L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Kremer suona Mahler

I CONCERTI 2018/2019

Lunedì 17 dicembre 2018
Auditorium Manzoni – ore 20.30

KREMERATA BALTICA
GIDON KREMER
violino e maestro concertatore
MARIO BRUNELLO violoncello e direttore
Musiche di Gustav Mahler

 

La XXXII edizione de I Concerti di Musica Insieme prosegue lunedì 17 dicembre all’Auditorium Manzoni con l’ultimo concerto in programma quest’anno, un evento speciale che avrà come protagonisti la Kremerata Baltica, tra le più prestigiose orchestre da camera del panorama internazionale, e due grandissimi solisti: Gidon Kremer, suo fondatore, nonché violino solista, che vanta una carriera costellata da premi quali il “Queen Elizabeth”, il “Paganini” e il “Čajkovskij”, e Mario Brunello, il più affermato violoncellista italiano, solista ospite delle più grandi orchestre di tutto il mondo. Il programma proposto è un omaggio a Gustav Mahler, con brani che ne esaltano l'insuperata capacità nello sperimentare contaminazioni tra forme e generi musicali. Introduce Maria Chiara Mazzi, docente al Conservatorio di Pesaro e autrice di libri di educazione e storia musicale.

Impostosi sulla scena internazionale grazie al Primo Premio al Concorso “Čajkovskij” nel 1986, Mario Brunello collabora con orchestre quali London Philharmonic, Münchner Philharmoniker, Filarmonica della Scala, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, con direttori come Gergiev, Pappano, Muti e Chung. Sul palco nella doppia veste di solista e direttore, sarà affiancato da un altro solista di prim’ordine, Gidon Kremer, interprete dal repertorio eccezionalmente ampio, che va dalle principali opere romantiche e classiche fino al Novecento di Berg, Henze e Stockhausen. Nel 1997 fonda l’orchestra Kremerata Baltica, definita da Kremer stesso “democrazia in musica”, in quanto composta da giovani talenti provenienti da Lettonia, Lituania ed Estonia con lo scopo promuovere ed ispirare la nuova vita musicale indipendente di quei paesi.

Una collaborazione di grandi talenti per questa serata “tutta Mahler”, e un Gustav Mahler da camera: vero tavolo di prova dell'abilità di trascrittori e rielaboratori, tant’è che negli ultimi anni le sue sinfonie sono state più volte presentate in versioni cameristiche. Il programma proposto dalla Kremerata è dunque una suggestiva rilettura di alcune delle pagine del grande compositore boemo, a partire dal Quartettsatz (con Kristina Anuseviciute, prima parte della Kremerata, alla viola e il Premio Busoni Michail Lifits al pianoforte), incompiuto ma riuscitissimo esperimento cameristico, che propone un Quartetto con pianoforte. Completano il programma la Decima Sinfonia, la sua “Incompiuta”, di cui restano solo un Adagio quasi definitivo e gli abbozzi degli altri quattro movimenti dai quali si intuisce la genesi di un nuovo capolavoro, e la Quarta Sinfonia nella trascrizione per archi di Klaus Simon, che riprende fedelmente la scrittura di stampo cameristico della partitura originale, dove lo stesso Mahler aveva previsto l'intervento di una voce bianca (qui interpretata da Freddie Jemison).

PROGRAMMA

GUSTAV MAHLER
Quartettsatz in la minore per pianoforte e archi
con Kristina Anuseviciute (viola) e Michail Lifits (pianoforte)

Sinfonia n. 10 in fa diesis maggiore: Adagio (trascrizione per archi di Hans Stadlmair)

Sinfonia n. 4 in sol maggiore – Das himmlische Leben
(
trascrizione per soprano e archi di Klaus Simon) con Freddie Jemison (voce bianca)

Introduce
Maria Chiara Mazzi

PER INFORMAZIONI: Musica Insieme Tel. 051-271932 – Fax 051-279278 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – www.musicainsiemebologna.it – “App MusicaInsieme” scaricabile gratuitamente da Apple Store e Google Play

Biglietti da € 10 a € 60 in vendita presso il Teatro Manzoni (via de’ Monari 1/2) il giorno del concerto dalle 15 alle 20.15 e online sul sito www.musicainsiemebologna.it e sul circuito e nei punti vendita Vivaticket.

KREMERATA BALTICA

Fondata nel 1997 da Gidon Kremer con il duplice obiettivo di trasmettere la sua vasta esperienza musicale a giovani artisti dei paesi baltici e allo stesso tempo promuovere ed ispirare la nuova vita musicale indipendente di quei paesi, la Kremerata Baltica è uno degli ensemble europei più ricercati sulla scena internazionale. L’orchestra tiene circa sessanta concerti all’anno ed è riconosciuta a livello mondiale: invitata spesso ai Festival più prestigiosi  (Dresda, Rheingau, Schleswig-Holstein, Montpellier, Verbier), è apparsa in tournée con solisti e direttori del calibro di Jessye Norman, Oleg Maisenberg, David Geringas, Tatiana Grindenko, Sir Simon Rattle, Kent Nagano, Andrey Boreyko, Vladimir Ashkenazy, Evgeni Kissin ed Heinrich Schiff. Accanto alle prime esecuzioni o alle commissioni richieste a Pärt, Kancheli, Vasks e Raskatov, la Kremerata esegue opere di Schnittke, Enesco e Piazzolla. Nell’ambito discografico l'orchestra ha prodotto due registrazioni con musiche di Piazzolla, Eight Seasons e Tracing Astor. Hanno fatto seguito Silencio, affascinante accostamento di opere contemporanee di Pärt, Glass e Martynow, e After Mozart (Grammy Award nel 2002).

GIDON KREMER

Se si considera il panorama dei grandi violinisti contemporanei, Gidon Kremer è quello che forse ha seguito un percorso di carriera tra i meno convenzionali. Nato a Riga, ha iniziato i suoi studi all’età di quattro anni con il nonno e il padre, entrambi eccellenti violinisti. A sedici anni ha ricevuto il Primo Premio della Repubblica Lettone e due anni dopo ha iniziato a studiare con David Oistrakh al Conservatorio di Mosca. La vittoria di prestigiosi premi, tra cui il “Queen Elizabeth”, il Premio “Paganini” e il “Čajkovskij”, ha lanciato la sua carriera, imponendo Kremer a livello internazionale come uno dei più originali artisti della sua generazione.  Apparso in tutte le principali sale concertistiche con le più rinomate orchestre europee ed americane, ha collaborato con i più importanti direttori d’orchestra, quali Leonard Bernstein, Herbert von Karajan, Riccardo Muti, Zubin Mehta, Valery Gergiev e Claudio Abbado. 

MARIO BRUNELLO

Proiettato sulla scena internazionale dalla vittoria del Concorso “Čajkovskij” di Mosca nel 1986,  Mario Brunello è invitato dalle più prestigiose orchestre, tra cui London Philharmonic, Munich Philharmonic, Mahler Chamber Orchestra e Filarmonica della Scala; lavora con direttori quali Valery Gergiev, Antonio Pappano, Riccardo Muti, Myung-Whun Chung, Seiji Ozawa. Negli ultimi anni Brunello si presenta sempre più di frequente nella doppia veste di direttore e solista. Nell’ambito della musica da camera collabora con celebri artisti, tra cui Yuri Bashmet, Martha Argerich, Maurizio Pollini e l’Hugo Wolf Quartett. Nella sua vita artistica riserva ampio spazio a progetti che coinvolgono saperi diversi, integrandoli con il repertorio tradizionale e collaborando con artisti di altra estrazione culturale, quali Uri Caine, Paolo Fresu, Marco Paolini, Stefano Benni, Moni Ovadia e Vinicio Capossela. È direttore musicale dei festival Artesella e Suoni delle Dolomiti. Ha pubblicato tre libri, l’ultimo dei quali con Gustavo Zagrebelsky, ed è Accademico di Santa Cecilia. Suona il prezioso violoncello Maggini dei primi del Seicento appartenuto a Franco Rossi.


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