Michel Dalberto celebra Debussy
ALL'ARCHIGINNASIO
Nel giorno del solstizio d’estate, giovedì 21 giugno, per celebrare la Giornata Europea della Musica, pianofortissimo ha chiamato a Bologna, dopo sedici anni dalla sua ultima esibizione, una gloria del pianismo francese e tra i massimi studiosi e interpreti della musica di Schubert, di cui ha realizzato, unico pianista vivente ad averlo fatto, la storica incisione integrale dell’opera per pianoforte solo, divenuta una vera pietra miliare.
Grande attesa, dunque Michel Dalberto, parigino, classe 1955, di origini piemontesi e autentico mago delle sonorità.
Allievo di Vlado Perlemuter al Conservatorio di Parigi e Nikita Magaloff, Michel Dalberto consegue appena ventenne eclatanti traguardi che lo lanciano ben presto sulla scena internazionale, grazie al primo premio al concorso Clara Haskil e al Mozart di Salisburgo. Ma è il 1978 a segnare l’ingresso di Michel Dalberto nell’olimpo dei più promettenti pianisti dei nostri temp,i con il conseguimento del primo premio assoluto del Concorso Pianistico di Leeds.
Con questi brillanti risultati iniziali, salutato come l’erede di Alfred Cortot, Michel Dalberto è stato invitato e si è esibito con le orchestre tra le più prestigiose e direttori quali Erich Leinsdorf, Wolfgang Sawallisch, Charles Dutoit, Sir Colin Davis, Yuri Temirkanov, Kurt Masur, Daniele Gatti, Sir John Eliot Gardiner.
Artista molto apprezzato in Italia, ha suonato per le più famose società di concerti italiane: Santa Cecilia, Società del Quartetto e Serate Musicali di Milano, Unione Musicale di Torino, Maggio Musicale di Firenze, Teatro La Fenice, Teatro Comunale di Bologna, Teatro San Carlo, Orchestra della RAI di Torino.
Durante la presidenza di Jacques Chirac nel 1996, è stato insignito del titolo di Cavaliere al Merito e dal 2011 è professore al Conservatorio di Parigi. Ma ha anche insegnato all’Accademia Pianistica di Imola e tiene numerose masterclass in Germania, Inghilterra, Giappone, Corea, Cina, Stati Uniti.
Michel Dalberto in questi ultimi anni ha rivolto il suo sguardo d’artista ai compositori della luminosa tradizione francese e in particolare il suo interesse si è concentrato su Debussy .
E proprio a pianofortissimo avremo il piacere di ascoltarlo nella sua illuminante interpretazione del Primo Libro dei Preludi di Claude Debussy, doveroso omaggio a un grande a cento anni dalla morte (1918). Seguirà Maurice Ravel con le Sonatine e in chiusura Robert Schumann con la Fantasia in do maggiore op. 17.
La serata nasce in collaborazione con l’Ordine degli Avvocati di Bologna e la Fondazione Forense e gode del patrocinio dell’Ambasciata di Francia.
Giovedì 21 giugno 2018 ore 21
MICHEL DALBERTO
pianoforte
CLAUDE DEBUSSY (1862-1918)
Préludes: 1er Livre
1. Lent et grave (… Danseuses de Delphes)
2. Modéré (… Voile)
3. Animé (… Le vent dans la plaine)
4. Modéré (… Les sons et les parfums tournent dans l'air du soir)
5. Très modéré (… Les collines d'Anacapri)
6. Triste et lent (… Des pas sur la neige)
7. Animé et tumultueux (… Ce qu'a vu le vent d'ouest)
8. Très calme et doucement expressif (… La fille aux cheveux de lin)
9. Modérement animé (… La sérénade interrompue)
10. Profondément calme (… La cathédrale engloutie)
11. Capricieux et leger (… La danse de Puck)
12. Modéré (… Minstrels)
intervallo
MAURICE RAVEL (1875-1937)
Sonatine
Modéré
Mouvement de Menuet
Animé
ROBERT SCHUMANN (1810-1856)
Fantasia in do maggiore op. 17
1. Con fantasia e passione. Come una leggenda
2. Con misura ed energia. Adagio ma non troppo, Molto mosso
3. Adagio. Piano, come sussurrato. Viva, ma non troppo
Nato a Parigi nel 955 in una famiglia del Delfinato francese d’origini piemontesi, Michel Dalberto si è affermato sulla scena musicale internazionale vincendo nel 1975 il Concorso Clara Clara Haskil e il Mozart di Salisburgo e, nel 1978, il Concorso Pianistico di Leeds. È allievo di Vlado Perlemuter al Conservatorio di Parigi, considerato l’erede di Alfred Cortot. Fin dagli inizi della sua carriera, Dalberto è stato invitato a esibirsi con prestigiose orchestre e con direttori quali Erich Leinsdorf, Wolfgang Sawallisch, Charles Dutoit, Sir Colin Davis, Yuri Temirkanov, Kurt Masur, Daniele Gatti, Sir John Eliot Gardiner. È stato ospite dei Festival di Lucerna, Aix-en-Provence, Vienna, Edimburgo, Schleswig-Holstein, Firenze, La Roque d’Antheron. Artista molto apprezzato in Italia, ha suonato per le più famose società di concerti italiane: Santa Cecilia, Società del Quartetto e Serate Musicali di Milano, Unione Musicale di Torino, Maggio Musicale di Firenze, Teatro La Fenice, Teatro Comunale di Bologna, Teatro San Carlo, Orchestra della RAI di Torino.
Molto attivo in campo discografico, è l’unico pianista vivente ad aver registrato le opere complete per pianoforte di Schubert. Nel 2015 ha iniziato con la casa discografica francese Aparté un ciclo dedicato a Debussy, Fauré, Franck e Ravel registrato dal vivo. Il primo progetto, dedicato interamente a Debussy, è stato registrato e filmato al Teatro Bibiena di Mantova nel Maggio 2015 (www.apartemusic.com). Professore al Conservatorio di Parigi dal 2011, Dalberto ha insegnato all’Accademia Pianistica di Imola e tiene numerose masterclass in Germania, Inghilterra, Giappone, Corea, Cina, Stati Uniti ed è stato per quindici anni direttore artistico dell’Accademia Festival a Les Arcs (Savoia). Dal 1991 al 2009 è stato Presidente della giuria del Concorso Clara Haskil di Vevey (Svizzera), dov’è attualmente membro del Comitato organizzativo e nel 1996 è stato nominato Chevalier de l’Ordre National du Mérite dal Governo Francese. Gastronomo appassionato, pratica lo sci e l’immersione subacquea.
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