Ernesto Palacio confermato sovrintendente
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L’Assemblea degli Enti fondatori del Rossini Opera Festival, a seguito di una procedura di manifestazione di interesse ad evidenza pubblica, ha nominato il M° Ernesto Palacio quale Sovrintendente per il quadriennio 2019-2022.
Palacio è Direttore artistico del ROF dal 2016; nel marzo 2017 ha assunto il ruolo di Direttore dell’Accademia Rossiniana, mentre nel settembre dello stesso anno è subentrato a Gianfranco Mariotti nel ruolo di Sovrintendente.
Chiusa la sua carriera di cantante, nel corso della quale si è esibito nei maggiori teatri della scena internazionale sotto la direzione di Maestri quali C. Abbado, Schippers, Levine, Sawallisch, Maag, Chailly, Prêtre e Zedda, Palacio ha scoperto ed avviato numerosi artisti di spicco della nuova generazione belcantistica ed è considerato uno dei massimi esperti internazionali di vocalità rossiniana.
Nel suo repertorio figurano un’ottantina di opere (ben 20 quelle di Rossini) e oltre un centinaio tra oratori, messe ed altre composizioni vocali. Sono 40 le incisioni discografiche, tra esse 8 titoli rossiniani.
Così il Presidente del ROF Daniele Vimini: “Con la nomina di Palacio il Festival consolida una strategia di rinnovamento su solide basi, avviata dopo l'avvicendamento di Gianfranco Mariotti avvenuto l'anno scorso. Una nuova generazione ha assunto nuove responsabilità, e la riconferma di una guida esperta come quella di Palacio, accompagnata da risultati esaltanti, permette al Festival di guardare alle nuove sfide con forza e determinazione, a partire dall'internazionalizzazione, l'ampliamento della programmazione e l'aumento del lavoro per artisti e maestranze, e l'attenzione a far crescere la già rilevantissima ricaduta economica sul territorio, oltrechè l'immagine di Pesaro nel mondo.”
Queste le prime parole di Ernesto Palacio: “Ringrazio l’Assemblea dei Soci per la fiducia che hanno rinnovato nei miei confronti. La mia visione del ROF del futuro prevede un forte sviluppo della destagionalizzazione dell’attività, attraverso l’organizzazione di concerti, produzioni liriche, tournée e la riapertura dei Laboratori di Scenografia; un altro aspetto che sarà sviluppato è l’internazionalizzazione delle iniziative, grazie alla rete di contatti creata nell’ambito del progetto Rossini150, anche attraverso audizioni in teatri ed istituzioni musicali scelte nelle aree geografiche di maggior interesse. Il primo obiettivo dei prossimi 4 anni deve essere comunque l’eccellenza: la qualità paga e abbiamo visto che facendo così il pubblico aumenta e di conseguenza le entrate economiche.”
Nei giorni scorsi il consiglio d'amministrazione del Festival aveva anche nominato il nuovo direttore generale, il francese Olivier Descotes, che succede a Lorella Megani. Descotes, già membro del comitato per le celebrazioni rossiniane del 2018, è nato a La Rochelle nel 1976. Laureato in scienze politiche alla Sorbona, è stato consulente del ministro della cultura del governo Chirac, Jean-Jacques Aillagon, nel 2002; dal 2016 dirige il museo Benaki di Atene.