atto II è invece spoglio, essenziale, quasi plastico e vede i protagonisti molto intimi e vicini nel momento del loro incontro; l’atto III è gioiosamente festoso e ha un’atmosfera d’impronta chiaramente disneyana. A questi tre punti di vista così diversi tra loro rimanda la scelta di alternare momenti danzati in punta ad altri danzati in mezzapunta e a piedi nudi, nell’ottica del coreografo di creare un nuovo vocabolario che attinga alla tradizione della danza classica, della danza moderna e di quella contemporanea”.
L’apertura del primo atto dichiara subito la chiave leggera, giocosa, e adolescenziale della creazione, quando il paggio gioca con delle caramelle giganti. Altra scelta di forte impatto scenico, nel celeberrimo “Adagio della rosa” del primo atto, è la pioggia di tremila rose candide: è il momento in cui Aurora, ormai diventata donna, perde, si avvicina ai pretendenti e danza amando ciascuno di loro. Il secondo atto è spoglio, incentrato sull’amore con l’immancabile bacio. Il terzo atto è quello della festa, con maschere allusive delle fiabe.
La partitura di Čajkovskij ha una durata di esecuzione di oltre tre ore ma in questa versione è eseguita con alcuni tagli.
Una creazione leggera, naïf, che reinterpreta un classico ma alla luce di solide basi accademiche. Una sorta di remake cinematografico, frutto di un approfondito percorso personale di studio, che non altera la struttura originale dell’opera.
Levaggi è un artista che ha respirato i classici di repertorio fin dai primi anni di studio della danza. Dopo i primi studi a Reggio Emilia alla scuola classicissima di Liliana Cosi, stella del Teatro alla Scala con il plus del training al Bol’šoj moscovita, ha manifestato prestissimo il suo interesse per il lavoro di “costruttore di movimento” accanto a Loredana Furno e al suo Balletto Teatro di Torino, dove dal 1993 è stato interprete e poi coreografo residente, nel periodo dal 2000 al 2013, e pure condirettore delle stagioni di danza alla Lavanderia a Vapore-Centro Coreografico di Collegno dal 2009 al 2013, luogo prestigioso assegnato in quel tempo appunto al BTT.
Un periodo all’Aterballetto nel 1997, sotto l’allora direzione di Mauro Bigonzetti, la partecipazione al recital teatrale “Memorie di Adriano” con Giorgio Albertazzi nel personaggio di Antinoo, e un’esperienza televisiva con Raffaella Carrà in Carràmba!, hanno conferito a Levaggi il valore aggiunto di un’ulteriore variegata esperienza professionale e il pregio di una tendenza chic-ardita per il glamour, nonché di “senso per il teatro” come alto artigianato complessivo in ogni sua piega.
Ha già vissuto una fase ciaikovskiana, con la sua “Ciaikovskij Suite”, inscenata nel 2014, su brani delle partiture del “Lago dei cigni” e della “Bella addormentata”, liberandosi dal racconto e procedendo per suggestioni, ad esempio inventando un nuovo balletto breve per i cigni, tutti in tutu neri, uomini e donne.
All’International Ballet Festival di Miami già nel 2011 aveva già portato Le vergini, adolescenti in bianco dai corpi vigili e inquieti, ancora su musica del La Bella addormentata.
LA BELLA ADDORMENTATA
Balletto in un prologo e tre atti
Musica diPëtr Il’ič Čajkovskij
Nuova creazione per il Teatro Massimo
Direttore Farhad Mahani
CoreografiaMatteo Levaggi
SceneAntonino Di Miceli
Costumiideati dagli allievi del Master di Costumedell'Accademia Costume & Moda:
Cristina Capuani, Flavia Galinari Zanin, Annabelle Gotha, Sara Micarelli, Gabriele Porrelli, Yiyao Tian, Tatjana Zdiara, Lan Zhang, Hong Zhang, Qi Zhang – CoordinatoreAndrea Viotti
Light designerFabio Sajiz
Assistente alla coreografiaAnna Manes
Personaggi e interpreti
La principessa AuroraRomina Leone (17, 19, 21, 23, 28) / Yuriko Nishihara (20, 22, 27)
Il principe DésiréMichele Morelli (17, 19, 21, 23, 28) / Alessandro Cascioli (20, 22, 27)
Fata CarabosseVincenzo Carpino (17, 19, 21, 23, 28) / Riccardo Riccio (20, 22, 27)
Fata dei LillàAndrea Mocciardini
FoscoVito Bortone (17, 19, 21, 23, 28) / Emilio Barone (20, 22, 27)
PaggioAlessandro Cascioli (17, 19, 21, 23, 28) / Giovanni Traetto (20, 22, 27)
Fata Candida Alessia Pollini
Fata Fior di farina Francesca Bellone
Fata delle bricioleJessica Tranchina
Fate CanarinoLucia Ermetto, Elisa Arnone (17, 19, 21, 23, 28)
Francesca Davoli, Maria Chiara Grisafi (20, 22, 27)
Fata Violante Annamaria Margozzi
Principessa Fiorina Annamaria Margozzi (17, 19, 21, 23, 28) / Jessica Tranchina (20, 22, 27)
Uccellino blu Gianluca Mascia (17, 19, 21, 23, 28) / Vito Lo Russo (20, 22, 27)
Cappuccetto rosso Michaela Colino (17, 19, 21, 23, 28) / Francesca Bellone (20, 22, 27)
LupoRiccardo Riccio (17, 19, 21, 23, 28) / Vincenzo Carpino (20, 22, 27)
CenerentolaMonica Piazza (17, 19, 21, 23, 28) / Carmen Marcuccio (20, 22, 27)
Principe FortunéDiego Millesimo (17, 19, 21, 23, 28) / Daniele Chiodo (20, 22, 27)
Gatto con gli stivaliDiego Maria Mulone (17, 19, 21, 23, 28) / Michele Morelli (20, 22, 27)
Nel bosco e alla festa
Donne Annalisa Bardo, Carmen Diodato, Noemi Ferrante / Simona Filippone, Maria Chiara Grisafi / Noemi Ferrante, Sabrina Montanaro, Yuriko Nishihara / Michaela Colino
Uomini Emilio Barone / Vito Lo Russo, Daniele Chiodo / Diego Millesimo, Fabio Correnti / Gaetano La Mantia, Gianluca Mascia, Diego Maria Mulone, Giovanni Traetto / Sergio Chinnici
Corpo di ballo e Orchestra del Teatro Massimo
Nuovo allestimento del Teatro Massimo
17, 19, 20, 21, 22, 23, 27, 28 dicembre
Durata dello spettacolo: due ore e venti minuti
con un solo intervallo alla fine del primo atto
Farhad G. Mahani
Vincitore del "Premio Nazionale delle Arti" del 2013, vincitore del secondo premio al Concorso di direzione d'orchestra "Claudio Abbado" nel 2015.
Si è perfezionato in direzione d’orchestra con Gianandrea Noseda.
Regolarmente è artista ospite presso le importanti orchestre e teatri italiani. Nel 2016 ha debuttato con l’orchestra Teatro Massimo di Palermo, dove ritornerà sul podio nel 2018. È stato il primo musicista persiano che ha collaborato con l'Opera di Firenze / Maggio Musicale Fiorentino, istituzione prestigiosa presso la quale è stato chiamato sul podio per due stagioni consecutive.
Nato nel 1985 a Esfahan, in Iran, ha debuttato come direttore d'orchestra all'età di 21 anni nel 2006, con la "Kasra Chamber Orchestra" della quale è stato il direttore principale per due anni.
Ha continuato i suoi studi in Italia presso il Conservatorio di Musica "Giuseppe Verdi" di Torino e poi al Conservatorio di Musica "Luigi Cherubini" di Firenze. Ha vinto la borsa di studio e si è laureato con il "Diploma di Merito" all'Accademia Musicale Chigiana, dove ha studiato sotto la guida di Michel Tabachnik.
Matteo Levaggi
Si forma alla scuola di Balletto Classico di Liliana Cosi e Marinel Stefanescu. Inizia a lavorare giovanissimo al Balletto Teatro di Torino, dove molti coreografi invitati creano per lui, come accade con Karole Armitage. Nel 1997 entra all'Aterballetto con la direzione di Mauro Bigonzetti. Dopo sceglie una carriera libera. Lavora con Giorgio Albertazzi nelle Memorie di Adriano, dove interpreta il ruolo di Antinoo. Dal 1999 al 2014 è coreografo residente del Balletto Teatro di Torino. Eclettico nelle scelte, lavora su musiche di compositori contemporanei come Giovanni Sollima (che crea nel 2004 la musica di Caravaggio), Heiner Goebbels, Béla Bartók, Carlo Boccadoro, Lamberto Curtoni, ma anche autori di musica elettronica come Scanner, Autechre, Pan Sonic, Bochumwelt, Andy dei Bluvertigo. Crea per il balletto dell'Arena di Verona La Bottega Fantastica (Rossini/Respighi) e Drowning by Numbers su musiche di Michael Nyman, mentre Le Grand Théatre de Genève prende in repertorio un suo duetto, Largo, su musiche di Dimitri Šostakovič. Nel 2006 è invitato da Ismael Ivo con una creazione per il BTT alla Biennale di Venezia Danza, nel 2007 alla Biennale della Musica di Zagabria. Nel 2007 inizia la collaborazione con gli artisti visivi Corpicrudi con il progetto per nuove visioni Primo Toccare: nel 2008 alla Biennale de la Danse de Lyon con la creazione Primo Toccare I White, nell'ottobre del 2009 con il capitolo Primo Toccare II Black, al Joyce Theater di New York, e con Primo Toccare III Red a BolzanoDanza nel 2010. Nel maggio del 2011, Francesca Pedroni dedica al lavoro di Matteo Levaggi e Corpicrudi un documentario per il canale satellitare Sky Classica. Nel 2008 gli viene consegnato il Prix Compagnie d’Auteur (Balletto Teatro di Torino), nell’ambito de Les Étoiles du Ballet2000, Cannes, Palais des Festivals. Nel settembre 2011 è ospite con la creazione Le Vergini (seconda collaborazione con Corpicrudi), all'International Ballet Fest of Miami e nell'ottobre 2011 al Festival internazionale MilanOltre che gli dedica una retrospettiva assieme a Karole Armitage. Nel 2013 il suo balletto Caravaggio debutta in America al LACMA Museum di Los Angeles, entrando così nel repertorio della Los Angeles Contemporary Dance Company. Nel 2014 il regista Davide Ferrario avvia la preparazione per il suo nuovo film basato sulla coreografia di Levaggi SEXXX, e su Preludio per una Sinfonia in Nero di Levaggi | Corpicrudi, distribuito dalla NexoDigital nelle sale italiane nel luglio 2016. Nel 2014 viene selezionato dal New York Choreographic Institute, diretto da Peter Martins, progetto legato alle attività del New York City Ballet, vetrina di grande prestigio per i giovani coreografi. In ottobre debutta con Preludio per una Sinfonia in Nero al Los Angeles Fashion Week. Nel mese di novembre crea Punto d’azione, omaggio a Ennio Morricone, un balletto creato per il Maggio Danza / Opera di Firenze. Nel gennaio del 2015 debutta al teatro di Chiasso con il suo Bird’s Dance Project che dà la possibilità a giovanissimi danzatori di affacciarsi al mondo del lavoro offrendo loro un contratto di primo impiego. Nel 2017 Levaggi è coreografo residente del Teatro Massimo di Palermo, dove ha già realizzato Water Game per Trittico contemporaneo e Cecità.
Antonino Di Miceli
Nato a Palermo il 26 maggio 1992, intraprende gli studi artistici frequentando il Liceo artistico “E. Catalano”.
La sua passione per l’arte lo avvicina al mondo del teatro, maturando sempre più l’interesse verso lo spazio scenico.
Completati gli studi, frequenta un corso regionale del comune di Palermo presso l’ente Acas, che gli permette di acquisire una discreta conoscenza sul mondo della scenografia, portando a buon fine il corso di formazione, partecipando come aiuto scenografo al film “Fuori dal Coro”. Durante lo stage finale del corso ha avuto la possibilità di realizzare per gli spazi espositivi dell’XXS una mostra con alcune delle sue opere pittoriche.
Nel 2013 intraprende gli studi di scenografia presso l’Accademia di belle arti di Palermo, dove ha la possibilità di partecipare alla realizzazione di vari spettacoli tra cui “Des-enquentro”, occupandosi dell’impianto illuminotecnico dello spettacolo sotto la direzione di Mauro Mambro e Valentina Console.
L’anno successivo è stato quello della svolta per la sua carriera, partecipando a più progetti; viene coinvolto nella realizzazione del Carro di Santa Rosalia, come aiuto scenografo e frequenta il tirocinio presso la Fondazione Inda al Teatro Greco di Siracusa, partecipando alla realizzazione del 51esimo ciclo di rappresentazione, dove ha avuto la possibilità di lavorare per grandi scenografi come Gianni Carluccio, Pier Paolo Bisleri, ed Ezio Toffolutti, maturando così una propria idea di spazio scenico.
Al rientro da questa esperienza è chiamato come aiuto scenografo per il film “Totò e Vicè” presentato con gran successo al Taormina Film Fest.
Debutta al Teatro Massimo all’età di 25 anni per La bella addormenta con le coreografie di Matteo Levaggi, realizzando così le sue prime scene.
Cristina Capuani, Flavia Galinari Zanin, Annabelle Gotha, Sara Micarelli, Gabriele Porrelli, Yiyao Tian, Tatjana Zdiara, Lan Zhang, Hong Zhang, Qi Zhang Allievi del Master di Costumedell'Accademia Costume & Moda
Andrea ViottiDirettore del Dipartimento di Costume e Coordinatore del Master di Costumedell'Accademia Costume & Moda
Il Master di I livello “L’Arte e il Mestiere del Costumista per l’Opera Lirica e il Balletto”, unico in Italia riconosciuto dal MIUR, coordinato dal Maestro Andrea Viotti, è in collaborazione con sartorie teatrali, calzaturifici, laboratori di trucco e parrucco, gioiello e modisterie romane, rappresentanza della più alta capacità interpretativa e artigianale nel mondo.
Intende dare una formazione completa, culturale e professionale, nell’ambito del costume, dalla ricerca e progettazione, fino alla realizzazione. È un percorso teorico-pratico in grado di offrire importanti strumenti volti alla progettazione, modellazione, lavorazione, sperimentazione e applicazione di tecniche sartoriali, fino alla realizzazione di abiti, parrucche, trucco e maschere, cappelli ed accessori.
Fabio Sajiz
Dal 1995 si occupa di light design nel panorama italiano di teatro e danza di ricerca.
Si distingue a livello internazionale realizzando il disegno luci degli spettacoli di Romeo Castellucci, tra i quali “Genesi”, “Voyage au bout de la nuit”, il progetto della “Tragedia Endogonidia”, “Purgatorio” (Trilogia della Divina Commedia).
Collabora con molti artisti italiani tra cui Armando Punzo, Andrés Morte, Virgilio Sieni, Chiara Guidi, Pippo Delbono, Marco Martinelli, Matteo Levaggi, Pathosformel, Francesca Grilli, Michael Fliri, Anagoor, Gruppo Nanou e Collettivo Cinetico.
Oltre a collaborazioni con Biennale Venezia Arti Visive/Danza/Musica, ArteFiera Bologna, partecipa a Festival di Teatro come VolterraTeatro, Festival del Circo Contemporaneo Brescia, Festival Segni Mantova, Santarcangelo dei Teatri e Ravenna Festival.
Dal 2005 collabora continuativamente con il Festival internazionale Drodesera di Centrale Fies.
Romina Leone
Nasce a Palermo nel 1981, nel 1989 inizia gli studi di danza classica a Palermo, presso la scuola di danza di Marisa Benassai. Perfeziona la sua preparazione tecnica e artistica prendendo parte nel 2000 al IV corso professionale e al I corso di tirocinio per danzatori del Teatro Sociale di Rovigo. Nel 2001 partecipa al corso di perfezionamento per giovani danzatori presso il centro regionale della danza "Aterballetto" di Reggio Emilia. Ritornata a Palermo, continua le lezioni di danza classica con il maestro Stefan Banica.
Intraprende le sue prime esperienze lavorative nel 2000 con la compagnia "Fabula Saltica" e nel 2001-2002 partecipa alle stagioni e alle tournée della compagnia "Balletto di Milano".
Dal 2002 al 2007 lavora presso la Fondazione Teatro San Carlo di Napoli, sotto la direzione di Elisabetta Terabust, confrontandosi con coreografie di Balanchine, Roland Petit, Derek Deane, Riccardo Nunez, Youri Vámos. Negli stessi anni prende parte anche a singole produzioni presso la Fondazione Arena di Verona e la Fondazione Niccolò Piccinni di Bari. Nell'agosto del 2011 partecipa alla produzione "Medea" di Davide Bombana al teatro Petruzzelli di Bari.
Dal 2004 ad oggi fa parte del corpo di ballo della Fondazione teatro Massimo di Palermo, ricoprendo anche ruoli da solista e prima ballerina.
Yuriko Nishihara
Nasce a Tokyo dove inizia gli studi di danza, proseguiti poi in Svizzera nella scuola di Maurice Béjart, dove si è diplomata. Tra i suoi maestri vi sono Denis Ganio, Michel Gascard e Gil Roman. Durante il soggiorno in Svizzera ha partecipato a tournées internazionali con la Compagnia di Béjart - Ballet Lausanne danzando al Teatro Bol’soj di Mosca, al Théâtre Beaulieu di Losanna, allo Stadsschouwburg di Anversa e al Teatro Regio di Torino. Ha poi ha studiato al Conservatorio di Madrid dove ha affrontato il repertorio di Nacho Duato. A Roma ha lavorato con Diana Ferrara, affrontando coreografie di Luciano Cannito ed Enrico Morelli in diversi teatri italiani. Ha ballato in Le sacre du printemps e L’oiseau de feu di Béjart, Rassemblement, Na Floresta e Cor Perdut di Duato, Who Cares? di Balanchine.
Dalla fine del 2016 lavora al Teatro Massimo di Palermo.
Michele Morelli
Di origini russe, poi trasferitosi a Benevento, inizia i suoi studi all'età di 12 anni al Teatro San Carlo di Napoli, continuando il suo percorso alla Scuola del Teatro dell'Opera di Roma. Si diploma nel 2014 interpretando il ruolo di Basilio in Don Chisciotte. Ha lavorato presso il Teatro dell'Opera di Roma prendendo parte alle produzioni di Schiaccianoci, Coppelia e Giselle.
Attualmente balla presso il Teatro Massimo di Palermo, dove ha preso parte in ruoli da solista alle produzioni di Coppelia con la coreografia di Amedeo Amodio (2015), a Cinderella con la coreografia di Fabrizio Monteverde, Soirée Roland Petit e Schiaccianoci (2016) e Giselle (2017).
Alessandro Cascioli
Nasce a Roma, dove si diploma presso la Scuola di danza del Teatro dell’Opera. Nel 2010 vince la XX edizione del Rieti Danza Festival. Intraprende il suo percorso professionale presso il Teatro dell’Opera di Roma. Lavora presso l’Opéra National de Bordeaux e presso il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, interpretando ruoli solistici in coreografie di Ventriglia, Foniadakis, Kylian, Balanchine, Chalmer, Linke, Forsythe, Bournonville, Polyakov, De Candia, Mohovich. Partecipa alle produzioni per giovani coreografi Short Time I e Short Time II in qualità di ballerino e coreografo. Vince la seconda edizione del Premio Danza Capri International come talento emergente. Nel 2013 entra a far parte del corpo di ballo del Teatro Massimo di Palermo dove interpreta ruoli da primo ballerino; tra gli altri, Fritz e Don José rispettivamente nei balletti Lo schiaccianoci e Carmen, coreografia di Amedeo Amodio, Mercuzio in Romeo e Giulietta con coreografia di Massimo Moricone e Coppelius in Coppelia di Amedeo Amodio. Ha partecipato come primo ballerino nel ruolo di Nataniele al tour di Coppelia di Amodio. Negli ultimi anni ha danzato in Orphée et Eurydice di Frédéric Flamand e Hans Op de Beeck, ha lavorato con la Martha Graham Dance Company interpretando capisaldi del repertorio della grande coreografa, in Trittico contemporaneo (“ Sechs Tänze” di Jiri Kylian e The Brown Man in “Walking Mad” di Johan Inger) e in Giselle di Ricardo Nuñez a fianco dell’étoile Svetlana Zacharova.
Vincenzo Carpino
Nasce a Fortaleza (Brasile).
Dall’età di dieci anni inizia a studiare danza nella scuola "Arabesque" di Capua in provincia di Caserta. Nel 2009-2010 lavora al Teatro Massimo di Palermo, dal 2010 al 2013 è al Balletto di Roma. Dal 2013 al 2016 si esibisce all’interno della produzione del musical El Rey Leon a Madrid.
Riccardo Riccio
Muove i primi passi nel mondo della danza nel 1994 a Crotone, sua città natale.
La sua passione lo spinge presto a continuare il suo percorso formativo alla scuola del teatro dell’opera di Roma, con il maestro Pablo Moret. Comincia giovanissimo l’attività da professionista in compagnia estere ed italiane e sempre in Italia lavora nel Corpo di ballo del Teatro Verdi di Trieste e al Maggio Musicale Fiorentino. Al Teatro Massimo di Palermo approda nel 2009, lavorando con coreografi di fama internazionale che gli affidano spesso ruoli da solista e da primo ballerino, avviando una crescita professionale che lo ha spinto a scegliere il nostro teatro come sede privilegiata per la sua maturazione artisitica. Nel 2015 sul palcoscenico del Teatro Massimo di Palermo ha interpretato Coppelius in Coppélia di Amedeo Amodio e ha preso parte a Diversions of Angels in Omaggio a Martha Graham con la Martha Graham Dance Company, mentre nel 2016 è stato la Matrigna in Cinderella di Fabrizio Monteverde con Anbeta Toromani e José Perez e Drosselmeyer in Lo Schiaccianoci e ha danzato in Soirée Roland Petit. Nel 2017 è stato Hilarion in Giselle al Teatro di Verdura.
Andrea Mocciardini
Nato nel 1992 a Codogno (LO), studia all'Accademia del Teatro alla Scala di Milano e alla scuola del Balletto di Toscana, dove entra a far parte della Compagnia Junior BdT. Dal 2012 inizia a lavorare per l’Arena di Verona, il teatro San Carlo di Napoli, l’Opera di Helsinki e il teatro Massimo di Palermo, dove ha ricoperto ruoli da solista e primo ballerino. Nella stagione 2015 del Teatro Massimo di Palermo è stato Orphée noir in Orphée et Eurydice di Gluck con la regia e la coreografia di Frédéric Flamand e ha preso parte a Diversions of Angels in Omaggio a Martha Graham con la Martha Graham Dance Company, mentre nel 2016 ha interpretato la Matrigna in Cinderella di Fabrizio Monteverde.
Vito Bortone
Nato ad Acquarica del Capo (LE), si forma a Roma presso la scuola di M. T. Dal Medico e R. Greco, interpretando poi i ruoli principali delle loro opere coreografiche. Professionista di grande valore, collabora con le più importanti compagnie di danza italiane. Danza le coreografie di A. Amedeo, D. Bombana, L. Cannito, S. Capozzi, P. Cerroni, I. Colpakova, B. Curtis, M. T. Dal Medico, A. Delle Monache, F. Flamand, D. Ganiò, R. Greco, J. Inger, G. Landi, M. Levaggi, M. Mattox, M. Merola, E. Mondiello, E. Morelli, M. Moricone, M. Petipà, R. Petit, G. Stiscia.
Dal 2006 è scritturato al Teatro Massimo di Palermo dove ricopre anche ruoli di Primo Ballerino. Scrivono di lui le firme più autorevoli, nazionali ed internazionali del mondo della Danza.
Nel 2008 Riceve una menzione alla XXXVII Edizione del Premio Positano Léonida Massine per l’Arte della Danza con la sua coreografia Lascia che io pianga sulle musiche di Händel. Inizia così un nuovo percorso artistico; parallelamente alla sua carriera da ballerino, dal 2009 è coreografo: 2016 ULISSE, il racconto di un mito; 2015 I quattro elementi e la quinta essenza; 2014 Pensieri così, omaggio a Vincenzo Cerami sulle musiche di N. Piovani; 2013 Carmen, la libertà al costo della vita; 2012 Alma flamenca; 2011 Concerto in “D”anza sulle note del Concerto per violino e orchestra in re maggiore op. 35 di P.I. Čajkovskij; 2011 Be Italian di e con Donatella Pandimiglio; 2010 Notte mediterranea con la partecipazione del tenore Nazzareno Antinori; 2009 Ode alla vita, ispirato alla poesia di Martha Medeiros Lentamente muore. Le sue creazioni riscontrano successo di pubblico e critica.
Emilio Barone
Nato nel 1994, inizia gli studi di danza classica presso la Scuola di Ballo del Teatro San Carlo di Napoli; successivamente si diploma alla Scuola del Teatro dell’Opera di Roma.
Giovanissimo inizia la sua carriera professionale con il coreografo Amedeo Amodio, nelle produzioni Coppelia, Lo Schiaccianoci e Carmen. Nel 2016 vince il premio MAB.
Lavora al Teatro San Carlo di Napoli nella produzione Romeo e Giulietta con la coreografia di Leonid Lavrovsky rivista da Mikhail Lavrovsky.
Giovanni Traetto
Originario di Castel Volturno , inizia gli studi di danza accademica alla Scuola di ballo del Teatro San Carlo di Napoli, dove nel 2013 consegue il diploma. Lavora con la compagnia del Teatro San Carlo e prende parte a produzioni come Orfeo ed Euridice, Coppelia, Lo Schiaccianoci, Romeo e Giulietta.
Inizia a lavorare con il Teatro Massimo di Palermo nel 2015, prendendo parte alla produzione “Omaggio a Martha Graham” con la Martha Graham Dance Company e successivamente con Giselle con la coreografia di Ricardo Nuñez.