TURANDOT
Dramma lirico in tre atti e quattroquadri
Libretto di Giuseppe Adami e Renato Simoni
dall’omonima fiaba teatrale di Carlo Gozzi
Musica di Giacomo Puccini
Personaggi Interpreti
La principessa Turandot soprano Rebeka Lokar / Teresa Romano
Il principe ignoto (Calaf), figlio di Timur tenore Jorge de León / interprete da definire*
Liù, giovane schiava soprano Erika Grimaldi / Natalia Pavlova*
Timur, re tartaro spodestato basso In-Sung Sim
L’imperatore Altoum tenore Antonello Ceron
Ping, gran cancelliere baritono Marco Filippo Romano
Pang, gran provveditore tenore Luca Casalin
Pong, gran cuciniere tenore Mikeldi Atxalandabaso
Un mandarino baritono Roberto Abbondanza
Il principe di Persia tenore Joshua Sanders
Direttore d’orchestra Gianandrea Noseda
Regia, scene, costumi, coreografia e luci Stefano Poda
Regista collaboratore e assistente Paolo Giani Cei
Maestro dei cori Claudio Fenoglio
ORCHESTRA E CORO DEL TEATRO REGIO
Coro di voci bianche del Teatro Regio e del Conservatorio “G. Verdi”
NUOVO ALLESTIMENTO
Teatro Regio
Martedì 16 Gennaio 2018 ore 20
Mercoledì 17 Gennaio 2018* ore 15
Giovedì 18 Gennaio 2018 ore 20
Venerdì 19 Gennaio 2018* ore 20
Sabato 20 Gennaio 2018 ore 15
Domenica 21 Gennaio 2018 ore 15
Martedì 23 Gennaio 2018* ore 15
Mercoledì 24 Gennaio 2018 ore 20
Giovedì 25 Gennaio 2018* ore 20
TURANDOT
di Giacomo Puccini
Nel 1920 Puccini aveva letto Turandot di Carlo Gozzi, fiaba teatrale del 1762, che gli era stata consigliata da Renato Simoni (il quale ne sarà il librettista insieme a Giuseppe Adami) e che aveva già ispirato Ferruccio Busoni. Per raccontare la “Pekino al tempo delle favole”, Puccini sceglie un’orchestra lussureggiante (in organico molte percussioni e anche due sassofoni contralti) e ricrea un clima esotico ispirandosi a raccolte di musica cinese e anche al suono di un carillon; molta attenzione e cura dedica alle masse corali, mai così ricche nel repertorio pucciniano. Anche nella sua ultima opera Puccini traccia i due modelli di donna così cari al suo immaginario: la dolce Liù che muore per amore e la crudele Turandot che, prima di cedere a Calaf, gli uomini li faceva decapitare.
Il 26 aprile 1926 al Teatro alla Scala di Milano va in scena la prima di Turandot, sul podio c’è Arturo Toscanini; dopo il coro che segue la morte di Liù, il direttore si ferma, si gira verso il pubblico e dice: «Qui finisce l’opera, perché a questo punto il Maestro è morto». Giacomo Puccini era morto il 29 novembre 1924 a Bruxelles, lasciando incompiuta l’opera: mancava il duetto finale. In Belgio, dove doveva essere operato per un cancro alla gola, si era portato gli abbozzi per quel duetto che ormai da anni lo tormentava, quello dello “sgelamento” della “Principessa di gelo”. Quel duetto, basandosi sui 23 fogli di appunti di Puccini, lo concluderà Franco Alfano, compositore e direttore del Conservatorio di Torino. Un nuovo finale venne scritto nel 2001 da Luciano Berio. Per questa edizione di Turandot, il maestro Gianandrea Noseda ha deciso di fermarsi là dove si è arrestato Puccini: «Quella fine non mi ha mai convinto, non ho mai capito quel lieto fine esagerato. Puccini si era fermato tre anni prima di morire su quel momento che non riusciva a rendere drammaturgicamente e quindi anche noi concluderemo l’opera dopo la morte di Liù, con un finale che forse arriverà di più al cuore degli spettatori».
ATTO I
Il mandarino annuncia al popolo di Pechino che ancora una volta un principe non ha saputo risolvere i tre enigmi posti dalla principessa Turandot a chi la chiede in sposa: a cadere sotto la scure del boia sarà ora il principe di Persia. Tra la folla che ascolta sbigottita, il principe ignoto ritrova suo padre, il cieco Timur, re dei tartari, e la schiava Liù che lo ha aiutato a fuggire dopo che, sconfitto in battaglia, aveva perso il regno. Il giovane principe di Persia è pronto per il patibolo: Turandot appare dall’alto della loggia imperiale. Inutilmente la folla chiede la grazia: Turandot con un gesto imperioso ribadisce la sua condanna. Il principe ignoto si invaghisce della gelida principessa e vuole sfidare i suoi enigmi. Invano i tre ministri Ping, Pang e Pong cercano di dissuaderlo dall’andare incontro alla morte certa; nemmeno le suppliche di Timur e di Liù riescono a convincerlo. Il principe ignoto percuote il gong: è pronto a sfidare Turandot.
ATTO II
Ping, Pang e Pong rievocano tutte le esecuzioni alle quali sono stati costretti ad assistere. Giunge Turandot e racconta che gli enigmi ai pretendenti stranieri sono un modo per vendicare la sua ava Lo-u-Ling, uccisa da uno straniero che aveva conquistato il suo regno. Quindi rivolge i suoi tre difficilissimi quesiti al principe ignoto che, tra lo stupore dei presenti, li risolve tutti. Turandot rifugge all’idea di sposare un principe straniero e gli manifesta tutto il suo odio. Il principe le propone a sua volta un quesito: “dimmi il mio nome prima dell’alba, e all’alba morirò!”.
ATTO III
Turandot ha imposto che nessuno dorma a Pechino, perché si deve scoprire il nome dell’ignoto pretendente. Anche il principe non dorme, sognando la sua vittoria. Alcuni sgherri hanno catturato Timur e Liù: erano con il principe, loro sapranno dirne il nome. Arriva anche Turandot, e Liù confessa di sapere il nome del principe ignoto, ma non lo dirà mai perché lo ama, e temendo che la tortura la possa far confessare, si uccide. Timur, disperato, accompagna Liù nel suo ultimo viaggio terreno. Qui si concluderà l’opera, come avvenne alla Scala nel 1926, quindi non ci sarà il lieto fine con la nascita della nuova coppia format da Calaf e Turandot.
TURANDOT
Prezzi dei biglietti
Recita del 16 gennaio:€ 170 - 135 - 120 - 100 - 70 - 55
Recite del 18, 20, 21, 24 e 25 gennaio:€ 95 - 80 - 75 - 70 - 60 - 29
Recita del 19 gennaio:€ 90 - 75 - 70 - 65 - 55 - 29
Recite del 17 e 23 gennaio:€ 60 - 55 - 50 - 45 - 40 - 29
Biglietti ridotti del 20% per gli under 30 edel 10% per gli over 65
(riduzione non valida per le recite del 17 e 23 gennaio)
18app: posto unico € 25, e con 1 euro in più si può acquistare un secondo biglietto
Un’ora prima degli spettacoli, eventuale vendita di posti con una riduzione del 20% sul prezzo intero
(riduzione non valida per le recite del 17 e 23 gennaio)
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