Sogni fra musica e teatro
RAVENNA FESTIVAL
2018
1 giugno - 22 luglio
XXIX edizione
We Have a Dream
A j ò fat un sogn
23 novembre - 2 dicembre
Trilogia d’autunno
Nabucco, Rigoletto, Otello
presidente
Cristina Mazzavillani Muti
direzione artistica
Franco Masotti, Angelo Nicastro
La Fondazione Ravenna Manifestazioni ringrazia tutti coloro che hanno reso possibile, sostenuto e patrocinato, l’edizione 2017 di Ravenna Festival
Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana
Presentata oggi la 29° edizione di Ravenna Festival (1 giugno-22 luglio), che con il titolo We Have a Dream ricorda Martin Luther King, simbolo della lotta per i diritti civili: a 50 anni dalla sua morte, le sue parole offrono l’occasione per una polifonia di suggestioni che da un lato scorre Nelle vene dell’America - terra del sogno per eccellenza - e dall’altro celebra nella sezione Il canto ritrovato della cetra la resilienza della musica. Da sempre tra i sogni che il Festival ha saputo sognare, il ponte di fratellanza de Le vie dell’amicizia raggiunge quest’anno Kiev; a Ravenna Riccardo Muti dirigerà inoltre l’Orchestra del Maggio nel Macbeth in forma di concerto. Sul podio anche Wayne Marshall, Valery Gergiev, Dennis Russel Davies, David Fray e James Conlon; mentre la sezione danza vede il ritorno di Bill T. Jones ed Emio Greco con due lavori in prima nazionale (rispettivamente A Letter to My Nephew e Apparizione). Nel ricco calendario spiccano anche il musical di Cole Porter Kiss Me Kate, un’ampia sezione dedicata al teatro e l’invasione delle 100 chitarre elettriche. A novembre il Festival torna con una Trilogia d’Autunno verdiana: Nabucco, Rigoletto, Otello.
Il Festival 2018 continua il proprio percorso tra eventi cruciali e icone del XX secolo, attraverso il ricordo del celebre discorso di Martin Luther King I have a dream, ed esplora l’enorme contributo degli Stati Uniti - grande melting pot di culture, etnie, religioni e lingue - nel definire la musica come la conosciamo oggi. Oltre a Cole Porter con Kiss Me Kate nella produzione di Opera North, il Festival celebra Leonard Bernstein nel centenario della nascita nonché il minimalismo di Riley, Glass e Reich. Ospiti d’eccezione il poliedrico rocker d’avanguardia David Byrne dei Talking Heads e il fondatore dei Sonic Youth Thurston Moore, quest’ultimo all’interno dell’invasione delle 100 chitarre elettriche, omaggio allo strumento principe della popular music. Un altro strumento - la cetra - è invece simbolo della capacità della musica di trovare le ragioni e la forza di rigenerarsi anche di fronte alla disillusione delle avanguardie e ai regimi dispotici: in questa sezione trovano spazio autori quali Alfred Schittke, Arvo Pärt e Valentin Silvestrov, quest’ultimo ospite del Festival cui sarà dedicato un percorso monografico che include il concerto dell’Orchestra e Coro del Teatro dell’Opera Nazionale d’Ucraina. E mentre il celebre coro The Sixteen si esibirà in un concerto intitolato al salmo Super flumina Babylonis che lamenta l’esilio del popolo ebraico (da cui il riferimento alla cetra), Lo splendore di Aleppo ricorda la città siriana vittima della guerra nel repertorio musicale delle comunità siro-cristiana, armena, musulmana e giudaica. A L’arte della fuga di J. S. Bach sarà invece dedicato il concerto di Accademia Bizantina diretta da Ottavio Dantone. La XXIX edizione è inoltre ricca di appuntamenti a teatro: dalla Napoli de L’amica geniale, nuova creazione di Fanny & Alexander, e di Tango glaciale di Mario Martone, riallestito nell’ambito del progetto RiC.Ci; al confronto con il punto di vista islamico in Lettere a Nour di Rachid Benzine, prima nazionale con Franco Branciaroli, e in Maryam portato in scena da Teatro delle Albe su testo di Luca Doninelli nell’interpretazione di Ermanna Montanari; fino all’Antigone di Sofocle riletta da Elena Bucci e Marco Sgrosso (Le Belle Bandiere). Anche quest’anno un doppio appuntamento quotidiano attende il pubblico ai Chiostri Francescani, con l’omaggio a Dante delle 11, e alla basilica di San Vitale, con i Vespri delle 19.
www.ravennafestival.org
PROGRAMMA 2018
1 giugno - 5 luglio | Antichi Chiostri Francescani, ore 11
GIOVANI ARTISTI PER DANTE
in collaborazione con Società Dante Alighieri
1 giugno - 5 luglio | Basilica di San Vitale, ore 19
VESPRI A SAN VITALE
in collaborazione con Opera di Religione della Diocesi di Ravenna
lunedì 4 giugno | Palazzo Mauro De André, ore 21
Nelle vene dell’America
ORCHESTRA GIOVANILE LUIGI CHERUBINI
direttore
WAYNE MARSHALL
musiche di Maurice Ravel, Leonard Bernstein, George Gershwin
giovedì 7, venerdì 8, sabato 9 giugno | Teatro Alighieri, ore 20.30 (sabato doppia recita 15.30 e 20.30)
Nelle vene dell’America
COLE PORTER’S KISS ME, KATE
musiche e testi Cole Porter
direttore James Holmes
regia Jo Davies
coreografie Will Tuckett
scene e costumi Colin Richmond
luci Ben Cracknell
un progetto Opera North (UK) con la co-produzione di Welsh National Opera
prima nazionale
venerdì 8 giugno | Palazzo Mauro De André, ore 21
ORCHESTRA DEL TEATRO MARIINSKIJ DI SAN PIETROBURGO
direttore
VALERIJ GERGIEV
programma da definire
sabato 9 giugno | Basilica di San Francesco, ore 21
QUIVI SOSPIRI
Viaggio musicale attraverso i tre mondi ultraterreni della Divina Commedia
Ensemble vocale Voces Suaves
musiche di Luzzasco Luzzaschi, Pietro Vinci, Claudio Merulo, Claudio Monteverdi, Jacques Arcadelt, Philippe Verdelot, Luca Marenzio, Carlo Gesualdo da Venosa, Joanne Metcalf, Stefano Bernardi
domenica 10 giugno | Basilica di San Francesco, ore 11.15
In templo domini - Liturgie nelle basiliche
ENSEMBLE VOCALE VOCES SUAVES
domenica 10 giugno | Chiostro della Biblioteca Classense, ore 21.30
Il canto ritrovato della cetra
QUARTETTO DEL TEATRO ALLA SCALA
Francesco Manara violino
Daniele Pascoletti violino
Simonide Braconi viola
Massimo Polidori violoncello
musiche di Arvo Pärt, Samuel Barber, Antonín Dvorˇák
martedì 12 giugno | Artificerie Almagià, ore 21.30
Terry Riley
IN C PER ENSEMBLE
a cura di Tempo Reale
PROGRAMMA 2018
giovedì 14 giugno | Teatro Alighieri, ore 21
LETTERE A NOUR
di Rachid Benzine
regia Giorgio Sangati
con Franco Branciaroli e Marina Occhionero
produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione, Centro Teatrale Bresciano, Teatro De Gli Incamminati
venerdì 15 giugno | Chiostro della Biblioteca Classense, ore 21.30
Il canto ritrovato della cetra
LO SPLENDORE DI ALEPPO
Canti d’amore e di lode delle comunità siro-cristiana, armena, musulmana e giudaica
Razek-François Bitar controtenore
Salim Saroueh violino
Bakri Maslmani qanun
Georges Saade riqq e darbuqa
Paolo Scarnecchia narrazione
sabato 16 giugno | Palazzo Mauro De André, ore 21
Nelle vene dell’America
ORCHESTRA GIOVANILE LUIGI CHERUBINI
direttore
DENNIS RUSSELL DAVIES
pianoforte Emanuele Arciuli
musiche di Leonard Bernstein e Philip Glass
domenica 17 giugno | Basilica di San Vitale, ore 10.30
In templo domini - Liturgie nelle basiliche
GRAINDELAVOIX
direttore Björn Schmelzer
domenica 17 giugno | Basilica di San Vitale, ore 21.30
Il canto ritrovato della cetra
CYPRIOT VESPERS
musiche di Jean Hanelle e della tradizione cipriota
Graindelavoix direttore Björn Schmelzer
domenica 17 giugno | Chiostro della Biblioteca Classense, ore 21.30
Nelle vene dell’America
DENNIS RUSSELL DAVIES, MAKI NAMEKAWA
piano duo
musiche di Keith Jarrett, Philip Glass e Igor’ Stravinskij
lunedì 18 giugno | Teatro Alighieri, ore 21
ERODIADE - FAME DI VENTO
(1993-2017)
Ispirato a “Hérodiade” di Stéphane Mallarmé
coreografia Julie Ann Anzilotti
musiche di Paul Hindemith, Wilhelm Killmayer, Walter Fähndrich
scene Alighiero e Boetti
assistente alla scenografia Tiziana Draghi
costumi Loretta Mugnai
riallestimento nell’ambito del Progetto RIC.CI
da martedì 19 giugno a domenica 24 giugno | Luoghi vari
LE 100 CHITARRE ELETTRICHE
We Sing the Body Electric
PROGRAMMA 2018
mercoledì 20 giugno | Basilica di Sant’Apollinare in Classe, ore 21
Il canto ritrovato della cetra
THE SIXTEEN
Super Flumina Babilonys
direttore Harry Christophers
musiche di Arvo Pärt, William Byrd, Philippe de Monte, Thomas Tallis, John Taverner
IL FESTIVAL A RUSSI
venerdì 22 giugno | Palazzo San Giacomo, ore 21.30
IN A BLINK OF THE NIGHT
Le 100 Chitarre Elettriche in concerto
musiche di Elliot Cole, Michele Tadini e Glenn Branca
con la partecipazione straordinaria di Thurston Moore (Sonic Youth)
sabato 23 giugno | Teatro Alighieri, ore 21
Teatro Nerval
SINFONIA BECKETTIANA
Viaggio nell’immaginario di Samuel Beckett e Alberto Giacometti
ideazione Maurizio Lupinelli, Elisa Pol
regia Maurizio Lupinelli
costumi Sofia Vannini
musiche di Arvo Pärt, Valentin Silvestrov
pianoforte Matteo Ramon Arevalos
produzione Teatro Nerval
IL FESTIVAL A RUSSI
sabato 23 giugno | Palazzo San Giacomo, ore 21.30
IL CONCERTO DELL’ORCHESTRA DI PIAZZA VITTORIO
IL FESTIVAL A COMACCHIO
sabato 23 giugno | Porto Garibaldi, porto canale
domenica 24 giugno | Valli di Comacchio
100 CHITARRE ELETTRICHE E TREKKING
Il Blues dei Delta. Dal Mississippi al Po.
domenica 24 giugno | Basilica di San Vitale, ore 10.30
In templo domini - Liturgie nelle basiliche
ENSEMBLE HEINAVANKER
domenica 24 giugno | Basilica di San Vitale, ore 21.30
ENSEMBLE HEINAVANKER
Nei 100 anni della nascita dell’Estonia
musiche di Johannes Ockeghem, Margo Kõlar e della tradizione popolare estone
lunedì 25 giugno | Chiostro della Biblioteca Classense, ore 21.30
Il canto ritrovato della cetra
XAVIER DE MAISTRE arpa
LUCERO TENA nacchere
musiche di Mateo Pérez de Albéniz, Antonio Soler, Enrique Granados, Jesús Guridi, Francisco Tárrega, Manuel de Falla
martedì 26 giugno | Teatro Alighieri, ore 21
ORCHESTRA GIOVANILE LUIGI CHERUBINI
direttore e pianista
DAVID FRAY
musiche di Wolfgang Amadeus Mozart e Johann Sebastian Bach
PROGRAMMA 2018
mercoledì 27 giugno | Chiostro della Biblioteca Classense, ore 21.30
Il canto ritrovato della cetra
QUARTETTO KLIMT
musiche di Franz Schubert, Gustav Mahler/Alfred Schnittke, Azio Corghi, Robert Schumann
venerdì 29 giugno | Teatro Alighieri, doppio spettacolo ore 19 e ore 22
Ballet National de Marseille & ICK
APPARIZIONE
ideazione e coreografia Emio Greco e Pieter G. Scholten
ideazione musicale e trascrizione Franck Krawczyk
film Ruben van Leer costumi Clifford Portier drammaturgia Jesse Vanhoeck pianoforte Franck Krawczyk
produzione Ballet National de Marseille & ICK
coproduzione Ravenna Festival, Theater aan het Vrijthof Maastricht (Olanda), Nederlandse Dansdagen (Olanda),
Theater de Meervaart (Olanda), Cankarjev Dom Ljubljana (Slovenia), Les Théâtres de la Ville de Luxembourg (Lussemburgo)
prima nazionale
domenica 1 luglio | Basilica di Sant’Agata Maggiore, ore 11.30
In templo domini - Liturgie nelle basiliche
LUDUS VOCALIS
direttore Stefano Sintoni
domenica 1 luglio | Teatro Alighieri, ore 21
TANGO GLACIALE (1982-2018)
progetto e regia Mario Martone scenografia Mario Martone
ripresa 2018 a cura di Raffaele di Florio e Anna Redi
con Jozef Gjura, Giulia Odetto e Filippo Porro
produzione Fondazione Teatro di Napoli - Teatro Bellini, Fondazione della Danza/Aterballetto riallestimento nell’ambito del Progetto RIC.CI prima nazionale
domenica 1 luglio - Kiev
martedì 3 luglio - Palazzo Mauro De André, ore 21
RAVENNA - KIEV
Un ponte di fratellanza attraverso l’arte e la cultura
LE VIE DELL’AMICIZIA
ORCHESTRA E CORO DEL TEATRO DELL’OPERA NAZIONALE D’UCRAINA ORCHESTRA GIOVANILE LUIGI CHERUBINI
direttore
RICCARDO MUTI
OMAGGIO A VALENTIN SILVESTROV
Il canto ritrovato della cetra
lunedì 2 luglio | Sala del Refettorio del Museo Nazionale, ore 21
Duo Gazzana
Natascia Gazzana violino
Raffaella Gazzana pianoforte
martedì 3 luglio | Sala del Refettorio del Museo Nazionale, ore 17.30
Incontro con il compositore
mercoledì 4 luglio | Basilica di Sant’Apollinare in Classe, ore 21
Orchestra e Coro del Teatro dell’Opera Nazionale d’Ucraina
direttore Mykola Diadiura
PROGRAMMA 2018
giovedì 5 luglio | Teatro Alighieri, ore 21
L’AMICA GENIALE*
tratto da L’Amica geniale di Elena Ferrante, Edizioni E/O
ideazione Luigi De Angelis, Chiara Lagani e Fiorenza Menni
con Chiara Lagani e Fiorenza Menni
regia e progetto sonoro Luigi De Angelis
drammaturgia Chiara Lagani
sound design Tempo Reale
* titolo provvisorio
produzione Ravenna Festival, E/Fanny & Alexander, Napoli Teatro Festival
venerdì 6, sabato 7 luglio | Teatro Rasi, ore 21
MARYAM
testo Luca Doninelli
in scena Ermanna Montanari
musica Luigi Ceccarelli
consulenza e traduzione in arabo Tahar Lamri
ideazione, spazio, costumi e regia Marco Martinelli e Ermanna Montanari
produzione Teatro delle Albe/Ravenna Teatro in collaborazione con Teatro De Gli Incamminati/deSidera
sabato 7 luglio | Palazzo Mauro De André, ore 21
ORCHESTRA SINFONICA NAZIONALE DELLA RAI
direttore
JAMES CONLON
programma da definire
domenica 8 luglio | Sala del Refettorio del Museo Nazionale, ore 21
LE TRE SONATE PER VIOLINO E PIANOFORTE DI BRAHMS
Justina Auskelyte violino
Cesare Pezzi pianoforte
IL FESTIVAL A FORLÌ
lunedì 9 luglio | Teatro Diego Fabbri, ore 21
programma da definire
martedì 10, mercoledì 11 luglio | Antico Porto di Classe, ore 19
ANTIGONE QUARTET CONCERTO
drammaturgia, regia e interpretazione di Elena Bucci e Marco Sgrosso
drammaturgia del suono di Raffaele Bassetti ed Elena Bucci
cura del suono, sensori e live electronics Raffaele Bassetti
musica originale eseguita dal vivo al violino e tastiere Dimitri Sillato
cura dello spazio Elena Bucci
assistente all’allestimento Nicoletta Fabbri
produzione Le Belle Bandiere
martedì 10 luglio | Basilica di Sant’Apollinare in Classe, ore 21
L’ARTE DELLA FUGA
di Johann Sebastian Bach
Accademia Bizantina
Ottavio Dantone cembalo e direzione
Alessandro Tampieri, Ana Liz Ojeda violini
Diego Mecca viola
Mauro Valli violoncello
Stefano Demicheli organo
PROGRAMMA 2018
mercoledì 11 luglio | Palazzo Mauro De André, ore 21.30
Nelle vene dell’America
Bill T. Jones / Arnie Zane Dance Company
A LETTER TO MY NEPHEW
coreografia Bill T. Jones con Janet Wong e la compagnia
scene Bjorn Amelan
con Nick Hallett tenore Matthew Gamble baritono Antonio Brown DJ
prima nazionale
giovedì 12 luglio | Basilica di San Vitale, ore 21.30
TRE FEDI UN SOLO DIO
Dalla musica della chiesa maronita d’Oriente alla tradizione ebraica sefardita, dalla tradizione sufi alle preghiere della mistica Ildegarda di Bingen con Patrizia Bovi, Fadia Tomb El-Hage e Françoise Atlan
venerdì 13 luglio | Palazzo Mauro De André, ore 21
STEFANO BOLLANI pianoforte
Que Bom
con
Jorge Helder contrabbasso
Jurim Moreira batteria
Armando Marçal percussioni
Thiago da Serrinha percussioni
venerdì 13 luglio | Chiostro della Biblioteca Classense, ore 21.30
SIMPLY QUARTET
I Premio al 7° Concorso Internazionale di Musica da Camera Joseph Haydn
Danfeng Shen, Wenting Zhang violini
Xiang Lü viola
Ivan Valentin Hollup Roald violoncello
programma da definire
in collaborazione con European Chamber Music Academy - Scuola di Musica di Fiesole
sabato 14 luglio | Antico Porto di Classe, ore 19
ALLE PORTE DEI SOGNI
con la partecipazione di Elena Bucci e Maurizio Bettini
domenica 15 luglio | Palazzo Mauro De André, ore 21
Giuseppe Verdi
MACBETH
(in forma di concerto)
Macbeth Luca Salsi
Lady Macbeth Vittoria Yeo
Macduff Francesco Meli
Banquo Riccardo Zanellato
direttore Riccardo Muti
Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino
maestro del coro Lorenzo Fratini
IL FESTIVAL A FORLÌ
lunedì 16 luglio | Teatro Diego Fabbri, ore 21
programma da definire
giovedì 19 luglio | Palazzo Mauro De André, ore 21.30
Nelle vene dell’America
DAVID BYRNE
domenica 22 luglio | Palazzo Mauro De André
programma da definire
Biglietteria
Teatro Alighieri, Via A. Mariani 2, Ravenna | tel. 0544249244 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Orari: giorni feriali 10-13, giovedì 16-18
ABBONAMENTO
(7 SPETTACOLI)
Wayne Marshall
4 giugno
Palazzo Mauro De André
Cole Porter’s Kiss me, Kate
7, 9 giugno
Teatro Alighieri
Valerij Gergiev
8 giugno
Palazzo Mauro De André
Dennis Russell Davies
16 giugno
Palazzo Mauro De André
Riccardo Muti
3 luglio
Palazzo Mauro De André
James Conlon
7 luglio
Palazzo Mauro De André
Macbeth (in forma di concerto)
15 luglio
Palazzo Mauro De André
Settore I settore | Platea
Intero € 545
Ridotto € 520
Settore II settore | Palco centrale davanti
Intero € 315
Ridotto € 300
Settore II settore | Palco centrale dietro, laterale davanti
Intero € 300
Ridotto € 280
Settore III settore | Palco laterale dietro, Galleria, Palco IV ord.
Intero € 130
Ridotto € 120
Settore IV settore | Loggione
Intero € 100
Ridotto € 85
Prelazione abbonati 2017 da lunedì 18 dicembre a sabato 3 febbraio.
Per confermare l’abbonamento è richiesto un acconto di 10 euro, il saldo potrà essere effettuato entro giovedì 17 maggio.
I rinnovi possono essere effettuati presso la Biglietteria (anche telefonicamente).
I nuovi abbonamenti saranno in vendita da giovedì 8 febbraio presso la Biglietteria del Teatro Alighieri.
ASSOCIAZIONI, AGENZIE E GRUPPI
Alle agenzie e ai gruppi (min. 15 persone) sono riservati specifici contingenti di biglietti e condizioni agevolate.
Ufficio Gruppi tel. 0544 249251 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
CARNET OPEN
(4/6/8 SPETTACOLI)
Gli spettatori che desiderano sottoscrivere il “Carnet Open” possono scegliere tra tutti gli spettacoli del cartellone di Ravenna Festival 2018 (escluso il “Concerto Trekking”) in qualsiasi settore, anche diverso per i diversi spettacoli. Carnet a 4 spettacoli riduzione del 10% sul prezzo dei biglietti.
Carnet a 6 spettacoli riduzione del 15% sul prezzo dei biglietti.
Carnet a 8 spettacoli riduzione del 20% sul prezzo dei biglietti.
I carnet sono in vendita esclusivamente presso la biglietteria di Ravenna Festival.
I titolari di carnet 2017 potranno acquistare i carnet a partire da giovedì 8 febbraio mentre per i nuovi la vendita partirà giovedì 8 marzo.
PREVENDITE BIGLIETTI
Da lunedì 18 dicembre prevendita anticipata sul sito www.ravennafestival.org e Circuito Vivaticket per i seguenti spettacoli:
Cole Porter’s Kiss me, Kate | Macbeth | David Byrne
Prevendita biglietti per tutti gli spettacoli da giovedì 8 marzo:
▪ Biglietteria del Teatro Alighieri
◦ On-line www.ravennafestival.org
• IAT Ravenna e Cervia
• Agenzie Cassa di Risparmio di Ravenna
• Circuito Vivaticket
BIGLIETTI
CONCERTI
Palazzo Mauro De André Wayne Marshall (4/6) Valerij Gergiev (8/6) Dennis Russell Davies (16/6) Riccardo Muti (3/7) James Conlon (7/7) I settore € 85 - 80*
II settore € 52 - 48* III settore € 20 - 18* IV settore € 15 - 12*
Stefano Bollani (13/7)
I settore € 42 - 38*
II settore € 28 - 25* III settore € 18 - 15* IV settore € 12 - 10*
David Byrne (19/7)
I settore € 60 - 55*
II settore € 45 - 42* III settore € 30 - 26* IV settore € 20 - 18*
Basilica di San Francesco
Quivi sospiri (9/6)
Posto unico € 20 - 18*
Chiostro della Biblioteca Classense Quartetto del Teatro alla Scala (10/6) Lo splendore di Aleppo (15/6)
Dennis Russell Davies e Maki Namekawa (17/6)
Xavier de Maistre, Lucero Tena (25/6)
Quartetto Klimt (27/6)
Simply Quartet (13/7)
Posto unico € 20 - 18*
Artificerie Almagià
Terry Riley - In C per ensemble (12/6)
Posto unico € 15 - 12*
Basilica di San Vitale Cypriot Vespers (17/6) Ensemble Heinavanker (24/6) Tre fedi un solo Dio (12/7) Posto unico € 20 - 18*
Basilica di Sant’Apollinare in Classe The Sixteen (20/6)
Orchestra e Coro del Teatro dell’Opera d’Ucraina (4/7)
L’arte della fuga (10/7)
I settore € 30 - 26*
II settore € 20 - 18*
Palazzo San Giacomo, Russi In a Blink of the Night (22/6)
Il concerto dell’Orchestra di Piazza Vittorio (23/6) Posto in piedi € 15
Teatro Alighieri
Orchestra Cherubini - David Fray (26/6) Platea e Palchi I, II, III ordine € 30 - 26* Galleria/Palco IV ordine € 20 - 18* Loggione € 12 - 10*
Sala del Refettorio del Museo Nazionale
Duo Gazzana (2/7)
Justina Auskelyte, Cesare Pezzi (8/7)
Posto unico € 20 - 18*
Luoghi vari
Le 100 Chitarre Elettriche (19-24/6)
Posto unico € 15 (singoli concerti)
IL FESTIVAL A COMACCHIO
100 Chitarre Elettriche e Trekking Porto Garibaldi, porto canale (23/6) Ingresso libero
Valli di Comacchio (24/6)
“Trekking” iscrizioni e modalità da definire
MUSICAL
Teatro Alighieri
Cole Porter’s Kiss me, Kate (7, 8, 9/6)
Platea/Palco centrale dav. € 60 - 55*
Palco centrale dietro/laterale dav. € 40 - 36*
Palco laterale dietro/Galleria/Palco IV ord. € 28 - 25* Loggione € 18 - 15*
OPERA
Palazzo Mauro De André
Macbeth in forma di concerto (15/7)
I settore € 110 - 100*
II settore € 65 - 55* III settore € 30 - 26* IV settore € 25 - 22*
TEATRO
Teatro Alighieri
Lettere a Nour (14/6)
L’amica geniale (5/7)
Platea e Palchi I, II, III ordine € 22 - 20*
Galleria/Palco IV ordine € 18 - 15*
Loggione € 12 - 10*
Sinfonia Beckettiana (23/6)
Posto unico € 15 - 12*
Teatro Rasi
Maryam (6, 7/7)
Posto unico € 15 - 12*
Antico Porto di Classe
Antigone Quartet Concerto (10, 11/7)
Posto unico € 15 - 12*
DANZA
Teatro Alighieri
Erodiade - Fame di vento (18/6)
Tango glaciale (1/7)
Posto unico € 15 - 12*
Ballet National de Marseille & ICK (29/6)
Platea/Palco centrale dav. € 42 - 38*
Palco centrale dietro/laterale dav. € 28 - 25*
Palco laterale dietro/Galleria/Palco IV ord. € 18 - 15* Loggione € 12 - 10*
Palazzo Mauro De André
Bill T. Jones / Arnie Zane Dance Company (11/7) I settore € 42 - 38*
II settore € 28 - 25* III settore € 18 - 15* IV settore € 12 - 10*
INCONTRI, LETTURE
Sala del Refettorio del Museo Nazionale Incontro con Valentin Silvestrov (3/7) Ingresso libero
Antico Porto di Classe
Alle porte dei sogni (14/7)
Ingresso € 5
EVENTI QUOTIDIANI
Antichi Chiostri Francescani Giovani artisti per Dante (1/6-5/7) Ingresso € 1
Basilica di San Vitale
Vespri a San Vitale (1/6-5/7)
Ingresso € 1
IN TEMPLO DOMINI LITURGIE NELLE BASILICHE
Basilica di San Francesco (10/6) Basilica di San Vitale (17/6, 24/6) Basilica di Sant’Agata Maggiore (1/7) Ingresso libero
Riduzioni
• Associazioni liriche, Cral, insegnanti, under 26, over 65, convenzioni.
I giovani al festival Under 14 € 5 | 14-18 anni e universitari 50% tariffe ridotte.
23 novembre - 2 dicembre | Teatro Alighieri
TRILOGIA D’AUTUNNO
Giuseppe Verdi
23, 27, 30 novembre
NABUCCO
24, 28 novembre, 1 dicembre
RIGOLETTO
25, 29 novembre, 2 dicembre
OTELLO
SETTORE Platea | Palco centrale davanti
BIGLIETTI € 70-64*
CARNET € 174-150*
SETTORE Palco centrale dietro, laterale davanti
BIGLIETTI € 52-48*
CARNET € 135-120*
SETTORE Palco laterale dietro | Galleria | Palco IV ordine
BIGLIETTI € 30-26*
CARNET € 72-60*
SETTORE Loggione
BIGLIETTI € 18
CARNET € 45
Fino al 30 giugno prevendita esclusiva ad agenzie.
Dal 16 luglio prevendita carnet riservata agli abbonati.
Dal 27 settembre prevendita carnet e singoli biglietti.
Nota artistica
We Have a Dream - A j ò fat un sogn
«I have a dream that my four little children will one day live in a nation where they will not be judged by the color of their skin, but by the content of their character. I have a dream today!»
«Io ho un sogno, che i miei quattro figli piccoli vivranno un giorno in una nazione nella quale non saranno giudicati per il colore della loro pelle, ma per ciò che la loro persona contiene. Io ho un sogno oggi!»
I have a dream (Io ho un sogno) è il titolo del discorso tenuto da Martin Luther King il 28 agosto 1963 davantial Lincoln Memorial di Washington, al termine di una marcia di protesta per i diritti civili nota come Marcia suWashington per il lavoro e la libertà: in esso il Reverendo King - con una cadenza da profeta biblico e rimandi aLincoln e Gandhi - espresse la speranza che un giorno la popolazione di colore avrebbe goduto degli stessi diritti dei bianchi. Fra i più famosi discorsi del XX secolo, I have a dream è diventato simbolo della lotta contro il razzismo non solo negli Stati Uniti ma in tutto il mondo, compendio di quella vita che il Reverendo King dedicò alla libertà e all’uguaglianza nel credo della non violenza, e che si concluse drammaticamente con il suo assassinio il 4 aprile 1968 a Memphis, cinquant’anni fa.
We Have a Dream prosegue il percorso iniziato dal Festival con l’edizione 2014, dedicata alla scoppio della GrandeGuerra, con il quale si esplorano eventi cruciali e icone del secolo scorso nell’intento di comprendere meglio chi siamo - e anche: perché siamo diventati così. In questo momento di smarrimento e inquietudine, grandi uomini come Luther King possono rappresentare guide e punti di riferimento, per non dimenticare errori e orrori passati, né lo spirito dell’Utopia, la forza del Sogno condiviso capace di sottrarci a visioni apocalittiche e distopiche.
Da sempre tra i più coraggiosi sogni che il Festival ha saputo sognare, il ponte di fratellanza de Le vie dell’amicizia raggiunge quest’anno Kiev: Riccardo Muti sarà sul podio dell’Orchestra e del Coro del Teatro dell’Opera Nazionale d’Ucraina e dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini per il doppio concerto che unirà Ravenna a una delle più antiche città dell’Est Europa. Un viaggio già illuminato dall’oro dei mosaici: simbolo di Kiev è infatti ancora oggi la Cattedrale di Santa Sofia, modellata su quell’Hagia Sophia di Costantinopoli le cui suggestioni si ritrovano anche nella ravennate San Vitale.
Accanto al concerto dell’Amicizia, Riccardo Muti dirigerà nella “sua” Ravenna, a 50 anni dal proprio debutto fiorentino, l’Orchestra del Maggio Musicale e un prestigioso cast vocale (Luca Salsi, Vittoria Yeo, Francesco Meli, Riccardo Zanellato) nel Macbeth di Verdi in forma di concerto. Il programma sinfonico si completerà con grandi orchestre e direttori: mentre alla guida dell’Orchestra Cherubini si alterneranno Wayne Marshall, Dennis Russel Davies e David Fray, Valery Gergiev e James Conlon guideranno rispettivamente l’Orchestra del Teatro Marinskij e l’Orchestra Sinfonica Nazionale RAI; a L’arte della fuga di J. S. Bach sarà invece dedicato il concerto di Accademia Bizantina diretta da Ottavio Dantone. Per la danza, tornano al Festival Bill T. Jones ed Emio Greco, quest’ultimo - che dirige il Ballet National de Marseille assieme a Pieter G. Scholten - con il nuovo lavoro Apparizione, incentrato sui Kindertotenlieder di Gustav Mahler.
E se il programma sarà scandito dal susseguirsi di nomi prestigiosi e amatissimi dal pubblico, il Festival non dimentica la voce stessa della città, con la quale continua a sognare una manifestazione capace di celebrarne il patrimonio unico al mondo. Quel patrimonio protagonista degli eventi quotidiani Giovani artisti per Dante, che celebrano il Poeta nei Chiostri accanto alla sua Tomba, e Vespri a San Vitale, gli appuntamenti nella più iconica delle basiliche cittadine; queste ultime accolgono inoltre, come ogni anno, concerti di raffinati interpreti e le liturgie domenicali della rassegna In templo Domini.
Di fronte alla polifonia di temi, suggestioni, visioni di questa XXIX edizione, che da un lato scorre Nelle vene dell’America - la terra del sogno per eccellenza - e dall’altro celebra con Il canto ritrovato della cetra la resilienzadella musica e dell’arte, come non esclamare A j ò fat un sogn?
Nelle vene dell’America
La figura di Luther King fornisce l’occasione di approfondire l’enorme contributo che gli Stati Uniti, con il proprio unico melting pot di culture, etnie, religioni e lingue, hanno saputo elargire nel corso di quasi due secoli e mezzo di storia, a partire dalla loro indipendenza. Anche limitandosi al solo campo musicale, tutto ciò che possiamo e amiamo ascoltare oggi non sarebbe lontanamente immaginabile senza quel che è stato generato da questo irripetibile terreno di coltura: dal blues al jazz, dal rock al rap e all’hip-hop, senza tralasciare la musica “colta”, pur così originale nel suo affrancarsi e rendersi indipendente dalla tradizione europea.
Il programma del Festival offre molteplici occasioni di ascolto e confronto, a partire da quel capolavoro del teatro musicale e della musical comedy che è Kiss Me, Kate, composta da Cole Porter e portata sulle scene a Broadway giusto 70 anni fa nel 1948, poco dopo la fine del secondo conflitto mondiale. Il legame di Porter con Ravenna è noto, al di là della leggenda sul concepimento di Night and Day, e sarà splendidamente celebrato dalla produzione dell’inglese Opera North, già ospite al Festival nel 2005 con un notevole allestimento di One Touch of Venus di Kurt Weill.
Il centenario della nascita di Leonard Bernstein, probabilmente una delle figure più rappresentative e amate della musica americana, sarà ricordato con l’esecuzione, tra le altre cose, della Seconda Sinfonia, il cui titolo The Age of Anxiety (da W.H. Auden) rimanda inevitabilmente anche alla nostra era, così carica di profonde contraddizionie inquietudini.
Tra echi del minimalismo - altra invenzione totalmente americana - nelle musiche seminali dei tre padri fondatori (Terry Riley, Philip Glass e Steve Reich), figure di enorme influenza quali Keith Jarrett, di cui sarà eseguita per la prima volta in Italia la composizione Ritual del 1977, e il raffinato e poliedrico rocker d’avanguardia David Byrne, fondatore dei Talking Heads, non manca un omaggio allo strumento principe e icona della popular music. Alla chitarra elettrica, inventata nel 1931 negli States, è infatti dedicato un articolato affresco sonoro che va da roboanti sinfonie per 100 elementi al solo, anche con composizioni appositamente commissionate ad autori sia americani che italiani, da Michele Tadini a Bryce Dessner, da Glenn Branca a Christopher Trapani. Ospite d’eccezione Thurston Moore, co-fondatore di quei Sonic Youth che sono stati la band che più di ogni altra ha determinato lo sviluppo del rock alternativo americano come lo conosciamo oggi.
Sarà così rievocato con pochi ma incisivi tratti quel sogno sonoro, magmatico, immersivo, che in tanti abbiamo sognato. Un vero e proprio paesaggio immaginario (Imaginary Landscape è il titolo di una visionaria serie di composizioni che l’americanissimo John Cage iniziò a comporre alle soglie del secondo conflitto mondiale) sul cui sfondo compaiono figure fondamentali nel dipanarsi di quella grande avventura che dal pionierismo sperimentale di Henry Cowell e Charles Ives giunge fino ai giorni nostri, con inesausta energia e capacità di rinnovamento. Avventura musicale ma non solo: proprio la presenza di Bill T. Jones con la sua ultima creazione A Letter to My Nephew ci ricorda l’importanza della scena americana in quella che è stata l’invenzione della Modern Dance.
Il canto ritrovato della cetra
Fin dal mito di Orfeo, la cetra è il simbolo della musica stessa: la forza persuasiva del suo suono ha il potere di aprire le porte dell’aldilà e ben richiama la dimensione più misteriosa e metafisica della musica, la sua capacità di entrare in rapporto con la profondità più autentica del nostro essere, penetrare gli abissi della nostra coscienza, far vibrare le corde più intime del nostro io spalancandoci inaspettati orizzonti interiori. Oltre la realtà ordinaria, la musica ci spinge in spazi che hanno il sapore dell’eterno.
A questa forte simbologia si affianca quella altrettanto pregnante, di derivazione biblica, delle cetre appese ai salici: “Lungo i fiumi di Babilonia, là sedevamo piangendo al ricordo di Sion. Ai salici di quella terra appendemmo le nostre cetre”. Il celebre incipit del Salmo 136 Super flumina Babylonis si rifà alla tragedia vissuta dal popolo ebraico dopo la distruzione di Gerusalemme del 586 a.C. e il conseguente esilio babilonese. Parodiato da Temistocle Solera nel coro del Va pensiero del Nabucco di Verdi (“arpa d’or dei fatidici vati, perché muta dal salice pendi?”), esprime l’impossibilità di levare i propri canti di fronte al dolore della perdita della patria. La cetra si fa muta di fronte alla sovrastante devastazione, il silenzio diventa voto di fronte a “l’urlo nero delle madri” evocato da Salvatore Quasimodo nella sua lirica Alle fronde dei salici scritta durante l’occupazione nazista. Lo sgomento che ha percorso il mondo occidentale dopo Auschwitz ha acceso il dibattito sulla crisi dell’arte, con la teorizzazione della “morte dell’arte”. Il progressivo inaridirsi dell’iniziale slancio dell’avanguardia e la crescente distanza fra compositore e pubblico hanno portato a uno stato di consapevole, e in tal caso compiaciuta, incomunicabilità.
Paradossalmente, proprio nei Paesi che nel secolo scorso hanno patito l’oppressione di regimi dispotici percorsi da quel rumore del tempo la cui eco è risuonata nella scorsa edizione di Ravenna Festival, accanto a compositori come Dmitrij Šostakovicˇ che vissero in modo penosamente conflittuale il proprio rapporto col potere, altri musicisti furono totalmente messi al bando e censurati dal regime, ma sperimentarono nuove forme di espressione. Laddove maggiormente la cetra avrebbe dovuto restare muta appesa ai salici, essa ha trovato le ragioni e la forza di rigenerarsi.
Nella sezione Il canto ritrovato della cetra hanno spazio espressioni musicali di rinnovata intensità comunicativa ed emozionale e autori quali Alfred Schittke, Arvo Pärt e Valentin Silvestrov, che hanno superato la paura della musica contemporanea per la forma e la diffidenza nei confronti di ogni eco di tradizione, così sfatando e contraddicendo il luogo ormai divenuto comune nel nostro tempo che non possano più esistere bellezza e armonia. All’ucraino Valentin Silvestrov, che ha appena compiuto 80 anni e sarà ospite a Ravenna Festival, è dedicato un percorso monografico che include il concerto dell’Orchestra e Coro del Teatro dell’Opera Nazionale d’Ucraina nella cornice di Sant’Apollinare in Classe, l’esibizione del Duo Gazzana e l’incontro con il compositore stesso. Di lui ebbe a dire Arvo Pärt: “Se mi chiedessero di fare il nome di un compositore contemporaneo, il primo che pronuncerei è quello di Silvestrov. Valentin è senza alcun dubbio il compositore più interessante di oggi, anche se la maggioranza riuscirà a capirlo solo molto più tardi...».
E mentre il salmo Super flumina Babylonis è anche il titolo del concerto del coro The Sixteen guidato da Harry Christopher, fra le più famose formazioni che si esibiranno quest’anno nelle basiliche bizantine, altri appuntamenti celebrano il potere della musica di riaccendere il sogno di un futuro migliore. A partire da Lo splendore di Aleppo, dove il ricordo di una città vittima delle devastazioni prodotte dall’uomo rivivrà nel repertorio musicale delle comunità siro-cristiana, armena, musulmana e giudaica cui darà voce il controtenore siriano Razek-François Bitar.
Il teatro del mondo
Ma i due percorsi tematici fin qui delineati non esauriscono il programma del Festival, ricco com’è di figure, temi ed echi che rimandano a epoche e luoghi tra loro distanti ma i cui accostamenti provocano imprevedibili associazioni e analogie rivelatrici.
Gli appuntamenti di quella che si delinea come un’ampia sezione dedicata al teatro, ad esempio, ci racconteranno di una città assolutamente emblematica nel suo essere a un tempo tragica e gioiosa: Napoli, declinata in due lavori tra loro assai differenti eppure complementari. Il primo è L’amica geniale, nuova creazione della compagnia ravennate Fanny & Alexander (che festeggia i 25 anni di attività), che rimanda inevitabilmente alle narrazioni della “misteriosa” scrittrice Elena Ferrante, maestra nel creare “strane dinamiche di identificazione che ti avvincono in un labirinto da cui non vuoi e non puoi uscire”, con la potente evocazione del paesaggio sonoro partenopeo, grazie alla magia tecnologica di Tempo Reale. Il secondo è invece il riallestimento in prima italiana di quel Tango glaciale che rivelò 35 anni or sono Mario Martone e Falso Movimento, il collettivo di artisti che cambiò la storia dellasperimentazione teatrale italiana nell’irripetibile stagione della Nuova spettacolarità, tra effimero e Postmoderno.
Se uno dei motivi di crisi del mondo contemporaneo è il drammatico confronto/scontro con l’integralismo islamico, due testi teatrali come Lettere a Nour di Rachid Benzine, prima nazionale per la regia di Giorgio Sangati, con Franco Branciaroli e Marina Occhionero e musiche live del trio Mothra, e Maryam, messo in scena dal Teatro delle Albe su testo di Luca Doninelli, nell’interpretazione di Ermanna Montanari con musiche originali di Luigi Ceccarelli, offrono occasione di riflessione profonda come forse solo il teatro riesce a fare oggi, nell’ossessivo e vacuo rumore dei media e dei social networks. E poi ancora la Sinfonia beckettiana di Teatro Nerval e Maurizio Lupinelli e l’Antigone di Sofocle riletta da Elena Bucci e Marco Sgrosso (Le Belle Bandiere) e ambientata all’Antico Porto di Classe.